
Un'indagine dedicata al celibato clericale e all'analisi di tutti gli aspetti connessi: biblici, esegetici, storici e canonici. Vogels non è un teologo radicale, è sorretto da una visione cattolica intensamente impegnata, in linea con la genuina tradizione, per dimostrare quanto la legge attuale sul celibato sia erronea. L'autore mette in rilievo il valore evangelico del celibato, come carisma e non come legge e intende dimostrare come l'obbligo della legge distrugga l'effettivo valore del carisma.
Il volume nasce da una lunga esperienza di ricerca e di insegnamento, di accompagnamento vocazionale e di direzione spirituale. Al cuore della formazione del presbitero sta la formazione spirituale. La carità pastorale è il principio interiore, la virtù che anima e guida la vita spirituale del presbitero. Essa è partecipazione alla stessa carità pastorale di Gesù Cristo. Così l'espressione "carità pastorale", che ricorre come leitmotiv nel volume, richiama quella grazia di unità fra consacrazione e missione, fra contemplazione di Dio e servizio del prossimo, che ogni presbitero è chiamato a implorare ed accogliere nella propria vita. L'ora della Chiesa e del mondo interpella i sacerdoti del duemila.
Le riflessioni sulla vita sacerdotale per una spiritualità del sacerdozio. L'autore raccoglie il suo contributo in tre parti: il tema del sacerdozio ordinato e sul suo posto nella Chiesa e nella vita degli uomini; le linee essenziali di un'educazione alle dimensioni fondamentali della vita cristiana (obbedienza, povertà, verginità); la paternità e la sessualità. Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato prete nel 1975. L'incontro che ha segnato la sua vita è avvenuto a 14 anni al liceo Berchet, quando ha conosciuto don Giussani. Responsabile prima di Gioventù Studentesca e poi di Comunione e Liberazione, è stato anche presidente diocesano dei giovani di Azione Cattolica a Milano. Insegnante di filosofia nei licei, all'Università Cattolica di Milano, alla Pontificia Università del Laterano a Roma, dal 1993 al 1996 è stato vicepresidente del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, di cui è superiore generale. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Il tempo che non muore (2001), Comunione e Liberazione. Le origini (1954-1968) (2001[2]), Comunione e Liberazione. La ripresa (1969-1976) (2003).
Nel presente testo Antonio Rosario Mennona, vescovo dal 1955 di Muro Lucano e dal 1962 di Nardò, racconta della sua vita religiosa.
Aiutare le persone che si accostano al sacramento della riconciliazione è il desiderio di ogni confessore. Fa parte del suo compito ministeriale ed è ciò che il penitente si aspetta. Ma non è cosa che va da sé: fretta, superficialità, carenza di preparazione, resistenze varie, da parte sia del penitente sia del confessore, indeboliscono l’efficacia e la celebrazione del sacramento. Quali atteggiamenti possono renderlo più vero e credibile? Quali avvertenze il confessore deve avere per essere occasione di grazia e non di insoddisfazione? Cosa deve fare di fronte a casi di immaturità e di impreparazione?
Il volume mette al centro dell’interesse l’‘umano’ in confessione: la persona e l’azione del confessore e del penitente in quanto tali. Nella certezza che la cura del fattore umano faciliti l’azione primaria della grazia di Dio, che resta la fonte e il mistero celebrato.
Gli aspetti psicopedagogici del sacramento sono stati considerati dall’autore nel precedente studio Senso di colpa, peccato e confessione (EDB 22001). Di quel lavoro il presente testo costituisce il completamento: una specie di seconda parte, in cui si approfondisce il lato umano dei protagonisti della celebrazione, analizzando alcuni momenti chiave del loro rapporto.
Sommario. Introduzione. 1. Riconciliazione e maturità cristiana: l’aspetto medicinale della penitenza.
2. Peccato, colpa e celebrazione della riconciliazione. 3. La relazione confessore penitente. 4. I casi difficili davanti al confessore. 5. Alcuni errori ricorrenti nel confessore. 6. Le risposte della psicoterapia e del cristianesimo di fronte al male. Conclusione.
Note sull'autore
Giuseppe Sovernigo, psicologo e psicoterapeuta, ha approfondito in particolare lo studio delle acquisizioni psicologiche nei settori liturgico, pastorale, educativo e vocazionale. Docente di Psicologia e celebrazione liturgica presso l’Istituto di liturgia pastorale S. Giustina di Padova, di Psicologia e azione pastorale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, sezione di Padova, e altri istituti teologici, è collaboratore di varie riviste e autore di varie pubblicazioni, tra cui ricordiamo: Progetto di vita (1980), Eccomi, manda me (21985), Rito e persona. Simbolismo e celebrazione liturgica: aspetti psicologici (1998), e, per i tipi delle EDB, Vivere la carità, 21997, Religione e persona, 31993, Poter amare, 21994; Senso di colpa, peccato e confessione, 22001, Educare alla fede, 32002.
Nel Vangelo di Marco si racconta che Gesù fece salire i suoi discepoli su una barca verso un luogo sull'altra riva chiamato Dalmanuta. In realtà Dalmanuta è un luogo misterioso, non segnato sulle carte geografiche. Idealmente scegliere la strada segnata dal Cristo è accettare di compiere il proprio cammino terreno in un'ottica che non è del mondo; è un camminare nella speranza dell'eternità verso un compimento della persona che si realizza dopo la morte. Mario Marini, monsignore in Vaticano, sacerdote, non credente in gioventù, ci guida in questo percorso di esercizi spirituali - dedicati ai seminaristi e sacerdoti, ma con ottimi spunti validi per la meditazione di chiunque - sui passi di Gesù verso Dalmanuta, verso la casa del Padre (pp. 320).
Si tratta di un manuale di uso pratico – unico nel suo genere per completezza – destinato a chi, all’interno delle comunità religiose, è preposto alla guida e alla formazione dei novizi. Il noviziato e il maestro dei novizi sono due istituzioni della vita consacrata con una precisa fisionomia, riconosciuta e tutelata anche a livello giuridico nel diritto canonico. Questo libro affronta tutti gli aspetti della questione, dando al lettore sia indicazioni teoriche (teologiche, psicologiche, pedagogiche eccetera) sia strumenti pratici.
Vivere gli ideali: fra paura e desiderio (52002) descriveva il meccanismo di inevitabile conflitto che insorge quando ci si accorge che nella vita esiste anche il mondo dei valori: desiderio di sperare, paura di illudersi; desiderio di fidarsi, paura di rimanere delusi; desiderio di crescere, paura di soffrire.
Questo secondo volume di indagine psicologica è attraversato dalla domanda su ciò che accade dopo la decisione di incamminarsi sulla strada dei valori, descrive il viaggio verso quel luogo dove finalmente “possiamo stare bene”. Il sottotitolo – fra senso posto e senso dato – suggerisce che non si tratta di un viaggio lasciato alla sola iniziativa del viaggiatore (senso posto). La vita stessa aiuta (senso dato): il contesto in cui si vive e la propria interiorità avvertono sul dove mettere i piedi. È un viaggio alla portata di tutti, a patto che si rimanga aperti alla possibilità di effettuarlo.
Come per gli altri libri di Manenti, il percorso proposto è frutto di studio, ma anche dell’esperienza coi tanti che hanno chiesto all’autore di essere accompagnati per un tratto del loro cammino di senso. È questa la forza del successo degli scritti da lui pubblicati.
Note sull’autore
ALESSANDRO MANENTI (Reggio Emilia 1948), prete diocesano, laureato in lettere e filosofia, licenziato in psicologia, insegna psicologia, etica filosofica e pastorale familiare allo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia di cui è anche preside. È psicologo presso il consultorio familiare della stessa città e psicoterapeuta. Ha fondato l’Istituto Superiore per Formatori, il cui scopo è preparare educatori che sappiano operare nell’integrazione fra psicologia del profondo e antropologia cristiana. Direttore della collana EDB «Psicologia e formazione», giornalista pubblicista, collabora a diverse riviste. Presso le EDB ha pubblicato: Vocazione psicologia e grazia (61992); Vivere insieme. Aspetti psicologici (21994); in collaborazione con A. Cencini, Psicologia e formazione (91995); in collaborazione con C. Bresciani, Psicologia e sviluppo morale della persona (1994); Vivere gli ideali: fra paura e desiderio (52002); Coppia e famiglia: come e perché (21996); Il pensare psicologico (1997); Noi per loro: criteri orientativi per genitori di bambini da 0 a 10 anni (1997); Hanno ancora bisogno di noi: criteri orientativi per genitori di adolescenti da 11 a 19 anni (1997).
In collaborazione con il “Vicariato per la formazione permanente del clero” della diocesi di Milano, questo libro raccoglie i materiali più significativi di un ciclo di incontri-confronti su un tema fondamentale per l’identità del prete: il celibato.
La profondità e l’originalità dei vari interventi - grazie anche alla diversità degli approcci utilizzati (psicologico, pedagogico, pastorale, storico) - ha pochi confronti nel panorama delle pubblicazioni attuali.
Un prezioso strumento ricco di contenuti concreti per un ripensamento e una valorizzazione del dono del celibato.