Un breve itinerario sul "dispositivo di blocco", che mira a proteggere la Chiesa da ogni possibile dinamica. Tale "dispositivo" ha indotto la Chiesa ad una progressiva autoreferenzialità, cui ha reagito prima il Vaticano II e ora papa Francesco, con il suo magistero "in uscita". Presentazione di Humberto Miguel Yáñez.
Alla luce della dottrina tradizionale, questo monumentale Dizionario Cattolico affronta sapientemente i molteplici ambiti dell’agire umano secondo gli imperituri insegnamenti di Pio XII.
A questa altissima iniziativa culturale cooperarono un cospicuo numero di valenti studiosi, di sani princìpi, tra le menti più preparate della loro epoca (tra gli altri: Card. Pericle Felici, Mons. Ugo Lattanzi, Mons. Antonio Piolanti, Mons. Francesco Spadafora, Padre Cornelio Fabro, Prof. Nicola Turchi, Prof. Eugenio Zolli, ex-capo rabbino di Roma convertito da Papa Pacelli, etc.).
Attraverso le migliaia di voci di questo Dizionario, la morale cattolica viene estesa ed applicata ai più importanti campi dell’attività umana: vita spirituale personale, familiare, sociale, economica, politica: educazione e orientamento professionale, vocazione, industria, agricoltura, commercio, affari, contratti, professioni, arti e mestieri.
Nella preparazione dell’opera, come nella impostazione delle singole voci, gli autori si sono devotamente ispirati alle venerate istruzioni direttamente ricevute dall’augusto Pontefice Papa Pacelli, che per primo prese in esame e illustrò, con una ricchezza e profondità di dottrina veramente eccezionali, tutti i più ardui problemi morali che ancora si agitano ai nostri giorni.
Anche oggi l’insoddisfazione individuale, lo sfaldamento delle famiglie, il malessere della società, le ingiustizie nascoste e palesi, i turbamenti interni e internazionali, i mali presenti e le più gravi preoccupazioni per l’avvenire, tutto si riduce a una grande questione morale.
Dall’introduzione di don Nitoglia:
«L’attuale disintegrazione dei matrimoni, delle famiglie e degli individui turbati internamente – mediante l’abuso di droghe, alcol, sessualità disordinata – gli aborti, i divorzi, i parricidi, matricidi, uxoricidi che ogni giorno riempiono la cronaca dei mass media, sono il frutto di una moralità, di una dogmatica e di una filosofia deviate. Se la società vuole uscire da questo abisso in cui tutto affonda occorre ritornare ai princìpi della Teologia Dogmatica, Morale e della Filosofia Perenne».
Il Dizionario di Teologia Morale (Roberti – Palazzini) serve a questo scopo.
Rifatto da EFFEDIEFFE fedelmente all’edizione originale del 1955, esso presenta i princìpi del retto agire in rapporto alla legge divina e naturale affrontando con grande interesse molti temi ancora oggi di attualità e riguardanti l’inconscio, la cibernetica, i gruppi sanguigni, l’immoralità costituzionale, l’economia, il diritto, e molti aspetti della medicina. Il tutto mediante una esposizione scientifica, ma chiara, concisa e ben ordinata e costantemente illuminata dalla luce del Magistero della Chiesa – specialmente a partire da Leone XIII sino a Pio XII – e della teologia tomistica.
Su ogni argomento il Dizionario presenta una informazione precisa e aggiornata, seguita da una particolare indicazione bibliografica per orientare il lettore e permettergli rapidamente di allargare le sue ricerche; una bibliografia ampia ed organica è posta in fondo al volume.
«In questa opera i cattolici troveranno, sia sul piano teorico che su quello pratico, quanto è loro necessario per orientare cristianamente la loro vita e dirigere moralmente la loro condotta» (card. Francesco Roberti).
• L’opera è divisa in due volumi. L’edizione EFFEDIEFFE segue le linee dell’edizione del 1955. L’opera è stata rifatta ex novo ed è fedele all’originale, ma con leggibilità migliorata.
I vizi capitali a prima vista fanno pensare a problemi riguardanti soltanto la teologia morale, ma a ben vedere si interessano di essi anche altre scienze, quali la filosofia, la psicologia, la medicina, ecc. Ciò dimostra la grande attualità della riflessione su di essi. L'autore li analizza qui da più punti di vista sia per aiutare a individuarli, sia per aiutare a contrastarli alla luce della rivelazione cristiana.
A distanza di 50 anni dalla promulgazione dell'enciclica Humanae vitae molte cose sono cambiate e mutamenti profondi hanno segnato tutti gli ambiti della vita, in particolare quello della sessualità e della procreazione. Il volume, che raccoglie gli Atti del XXVII Congresso Nazionale dell'Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale (ATISM), aiuta a riflettere in maniera approfondita sulla complessità dell'umano e sul senso dell'enciclica, indagandone gli apporti antropologici e teologico-morali, i nodi problematici, le questioni aperte.
«Siete gruppi cristiani e ciò mette in atto un titolo di fraternità. "Cristiano è il mio nome", scriveva Paciano di Barcellona nel quarto secolo, e questo permette a tutti i cristiani di chiamarsi per nome. È questo il titolo per il quale vi riconosco fratelli. È verità di sempre, è la verità del Battesimo che ha impresso in noi un sigillo di figliolanza e di fraternità (carattere battesimale) che nulla, neppure il peccato, riuscirà mai a distruggere». È un passaggio dell'intervento rivolto dal vescovo di Albano, Marcello Semeraro, al V Forum italiano dei cristiani LGBT che, per tre giorni, ha radunato oltre duecento persone. Dalle relazioni che troverete in questo libro è emersa l'urgenza di un approfondimento del fenomeno "omosessualità" e la necessità di una pastorale inclusiva, capace di dare alle comunità cristiane l'occasione di vivere l'accoglienza e l'effettivo riconoscimento della dignità personale di lesbiche, gay e transessuali, dei loro genitori e delle loro famiglie. Per sintetizzare questi bisogni, il vescovo di Albano ha preso spunto anche dal documento inviato da alcuni giovani LGBT alla Segreteria del XV Sinodo ordinario dei vescovi, che viene pubblicato integralmente.
La tradizione cristiana ha identificato sette virtù, che il cristiano è chiamato ad accogliere nella sua vita: le virtù teologali, che dispongono l’uomo a vivere in relazione con Dio e sono infuse: la fede, la speranza e la carità. Seguono le virtù cardinali che svolgono il ruolo di sostegno dell’agire umano: la prudenza, la giustizia, la fortezza e la temperanza. Si acquisiscono mediante l’educazione, atti deliberati e una perseveranza sempre rinnovata nello sforzo. In che cosa e come la tradizione cristiana può contribuire alla vita dell’uomo moderno? A questa e ad altre domande risponde il ciclo di “prediche” che, per il settimo anno consecutivo, il Festival dei 2 Mondi di Spoleto ha proposto nell’edizione 2018, invitando sette vescovi a presentare e commentare ognuna delle virtù cristiane.
Autore
Renato BOCCARDO (1952) dal 2009 è arcivescovo di Spoleto-Norcia. Nella veste di responsabile della Sezione giovani del Pontificio Consiglio per i laici (nomina del 1992) ha coordinato l’organizzazione e la celebrazione delle Giornate Mondiali della Gioventù di Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997) e Roma (2000), nonché il Pellegrinaggio dei Giovani d’Europa a Loreto (1995). Il 18 settembre 2017 è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Umbra ed è membro di diritto del Consiglio Permanente della Conferenza episcopale Italiana.
A quasi trent'anni dalla pubblicazione del Dizionario di teologia morale, il Gruppo Editoriale San Paolo ha deciso di realizzare un nuovo testo, completamente rinnovato. Il volume accoglie l'invito di papa Bergoglio al rinnovamento sapiente e coraggioso che è richiesto dalla trasformazione missionaria di una Chiesa in uscita. UN NUOVO DIZIONARIO che si rifà ai criteri indicati dalla Veritatis gaudium di papa Francesco per la ricerca e lo studio della teologia. UN'OPERA ENCICLOPEDICA che fornisce adeguate chiarificazioni e precisi orientamenti di fronte alle complesse e inquietanti questioni che assillano la coscienza dell'uomo di questo nostro tempo. OLTRE 80 AUTORI, 140 VOCI, 1272 PAGINE ARRICCHISCONO IL DIZIONARIO una proposta di lettura sistematica e una mappa concettuale, una bibliografia essenziale e un dettagliato indice analitico. L'opera è a cura di Paolo Benanti, Francesco Compagnoni, Aristide Fumagalli, Giannino Piana.
Tristezza per i beni dell’altro e gioia maligna per i suoi insuccessi: ecco le due emozioni che orientano lo sguardo invidioso. L’invidioso diventa “schiavo dell’occhio”, prigioniero del proprio sguardo.
Oggi il sacramento della riconciliazione è in crisi e la poca affezione al confessionale vale sia per il confessore che per il penitente. Una crisi da rintracciare in molteplici fattori: la parola peccato che a molte persone non dice più nulla, l'aver caricato di significato negativo la celebrazione di questo sacramento, il rischio che il sacerdote si impadronisca del sacramento impedendo che Dio agisca nei cuori. Ecco un testo in cui si riflette soprattutto sulla prassi di questo sacramento. Infatti, a partire da un quadro d'insieme biblico, storico e dommatico, e guidati dalle indicazione dall'esortazione apostolica "Veritatis Gadium", gli autori riflettono su possibili vie pastorali, per la chiesa in uscita, atte a rispondere alle difficoltà che il sacramento della riconciliazione incontra nel nostro contesto e come questo sacramento può essere vissuto nella prassi pastorale in prospettiva pasquale e come diaconia sacerdotale alla formazione delle coscienze dei fedeli per una loro piena maturità in Cristo.
I diversi non si identificano. E questo è pacifico! Ma i diversi si collegano. E questa è una bella battaglia... Come battaglia non sembra evocare alcunché di piacevole, ma in quanto bella sembra rimandare a una abilità di tutto rispetto e gradimento. Una specie di battaglia pacificata in origine. Questa bella battaglia è la dialettica. Una abilità eccezionale, anzi una abilità vitale: il dire-attraverso che presuppone il vedere-attraverso che si consuma nel far-vedere-attraverso. Un esercizio continuo. La dialettica è la forma più incisiva del concepire e del dire. Come logica dell’assurdo è un dire la verità attraverso la confutazione della falsità; come logica dell’intero è dire il tutto attraverso la parte o il dire una parte attraverso il tutto; come logica del probabile è dire una parte attraverso un’altra o altre parti; come logica della persuasione è dire ogni cosa nel quadro del tutto (logos) visto da uno sguardo saggio (ethos) rispetto ad un animo coinvolto (pathos). E il coinvolgimento è totale, visto che la base di tutto è l’autocoscienza, cioè la coscienza che vede e dice se stessa attraverso se stessa esaminandosi. Sì, sì, l’esame di coscienza è dialettica pura.
Prefazione di Iside Pasini
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Altre opere dell'Autore
Giuseppe Barzaghi - Sacerdote domenicano, è nato a Monza il 5 marzo 1958. Dottore in Filosofia (Università Cattolica di Milano) e Teologia (Pontificia Università San Tommaso in Roma), è docente di Teologia Fondamentale e Dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna e di Filosofia Teoretica presso lo Studio Filosofico Domenicano di Bologna. è Socio della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino. è stato a lungo direttore della rivista «Divus Thomas».Padre Barzaghi è inoltre molto conosciuto a Bologna dove celebra la Messa festiva delle 22:00 che affascina giovani e meno giovani, riempiendo la basilica di San Domenico fino al portone. Un migliaio di persone, per lo più ragazzi e adolescenti, ma anche non credenti o semplici curiosi, vengono ad ascoltare le sue omelie che sono vere lezioni. Con parole semplici ma rigorose, con uno stile quasi teatrale, smonta e rimonta il Logos del Vangelo, mostrando le “meccaniche” della nostra fede, e seducendo l’intelletto e il cuore.Tra le opere pubblicate ricordiamo: Philosophia. Il piacere di pensare (Il Poligrafo, 1999); Oltre Dio. Ovvero omnia in omnibus. Pensieri su Dio, il divino, la Deità (Barghigiani Editore, 2000); Anagogia. Il cristianesimo sub specie aeternitatis (ETC, 2002); Maestro Eckart. Invito alla lettura (Edizioni San Paolo, 2002); Lo sguardo di Dio. Saggio di teologia anagogica (Cantagalli, 2003).
"Un libro a più voci in cui vengono trattati temi molto attuali come ""La famiglia e i cambiamenti demografici"", ""Identità e cultura nella migrazione"", ""Le politiche sociali per la famiglia in Italia"", ""L’avvento delle biotecnologie e il controllo sulla vita"", ""Rileggere Humanae Vitae a partire da Amoris Laetitia"",.”Il matrimonio e la famiglia nella complessità della vita”."
Il volume presenta il pensiero di alcuni filosofi morali, che, nella elaborazione del loro pensiero, fanno riferimento a un orizzonte religioso di interpretazione della vita. La scelta dei cinque autori proposti è motivata dalla loro comune adesione al modello di una "etica della responsabilità". Le diverse declinazioni di tale categoria consente di avere a disposizione uno spettro assai ampio di indicazioni per lo sviluppo della teologia morale oggi. Il contributo di ciascuno degli autori riveste una grande importanza, non solo per dare una robusta fondazione teoretica alla riflessione teologico-morale, ma anche per mediare la proposta cristiana in categorie capaci di interpretare le istanze della cultura odierna e di rispondere alle domande che emergono dagli sviluppi del progresso scientifico tecnologico nei vari campi della vita personale e sociale.