«Scrutare gli orizzonti della nostra vita e del nostro tempo in vigile veglia. Scrutare nella notte per riconoscere il fuoco che illumina e guida, scrutare il cielo per riconoscere i segni forieri di benedizioni per le nostre aridità»: le parole del documento Scrutate - redatto dalla Congregazioneper gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica - inquadrano le pagine del volume, che contiene un'ampia riflessione sul carisma francescano considerato preziosa risorsa per le questioni vitali della Chiesa e della società del nostro tempo.
Une autre invitation pour la Vie consacrée. Fixer le regard au coeur de notre vie; s'interroger sur notre recherche de Dieu; réfléchir sur la dimension contemplative de notre époque, pour reconnaitre le mystère de grâce qui nous guide, nous passionne, nous transfigure. Le désir retentit: Pose-moi comme un sceau sur ton coeur (Ct 8,6). Le cri mystique que reconnait l'Aimé, beau, comme aucun des enfants de l'homme, comme puissance d'amour, féconde l'Eglise et rassemble dans la cité humaine les fragments égarés de la Beauté.
"L'Amour authentique est toujours contemplatif" (Pape Francois).
Il libro è una conversazione spirituale sul tema della vocazione e della formazione dei candidati al sacerdozio, nelle varie tappe dell'itinerario, dall'anno propedeutico fino all'ordine presbiteriale e poi anche la formazione permanente dei presbiteri nella vita dell'unico presbiterio in comunione con il vescovo. Centro nevralgico di tutto il discorso è la suggestiva immagine di una Comunità ecclesiale che è il grembo delle vocazioni, ossia la Chiesa come esistenza e comunità eucaristica.
A further invitation for the Consacrated Life. To fix our gaze on the heart of our life, to look for reasoning behind our search for God, and to question the contemplative dimension of our days in order to recognize the mystery of the grace that substantiates, impassions, and transfigures us. The desire resounds: Set me like a seal on your heart (Sg 8:6). The mystical cry that recognizes the Beloved, fair among the children of men, as power of love enriches the Church and recomposes the lost fragments of Beauty in the human city. "True love is always contemplative" (Pope Francis).
Scrive p. Serafino Tognetti nella introduzione di questo testo: "Finalmente un libro che parla bene dei preti". Abbiamo anche noi i nostri eroi. Come possono questi uomini di Dio stare ore ed ore in confessionale, spendersi dalla mattina alla sera, donarsi senza risparmiarsi un attimo senza ricevere nulla in cambio, se non li spingesse uno sconsiderato amore per Dio e per le anime? Questi sono i nostri eroi, i nostri santi e amati sacerdoti. L'autrice ne ha incontrati tre, ed è rimasta folgorata. I tre sacerdoti che le hanno dato Dio, ossia la vita vera, non potevano rimanere mute realtà rattrappite da chiudere nel cassetto dei ricordi. No: essi sono la Chiesa viva che pulsa e che è presente nelle nostre strade, checché se ne dica e benché si tenti di offuscarla ostentando in continuazione solo la parte oscura. Don Rodolfo, don Luigi, don Divo, sono tre giganti che hanno segnato l'anima di Mariadele Orioli. Di due di loro si sta occupando anche la Chiesa per vagliarne le virtù, al fine di proporli come santi da canonizzare. Non possiamo che ringraziare commossi l'autrice, che ci fa conoscere lati dei tre che non conoscevamo: l'umiltà potente di don Rodolfo, l'identificazione col Cristo di don Luigi nel ministero della confessione, l'epistolario personale e straordinario di lei con don Divo Barsotti, grande mistico contemporaneo. Sono perle che escono dall'esperienza puramente personale di Mariadele Orioli e divengono ricchezza per tutta la Chiesa.
La profonde e attualissime meditazioni di uno dei più famosi predicatori del Novecento, per essere nel mondo sacerdoti e fedeli innamorati di Cristo.
In questo libro l'autore riflette sulla povertà nel ministero e nella vita dei presbiteri diocesani a partire dal Decreto del Concilio Ecumenico Vaticano II Presbyterorum ordinis, per individuare che cosa significhi realmente per un ministro ordinato abbracciare oggi la povertà volontaria.
"Questo libro si basa, in gran parte, su ciò che ho potuto imparare da Jorge Bergoglio come educatore. L'insegnamento più profondo che ho imparato da lui è questo: è possibile 'formare in Cristo' il cuore di coloro che il Signore chiama."
Nelle 225 pagine di "Prete è bello", edito dalla Fondazione San Francesco di Sales, un ritratto dell'esperienza sacerdotale di don Luciano Monari. Ma "Se Gesù Cristo è grande, essere prete è bello, perché - scrive l'autore significa operare in persona Christi, donare alla gente le sue parole, permettere loro di sperimentare la sua azione di guarigione, di toccare la sua carne e fare così esperienza di salvezza. Fino a che Cristo e la Chiesa costituiscono, nella nostra coscienza, una presenza dominante, la vita nostra di preti diventa ricca di senso; ma se l'evidenza del valore di Cristo e della Chiesa si appanna, diventa - continua Monari - difficile surrogarla o puntellarla con qualcos'altro". Il testo è un omaggio, attraverso i suoi scritti e le sue riflessioni sulla figura del prete, a mons. Luciano Monari (Sassuolo, 28 marzo 1942) in questo 2015 denso per lui di anniversari particolari: ricorre infatti il 50º anniversario di ordinazione sacerdotale e il 20º di episcopato. Le pagine di "Prete è bello" non sono trattazioni scientifiche sulla teologia del ministero sacerdote; sono piuttosto contributi di carattere spirituale, finalizzati ad aiutare i sacerdoti a vivere secondo lo Spirito la loro vita e il loro ministero vincendo le delusioni e le stanchezze.
A conclusione dell'Anno della Vita Consacrata indetto da Papa Francesco, la Libreria Editrice Vaticana pubblica un volume che raccoglie 14 conversazioni con i superiori di diversi Istituti religiosi. Viaggio nella vita religiosa, del giornalista Riccardo Benotti, è un cammino tra i carismi della Chiesa alla scoperta di un mondo assai variegato. I superiori intervistati entrano nella loro vita privata e raccontano cosa significhi compiere una scelta definitiva come quella della consacrazione, confrontandosi con le difficoltà e le sfide del tempo presente. Nel dialogo franco con l'autore, non mancano i riferimenti a temi delicati - abusi, clericalismo, gestione del denaro, omosessualità tra i religiosi, crisi delle vocazioni, rapporto con l'islam, ruolo dei laici - o la riflessione su momenti storici importanti che gli Istituti stanno attraversando come nel caso dei Francescani. La prefazione del volume è scritta da fra Timothy Radcliffe, teologo inglese già maestro dell'Ordine dei Domenicani, apprezzato scrittore e conferenziere in tutto il mondo.
"I preti si rendono conto di aver bisogno di sapienza e di competenza perché le loro parole non siano solo una melassa di buon senso, le loro risposte alle domande che inquietano la gente in momenti drammatici della vita non siano luoghi comuni, la gestione delle comunità, delle riunioni, delle istituzioni di cui sono responsabili non siano procedure arbitrarie e istintive.Addirittura si va diffondendo la persuasione che i preti non abbiano bisogno solo di formazione permanente ma addirittura di una riforma del modo di essere preti inseriti in un presbiterio: un grazia spesso non adeguatamente riconosciuta, responsabilità e fatiche troppo spesso motivi di lamento e malumore.Dentro questa prospettiva, sono qui raccolti materiali diversi per sostenere la formazione del prete. Essa si fa nel ministero: è la pratica di esercizi di presbiterio che contiene la potenzialità di formare uomini di comunione pronti per la missione; è la relazione quotidiana con la gente che contiene una chiamata del Signore a crescere in santità, a praticare la misericordia; è l'esercizio della responsabilità e della corresponsabilità per la vita delle comunità e delle istituzioni che incrementa la competenza, la sapienza, la lungimiranza delle scelte." (Mario Delpini)