I cinque saggi di esegesi “canonica”, tre dei quali già pubblicati su diversi periodici, sono preceduti da un’ampia introduzione, che ne giustifica l’orientamento e il metodo. Ripercorrendo la ricerca ermeneutica recente e i principali interventi del Magistero dal Vaticano II a oggi, l’A. dà risalto al1’esigenza di ricuperare il grande modello dell’esegesi patristica, consapevole della sostanziale unità della Parola di Dio scritta, al centro della quale è il mistero di Cristo.
Francesco Mosetto, docente emerito dell’Università Pontificia Salesiana, Sezione di Torino, è autore di commentari e studi sugli scritti del N.T. Tra di essi: I miracoli evangelici nel dibattito tra Celso e Origene (LAS, Roma 1986); Lettura del Vangelo secondo Luca. Seconda ediz. riveduta (ivi 2009); Attende tibi et doctrinae…” (I Tm 4,16). Studi neotestamentari (ivi 2010); Lettere di San Paolo, 3 voll. (Elledici, Torino 2011-2012); Vangelo di Giovanni (ivi 2013); Lettera agli Ebrei. Lettere di Giacomo, Pietro, Giovanni, Giuda (ivi 2014); Gesù “cresceva. Storia e mistero (LAS, Roma 2015); Uno sguardo nuovo su Gesù. I misteri della vita di Cristo (Elledici, Torino 2016). In corso di stampa, presso l’editrice Queriniana (collana Commentari biblici): Marco nella sinfonia delle Scritture.
«... Credo che l’ispirazione fondamentale del lavoro di don Giulio Barbieri [...] sia proprio ricordare e annunciare questa grande verità: Cristo è la novità che rinnova ogni cosa.
Don Giulio ci propone un viaggio nell’ultimo libro della Scrittura, l’Apocalisse, individuando in esso [...] un motivo di grande consolazione...». (dalla Prefazione del Cardinale Camillo Ruini)
La frase che dà il titolo a questo libro è pronunciata da colui che ha il potere perché «siede sul trono». Essa è la parola definitiva sulla storia, quel senso che ognuno cerca, ma che a tanti sfugge. Dallo studio dell’aggettivo kainòs, nuovo, emerge che il rinnovamento consiste nella deificazione dell’uomo il quale, redento dalla “vecchia” condizione di separazione da Dio, grazie all’Agnello riceve la natura divina, come persona e come popolo. Nemico di questo processo è il drago, il demonio, contro il quale Dio ha posto una donna, Maria e la Chiesa, nel cui grembo viene formato e dato alla luce l’uomo nuovo, immagine di Cristo.
Giulio Barbieri è nato a Roma nel 1978. Dopo gli studi classici al Liceo Bachelet e quelli musicali al Conservatorio Santa Cecilia, è entrato nel Seminario Redemptoris Mater. Ordinato presbitero della Chiesa di Roma nel 2007 da Papa Benedetto XVI, ha conseguito la licenza al Pontificio Istituto Biblico (2011) e il dottorato alla Pontificia Università Gregoriana (2019). È parroco a San Marco Evangelista in Agro Laurentino in Roma dal 2016.
La storia di Giuseppe e dei suoi fratelli è stata studiata da molti punti di vista ma raramente è stato indagato il suo ruolo all'interno dell'intero racconto biblico. L'autore mette in luce come l'inserzione tardiva della storia di Giuseppe nel macro racconto che va da Gen a 2 Re vi impresse il suo significato complessivo. Giuseppe non solo rappresenta lo scioglimento di genesi in quanto vi riappare un'umanità, dopo il dramma del peccato, di nuovo conforme al progetto divino. Egli è soprattutto, insieme ad Adamo e Davide, figura del destino regale dell'Uomo, del Re Messia futuro che l'intero racconto annuncia.
Alessio Fifi, laureatosi a Milano in Ingegneria Informatica, ha poi conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia ad Assisi. Ha ottenuto la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico e il Dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Attualmente è Parroco per la diocesi di Perugia e Professore Straordinario presso l'Istituto Teologico di Assisi.
“Dio ha unito voi a Cristo: egli è per noi la sapienza che viene da Dio” (1Cor 1,30). San Paolo spiegò alla prima comunità cri¬stiana a Corinto dove si può trovare la sorgente della conoscenza spirituale. Insegnò come vivere la nostra vita e come arrivare a sapere il piano divino. La sorgente della sapienza è Cristo Gesù, il Figlio di Dio.
Non si tratta qui di un testo interessante solo agli specialisti della letteratura dei secoli passati, ma piuttosto della Parola del Dio Vivente il quale parla al suo popolo. Bisogna però aprire la Parola con fede, con preghiera, con fiducia. E ci vuole anche un po’ di aiuto da parte di qualcuno che ha pregato sopra il testo santo e vuole condividere il dono dello Spirito con noi.
Passione, tristezza, amore, tradimenti, lacrime, allegria, incontri, paura, solitudine, gelosie, invidia, ambizione, intrighi, rancori ostinati, lotta, generosità, adulterio, bontà… Tutto questo – e molto di più – è contenuto nel Vangelo. Esso ci svela chi è Dio e ci aiuta a capire chi siamo noi, perché parla delle nostre vite, della nostra umanità a un tempo fragile e potente, della capacità di compiere il bene o il male, di quello che siamo in grado di scegliere. Parla delle nostre ferite, delle nostre possibilità, di quello che impariamo e di un Dio che continua a venirci incontro. L’Autore ci fa avvicinare al Vangelo in modo diverso… ci chiede di lasciarci sorprendere dall’umanità dei personaggi che si incontrano. Ogni capitolo si struttura in tre parti: la contemplazione immaginativa di una pagina di Vangelo, una riflessione spirituale che rende concreto e attualizza il messaggio, una preghiera.
Questo volume, esamina il materiale riportato nei capitoli iniziali dei quattro Vangeli: vi si prendono in considerazione i racconti della nascita di Gesù e degli eventi ad essa correlati; il battesimo di Gesù e il suo rapporto con Giovanni Battista; le tentazioni del diavolo nel deserto. Singoli capitoli tematici sono dedicati alla missione profetica di Gesù, al rapporto tra Gesù e i suoi discepoli, all'inizio del conflitto tra Lui e i suoi oppositori. Nel volume si tenta anche di tracciare il ritratto di Gesù come emerge dai Vangeli, di esaminare il suo modo di vivere e i tratti fondamentali del suo carattere. In questo libro, l'analisi dei testi evangelici è preceduta da una breve storia e analisi dello stato attuale della disciplina neotestamentaria, e anche dalla descrizione delle fonti utilizzate.
Descrizione
Tra i problemi posti dalla critica letteraria al Protovangelo di Giacomo c’è l’autonomia dei capitoli 22-24 rispetto ai precedenti e l’eventuale loro fonte: infatti queste ultime pagine, occupandosi quasi esclusivamente di Zaccaria, sembrano discostarsi dai personaggi che finora avevano animato la narrazione protogiacobea (Anna e Gioacchino, Maria e Giuseppe), assieme a qualche altra figura di contorno (Ruben, Giustina, i figli di Giuseppe, il sommo sacerdote, Annas, l’ostetrica, Salòme, i magi...). Secondo alcuni studiosi di ambito tedesco, seguiti da diversi altri, i capitoli finali proverrebbero da un documento a parte, che è stato chiamato Apocryphum Zachariae, inserito tardivamente nel corpo del testo e del quale costituirebbe una delle tre sezioni corrispondenti ad altrettanti documenti: il primo, il più ampio, riguarderebbe la vita di Maria (cc. 1-16), il secondo si occuperebbe di Giuseppe e di qualche altra persona al momento della nascita del figlio di Maria (cc. 17-21) e il terzo sarebbe appunto l’Apocrifo di Zaccaria (cc. 22-24).
Sommario
Ingresso. I. Il comando di Erode e la paura delle madri (Protev. 22). II. La morte di Zaccaria (Protev. 23). III. Il dolore e l’elezione (Protev. 24). IV. L’autore e il titolo (Protev. 25). V. Il congedo. Bibliografia. Indice degli autori recenti. Indice delle citazioni.
Note sull'autore
Gilberto Marconi, docente di Letteratura cristiana antica all'Università degli studi del Molise, è membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Poesia greca e latina in età tardo antica e medievale dell’Università degli studi di Macerata e delegato responsabile dell’Università degli studi del Molise presso il Centro Internazionale di Poesia Greca e Latina in età tardo antica e medievale. Collaboratore di Biblica, Gregorianum, Rivista biblica e Henoch, per EDB ha pubblicato Lettera di Giuda – Seconda lettera di Pietro (introduzione, versione, commento, 2005), Anna e Gioacchino. I nonni materni di Gesù. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 1-5 (2017), La nascita del Messia. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 17-21 (2017); L’infanzia di Maria. Dal tempio alla casa di Giuseppe. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 6-10 (2019); Dall’annunciazione al processo. Una gravidanza tra trepidazione e pianti. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 11-16 (2020).
Fra le opere narrative non comprese nel Pentateuco, ai cosiddetti libri storici costituiti dagli scritti che nel canone cristiano dell’Antico Testamento narrano la storia di Israele – Giosuè, Giudici, Samuele, Re, Cronache, Esdra, Neemia e Maccabei –, si aggiungono nella Bibbia i racconti di Rut, Tobia, Giuditta ed Ester. Questi due grandi corpi testuali raccontano del popolo eletto dalla conquista della terra fino al II secolo a.C. Si tratta di scritti che riflettono eventi ed episodi, tempi e situazioni alquanto differenti, che richiedono al lettore tutto un lavoro di discernimento fra storia, genere letterario e fede. I quattro autori a cui si deve questo volume forniscono gli strumenti necessari alla comprensione della natura e del contenuto di ciascuno dei testi in esame, nello stile e nei modi tanto piani quanto rigorosi che distinguono i contributi di questa nuova Introduzione allo Studio della Bibbia.
Indice testuale
Presentazione
Sigle e abbreviazioni
Parte prima
Introduzione alla storiografia biblica
1 Esiste una storiografia biblica autentica?
2 Diverse concezioni bibliche della storia
3 Profilo della storiografia di Israele
4 Importanza della storia in Israele
5 Teologia della storia nell’Oriente antico
Parte seconda
Dalla terra all’esilio. I libri di Giosuè, Giudici, Samuele e Re
6 I primi profeti. Storia deuteronomista. Grande storia
7 I deuteronomisti
8 Il libro di Giosuè
9 Il libro dei Giudici
10 I libri di Samuele
11 I libri dei Re
Parte terza
La storia cronistica
12 I libri delle Cronache. La dimensione letteraria
13 I libri delle Cronache. Dimensione teologica e socio-storica
14 I libri di Esdra e Neemia
Parte quarta
Storia giudaica ellenistica
15 Contesto generale: storia e canone
16 Il primo libro dei Maccabei
17 Il secondo libro dei Maccabei
Parte quinta
Racconti biblici
18 Il libro di Rut
19 Il libro di Tobia
20 Il libro di Giuditta
21 Il libro di Ester
Biografia degli autori
José Luis Sicre Díaz
è professore emerito della Facoltà di Teologia di Granada e del Pontificio Istituto Biblico di Roma.
Jesús Campos Santiago, Victoriano Pastor Julián e Mercedes Navarro Puerto
hanno rivestito e rivestono vari incarichi di insegnamento alla Università Pontificia di Salamanca.
Questo libro si propone di individuare in quale modo, nella seconda metà del I secolo d.C., gli evangelisti sentono il bisogno di consolidare il senso identitario delle comunità cristiane alle quali appartengono. Dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme, nel 70 d.C., i seguaci del nuovo movimento sorto dopo la morte e la risurrezione di Gesù di Nazaret avvertono la necessità di fare memoria delle loro origini e ribadiscono nella fede nel Cristo risorto ciò che li distingue dai giudei e dai gentili. La prima parte del volume prende in esame i racconti evangelici della risurrezione per enucleare la prospettiva teologica con la quale ciascun evangelista contribuisce a definire l'identità della comunità destinataria del suo scritto. La seconda parte esamina le tradizioni della scoperta della tomba vuota e degli incontri tra i discepoli e il Risorto, infine l'ultima parte riassume le conseguenze cristologiche, teologiche ed etico-antropologiche della risurrezione di Gesù.
The Book of Proverbs 25:2 provides a good definition of hermeneutics: «It is the glory of God to conceal a matter, to search out a matter is the glory of kings».
Not all the mysteries of God can be searched out for His wisdom is infinite. His ways are not always easy to be found. On the other hand, men are finite creatures, who are incapable of being all-knowing. But in His grace God allows those that are prepared to search for Him with all their heart to discover a treasure of truth that is hidden beneath the surface of Scripture. The readers will find out truth, grow in grace and increase in wisdom as they search for Him with all their heart and soul and mind-for it is the glory of God to conceal a matter, but the glory of kings is to search out a matter.
Exegesis is the act of studying a passage critically and objectively and interpreting the meaning, while hermeneutics is the study of the principles by which the passage is to be interpreted. Pharisees, Sadducees, and Essenes differed in their interpretation of the Lawís teaching on issues such as the afterlife, proper sacrifice, and the study of the Law itself. But all agreed that Scripture interprets scripture.
Hermeneutics is the art of interpreting a text. It is essential to read and interpret the text with the same Spirit it was written. To capture all the harmonics of the text we need an instrument that is well tuned. Jesus in the Gospel of John is presented as the interpreter of love and of life, inviting the reader to transform his look by beginning to marvel. Methods of reading the Scripture are numerous. They are only ways of interpreting a text. Jewish reading of the Scripture is privileged here.
The two first studies presented here have been published in the Periodical Antonianum of the Pontifical University of Rome in 2012 and the third one was published in the Acts of the Congress of Split in 2010.
Frédéric Manns
Sette brevi riflessioni su temi estratti dai Vangeli aprono accessi inusuali ad una letteratura ormai convenzionale. Si può dire infatti che la miriade di studi teologici e storici sulla figura di Gesù e sui Vangeli ha causato la perdita del potere affabulatorio dei racconti che gli evangelisti hanno in varia misura e diversa sensibilità fatto propri. L'autore parte da qui per rimettere in scena il dramma che la figura di Gesù ha determinato nell'esistenza di quanti furono coinvolti nella sua vita. I Vangeli, in questo senso, fanno rivivere ai credenti questa esperienza sconvolgente attraverso la concretezza dei racconti.
Esistono già studi monografici sulla cristologia del Quarto Vangelo che ne hanno rilevato i tratti fondamentali. Anche l'indagine sui personaggi giovannei in questi ultimi decenni è stata ampiamente approfondita. Nella straordinaria profondità del racconto di Giovanni rimane comunque possibile e perciò doveroso percorrere strade nuove. Questo studio è un tentativo a suo modo inedito di entrare dentro il Mistero di Gesù con lo sguardo, la voce e la sensibilità delle donne co-protagoniste della vicenda evangelica. Le loro parole e i loro gesti formano una testimonianza corale e al tempo stesso personalissima su Cristo elaborata sul doppio e complementare filo rosso del discepolato e della nuzialità. Si delinea in questo modo un punto di vista tutto femminile sull'apocalisse/rivelazione del Figlio di Dio, Maestro e Sposo della nuova umanità/Chiesa nata dallo Spirito e dal fianco di Lui, addormentato sulla croce. Un viaggio da Cana al sepolcro vuoto e dalle nozze annunziate a quelle celebrate negli eventi pasquali che rende possibile ricostruire una "cristologia delle donne" più profonda e coerente di quella che si può ricavare dai personaggi maschili.