Nel XX secolo alla Lettera ai Galati è stato dedicato un commento all'anno: il dato prova più di ogni discorso l'interesse suscitato dalla Lettera. L'ampio commentario di Pitta senza ignorare gli altri processi esegetici, quanto al metodo, preferisce l'analisi retorico-letteraria, con un continuo e forte riferimento al testo esaminato. Quanto ai contenuti, l'autore dà un ampio spazio non solo alla sezione nota come dottrinale (Gal 3,1-4,31), ma anche a quella autobiografica (Gal 1,6-2,21) e a quella esortativa (Gal 5,1-6,18). La scelta va sottolineata, perché di solito l'ultima sezione è messa in ombra, mentre è ricca di implicazioni kerygmatiche e morali. Circa il tema della giustificazione, Pitta sostiene: "L'affermazione della fede in Cristo, come unica condizione della giustificazione, non significa che questa fede non ha bisogno di prodursi in una morale dell'amore oppure nelle opere che esprimono un'etica consequenziale. Paolo e Giacomo sono meno distanti e meno contrastanti di quanto sembri a prima vista: forse Paolo non avrebbe esitato a sottoscrivere le asserzioni di Giacomo, perché la giustificazione mediante la fede comunque s'incarna e si verifica nella vita 'secondo lo Spirito'. Il confronto tra la concezione della giustificazione in Paolo e Giacomo deve dunque tener conto dei livelli argomentativi o retorici diversi, in base ai quali la 'sola fede' non significa che questa rimane inoperosa e incapace di opere".
Note di commento sulla struttura letteraria, la punteggiatura, le lezioni e le citazioni bibliche. Il presente volume rende conto di una lettura del vangelo di matteo secondo la colonna latina del codice bilingue. Questa colonna e`stata copiata dopo quella greca ma conserva molte varianti autonome rispetto al testo greco parallelo, il quale, a sua volta, registra varianti rispetto al vaticanus. Anche la punteggiatura d ella colonna latina risulta di frequente differente da quella greca parallela e cosi`la scansione dei righi. Il l atino di matteo presenta molte affinita con i codici bobiensis e palatino, rappresentanti della tradizione africana. Una serie convergente di elementi consentono, invece, di ipotizzare ad antiochia la stesura di matteo in latino e in greco ad opera di un giudeo cristiano che cita accuratamente l'an
IL LETTORE E`GUIDATO IN UN CAMMINO PER ARRIVARE ALL INCONTRO CON DIO. LA FORMULA UTILIZZATA E`QUELLA DELLA LECTIO DIVINA E LE MEDITAZIONI PROPOSTE SONO RAGGRUPPATE IN TRE FILONI: FEDE, SPERANZA E CARITA (LE TRE COSE CHE RIMANGONO).
Una co-edizione europea del Vangelo di Luca proposto in cinque lingue: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Quattro simpatici "racconti" figurano tra i libri storici della Bibbia: Rut, Tobia, Giuditta ed Ester. Capirli non è facile, ma con le chiavi di lettura offerte dall’autore, docente di esegesi biblica presso il "Marianum" di Roma, è possibile anzi è facile. Questi racconti sono a servizio del mistero che Dio intende rivelare e pur non essendo "storici" lasciano trasparire quelle verità che erano già state consegnate dalle tradizioni storiche, profetiche e sapienziali dell’antico Israele.