Un ritratto di Gesù per chi poco o nulla sa di Lui, e perché chi già lo conosce se ne innamori ancora di più. In dodici brevi capitoli, un identikit di Gesù scritto con semplicità giornalistica e con l'intensità della grande poesia.
Vescovo dell’importante diocesi di Cirro (all’epoca contava più di 800 chiese), Teodoreto (393-458) è considerato l’ultimo grande della tradizione antiochena: protagonista della storia teologica del V secolo, fu amico di Nestorio - del cui pensiero, però, non condivise gli esiti più estremi - e strenue avversario di Cirillo di Alessandria.
Il “Commento alle lettere di Paolo”, che qui viene per la prima volta offerto integralmente al pubblico italiano, è un’opera imponente - un’esegesi analitica di tutto l’epistolario paolino-: si tratta di una testimonianza assai rilevante di una tradizione esegetica, di stampo tipologico, di origine antichissima e dagli esiti originali rispetto a quelli della scuola alessandrina (Clemente e Origene) e a quelli della tradizione latina (Agostino e Girolamo).
Una vita di Gesù scritta come pura biografia, ricorrendo anche a citazioni tratte dai Vangeli, evidenziate dal virgolettato, ma senza l’indicazione degli autori e dei relativi versetti, per rendere più scorrevole e avvincente la lettura. Tutti i risvolti teologici, filosofici e morali sono lasciati alle parole dirette di Gesù. Chi meglio di lui riesce a caricarli di profondi significati, visto che ne è l’autore e il testimone diretto?
Il testo è frutto dell’espressione variegata di un’ampia riflessione-meditazione di papa Francesco a partire dalla sacra Scrittura. Non si tratta di una riflessione sviluppata organicamente, ma di frammenti tratti da vari suoi interventi, nati in varie occasioni e qui disposti seguendo il succedersi del Vangelo di Marco. Leggendo queste riflessioni si sente risuonare la Parola ora come luce che illumina la vita quotidiana, ora come invito a uscire e a «percorrere cortili scorgendo praterie, guardare frammenti ma contemplare forme».
Papa Francesco ci offre una guida per iniziare un cammino che ci conduce progressivamente non solo a conoscere e ri-conoscere «Gesù Cristo Figlio di Dio», ma anche a incontrarci con lui non semplicemente come personaggio storico, ma come persona viva che ci viene incontro nel nostro oggi.
GIANFRANCO VENTURI, sacerdote salesiano, ha collaborato alla traduzione interconfessionale della Bibbia e collabora con le maggiori riviste liturgiche italiane.
Da ormai duemila anni i Vangeli sono oggetto di studio, di preghiera, di critica. Il volume - giunto dopo numerose ristampe a una nuova edizione - parte dalla consapevolezza che, qualunque sia il motivo che oggi ci spinge a prenderli in esame, a parlarne ancora, la prima cosa da fare sia sempre e comunque leggerli. Lo scopo di queste pagine è fornire i punti di riferimento essenziali e alcuni percorsi di lettura, affinché chi lo desidera si possa orientare nel racconto di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
La Bibbia della Gioia è una traduzione in linguaggio corrente del Nuovo Testamento dei Salmi basata sulla "equivalenza dinamica", realizzata grazie al desiderio di un Papa che ha voluto far conoscere ai propri figli l'amore di Dio. Arricchita da centinaia di schede interattive, preziose per la formazione della vita cristiana, la Bibbia della Gioia è un dono per chi vuole camminare crescendo nella fede. È utile per la famiglia che vuole pregare insieme, per i bambini nella loro iniziazione cristiana, per i giovani e le coppie che vogliono essere solidi nella fede, per chi vuole confrontarsi e prendere incoraggiamento in piccoli gruppi, per chi vuole portare l'annuncio del Vangelo a tutti.
Sono ormai passati oltre quattro anni da quel giorno di metà marzo in cui il mondo conobbe per la prima volta il volto e le parole di papa Francesco. E da allora, il primo papa sudamericano della storia della Chiesa Cattolica non è mai stato avaro di parole. Le sue omelie pronunciate alla messa mattutina della Casa di Santa Marta, le sue interpretazioni dei passi dei vangeli espresse nelle due encicliche, e i numerosi scritti e interventi pubblici in Italia e in giro per il mondo, sono la testimonianza di anni di riflessioni e di studio e del desiderio di indicare una strada ai fedeli di tutto il mondo. Questo testo è un'opera frutto del lavoro di raccolta e montaggio delle sue parole e delle sue riflessioni in un unico volume, che contiene il testo integrale dei quattro vangeli corredato delle parole del santo padre. Un volume per avere l'occasione di rileggere i testi dei quattro evangelisti e riassaporarli attraverso le parole del papa. Ed è lui stesso, papa Francesco, a esortare i cristiani a «uscire per annunciare», perché «il Vangelo è proclamato sempre in cammino, mai seduti, sempre in cammino», ma con attenzione, perché l'annuncio del Vangelo va fatto con umiltà, vincendo la tentazione della superbia.
Uno strumento per prepararsi e vivere le celebrazioni natalizie guidati dalla Parola di Dio. Per chi deve preparare omelie e meditazioni, ma anche per chi vuole soffermarsi in preghiera sui testi biblici proposti dalla liturgia del Natale.
Nei due capitoli iniziali del Vangelo di Luca si assiste a un racconto di tipo haggadico, in cui gli eventi riguardanti le origini di Gesù sono narrati sulla base di racconti di nascite straordinarie della tradizione biblica e alla luce della fede pasquale delle comunità neotestamentarie che hanno lungamente riflettuto sul mistero di Cristo, elaborando, sotto l'influsso dello Spirito, fondamentali confessioni di fede. Nei racconti dell'infanzia, intrisi di tradizione biblica e caratterizzati da alta cristologia, Gesù è presentato come Messia davidico e Figlio di Dio, quale Salvatore-Cristo-Signore, salvezza di Dio, luce delle genti e gloria d'Israele suo popolo e, infine, Figlio del Padre.Degni di nota, all'interno del racconto lucano dell'infanzia, sono gli inni e i cantici - in particolare il Magnificat, il Benedictus e il Nunc dimittis - che riprendono il linguaggio e gli accenti della salmografia biblica e del Deuteroisaia, per celebrare una salvezza ormai realizzata. Le Scritture antiche sono messe al servizio della rivelazione neotestamentaria che le interpreta e le porta a compimento.
Maestro incontestato della materia, Jean Zumstein propone un commentario, in due volumi, a un tempo scientifico e pastorale con una traduzione basata su critica testuale, informazioni storiche, letterarie e teologiche.
Il commentario di uno dei massimi esperti giovannei Un commentario esegetico e pastorale Commento sequenza per sequenza, traduzione e analisi
«Dopo aver terminato il romanzo Silenzio, per molti anni ho coltivato la decisione di tratteggiare un'immagine di Gesù così come il popolo giapponese può comprenderla. In questo libro non ho presentato la figura dell'ebreo che porta a compimento l'Antico Testamento. Ho scritto come semplice romanziere, senza pretese teologiche». Questa Vita di Gesù, la prima scritta da un giapponese, colpirà il lettore italiano per la realistica figura tratteggiata dal romanziere del Sol levante: un Gesù che conosce la vita della gente comune e dei miseri, che condivide l'acre odore della fatica e del sudore dei poveri, che non ha bisogno di immaginarsi la debolezza dei disperati. Gli occhi tristi del Nazareno saranno per il lettore la rivelazione dell'amore di Gesù per la sua gente e per l'uomo umiliato. A quegli occhi tristi farà riscontro la descrizione dell'atmosfera delle primavere di Galilea. La narrazione, che proviene da lontano, dall'Estremo Oriente, è capace di spingere il lettore ancora più lontano: verso un futuro che sia esperienza nuova di Gesù, che indichi una conoscenza sempre più umana e incarnata.