
Libro di A. Vanhoye che si aggiunge agli altri titoli che le Paoline hanno già pubblicato dello stesso autore. Due sono gli aspetti che nella lettera maggiormente attirano l'attenzione: l'aspetto psicologico, che appare nello stile, e l'aspetto dottrinale. L'uno mette a contatto vivo con la personalità dell'Apostolo, il cui carattere si manifesta con i suoi pregi e le sue debolezze: autoaffermativo e scontroso; il suo stile predilige le forti antitesi e i paradossi più sconcertanti. Paolo però ha un cuore pieno d'amore per il Signore e per i suoi cristiani. La crisi galatica ha messo in moto il suo pensiero non meno della sua affettività. Nella lettera ai Galati egli approfondisce, da finissimo teologo qual è, il kerygma tradizionale e lo riesprime in categorie nuove e sorprendenti: quelle della "giustificazione" per mezzo della fede e della contrapposizione tra l'ascolto della fede e le opere della legge.
Il volume ha come primo scopo aiutare ad orientarsi nel mondo difficile del Pentateuco, data la grande confusione che regna nel campo esegetico dopo che, negli anni '70, è stata messa in crisi la teoria documentaria classica. Dal punto di vista metodologico, intende convincere i lettori che oggi non è più possibile leggere il Pentateuco senza fare ricorso al metodo storico-critico: vi sono troppi problemi e troppo complessi per essere trattati in modo «ingenuo». Il credente e il non credente non possono dunque più ignorare le questioni poste da un testo così antico: significherebbe infatti rinnegare il senso della storia e il senso della "incarnazione della Parola".
L’Apocalisse non è certo un testo che si presti a una facile lettura: è cibo solido per credenti adulti e non per lattanti. Questo commento, giunto alla terza edizione e frutto di numerosi corsi biblici tenuti dall’autore ai destinatari più diversi, vuole essere una lettura spirituale che aiuti la comprensione del testo per la preghiera e la contemplazione: appunti per penetrare più in profondità nello spirito che anima uno dei testi più commentati e illustrati dell’intera Bibbia.
Enzo Bianchi (1943), fondatore e priore della Comunità monastica di Bose, è autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della chiesa. Direttore della rivista biblica “Parola, Spirito e Vita”, collabora a diversi quotidiani nazionali. Presso le nostre edizioni ha pubblicato, tra l’altro, Adamo, dove sei?, Non siamo migliori e Dare senso al tempo. Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo I cristiani nella società (Rizzoli 2003) e Le parole della spiritualità (Rizzoli 1999), giunto alla quarta edizione e tradotto in numerose lingue. Per Einaudi ha inoltre curato le raccolte Il libro delle preghiere, Poesie di Dio, Regole monastiche d'occidente e Regole monastiche femminili.
Continua la pubblicazione dei singoli libri della Bibbia, accompagnati dall'introduzione di un protagonista della letteratura (ma non solo). In questo caso, Steven Rose, docente di biologia presso la Open University di Londra. Così la Bibbia si offre come opera letteraria di immenso valore culturale e non solo teologico: l'interpretazione degli autori di oggi prescinde da qualsiasi lettura confessionale. Ne è un esempio il prologo che Rose ha scritto per il primo libro della Bibbia: la sua difficile identità (ebreo, ateo, biologo) ci permette infatti di leggere la "Genesi" in chiave moderna, legandola a problemi scientifici ed etici sempre attuali.
Scritta a Corinto, probabilmente nell'inverno dell'anno 58-59, la Lettera ai Romani occupa un posto assolutamente centrale nel pensiero paolino. Slegata da problematiche contingenti, priva di stretti riferimenti alla situazione concreta della comunità cristiana a cui è indirizzata, essa è una riflessione sul Vangelo in quanto tale, e raggiunge una profondità e un'ampiezza che non hanno riscontro in altri scritti: questa è senz'altro la più squisitamente teologica delle lettere di san Paolo, e non a caso è quella che ha avuto maggior influenza sullo sviluppo della teologia della Chiesa, da san'Agostino ai giorni nostri. Il volume si inserisce nella serie di pubblicazioni dei libri della Bibbia introdotti da famosi scrittori, in questo caso S. Vassalli.
Il più completo e sintetico Atlante di piccolo formato e di piccolo prezzo. In 32 pagine tutte a colori vengono presentate le mappe relative alle tappe fondamentali della Storia della Salvezza: l’epoca dei patriarchi, l’esilio e i profeti, la figura di Gesù, l’annuncio cristiano nel bacino del Mediterraneo. Brevi testi accompagnano le tavole in rilievo, corredati dai tracciati degli itinerari e dei viaggi dei vari personaggi biblici. Una breve tavola cronologica della storia della Palestina conclude il volume.
Uno strumento utilissimo per un primo approccio alla Bibbia, per uso scolastico e didattico.
Giacomo Perego è sacerdote della Società San Paolo. Dopo aver conseguito la Licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, ha conseguito il dottorato presso l’Ecole Biblique et Archeologique Française di Gerusalemme. Ha pubblicato Atlante Biblico Interdisciplinare (San Paolo, 1998).
Questa pubblicazione, adatta anche come regalo per la cresima, avvicina ai giovani la ricchezza spirituale espressa nei salmi. Lo fa anche attraverso la forma grafica e belle fotografie. G. De Roma introduce ogni salmo con una breve spiegazione. Il lettore ha l'opportunità di accostarsi a tutti i 150 salmi, quelli più lunghi sono abbreviati. La traduzione italiana dei salmi è la versione ufficiale della CEI.
L'autrice, nota esegeta, propone un itinerario spirituale per aiutare a intraprendere la via del Messia sui sentieri del nostro tempo. Farà da guida al viaggio un credente scomodo, l'evangelista Marco, che stimolerà a riscoprire la vocazione cristiana risalendo all'arché, cioè all'inizio e fondamento del Vangelo: la persona di Gesù Messia, figlio di Dio. La prima parte dell'opera, un cammino per vedere, affronta il vangelo di Marco da una prospettiva peculiare che attraversa il racconto creando una forte tensione narrativa: il singolare rapporto tra il venire e il vedere, due verbi che marcano l'intero racconto (c'è chi non può vedere, chi non sa vedere e chi non vuol vedere). Ma Marco non riesce neppure a immaginare un Gesù senza discepoli: nella seconda parte, un cammino da seguire, sono quindi approfonditi quattro atteggiamenti dinamici della sequela: fede e preghiera, annuncio e povertà. Rimasto per secoli ai margini dell'esegesi e "in parcheggio" nella stessa vita ecclesiale, il vangelo di Marco ha oggi decisamente conquistato la ribalta. La sua drammaticità e la sua avvincente forza narrativa fanno di lui il più commentato dagli studiosi e il preferito dai catechisti.