È la versione in spagnolo di "2000 anni di Cristianesimo". Uno schema in eleganti tavole a colori. Il libro è formato da otto pagine ma ogni pagina si spiega e si apre come una porta a soffietto, verso destra e verso sinistra, per una larghezza di 80 cm. Abbiamo così davanti agli occhi un diagramma che ci mostra lo sviluppo di questi 2000 anni di Cristianesimo, indicando parallelamente gli avvenimenti storici, politici, culturali e artistici che hanno caratterizzato la nostra civiltà, avvenimenti nei quali il messaggio di Gesù Cristo ha avuto un ruolo chiaramente imprescindibile.
Da quando anche la storia del monachesimo è studiata dal punto di vista della cultura, della spiritualità, dell'autocoscienza che il monachesimo stesso aveva di sé, in parallelo a quanto è avvenuto in diversi campi della ricerca storica, si sono dischiusi, al riguardo, numerosi e suggestivi orizzonti. Valori, modelli, rapporti tra identità e cultura, temi biblici e loro proiezione nel campo della spiritualità, simboli, testi e immagini sono alcuni degli spunti che paiono maggiormente interessati a questo genere di problematica. Speriamo possa giungere maggior luce su quel mondo così complesso e misterioso - e perciò così vivo e affascinante - che continua a essere il monachesimo medievale.
La biografia del beato Paolo Giustiniani scritta da J. Leclercq non è un romanzo, ma del romanzo ha tutto il fascino. Questa biografia ripercorre l'itinerario di un patrizio veneziano vissuto tra XV e XVI secolo, che abbandona la sua patria, le sue ricchezze, la sua illustre casata per cercare nella solitudine non più il "Dio dei filosofi" che aveva studiato nell'Università di Padova, ma quello biblico della "sua giovinezza". Incontrandolo non lo lascerà più in mezzo alle più diverse traversie e contrarietà, fino alla morte di peste sul monte Soratte. Nella presente edizione il testo del Leclercq viene ripresentato nella sua originalità; si è inoltre provveduto ad aggiornare la bibliografia dando un regesto completo della letteratura giustinianea.
Teodoreto, vescovo di Ciro, rappresenta l'ultima grande voce di Antiochia ed uno dei più rappresentativi esponenti dell'età aurea della patristica. Uomo dalla solida cultura sia classica che religiosa, scrittore fecondissimo, è testimone della fioritura monastica nella sua patria. Fenomeno originale - è ormai acquisito il fatto che il monachesimo della Siria non dipende da quello egiziano - questa storia presenta i grandi monaci che hanno segnato una stagione importante della Chiesa. Gli asceti che Teodoreto stesso ha conosciuto, o di cui altri gli hanno parlato, sono uomini e donne che hanno portato su di sé l'esperienza di Cristo. Se si oltrepassa la scorza di un'ascesi apparentemente "bizzarra", comprensibile se la si colloca nel suo periodo e contesto, si scoprono modelli di vita stimolanti a servire il Signore con fedeltà e amore.