Poche pagine, piccole storie e preghiere, scelte da S. Prandini per aiutare chi legge, a riscoprire il senso e il valore profondo della verità come bene universale.
«Mi chiamo Francesco Nguyen Van Thuan e sono vietnamita; per 8 anni sono stato vescovo di Nhatrang, nel centro del Viêt Nam; poi Paolo VI mi ha promosso arcivescovo coadiutore di Saigon. Quando sono arrivati i comunisti a Saigon, mi hanno detto che la mia nomina era frutto di un complotto e, tre mesi dopo, mi hanno arrestato: era il giorno dell’Assunzione della Beata Vergine, 15 agosto 1975.
Liberato dopo 13 anni, voglio condividere con voi le mie esperienze: come ho incontrato Gesù in ogni momento della mia esistenza quotidiana, nel discernimento tra Dio e le opere di Dio, nella preghiera, nell’eucaristia, nei miei fratelli e nelle mie sorelle, nella Vergine Maria, offrendovi così anch’io, come Gesù, cinque pani e due pesci».
L’Autore è stato invitato da Giovanni Paolo II a parlare ai giovani in occasione dell’incontro mondiale a Parigi nell’agosto 1997.
Piccoli libri per tutti in cui brevi pensieri di Autori di ogni tempo e Paese si alternano a immagini significative e simboliche. Adatti ad ogni occasione speciale, ne fanno un momento di riflessione e meditazione sul tema prescelto.
«Nel 1987, nell’isolamento a Hoa-ma (Hanoi), ho voluto raccogliere per iscritto le meditazioni, le riflessioni di ogni giorno, sotto il titolo Preghiere di speranza: in particolare, si tratta di una testimonianza di amore e di riconoscenza... Mi domanderete: "Come ha potuto portare con sé fuori dalla prigione ciò che ha scritto?". Riconosco che è stata un’avventura. Le guardie, all’inizio mie nemiche, col tempo sono diventate mie amiche, grazie all’amore di Gesù in mezzo a noi e per il nostro amore reciproco. Una di loro mi ha suggerito: "Scriva in una lingua straniera, metta in copertina: Esercizi di lingua straniera, con il pretesto di esercitarsi per non dimenticare tutto dopo anni di prigione".
È ciò che ho fatto. Ho scritto su carta per brutta copia procuratami dai carcerieri, apponendo sulla copertina (una pagina di giornale) la scritta: Studio di lingua straniera. Ho scritto in italiano; ho scelto l’italiano perché, in Vietnam, questa lingua è meno conosciuta dell’inglese e del francese. Ora condivido con voi le gocce di acqua fresca che il Signore ha fatto cadere per farmi vivere durante il mio lungo pellegrinaggio attraverso il deserto» (dall’Introduzione).
François-Xavier Nguyen Van Thuan, nato nel 1928 a Hue (Centro Vietnam), è stato ordinato sacerdote nel 1953 e ha conseguito la laurea in diritto canonico a Roma nel 1959. Vescovo di Nhatrang dal 1967 al 1975, è stato nominato arcivescovo coadiutore di Saigon (Hochiminhville) da Paolo VI. Dopo pochi mesi, però, con l’avvento del regime comunista è stato arrestato ed è rimasto in carcere dal 1975 al 1988. Attualmente è vicepresidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Tra i vari libri, scritti di nascosto durante la prigionia, Il cammino della speranza (Città Nuova, Roma 1992) è stato pubblicato in otto lingue.
L'ambiente dell'ospedale ha spesso esercitato una forte attrattiva per chi voglia narrare la vicenda umana, forse perché come pochi altri luoghi mette a nudo la natura dell'uomo, posto di fronte alla realtà del dolore e al mistero della vita e della morte. Questo romanzo descrive la vita di un microcosmo popolato di innumerevoli personaggi, nel quale il succedersi frenetico dei fatti, l'impatto con una realtà che grida il bisogno dell'uomo, mette a nudo tutta la meschinità, l'ambiguità, la ribellione, la ricerca del potere che spesso guida il cammino di tutti.
All'inizio degli anni Sessanta Elemie Zolla pubblicò quest'opera grandiosa, che è rimasta unica per la sua concezione e la sua vastità.
Volume illustrato che rilegge Gibran, poeta e filosofo, lungo un itinerario di ricerca dell'amore. A cura di I. Farinelli.