Nel 2000 l'autrice ha pubblicato un piccolo volume il cui obiettivo era quello di trovare un solido fondamento metafisico alla differenza sessuale. Gli studi raccolti in questo volume si collegano, ognuno con una sua fisionomia, a quel testo e, ad eccezione del primo che è anteriore e che si propone come un iniziale svolgimento dei temi del libro, intendono sviluppare le linee tracciate nel 2000, muovendosi in diverse direzioni. Altro punto di contatto tra le due opere, pur così diverse, è il piano su cui esse si collocano. Un piano legato all’indagine filosofica, con intenzionali aperture alla prospettiva teologica, ritenuto di livello prioritario.
L'uomo moderno sembra capire sempre di più il mondo che lo circonda ma comprende sempre meno se stesso. Questo studio vuole fare il punto sulle regole fondamentali che stanno alla base di una responsabile consapevolezza della sfera fisica, dell'identità sessuale e della sessualità umana indicando i criteri per ottenere la vera maturità in questi ambiti.
Cosa articola la categoria di gender in termini di razionalità e di linguaggio socio-culturale sull'identità e differenza sessuale e sulla sua connessione con la natura delle cose? La proposta del femminismo di gender, dagli anni 90 a oggi, viene analizzata attraverso lo studio di due pensatrici femministe nordamericane: Joan Wallach Scott e Judith Butler. Le sfide cruciali del gender ci aiuteranno ad approfondire la sponsalità antropologica, mettendo in luce come il Mistero cristiano faccia della differenza uomo-donna il luogo epifanico dell'amore nella sua essenziale fecondità (Catechesi di Giovanni Paolo II sull'amore umano nel piano divino). In questo volume si articola un analisi critica per una comprensione adeguata della differenza sessuale, provocando una riflessione sul gender, che mostra una proposta antropologica capace di rendere ragione del Mistero cristiano con riferimento all'uomo e alla donna nella loro corporeità sessualmente differenziata. Il mistero nuziale cerca di articolare l'intelligenza teologica circa il nostro essere uomo e donna all'interno del mistero di Dio Unitrino, la cui rivelazione fa del nostro corpo e della sua differenza sessuale, criteri e luoghi essenziali del suo manifestarsi storico e salvificamente efficace.
Poiché troppi stereotipi inquinano la vita della Chiesa, l'autrice interroga il Vangelo sulle donne e indica alcune derive della tradizione cristiana, che spesso ha pensato la natura della donna come altra o inferiore a quella dell'uomo. Se però uomini e donne non si possono ingabbiare in ruoli e definizioni, il senso della differenza sessuale si comprende solo alla luce della Trinità, come riflesso della vita di Dio, mistero di relazione e comunione fra persone reciprocamente rivolte. Una ricerca sull'identità della donna e sul significato della differenza sessuale alla luce della Scrittura e del mistero di Dio, smascherando stereotipi e idee erroneamente ritenute cristiane, per approdare alla scoperta di un'insospettabile sintonia fra Vangelo e istanze femministe.
"San Paolo esorta i Filippesi ad avere coraggio contro gli avversari, a non avere paura di proclamare la Verità anche quando è scomoda alle orecchie del potere. Anzi proprio quando è scomoda occorre gridare più forte e con maggiore convinzione. In questa sua ultima opera l'amico Gianfranco Amato ha dimostrato coraggio. È davvero preziosa questa accurata e documentata ricostruzione del tentativo di indottrinamento operato nelle scuole italiane". (Dalla prefazione di mons. Luigi Negri).
Se è vero che "non c'è via più sicura per evadere dal mondo che l'arte", è altrettanto vero che "non c'è legame più sicuro con esso che l'arte" (Goethe). È da questa convinzione che prende le mosse il presente volume, nel tentativo di intraprendere un cammino per comprendere meglio il mistero dell'uomo proprio percorrendo con convinzione i sentieri tracciati dall'arte in tutte le sue forme. L'itinerario proposto è lo stesso tracciato dalla storia della salvezza: creazione, de-creazione (peccato) e ri-creazione (grazia e giustificazione). L'auspicio ultimo è tutto racchiuso in un invito: quello di riconsiderare il compito sempre attuale di pensare l'uomo, la sua storia, il suo mondo, passando dalla sola comprensione alla contemplazione commossa e silente della bellezza del creato.
Il libro tratta del "segno" sotto il punto di vista del suo contenuto naturale e religioso nella letteratura biblica, quindi il segno/simbolo considerato sia soggettivamente, come mezzo posto tra il pensiero e la realtà, sia oggettivamente, come mezzo sensibile che rinvia a qualcosa d'altro. L'autore si propone si cogliere nel mondo biblico la dinamica ed il significato dei segni attraverso il tempo e le vicende del popolo ebraico e cristiano.
L'ideologia del genere si è imposta negli ultimi decenni all'attenzione della società ampliando altri aspetti del moderno - il femminismo e i movimenti omosessuali - e mettendo in discussione il sistema educativo tradizionale, fondato sulla famiglia e su altre agenzie educative. Al centro del dibattito vi è il modo di pensare il rapporto tra natura e cultura, anzi la concezione stessa di natura, ritenuta irrilevante nella costruzione dell'individuo e della società. Tutto ciò solleva numerosi interrogativi. La sessualità può considerarsi un'opzione dell'individuo? Che cosa caratterizza la genitorialità e la famiglia? Come sono considerati i diritti dei minori nella teoria del Genere? Quali condizioni sono richieste per la costruzione dell'identità della persona? I contributi del volume si propongono di approfondire il rapporto tra natura e cultura cercando tra i due concetti un rapporto corretto e dinamico, capace di tener conto delle diverse dimensioni della persona umana nella sua individualità.
Il volume propone un approccio teologico-morale, e in dettaglio morale-sociale, al pensiero del teologo gesuita B.J.F. Lonergan, guardando soprattutto al trentennio 1945-1975: in questi anni l'intellettuale canadese entra in una fase di maturità culturale e teologica, proprio mentre vanno prendendo sempre più piede, in Europa e nel mondo, i temi dell'economia e della storia, frattanto divenuti molto importanti anche nel pensiero sociale della Chiesa o, come si dice, nella dottrina sociale cattolica.
Il volume presenta una ricerca che si confronta col pensiero di Jüngel rispetto al tema dell'amore, considerato nel suo status antropologico e nel suo rilievo di categoria teologica.
Prefazione di mons. Domenico Sigalini.
Il volume tratta alcuni grandi e scottanti problemi: il rapporto uomo-ambiente e uomo-animali; la manipolazione da parte della tecnica e in particolare delle biotecnologie; l'oscillazione tra individualismo selvaggio e riduzione del soggetto a relazione sociale; la trasformazione della bipolarità sessuale uomo-donna in una galassia di orientamenti sessuali; la possibile liquidazione dell'umano in nome dell'avvento del post-umano. Non c'è alcuna pretesa di dare risposte definitive, ma solo la speranza di far prendere coscienza di alcuni interrogativi, come punto di partenza per elaborare nuove prospettive, nella direzione di un possibile umanesimo "in Gesù Cristo".