
"Noialtri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messo è per noi luogo della nostra santità"
Qual è dunque il legame tra l'amarsi, essere famiglia, e credere? Esiste ancora un futuro per la spiritualità familiare, per tramandare la fede attraverso le generazioni? Don Francesco Pesce esplora il tema dell'amore in una prospettiva ampia e relazionale, spingendo la sua riflessione all'interno delle famiglie e delle comunità parrocchiali. Il suo sguardo spazia nelle storie d'amore, ciascuna unica e originale, ma guarda anche alla possibilità di portare l'amore oltre i confini della propria casa, e poi guarda alla piccola chiesa domestica, rafforzata dagli eventi della pandemia, che ha dato nuova linfa all'esperienza spirituale delle famiglie. Un ultimo capitolo è infine dedicato ai nonni, agli anziani, e all'attaccamento che dimostrano, anche in tempi di "disinnamoramento" dal culto, alla messa e alla chiesa.
I racconti che il libro raccoglie ci dimostrano che dietro a ogni fragilità si nasconde un punto di forza. La vita anche nelle situazioni più critiche è sempre ricca e bella. Anzi, nel momento in cui le persone hanno sperimentato la loro fragilità e delicatezza nell'accettarle, hanno scoperto forze a cui non prestavano attenzione. Questo ci rende persone più umili, ci fa riflettere sulle persone che spesso vivono in fiumi di lacrime. Le persone sempre forti non esistono; esistono piuttosto persone che scelgono con attenzione a chi mostrare la loro fragilità e sta nella sensibilità degli altri accoglierle. Il libro vuol fare il tentativo di mettere in relazione la fragilità con la sensibilità di chi accoglie, ascolta e si fa compagno di viaggio.
La figura del cardinal Martini, a dieci anni dalla sua scomparsa, continua a stimolare il confronto con il suo pensiero e a ispirare i cuori di chi lo ha incontrato e ha seguito le sue proposte pastorali. Con quella sua straordinaria capacità di coniugare sapienza e profezia, di ascoltare la voce di Dio sia nella Scrittura sia nello svolgersi della storia, Martini ha reso la Bibbia la casa in cui imparare a pregare, nella convinzione che il linguaggio biblico potesse diventare la lingua materna del credente. E proprio questo accadeva nell'esperienza della Scuola della Parola, dove, nell'«adesso del tempo», la lectio divina condotta attraverso itinerari semplici ed efficaci apriva alla trasformazione personale, alla crescita dell'«uomo interiore» che lascia spazio all'azione dello Spirito. Questo libro ripercorre, con chiarezza e anche affetto, le scelte di metodo, le riflessioni, le idee innovative che hanno ispirato le iniziative di Martini, in particolare l'originale connubio tra Parola di Dio e spiritualità di Ignazio di Loyola. Permette così di cogliere il soffio sottile che anima la sua eredità, per poterla assumere responsabilmente nel momento attuale della Chiesa e nel cammino sinodale voluto da papa Francesco, con un atteggiamento teso non a ripetere e conservare quanto lui ha compiuto, come fosse un materiale inerte, ma a vivere creativamente in prima persona ciò che la sua testimonianza ci consegna. Prefazione di Pietro Bovati.
Dom Lambert Beauduin (1873-1960) è stato un personaggio capitale per la storia monastica e per la vita della Chiesa del XX secolo. Personalità vivace e in un certo senso profetica, fu monaco di grande attività soprattutto in ambito liturgico e nella particolare attenzione che ebbe verso l’ecumenismo. Fondò l’abbazia di Chevetogne in Belgio, l’unica con la particolarità di possedere due chiese, una chiesa di rito latino e l'altra di rito bizantino. Un’occasione per approfondire la conoscenza di una figura innovativa, a tratti anche scomoda, che ha comunque segnato la vita della Chiesa.
Non si capirebbe a fondo don Dolindo se non si cogliesse il suo ardente amore per la salvezza delle anime. Un amore che s'incarna nel ministero sacerdotale la cui radice è nell'unico grande Sommo Sacerdote che è Cristo. In queste pagine vedremo gli esempi e i paragoni di padre Dolindo che accompagnano la comprensione dei principi fondanti della realtà del Purgatorio e che tendono a correggere gli errori più comuni fondati su credenze popolari, allo scopo di formare una conoscenza più profonda dei misteri della vita soprannaturale e per sottolineare la necessità della purgazione al fine di entrare trionfalmente in Paradiso.
In appendice alcune preghiere composte da don Dolindo.
Questo libro è una composizione fatta con brani del diario della Beata Alexandrina Maria da Costa, "Sentimentos da alma", scelti e tradotti dai coniugi Chiaffredo ed Eugenia Signorile. Ciascun brano porta la data del diario al quale appartiene, per chi desiderasse uno studio approfondito, risalendo alla fonte. Concordiamo senza dubbio in questa necessità di essere una "campana forzata" che squilla l?allarme, ma sentiamo il bisogno anche di mettere in evidenza che Dio è amore, sempre, anche quando castiga.
Questo volume raccoglie quasi duecento lettere scritte da Tonino, ragazzo e giovane, ai familiari, in particolare alla amatissima madre. Si tratta di un testo che offre nuovi e originali elementi per la ricostruzione sempre più completa della biografia di una delle figure che, con il passare del tempo, diventa non solo significativa, ma essenziale per la comprensione della profezia nella Chiesa del XX secolo e oltre. Le lettere, molto semplici nel linguaggio, poiché rivolte alla famiglia pure semplice in cui Tonino ragazzo crebbe, testimoniano però già una profonda attenzione che egli ebbe fin da subito nei confronti del prossimo, in primis proprio dei suoi fratelli e di sua madre. La semplicità che emerge da questo epistolario racconta un'epoca fino a qui poco conosciuta del futuro sacerdote e vescovo: quella della sua formazione e della comprensione del proprio ruolo nel mondo e nella Chiesa. I materiali sono tutti inediti e resi disponibili da poco dai familiari. Prefazione di Giancarlo Piccinni.
L'autore, padre di sette figli, miscela con ironia il racconto di episodi quotidiani vissuti da una famiglia numerosa, insieme a riflessioni sulla società e la fede. Come scrive Costanza Miriano nella prefazione, «quello che conquista qui è un'umanità vera, che ti fa sentire fratello, sorella di questa coppia di sposi». «Tutto il libro è un intreccio di alto e basso che ti godi dalla prima all'ultima riga, perché non sai mai quando verrà l'idea folgorante che ti fa alzare in piedi ad applaudire» (Costanza Miriano).
Un altro tipo di organizzazione umana, che porta a un nuovo modo di governare? Sì, è possibile. Ma non è un po' azzardato fondarsi su un brano evangelico per inventare qualcosa del genere? È proprio questa, però, l'avventura in cui ci trascina Marie-Laure Durand. Non ci offre un trattato sull'azione di governo, ma ci aiuta a riflettere su ciò che significa un'autorità dal volto umano. Prendendo come punto di riferimento la parabola degli invitati alle nozze (Matteo 22,1-14), ci spinge ad analizzare le nostre rappresentazioni del potere. E sconvolge, così, le nostre evidenze, smonta le nostre immagini e i nostri modi di operare. Soprattutto ci mostra, qualora non ne fossimo già convinti, l'attualità bruciante del testo biblico nei confronti delle nostre relazioni sociali. Sostenuta dalla sua competenza teologica e filosofica, Marie- Laure Durand ci insegna a considerare in modo diverso la vita collettiva. In ambito cattolico si evita di pronunciare la parola "potere", ma chi lo detiene spesso ne abusa in modo sgangherato. L'autrice offre allora un vademecum essenziale per chi, in un modo o nell'altro, in ambiente laico come in quello religioso, in istituzioni civili oppure ecclesiastiche, si trova a esercitare una governance.
Ci sono personaggi, citati nei Vangeli, che non dicono una parola. Ma con le loro azioni, le loro scelte coraggiose e inaspettate, ci lasciano dei messaggi profondi. Questo scritto immagina i loro pensieri e dà loro una voce che può entrare nel fondo della nostra coscienza.
Che cosa ci insegna un bambino che cede il suo misero pranzo nelle mani di un adulto misterioso e sconosciuto? Cosa dice alla nostra vita una donna che spreca una enormità di denaro per qualcosa di futile, come un profumo che svanisce nell’aria al primo vento? Quale testimonianza ci dà un uomo obbligato a portare il patibolo di un condannato che neanche conosce? Che cosa ci suggerisce un’emarginata sociale, scansata con ribrezzo perché impura, che si fa largo tra la folla per toccare, senza essere vista, un lembo del vestito del profeta che tutti osannano?
Sono testimoni muti. Qualcuno ha un nome. Altri sono entrati nella storia della salvezza in modo anonimo. Quel che importa è che, dopo migliaia di anni, ci parlano ancora, senza dire una parola.
Ecco in versione rinnovata un long seller della meditazione, frutto di esperienza spirituale e di vita vissuta. Le riflessioni su brani della Bibbia o sulle massime dei Santi aiutano a riconsiderare la vita di ogni giorno con lo sguardo sempre nuovo della fede. «Tieni caro questo libro, è stato scritto in ginocchio. Sia per te come un consigliere, un amico, un annunciatore di speranza. Leggilo, meditalo, diventi tua norma di vita. Lascia che le sue pagine ti prendano per mano: fra le tenebre del mondo faranno brillare davanti al tuo spirito la luce della fede, ti indicheranno il sentiero della vita e ti insegneranno la via della sapienza».