
Dio vive con la governante Bartje in una casa a forma di cubo. Impegna tutto il suo tempo nel miglioramento del creato, ma l'Uomo manda puntualmente all'aria i suoi piani. In preda alla frustrazione decide quindi di lasciare l'umanità a se stessa e di dedicarsi a passioni meno impegnative, come il fai-da-te e l'addestramento delle colombe, finché un pastore, Mosè, non irrompe in casa, dà una sbirciata alle bozze abbandonate della Genesi e sottrae i Dieci Comandamenti. È così costretto a interessarsi nuovamente delle sorti delle sue creature, ma stavolta, decide, sarà un Dio più severo. Dopo una prima avventura sulla terra all'insegna della dissolutezza, vuole coronare un suo vecchio sogno: quello di avere un padre che possa fargli da mentore. Cerca un ruolo che gli permetta di tornare sulla terra e di "aiutare gli uomini senza perdere la faccia". Sceglie quindi di rinunciare all'onniscienza e di incarnarsi in un bambino a cui spetterà il ruolo del Redentore. Giuseppe, padre prescelto dell'incarnazione di Dio, è consapevole dell'infausto destino che attende Gesù e, nel disperato tentativo di sottrarlo alla morte prematura e al disprezzo dei suoi contemporanei, lo rapisce. Insieme, padre e figlio tentano di raggiungere il confine dell'Impero romano, dando inizio a un viaggio biblico dai toni on the road. Intanto, nei cieli, la fuga getta nello scompiglio gli angeli, che a Gesù preferiscono il carismatico Giovanni, cugino del Messia...
La Lectio divina propone una lettura vocazionale dell'Esordio (1,1-23) della lettera ai Colossesi, che contiene l'inno cristologico (vv. 15-20) in cui si presenta il primato di Cristo nella creazione e nella redenzione. In Cristo immagine, primogenito e pienezza" ogni credente è invitato a rileggere la propria esistenza vocazionale e a vivere la propria missione nella misericordia di Dio. Dopo aver presentato il contesto della lettera e il suo sviluppo tematico, l'analisi del brano poalino si focalizza in tre tappe. "La redenzione e il perdono dei peccati", "La riconciliazione e il dono della pace" e "Santi, immacolati, irreprensibili". "
A causa della sua incredulità Israele ha forse cessato di essere popolo di Dio, cedendo il passo alla Chiesa? Oppure bisogna riconoscere l’esistenza permanente di un solo popolo che in Cristo ha conosciuto una svolta epocale aprendosi a tutti i popoli? L’ecclesiologia di Luca, testimoniata in modo particolare negli Atti degli apostoli, si qualifica secondo quest’ultima direttrice, come sintetizza Dupont nella conclusione della sua opera, frutto di pazienti e minuziose analisi del testo lucano.
«Israele non ha perduto il proprio privilegio di popolo eletto», scrive l’autore. «Non si può dunque attribuire a Luca l’idea che esistano due popoli di Dio, uno antico e uno nuovo. Al contrario, Luca è assai sensibile alla svolta che gli avvenimenti di Pasqua hanno fatto prendere alla storia dell’unico popolo di Dio, determinandone il passaggio dal tempo della promessa a quello del compimento».
Secondo Dupont l’angolo visuale più adeguato per affrontare l’ecclesiologia di Luca è quello che corrisponde alla sua costante preoccupazione di valorizzare la continuità del processo attraverso il quale la Chiesa cristiana si è progressivamente staccata dal giudaismo ufficiale, continuità che unisce il tempo delle promesse divine a quello del loro compimento.
"Questo Volto ha gli occhi chiusi, è il volto di un defunto, eppure misteriosamente ci guarda, e nel silenzio ci parla. Come è possibile?? Attraverso la sacra Sindone ci giunge la Parola unica ed ultima di Dio: l'Amore fatto uomo, incarnato nella nostra storia; l'Amore misericordioso di Dio che ha preso su di sé tutto il male del mondo per liberarci dal suo dominio." (papa Francesco)
Questo terzo volume completa il ciclo di studi sui temi teologici del Vangelo di Giovanni realizzati da Antonio García-Moreno nel corso del suo lungo lavoro di insegnamento e ricerca teologica. Sono scritti assai diversi tra loro ma che ruotano attorno al tema della teologia giovannea che conferisce un carattere unitario all'opera. In questo volume vengono trattati i seguenti temi: Cristo e la Chiesa, la Chiesa in preghiera e i Sacramenti. Tutti i temi ruotano attorno al perno centrale degli scritti e della teologia giovannea che vengono analizzati dall'autore dettagliatamente, con rigore teologico e all'interno dei più recenti sviluppi degli studi giovannei.
Un testo per la preghiera scritto da don Yoannis Lahzi Gaid, segretario personale del Santo Padre e speaker per la lingua araba nelle Udienze del mercoledì, scritto in occasione dell'ostensione della Sindone. L'intento dell'autore è quello di unire ciò che la scienza e la storia dicono sulla Sindone a quanto la Bibbia afferma sulla passione di Gesù! Questo libro si avvale di una preghiera autografa di papa Francesco, anch'egli pellegrino a Torino davanti alla Sindone a giugno 2015.
Il volume presenta il testo dei quattro Vangeli, degli Atti degli apostoli, e di trenta Salmi tra i più utilizzati per la preghiera.
Il nuovo, aggiornatissimo volume sulla Sindone, che ne illustra i due millenni di storia ed espone tutte le acquisizioni scientifiche più avanzate e attuali. E questo, oggi, il testo più completo e documentato al mondo, in grado di soddisfare le aspettative del lettore più esigente, ma anche di rispondere a tutte le domande degli appassionati non specialisti. La ricerca scientifica sulla Sindone è davvero debitrice al professor Baima Bollone che ne ha studiato, per più di mezzo secolo, ogni aspetto archeologico, storico, biologico. La sua competenza, unita alla grande passione di investigatore del mistero del Sacro Lenzuolo, lo hanno condotto a scoperte straordinarie, tra cui si sono dimostrate fondamentali la presenza di sangue, la sua natura umana e le caratteristiche del DNA. Con questo nuovo lavoro l'Autore spinge la propria indagine ancora più avanti, fin dove può arrivare la conoscenza.
Un pratico libretto che offre ai bambini - accompagnati dai genitori, catechisti e insegnanti - uno strumento per la preparazione all'ostensione della Sindone. Il percorso illustrato offre spunti per fissare lo sguardo sull'amore di Gesù che è salito sulla croce per vincere la morte ed essere il grande amico con cui camminiamo. Dal 19 aprile al 24 giugno nel Duomo di Torino verrà esposto il lenzuolo di lino che, secondo la tradizione, ha coperto il corpo morto di Gesù. Nel bicentenario della nascita di Giovanni Bosco, il mondo si preparare a una delle ostensioni più lunghe mai avvenute, che vedrà la visita dello stesso pontefice Francesco. Siamo di fronte a uno dei misteri più eccezionali della storia. Il modo in cui si è formata l'impronta sul lenzuolo è un mistero, ma ci sono tanti indizi che permettono di individuare l'identità dell'uomo del lenzuolo, così somigliante a quello raccontato nei Vangeli. Questo fascicolo accompagna i bambini, ma anche i grandi, dentro il mistero della reliquia più venerata dalla cristianità. Un viaggio straordinario che vuole rispondere alle domande più semplici sulla Sindone, quelle fatte dai bambini: che cos'è? Dov'è? Come è arrivata fino a Torino? Chi è quell'uomo? Età di lettura: da 10 anni.
L'Apocalisse di San Giovanni è uno dei testi tradizionali più rappresentativi della tradizione occidentale, ma anche fra quelli di più ardua comprensione. L'autore, trascurando volutamente le interpretazioni convezionali e le facili profezie, esamina la ricca messe di simboli cogliendo sorprendenti analogie non solo con gli scritti canonici dell'Antico e del Nuovo Testamento, ma anche con testi sacri dell'Islam (Corano) e del Giudaismo (Zohar), con testi apocrifi (Libri di Enoch, Apocalisse di Elia) e gnostici (Pistis Sophia). Prendendo spunto dalla teoria dei cicli cosmici (i Manvantara della tradizione indù e i quattro Yuga o età del mondo), l'autore prospetta una visione cosmogonica ed escatologica del mondo.
Questo testo del Vangelo di Marco è adatto soprattutto ai giovani e a chi è lontano dalla Chiesa, e a chi, seppur credente, sta attraversando un momento di indifferenza e di sfiducia.
"Non dirlo" è l'ordine che Gesù fa seguire a ogni miracolo che compie, la chiave del segreto di personalità che costituisce la trama della sua avventura terrena. Il Vangelo di Marco è il Vangelo d'azione, il primo, il più breve, il più imperscrutabile. Sandro Veronesi spreme fino all'ultima stilla il succo di questo testo e lo propone nella sua scintillante modernità. Scritto a Roma per i romani, il Vangelo di Marco è, nel racconto di Veronesi, una raffinata macchina da conversione, sintonizzata sull'immaginario dei suoi destinatari e per questo più simile ai film di Tarantino che ai testi con i quali gli altri evangelisti raccontano la stessa storia. È una miniera di scoperte sorprendenti, che riportano il Cristianesimo alla sua primitiva potenza componendo il ritratto di un enigmatico eroe solitario, il cui sacrificio ancora oggi rappresenta uno sconvolgente paradosso: che ci sia bisogno della morte di un innocente per potersi liberare del proprio nulla. Sandro Veronesi ha tratto da "Non dirlo" un monologo teatrale: proprio come il Vangelo stesso la sua destinazione è la comunicazione orale, "da bocca a orecchio, con la fondamentale messa in gioco del corpo e del contatto visivo tra autore e uditore".