Un'epistola in grado di confortare i cuori afflitti
Un prezioso ritratto di Cristo
Ambiguità, oscurità e non detto dietro un linguaggio e uno stile semplici
Lutero commentò la Prima lettera di Giovanni con l'eloquente, e veritiera, affermazione: "Questa è un'epistola straordinaria, in grado di risollevare i cuori afflitti. Inoltre ha lo stile e il modo di esprimersi di Giovanni: ci dipinge Cristo in maniera davvero splendida e delicata".
Dal canto suo la critica moderna presenta spesso le lettere dell'apostolo, e il suo Vangelo, come il punto più alto del pensiero teologico ed etico del Nuovo Testamento.
Nonostante il linguaggio e lo stile semplice, per i lettori odierni le epistole giovannee non sono tuttavia prive di oscurità.
Il viaggio all’interno dei tre testi condotto da Dwight Moody Smith contribuisce nondimeno a svelarne molti preziosi tesori.
Descrizione dell'opera
L'opera costituisce il completamento di un commentario in due parti al Vangelo di Marco, il cui testo è presentato in una traduzione letterale degli autori. Nel secondo volume, col procedere dell'itinerario salvifico di Gesù, il lettore è posto di fronte alle reazioni dei suoi interlocutori: sconcerto e sbandamento nei discepoli, sdegno e veemenza nei suoi nemici, stupore e luce in coloro che lo guardano e credono.
Sommario
Presentazione. 1. Il contrasto tra l'ombra di morte e la salvezza vitale (Mc 8,31-9,1). 2. L'impatto tra il fulgore divino e lo sgomento umano (Mc 9,2-13). 3. La debolezza e la potenza davanti alla forza demoniaca (Mc 9,14-29). 4. Le aspettative dei dodici e la dura verità di Gesù (Mc 9,30-50). 5. Un'accesa discussione tra i farisei, Gesù e i discepoli (Mc 10,1-16). 6. L'incompatibilità tra ricchezza ed eredità eterna (Mc 10,17-31). 7. Il Figlio dell'uomo, i figli di Zebedeo e i dieci (Mc 10,32-45). 8. L'incontro tra Bartimeo e il Figlio di Davide (Mc 10,46-52). 9. I preparativi e l'arrivo a Gerusalemme (Mc 11,1-11). 10. La maledizione del fico e la cacciata dei venditori (Mc 11,12-25 [26]). 11. L'autorità di Cristo tra inquisizione e svelamento (Mc 11,27-12,12). 12. Quesiti insidiosi e lucide confutazioni (Mc 12,13-27). 13. L'assolutezza dell'amore e la signoria di Cristo (Mc 12,28-44). 14. La tremenda predizione delle catastrofi finali (Mc 13,1-23). 15. L'avvento del Figlio dell'uomo: ignoranza e vigilanza (Mc 13,24-37). 16. Un profetico gesto d'amore (Mc 14,1-11). 17. Gesù nella cena pasquale con i suoi (Mc 14,12-31). 18. Al Getsemani: l'ora angosciosa e definitiva (Mc 14,32-52). 19. I due processati: Gesù e Pietro (Mc 14,53-72). 20. Che fare del re dei Giudei? (Mc 15,1-15). 21. Consegnato per essere crocifisso (Mc 15,16-41). 22. Deposto nel sepolcro e da qui risorto (Mc 15,42-16,8). 23. Un ultimo approccio alla risurrezione (Mc 16,9-20). Suggerimenti bibliografici.
Note sugli autori
Renzo Lavatori, sacerdote dal 1964, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia Teologica, è docente di teologia dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana, l'ISSR della Pontificia Università della Santa Croce e l'Ecclesia Mater della Pontificia Università Lateranense. Presso le EDB ha pubblicato: L'Unigenito dal Padre (42007); Dio e l'uomo, un incontro di salvezza (62005); Il mistero di Cristo (21991); Il dono di Dio (21997); Satana un caso serio (1996); Lo Spirito Santo dono del Padre e del Figlio (21998); Il diavolo tra fede e ragione (2001); Gesù visto da vicino (2004), Il Signore verrà nella gloria. (2007) e, con G. Campanile, Voi sarete il mio popolo (32005). E inoltre: Lo Spirito Santo e il suo mistero (LEV, Città del Vaticano 1986); Signore, mostraci il Padre (Àncora, Milano 21998); Antologia diabolica (UTET, Torino 2007); Gli Angeli (Marietti, Genova 32003) e, con R. Poliero, Mistero e identità del presbitero (UUP, Città del Vaticano 2002).
Luciano Sole, sacerdote dal 1980, licenziato in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma e in sacra teologia alla Pontificia Università Lateranense, è docente di esegesi biblica presso l'Ateneo pontificio Regina Apostolorum, il Pontificio istituto Claretianum e l'ISSR all'Apollinare.
Insieme i due autori hanno pubblicato presso le EDB: Qohelet l'uomo dal cuore libero (21999); Gesù Cristo venuto nella carne (1999); Ritratti dal Vangelo di Luca (2001); Persecuzione e Chiesa negli Atti degli apostoli (2003); Marco. I. Interrogativi e sorprese su Gesù (2005).
Il libro è rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire nella meditazione alcuni aspetti importanti della propria vita cristiana, in compagnia dell'apostolo Paolo. Il libro, nelle sei lezioni" in compagnia di San Paolo, tende a restituire al lettore una sola idea, la principale e unica importante, della vita cristiana: comprendere finalmente e in modo vitale che Dio è l'amore, e trovare la strada del proprio vivere e del proprio amare. "
Il sussidio è una Lectio per gli Esercizi Spirituali.
La cornice letteraria del Vangelo di Marco .
Una suggestiva ipotesi sul Vangelo dell'Infanzia di Luca. Contaminazioni con la tradizione greca profana.
Gesù e un uomo raggiungono la riva di un fiume e si siedono a mangiare. Consumano due dei tre pani che hanno. Gesù si alza, va a bere al fiume, torna e, non trovando la pagnotta, chiede all'altro chi l'abbia presa. "Non so", risponde. Ripartiti, Gesù vede una gazzella con due piccoli, ne chiama a sé uno, lo uccide, ne arrostisce una parte e ne mangiano. Poi dice al piccolo di gazzella: "Con il consenso di Dio, alzati!", e quello si alza e se ne va. Allora si rivolge all'uomo: "Per Colui che ti ha mostrato questo prodigio, ti chiedo: chi ha preso la pagnotta?"; e quello risponde: "Non lo so". Giunti a un corso d'acqua, Gesù prende l'uomo per mano e i due camminano sull'acqua. Gesù domanda: "Per Colui che ti ha mostrato questo prodigio, ti chiedo: chi ha preso la pagnotta?". L'altro risponde di nuovo: "Non lo so". Arrivati in un deserto, Gesù prende a raccogliere della sabbia: "Con il consenso di Dio, diventa oro", dice, e così accade. Gesù lo divide in tre parti: "Un terzo a me, uno a te e uno a chi ha preso la pagnotta ". Quello replica: "L'ho presa io!". E Gesù: "Allora è tutto per te!".
È una delle tante storie incantevoli che fanno parte del vero e proprio "vangelo musulmano" contenuto in questo libro: e prosegue poi verso una conclusione sorprendente. Ma il Gesù dell'islam è nello stesso tempo più semplice e più complesso di quanto non emerga da essa. R)mi, il più grande mistico persiano, scrive: "Il corpo è simile a Maria: ognuno ha un Gesù dentro di sé. Se sentiremo in noi i dolori, il nostro Gesù nascerà ". 'Ôsa Ibn Maryam, Gesù figlio di Maria, è infatti uno dei maggiori profeti dell'islam: che, fin dal Corano, ne tramanda molte parole. Riletture plurisecolari del Gesù dei Vangeli e degli apocrifi, esse ci restituiscono un Gesù musulmano, o un Gesù che parla all'islam, e a noi: "Beato colui che guarda con il cuore, ma il suo cuore non è in ciò che vede".
I detti islamici di Gesù - che segue Le parole dimenticate di Gesù, in una serie intesa a offrire un quadro completo delle immagini di Gesù nelle varie tradizioni - è un libro dal fascino particolare: racconta l'unico caso di una religione mondiale che sceglie di adottare la figura centrale di un'altra, finendo per riconoscere questa figura come costitutiva della propria identità.
Il delicato tema delle date storiche del cristianesimo merita di essere affrontato senza lasciarsi influenzare da affermazioni frettolose e prendendo sul serio quanto riportato dalla Sacra Scrittura. Lo sguardo sulla storia è sempre doveroso: la Verità è l’ultima a temere un’onesta ricerca della verità. Il cristianesimo è tutto basato sulla storia: proviene da una serie di eventi fondativi di cui i presenti si sono fatti testimoni. Nella storia i cristiani, talora attraverso misteriosi accadimenti, smascherano la falsa autosufficienza dell’uomo che tende a mettere Dio ai margini. Da questa prospettiva, scientifica e meticolosa, unita ad una fede considerata luce all’intelletto e non certo tenebra della ragione, scaturisce il desiderio di conoscere meglio i fondamenti storici e cronologici del cristianesimo.
L’autore percorre un proprio originale itinerario, che non dà nulla per scontato e sfida qualche acritica certezza. Un lavoro paziente ha permesso di raccogliere ed inanellare date, fatti e loro reperti. Innovative sono la passione e la volontà di indagare come in un laboratorio riscontri, correlazioni, concordanze e discordanze tra le informazioni disponibili, spesso trascurate o ignorate da chi vedrebbe smontate tante teorie attualmente circolanti.
I risultati sono stati tanto fruttuosi quanto inattesi e il lettore, sia quello profano che quello ormai certo delle proprie conoscenze, verrà messo in condizione di verificare in autonomia, pagina dopo pagina, l’articolarsi cronologico degli avvenimenti con i quali il Creatore ha scelto di farsi incontro alle creature. Le conclusioni delineano i contorni di tanti particolari che qualcuno vorrebbe far scadere in favola, mentre nulla sembra casuale nella storia intessuta di segni come pietre miliari lungo la via.
Ruggero Sangalli, nato a Milano nel 1961, sposato, due figli, è laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Avvicinatosi alla Chiesa durante gli anni dell’università, grazie alla sollecitazione ricevuta nelle varie realtà pastorali che ha via via frequentato si è progressivamente appassionato allo studio della Bibbia.
La vita, il pensiero e l’annuncio di Paolo di Tarso in una potente sintesi curata dal teologo mons. Piero Re, parroco di San Protaso a Milano, della cui diocesi è stato anche prefetto per Milano Nord-Ovest. Autore già di molti testi per Jaca Book, Marietti, Edizioni Paoline, mons. Piero Re (Sacconago, 1934) attraverso uno stile asciutto, poetico a tratti, ripercorre con estremo rigore la biografia del «tredicesimo apostolo» dalla conversione all’eroico martirio, dimostrandone, in assiduo legame con gli scritti, la possente genialità teologica (cfr le lettere ai Colossesi e agli Efesini); l’impeto missionario che rivolse a tutti i popoli della terra già nell’arco della prima generazione cristiana (cfr la seconda parte degli Atti degli Apostoli) e, per questa via, rivelando in lui il maestro della «sana dottrina» pastorale (nelle lettere a Timoteo e a Tito) e il mistico ispiratore del cristianesimo quale religione della carità.
Ogni capitolo del libro è accompagnato dalla riproduzione di quadri molto noti che raffigurano scene della vita di san Paolo. Queste tavole sono state scelte da suor Gloria Riva (Monza, 1959), religiosa tra le Adoratrici Perepetue del SS. Sacramento di cui è fondatrice, che nel dvd allegato si sofferma in particolare sulla descrizione e lettura di alcuni capolavori frutto dell’arte di Bruegel, Caravaggio, Elsheimer, Rembrandt e Beccafumi, guidandoci all’interpretazione secondo il metodo da lei già messo a punto nelle sue diverse pubblicazioni precedent
L’autore,attraverso una lettura originale biblico-teologico e spiritualedelle maggiori lettere paoline, ci fa imbattere nell’apostolo Paolo, schiavo e prigioniero di Cristo, il quale ci travolge nel suo vangelo sperimentato, assorbito,reso vivo in pelle. Ecco alcune delle accentuazioni peculiari: – Il cristiano è chiamato a vivere il Cristo in una relazione d’amore. – Il vangelo di Paolo è tutto incentrato sulla signoria di Cristo. – La Chiesa è il corpo vivo di Cristo. – L’eucaristia come ripresentazione, rappresentazione e riproduzione di Cristo in noi.
AUTORE Antonio Pitta, nato a Lucera (Foggia) nel 1959,presbitero,ha conseguito il dottorato in esegesi biblica presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma nel 1991 e il diploma in scienze patristiche presso l’Augustinianum di Roma. Attualmente è decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale,sezione S.Tommaso, ed è ordinario del corpus paolinumpresso la stessa ed è invitato per la metodologia biblica presso il Pontificio Istituto Biblico.Coordinatore dei neotestamentaristi e membro del consiglio di presidenza dell’Associazione Biblica Italiana,ha al suo attivo diverse pubblicazioni, fra cui Disposizione e messaggio della lettera ai Galati (Roma 1992), Sinossi paolina (Cinisello B. 1994), Lettera ai Galati, introduzione, versione e commento (Bologna 20002), Il paradosso della croce. Saggi di teologia paolina (Casale M. 1998). Con Paoline ha pubblicato: Lettera ai Romani. Nuova versione, introduzione e commento (2001, 20093); Trasformati dallo Spirito. Lectio divina sulle lettere di Paolo(2005,20093).
Chi è stato Gesù? Come ha inteso la sua vita? Quale alternativa ha voluto introdurre con il suo comportamento? In che cosa consiste la forza della sua personalità e l'originalità del suo messaggio? Perché è stato processato e ucciso? Come si è conclusa la sua avventura? Un racconto vivo e appassionante del comportamento e del messaggio di Gesù di Nazaret che, partendo dallo stato attuale della ricerca, lo colloca nel suo contesto sociale, economico, politico e religioso tenendo presente i dati più recenti.
«...sono convinto che Gesù è quanto di meglio abbiamo nella Chiesa e quanto di meglio possiamo oggi offrire alla società moderna...Per questo mi fa male sentire parlare di lui in maniera vaga o dicendo ogni sorta di luoghi comuni che non resisterebbero al minimo confronto con le fonti che su di lui possediamo. Gesù si va spegnendo lentamente nei cuori mentre fra di noi circolano determinati cliché che ne impoveriscono e sfigurano la persona: un Gesù tale non può attrarre, sedurre né innamorare. Mi fa soffrire anche ascoltare un linguaggio di routine, logoro da molto tempo: non accende i cuori né mette nel mondo il suo fuoco; non scatena conversione...
Il mio intento fondamentale è stato quello di "accostarmi" a Gesù con rigore storico e con un linguaggio semplice, per avvicinare la sua persona e il suo messaggio all'uomo e alla donna di oggi. Ho voluto mettere nelle loro mani un libro che li orientasse, perché non si addentrassero nelle vie attraenti ma false di tanti romanzi-fiction, scritti in margine alla moderna ricerca e contro di essa. Ma ho perseguito qualcosa di molto maggiore: nella società moderna intendo destare il "desiderio di Gesù" e suggerire una via sulla quale si possano compiere i "primi passi" verso il suo mistero» (José Antonio Pagola).