
E' raro trovare in così brevi pagine un condensato di teologia e di spiritualità in grado di ispirare e guidare la trama del nostro vivere quotidiano. Partendo da testi di san Paolo e di san Giovanni, l'autore, profondo esegeta dei testi neotestamentari, illustra le operazioni dello Spirito Santo nella vita del cristiano. Si tratta di un itinerario di riflessione che conduce alla scoperta di una complementarietà tra Paolo e Giovanni riguardo allo Spirito.
Questa raccolta di brani di L. Bloy vuole introdurre - anche se solo con frammenti sparsi - ad alcuni aspetti essenziali del suo pensiero e della sua spiritualità. I brani sono ordinati per temi nell'ordine alfabetico. L'antologia diventa così un piccolo "dizionario" del pensiero di Bloy. Fra i tanti temi, appaiono centrali quelli della sofferenza e della povertà. Essi sono per Bloy lo stemma stesso del cristiano: la sua croce e la sua corona di gloria. La sofferenza porta alla luce ciò che è sepolto dentro di noi e lo fa vivere.
Un libretto che è possibile tenere sempre con sé, un piccolo scrigno di parole di saggezza divina tratte dalle Sacre Scritture, scelte e commentate dall'autrice per imparare a conoscere e meditare la Parola di Dio.
Un libro che raccoglie i brani più belli di santi, mistici e maestri spirituali delle religioni più diffuse (Gibran, Rumi, Taulero, S. Agostino, Gandhi, Tagore, Teresa di Calcutta e tanti altri ancora) sul tema del silenzio, una delle dimensioni più preziose della vita spirituale per un itinerario di meditazione e di raccoglimento.
Nel volume si cerca di presentare il tema dell'amore in maniera simpatica e divertente attraverso due draghetti che illustrano la terapia dell'amore. Come un drago, infatti, secondo l'autrice, l'amore è un magico paradosso: a volte feroce, a volte tenero, ma sempre misterioso. Per dare e ricevere amore nei rapporti di coppia, tra amici, colleghi, in famiglia.
Testi scelti con illustrazioni sul tema dell'amore. A cura di N. Bonaldo.
Questo libro mette in luce una «chiave di lettura» nuova e coinvolgente della vita comune del cristiano, la filiazione divina appunto, offrendo un testo così pratico da diventare un deposito, ricco e accessibile, per la meditazione personale (pp. 240).
In queste cinquantadue omelie anomale, che seguono passo per passo il calendario della liturgia cattolica, Quinzio non si limita a restituire ai testi commentati dell'Antico e del nuovo Testamento la loro scandalosa forza originaria, ma li pone in costante rapporto con i mutamenti della storia.
Alberto Marvelli (1918-1946) è una esemplare figura di laico cattolico. Fin da ragazzo visse con grande impegno la propria fede, alimentandola con un'intensa vita di preghiera e testimoniandola nell'impegno dei propri doveri quotidiani di studio e di lavoro, nella Chiesa, nella società, nella carità verso i poveri.
Visse da protagonista coraggioso e infaticabile i difficili anni del fascismo, della guerra e della ricostruzione. Fu dirigente dell'Azione Cattolica della diocesi di Rimini e presidente dei Laureati Cattolici, membro del direttivo della Democrazia Cristiana e assessore comunale.
La Chiesa lo propone quale modello di "santità nel quotidiano" per i cristiani del terzo millennio.
Nel Diario Alberto Marvelli riunì le riflessioni più profonde, i dubbi, le certezze, gli slanci, che sostennero la sua breve ma intensa esistenza. Le Lettere, scritte ai familiari, agli amici e ai collaboratori, rivelano il suo animo sensibile e attento ai bisogni dei fratelli, ma insieme acceso da uno straordinario e contagioso ardore apostolico.
Fausto Lanfranchi, nato a Rimini il 31 maggio 1926, si è laureato in lettere e filosofia presso l'Università di Bologna. Dopo alcuni anni di insegnamento è entrato nel Seminario Diocesano di Rimini ed è stato ordinato sacerdote nel 1959. Ha conosciuto personalmente Alberto Marvelli: legato a lui da sincera amicizia, ne ha condiviso gli ideali e l'impegno laicale nelle sue molteplici iniziative. Attualmente è vicepostulatore nella causa di beatificazione. Per le Edizioni San Paolo ha scritto la vita di Alberto Marvelli (Alberto Marvelli. Ingegnere manovale della carità, 1996).
Dopo oltre trent'anni trascorsi con persone sofferenti di handicap mentali, l'autore narra come la vita condivisa con persone portatrici di handicap possa diventare un richiamo al superamento di sé: la loro fragilità infatti rivela a ognuno i propri limiti e provoca una riflessione critica capace di suscitare un processo di liberazione interiore. L'Arca è stata una scuola di vita che ha permesso ai tanti che ne condividono ideali e stile di vita di comprendere aspetti del Vangelo che fino a quel momento erano loro sfuggiti.