
«Amerai il Signore Dio tuo» è il primo dei comandamenti, sintesi di tutta la Legge e i Profeti. Eppure non sembra oggi apparire tra le nostre preoccupazioni principali, distratti come siamo da ben altri amori. In dense e brillanti riflessioni, l'autore riesce a mostrare l'assoluta centralità dell'amore di Dio anche per la donna e l'uomo del nostro tempo: la possibilità di viverlo nelle diverse situazioni della vita quotidiana, la necessità di affidarvisi nei momenti decisivi. Cabra evidenzia la forza che l'amore di Dio infonde, l'ottimismo che instilla, l'impegno che suscita, come pure il senso unico e luminoso che può dare ad una vita che lo prende in seria considerazione. Sono riflessioni che toccano le profondità della nostra storia di vita, per orientarle verso l'unico Amore degno d'essere totalmente e incondizionatamente amato, specie da chi desidera unificare e non disperdere la propria esistenza. «Se Dio è il tutto per te, dopo averlo atteso tu resterai sempre con il tuo Tutto. Perché chi ha amato troverà il suo amore e, in esso, la gioia».
Semplici e utili, i gesti presentati in queste pagine scandiscono il corso del tempo. I rituali hanno tutti questa caratteristica: riescono a creare luoghi e momenti sacri per condurci al nostro sé autentico, al fondo della nostra anima. I rituali qui suggeriti, siano essi compiuti vuoi in mezzo alla natura vuoi dentro le quattro mura di casa, ottengono di interrompere la pressione che il tempo esercita su di noi, ci permettono di trovare la calma e di rigenerare la nostra energia vitale, rivelandosi benefici tanto per il corpo quanto per l'anima.
In queste pagine Lehmann fa oggetto del suo meditare la forza vivificante dell'annuncio della croce e della risurrezione di Gesù Cristo. Per evitare risposte affrettate affronta dapprima il problema angustiante del senso che è possibile dare alla passione di Gesù e al dolore umano. Propone poi una intensa riflessione che si apre alla speranza e vuole aiutare a comprendere - ma anche a celebrare - il superamento della morte nella visione della risurrezione di Cristo e alla luce degli incontri pasquali con il Risorto.
Dobbiamo imparare a vivere con gratitudine. Chi prova riconoscenza rifiorisce: la sua vita diventa bella, preziosa e creativa. Si riempie di stupore: non dà più tutto quanto per scontato. E ogni giorno c'è un numero sufficiente di opportunità per provare gratitudine. La gratitudine è il nucleo della spiritualità e una chiave per accogliere un dono inestimabile: la felicità duratura. Testi densi, brevi e ispirati, offerti con modestia da un grande maestro di spiritualità.
Con l'incarnazione di Dio la nostra vita diventa più divina e più umana. Capire cosa questo significhi è stata la sfida di tutta una vita, per mons. Kamphaus, oggi vescovo emerito di Limburg (Germania). Ed ecco ora che i suoi spunti di riflessione ci accompagnano giorno dopo giorno attraverso il periodo natalizio, dalla prima domenica di Avvento fino alla festa del Battesimo del Signore. Ricco di riferimenti biblici e di suggerimenti per la vita di fede, il libro valorizza dinamiche umane come l'attesa e la speranza, il gioco di tenebre e luce, il dono e la responsabilità di un figlio che viene alla luce... Ma Kamphaus rivolge un'attenzione particolare alle donne e agli uomini di cui si parla nei vangeli della nascita e dell'infanzia di Gesù. Tutti i personaggi del Natale hanno fatto un'esperienza personale del Dio che viene nel mondo, che è qui in mezzo a noi e che continua a venire: e il loro vissuto si fa ispirazione, promessa e invito per i nostri giorni, oggi.
Questo libro parla del canto e della musica come via privilegiata alla lode di Dio, espressione della fede in Lui e della bellezza dell'incontro con il Suo amore. Coloro che sono resi nuovi dal dono della vita nuova ricevuta in Cristo, restano mendicanti del cielo in cammino verso la Città celeste e come tali sono chiamati a cantare con la voce e con la carità vissuta la nostalgia, l'esperienza e l'attesa di Dio... «Questo testo ci spinge a riflettere e meditare sulla musica, dono stupendo di Dio, che ci rende capaci di esprimere ciò che le parole non possono dire per raccontare la nostra anima. Bruno Forte descrive il potere straordinario della musica, indagando sul suo valore non solo spirituale, ma anche teologico. Sono pagine che potranno aiutare tanti ad amare la musica e ad accostarsi ad essa per riceverne luce, forza, consolazione, anche sul piano spirituale» (Marco Frisina). «Queste pagine vorrebbero invitare a fare esperienza del modo in cui la musica bella, quella sacra e quella che hanno saputo esprimere i geni assoluti della forma musicale, aiuta a camminare sulle vie del Mistero, accedendo il desiderio dell'amore che da Dio viene e a lui conduce» (Bruno Forte).
Un itinerario attraverso sei incontri fatti da Gesù con altrettanti personaggi del vangelo: il giovane ricco, Maria Maddalena, Pietro, il paralitico, la samaritana e Nicodemo. Ecco il percorso che offre questo libro, con l'obiettivo di scoprire o riscoprire alcuni elementi centrali della nostra fede di cristiani. Roberto Repole, apprezzato teologo e oggi arcivescovo di Torino, conduce il lettore a cogliere in profondità nella Parola un senso per la vita, come risposta alla sete di verità e alla ricerca di senso presente nel cuore di ciascuno di noi. Queste pagine, pensate in particolare per i giovani, sono adatte però a tutti e rivolte tanto a chi crede quanto a chi è in ricerca. Chi è assetato di senso e vuol trovare il coraggio di uscire dal proprio guscio scoprirà lo sguardo pieno di tenerezza di Gesù. Incontrando e conoscendo meglio Gesù, ci è dato di incontrare e liberare noi stessi.
Le voci presenti in questo breve lessico spirituale hanno la funzione di dirigere lo sguardo interiore verso quegli aspetti e quelle dimensioni dello spirito umano che, come guardando una stella, sono sempre alla ricerca di nuove indicazioni da seguire. Così anche le riflessioni proposte dall'autore vanno a comporre una costellazione che, appunto come una mappa, indica dove possono essere segnati possibili e molteplici percorsi di lettura. Attraverso una serie di "istruzioni per l'uso", vengono proposti esercizi per sviluppare la lettura del lessico, attivando dinamiche di lavoro individuale e di gruppo che permettono di aprirsi al dialogo, quello sempre inaspettato che nasce dall'incontro con Dio e con gli altri.
La spiritualità, al di là delle fedi religiose, è stata una perdita sensibile, almeno a livello diffuso, dell'età novecentesca. Adesso, in un'epoca in cui le ideologie sono entrate in crisi nella loro pretesa di configurarsi come fede laica e in cui chiese e istituzioni appaiono sempre più arroccate nella difesa dei propri privilegi, la spiritualità può riacquistare un senso nuovo, come esperienza di ciò che ci supera e ci spinge fuori di noi, a incontrare l'altro che dà significato al nostro vivere. "Dentro" e "oltre" sono parole tra le più ricorrenti in queste esperienze: dentro come accoglienza e oltre come disponibilità del pensiero a gettarsi al di là di ogni orizzonte. Sono le parole delle donne che in questo libro si rincorrono, accompagnate da un breve commento, attraverso i testi di filosofe, poetesse, mistiche, scrittrici, da Saffo a Teresa d'Avila, da Juana de la Cruz a Marina Cvetaeva, da Emily Bronté a Maria Zambrano, dalla sufi Ràbia alla yogini Ma Gcig. Leggere queste pagine è come fare una visita guidata in un castello "interiore" dove alle pareti non ci sono quadri, ma pagine esemplari, voci che si cercano, raccontando la vicenda di un io in ascolto. Amore è il termine che le accomuna. Un amore che contiene e trascende tutti i termini che lo rappresentano: affetto, simpatia, sollecitudine, deduzione, eros. E le parole che tentano di descriverlo non possono che essere mobili e saporose come l'inafferrabile oggetto!
Già nei primi anni Sessanta la riflessione di Sergio Quinzio era centrata sul lento e graduale dissolversi della religione all'interno di una modernità che ha reso gli uomini capaci di credere e di sperare.