Una ricerca interdisciplinare tra scienze naturali e teologia per un confronto e un dialogo costruttivo.
In un panorama culturale sempre più sensibile alla relazione sinergica tra scienze naturali e teologia il volume raccoglie il risultato di un programma di ricerca che vuole realizzare un duplice scopo. Stimolare alcuni esponenti dell’ambito tecnologico, delle scienze naturali, del sapere filosofico e teologico ad evidenziare, secondo la propria prospettiva, questioni e temi circa l’intelligibilità del reale. Successivamente, stabilire un costruttivo dialogo fra i cultori delle varie forme di sapere coinvolte. Il volume si apre con una relazione di carattere antropologico, e affronta il tema della “sofferenza” da un punto di vista filosofico e poi teologico e si sofferma sull’intelligibilità del sapere umano con una riflessione sull’arte medica. In seguito si esamina il tema dell’intelligibilità del reale fisico, tramite la nozione fisica di “sistema complesso”, di concetto di “modello”, e sulla nozione di “macchina”.
Il curatore Sergio Rondinara insegna Epistemologia e cosmologia presso l’Istituto Universitario Sophia; Logica, e Filosofia della scienza presso la facoltà di filosofia dell’Università Pontificia Salesiana; Insegnamento della religione cattolica e scienze naturali presso l’ISSR “Ecclesia Mater” della Pontificia Università Lateranense. Ricercatore in Religion&Science è autore di L’ambiente dell’uomo, Roma 1996, L’interpretazione del reale tra scienza e teologia, Roma 2007.
Il celebre romanzo di J. Barrie, "Peter Pan", delinea un'inedita visione della vita all'insegna della paura di diventare adulti, una paura che i decenni successivi, come un commento vivente all'opera, hanno puntualmente confermato, fino a classificarla come disturbo psicologico: la Sindrome di Peter Pan. In queste pagine se ne presentano le caratteristiche salienti: le sue origini, le peculiarità, ma soprattutto il suo dramma profondo, che esprime una preoccupante crisi di civiltà. Quando una società non vuole più crescere, puntando i piedi per non entrare nelle tappe successive dell'esistenza, significa che non sa più educare a vivere, non vede un futuro dopo di sé e muore, simbolicamente prima che fisicamente.
Descrizione dell'opera
Gesto semplicissimo, ma di straordinaria forza espressiva, l'abbraccio comunica con immediatezza la disponibilità a entrare in relazione con l'altro e a creare le condizioni che consentono di superare la naturale inclinazione a difendere il proprio spazio personale.
Esiste una vasta tipologia di abbracci: protettivi, riconcilianti, di benvenuto, di commiato, di congratulazione, di affetto, di passione, ognuno dotato di un contenuto specifico in relazione al significato che gli viene attribuito, alla sua forma, alla sua finalità.
Nonostante questa ricchezza, nessun dizionario biblico, dogmatico, morale o di spiritualità riporta questa voce o la richiama e, fatta eccezione per qualche studio specifico, la riflessione sul piano dell'antropologia teologica è stata finora poco approfondita, come se questa modalità di comunicazione non avesse pieno diritto di cittadinanza nel pensiero cristiano.
Il volume si propone di colmare la lacuna prendendo in esame le dimensioni antropologica, teologica, biblica, psicoterapeutica e sacramentale dell'abbraccio nella sua forma nuziale, genitoriale, amicale, riconciliante, conviviale e mistica.
Sommario
Introduzione. I. Antropologia dell'abbraccio. II. L'abbraccio come psicoterapia. III. In principio era l'abbraccio. IV. Simbolica biblica dell'abbraccio. V. Sacramentalità dell'abbraccio. VI. L'abbraccio nuziale. VII. L'abbraccio genitoriale. VIII. L'abbraccio amicale. IX. L'abbraccio dei nemici. X. L'abbraccio come convivialità. XI. L'abbraccio come grazia. XII. Per unamistica dell'abbraccio. Conclusione. Abbraccio chiama abbraccio. Appendice. Abbraccio terapia.
Note sull'autore
CARLO ROCCHETTA,già docente di Sacramentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Facoltà Teologica di Firenze, è socio fondatore della Società italiana per la ricerca teologica e dell'International Academy for Marital Spirituality. Per EDB dirige il Corso di teologia sistematica e ha pubblicato, tra l'altro, I sacramenti della fede (1982; 8a edizione, interamente riscritta in due volumi, 32001); Sacramentaria fondamentale (42007); Il sacramento della coppia (52010); Teologia della tenerezza (42005); Viaggio nella tenerezza nuziale. Per ri-innamorarsi ogni giorno (52010); Elogio del litigio di coppia. Per una tenerezza che perdona (52011); Briciole di tenerezza. Per educarsi allo stupore di essere (22008); Gesù Medico degli sposi. La tenerezza che guarisce (32008); Teologia della famiglia (2011).
Un vescovo e un giornalista si confrontano sui temi che coinvolgono la Chiesa di oggi: pace e rispetto del creato, giustizia e sviluppo sostenibile, la ricezione del Concilio, il rapporto con l’altro e l’emigrato, la complessa relazione tra fede, laicità, politica e ordine sociale. Un libro che è insieme un viaggio: «non itinerario attraverso luoghi e persone, ma cammino lungo i temi più importanti che un vescovo si trova davanti, nelle domande, nelle attese, nelle speranze dei suoi fedeli, ma anche di coloro che sono lontani dalla Chiesa».
Gli autori
Tommaso Valentinetti (1952) ha studiato a Roma e a Gerusalemme, dove ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura. Il 25 marzo 2000 viene nominato vescovo della diocesi di Termoli-Larino. Cinque anni dopo papa Benedetto XVI lo chiama ad essere arcivescovo metropolita di Pescara-Penne. Nel settembre 2002 il Consiglio permanente della CEI lo nomina presidente di Pax Christi Italia, incarico che gli sarà rinnovato per un secondo mandato fino al novembre 2009. Nel settembre 2005 diviene membro della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.A gennaio 2011 i vescovi di Abruzzo e Molise lo eleggono presidente della Conferenza Episcopale dell’Abruzzo-Molise. Dalla stessa data è membro della Consiglio permanente della CEI.
Fabio zavattaro, inviato speciale del Tg1, inizia la sua attività di giornalista professionista nel 1981, al quotidiano Avvenire, dove ha lavorato ininterrottamente dal 1979 al 1991, occupandosi di cronaca e politica estera e, dal 1983, di informazione vaticana. Nel 1991 entra in Rai, prima al Giornale radio (Gr2) e successivamente, dal 1995, al Tg1, occupandosi sempre di informazione vaticana. Come inviato dal 1983 segue tutti i viaggi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, in Italia e all’estero. È autore di libri, tra cui Un santo di nome Giovanni (Aliberti, 2011), La valigia di Papa Wojtyla (Iacobelli, 2011) e I santi e Karol (Ancora, 2004), e di numerosi video, tra cui Teresa di Calcutta e lo speciale Karol Wojtyla, un Papa nella storia, venduto in oltre 3 milioni di copie. Nel gennaio 2009 è stato insignito del Premio nazionale“Penna d’oro” per il giornalismo e del “Leone d’argento” assegnato dalla città di Servigliano.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno di Studio promosso dalla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale nel febbraio 2012, dedicato al pensiero della generazione; un tema questo divenuto antropologicamente incerto e culturalmente stretto nella morsa di contraddizioni imbarazzanti. Il figlio infatti è sempre più assorbito nella sfera della realizzazione del desiderio individuale, proprio mentre la discrezionalità di tale desiderio assume ormai il valore di un diritto assoluto. Ne derivano, sin d'ora, trasformazioni del sentire collettivo che impongono ancora una volta a chiedersi: che cosa significa la responsabilità di "trasmettere la vita"? E che cosa vuol dire, oggi, la cura della "qualità della vita"? Che cos'è "voler bene" nell'orizzonte dell'umano condiviso? E che cosa comporta la custodia dell'integrità dell'umano per le "generazioni future"? I saggi del volume sono volti pertanto all'intelligenza della qualità spirituale e della sostanza etica della generatività umana secondo i diversi approcci filosofici, psicologici, sociologici e teologici.
Intorno al tema della dignità dell'uomo "fatto ad immagine e somiglianza di Dio", Pier Cesare Bori, con Martino Patti, ha raccolto testi d'autore dagli inizi della tradizione cristiana ai nostri giorni. La domanda intorno alla quale ruotano le riflessioni è: che cos'è l'uomo? La risposta tende a differenziarsi secondo che sia privilegiata l'interpretazione cristologica o quella ontologico-filosofica dell'imago Dei, assumendo perciò ora la concezione storico-salvifica ora una prospettiva universalistica e pluralistica. Tuttavia a questa tensione dualista si accompagna la ricerca di una risoluzione che comprenda gli opposti senza abolirli; "un modo mistico, un atto spirituale e vitale che deve procedere da un rivolgimento-spostamento di tutto l'essere verso la realtà, una e totale".
"La manipolazione della vita, originata dagli sviluppi della tecnica e dalla violenza insita nei processi di globalizzazione in assenza di un nuovo ordinamento internazionale, ci pone di fronte a una inedita emergenza antropologica. Essa ci appare la manifestazione più grave e al tempo stesso la radice più profonda della crisi della democrazia. Germina sfide che esigono una nuova alleanza fra uomini e donne, credenti e non credenti, religioni e politica. Pertanto riteniamo degne di attenzione e meritevoli di speranza le novità che nel nostro Paese si annunciano in campo religioso e civile." La lettera di Pietro Barcellona, Paolo Sorbi, Mario Tronti e Giuseppe Vacca, di cui qui riportiamo l'incipit, non poteva non suscitare un acceso ed entusiasmante dibattito. In questo libro sono raccolte le prime risposte di credenti e non credenti, teologi, politici, filosofi, uomini di chiesa, impegnati a riflettere su una delle provocazioni culturali ed etiche più significative degli ultimi anni.
La relazione tra donna e uomo conosce molte forme storiche: l'indagine antropologica e sociale le ha studiate e ne ha messo in luce gli elementi comuni e quelli tipici delle varie culture. È cresciuta in ogni caso la sensibilità verso la pari dignità che deve caratterizzare, in ogni circostanza storica e culturale, il rapporto tra donna e uomo. Di fronte alle minacce, sempre in agguato, che attentano a tale dignità, la teologia ha ancora una parola significativa da dire? La risposta positiva a questa domanda è il presupposto che giustifica questo libro che, attraverso l'indagine storica e la riflessione sistematica, vorrebbe mostrare la possibile coesistenza di gratuità e reciprocità nella relazione tra donna e uomo.
Saggio sulla violenza assoluta. Nonostante l'immagine devota di un Gesù gentile e mite, anche lui a modo suo è violento: la sua parola è una lama implacabile.
Prendere coscienza del desiderio a partire dal sentimento dell'amore: un libro chiaro e intuitivo per comprendere meglio l'educazione del desiderio.
Presenti i delegati di 110 conferenze episcopali e dei superiori generali di oltre 30 ordini religiosi, la Chiesa torna ad affrontare la drammatica e penosa questione degli abusi sui minori commessi da esponenti del clero con un Simposio sui temi prioritari della tutela dei più vulnerabili e dell'assistenza alle vittime delle violenze. "Il Simposio - ha spiegato padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana - non è una conferenza fine a se stessa, ma rappresenta un contributo specifico nell'ambito di un cammino in cui si prospetta una strategia". Da questo evento è arrivato infatti un input per aiutare i pastori della Chiesa ad affrontare nella pratica il dramma della violenza sui minori. Ad aprire i lavori è stato il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, card. William Levada, con una prolusione sul tema. Tra i relatori è intervenuta anche una delle vittime, la signora Marie Collins, che ha portato la propria personale testimonianza su come dare voce alle vittime delle violenze sessuali avvenute nell'ambito della Chiesa. Di particolare significato la Veglia penitenziale, presieduta dal card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi.
Il volume, pubblicato in coedizione con la Libreria Editrice Vaticana,raccoglie gli studi di esperti qualificati a livello internazionale nelle differenti discipline, che indagano sulla sessualita' e sulle diverse forme che essa ha assunto nel vissuto sociale contemporaneo. Il suo intento e' quello di raggiungere una piena interdisciplinarieta', grazie al contributo di autori che, pur nella diversita' delle loro prospettive disciplinari, siano accomunati dalla condivisione della luce che l'antropologia cristiana offre all'interpretazione dell'umano, e quindi ad un una visione integrale della persona, nella quale i singoli apporti dei saperi trovino spazio e si ridimensionino, bilanciandosi reciprocamente.