Nella stagione post-conciliare è rifiorita la forma di consacrazione dell'Ordo Virginum, che ha radici molto antiche, ma presenta anche concreti tratti inediti. Le donne che hanno riconosciuto in questa particolare forma di vita la loro vocazione, come pure i Vescovi che hanno accolto e promosso questo carisma, avvertono la necessità di orientamenti e indicazioni per elaborare criteri comuni e attivare prassi condivise di discernimento, di formazione e di cura pastorale delle donne consacrate nell'Ordine delle Vergini. La storia di un carisma e i frutti di santità che ne derivano si possono conoscere solo nei tempi lunghi e nella docilità allo Spirito di Dio. Le presenti indicazioni pastorali hanno lo scopo di offrire punti di riferimento per orientare scelte concordi nelle Chiese particolari che vivono in Italia, in attuazione della normativa ecclesiastica vigente.
Una serie di satire che sbeffeggiano i sacerdoti che, con sferzante ironia, lavorano per sovvertire la verità del Magistero o intendono zittire Dio per difendere la Tradizione. I chierici sono stati spesso bersaglio di satira, a volte immeritatamente, da parte dei nemici, ma il sale insipido è purtroppo una distesa enorme come il Sahara e una minaccia gravissima di morte per le anime. Vi sono i tiepidi, i vigliacchi, quelli che contraddicono il Vicario di Cristo e lavorano sotto la chiglia della navicella di Pietro come teredini per sovvertire la verità. Contro costoro, i cattolici hanno non il diritto, ma il dovere di prendere posizione. E poi vi sono quelli che credono di difendere la Tradizione combattendo e minimizzando le rivelazioni private, imponendo silenzio allo stesso Dio: che diamine, ha parlato una volta per tutte e loro sono gli unici custodi autorizzati della Parola. Atteggiamento pericolosissimo, perchè facendo di ogni erba un fascio si toglie credibilità ai messaggi autentici e non si colpiscono abbastanza quelli falsi.
“Dopo Ai presbiteri e Presbiteri: Parola e liturgia, mi sono qui concentrato su temi della vita del presbitero che sento come più decisivi da un punto di vista spirituale e sui quali credo di poter dare, come monaco, un contributo”. (Enzo Bianchi) Nella “nuova primavera” inaugurata dall’elezione di papa Francesco, una lettera rivolta ai presbiteri, frutto di una sapiente riflessione su aspetti cruciali della vita presbiterale: la preghiera, il celibato, la santificazione e l’omelia. Conclude il libretto una traccia per meditare sul salmo 16.
Enzo Bianchi (Castel Boglione 1943), priore della Comunità monastica di Bose, è autore di numerosi testi sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della chiesa. Per le nostre edizioni ha pubblicato anche Ascoltare la Parola, preziosa introduzione alla “lectio divina”.
Un confronto a più voci intorno al tema del dialogo, all'interno delle comunità religiose e fra tutti gli ambiti di vita; l'ascolto accogliente dell'altro capace di vincere l'individualismo e di trasfigurare il mondo.
Il sacerdote nel pensiero di Santa Caterina e l'importanza del ministero sacerdotale nel progetto salvifico di Dio sull'uomo.
La Chiesa è il popolo che Dio ama e sceglie per costituirlo Corpo mistico di Cristo. Come nel corpo umano, così nel Corpo mistico di Cristo tutte le membra formano un unico organismo vivente pur nella diversità delle loro funzioni. Vi è un unico capo, Cristo Risorto, e vi sono varie membra unite vitalmente a Cristo e tra loro. Tra queste membra vi sono le persone consacrate, cioè quei battezzati che si impegnano a vivere i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza per servire più speditamente Cristo e costruire la comunità dei credenti. Questo testo espone gli elementi costitutivi della vita consacrata alla luce del Concilio Ecumenico Vaticano II, e dell'insegnamento degli ultimi pontefici e della dottrina teologica ispirata a Tommaso d'Aquino. È particolarmente adatto per chi è alla ricerca della propria vocazione e per chi ha già intrapreso il cammino della vita consacrata.
Da prete a prete, da fratello a fratello. Una lunga lettera di consigli e raccomandazioni a un giovane sacerdote da parte di un altro giovane prete. Un testo contemporaneo che richiama lo stile dell'Imitazione di Cristo. "Quando al mattino ti alzi e ti guardi allo specchio ringrazia il Signore, non per quello che fai, ma perché il dono ricevuto ti trasforma, giorno per giorno. Sei prete: davvero un dono grande, per la tua vita e per la Chiesa tutta. Sappilo sempre, anche quando ti verrà il sospetto che potevi fare dell'altro e ti verrà voglia di cambiare rotta. Ritorna, nei momenti difficili, davanti a quel Crocifisso che non ti ha imbrogliato, ma ti aveva annunciato, da subito, la buona, vera notizia sulla tua vita. Ritorna senza rimpianti a quei giorni di libertà, di gioia e di pace in cui hai dato consapevolmente la vita al Signore e lo hai ringraziato e amato con tutto te stesso."
Gli Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano per il decennio 2010-2020 "Educare alla vita buona del Vangelo" interpellano anche i sacerdoti come persone da educare e in continua formazione. Pur evidenziando generosa dedizione, la vita del prete appare oggi contrassegnata da un attivismo pastorale che lascia poco spazio alla dimensione spirituale e ascetica e da un individualismo clericale nemico della comunione presbiterale e di relazioni umanamente e affettivamente mature. Il volume si propone di condividere prospettive ed esperienze di formazione permanente del clero, rilanciando una riflessione in atto da lungo tempo nella comunità ecclesiale. La prima parte suggerisce riflessioni dal punto di vista teologico e pedagogico, mentre la seconda si apre con la lettura dei dati emersi da una consultazione sulla formazione del clero che ha coinvolto circa 120 diocesi italiane.
Un testo che ribadisce e conferma la vocazione al sacerdozio, tra Liturgia, Magistero, Obbedienza ed evangelizzazione. Uomo di preghiera in comunione con Dio, obbediente al Magistero e alla Disciplina ecclesiastica, pronto alla cura del gregge affidatogli, attento alle istanze della nuova evangelizzazione e guida morale attenta alle contaminazioni che il pensiero mondano e secolarizzato può arrecare: questa la missione del sacerdote cattolico, al centro delle meditazioni che il Cardinale Burke ha scritto e dettato per un corso di esercizi spirituali a sacerdoti organizzato dal Sodalizio 'Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum' che si è tenuto in Roma dal 3 al 9 febbraio 2013. Particolare attenzione viene riservata alla Liturgia, che occupa un ruolo di prim'ordine nella vita del sacerdote.
La Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica propone con questa lettera alle persone consacrate, tratta dal magistero di Papa Fratesco, un itinerario di riflessione personale verso l'anno 2015 che la Chiesa dedica alla Vita consacrata. Uno strumento di meditazione che possa accompagnare i consacrati e le consacrate nelle loro decisioni evangeliche.
Credere nella crescita vocazionale della persona vuol dire aprirsi a una prospettiva di amore e speranza, che proietta ciascuno verso la realizzazione del senso profondo della propria esistenza. Quando l’individuo riconosce che tale progetto è dono di Dio, la sua risposta diventa un compito educativo da realizzare nella vita e nelle relazioni di ogni giorno. Il libro aiuta a intraprendere questo cammino formativo, evidenziando come la consapevolezza delle proprie risorse umane e l’attenzione alle competenze relazionali che facilitano un’autentica comunione alimentino la riscoperta del significato vocazionale della propria esistenza.
Destinatari
Accompagnatori spirituali, psicologi, educatori.
Autore
GIUSEPPE CREA, missionario comboniano, psicologo e psicoterapeuta, insegna presso l’Università Pontificia Salesiana oltre che al Teresianum e al Claretianum. Lavora nel campo della formazione permanente e dell’accompagnamento psicologico. Ha di recente pubblicato: Agio e disagio nel servizio pastorale (Dehoniane, Bologna 2010); con Fabrizio Mastrofini: Preti sul lettino (Giunti, Firenze 2010); Ri-umanizzare la psicoterapia (LAS, Roma 2013).
Preti pedofili: da più parti si continua ad attaccare la Chiesa, che avrebbe fatto troppo poco per porre rimedio alle tragedie causate dall'immoralità di un numero piccolo ma non inesistente di sacerdoti. Dall'Irlanda agli Stati Uniti, passando per l'Italia, autentiche lobby si sono organizzate per amplificare con statistiche inventate il fenomeno, per lucrare attaccando le diocesi con cause miliardarie, per promuovere speculazioni intese a screditare i Pontefici, i sacerdoti e più in generale la Chiesa e il suo Magistero morale. Massimo Introvigne, sociologo che da anni studia il fenomeno dei preti pedofili, invita a non minimizzare un dramma che purtroppo, tragicamente, esiste, ma a non rinunciare neppure a denunciare le falsità, le esagerazioni e le manipolazioni delle lobby, svelando nomi e cognomi di chi distorce la realtà al servizio di un'agenda anti-cattolica. Soprattutto, denuncia la congiura del silenzio su un dato di fatto che appare sempre più macroscopico, ma che i grandi media continuano colpevolmente a ignorare: le misure di prevenzione della Chiesa volute da Benedetto XVI e da Papa Francesco funzionano, e i casi di preti pedofili diminuiscono sensibilmente fino quasi a sparire in Paesi un tempo molto colpiti da questa piaga vergognosa. Ben lungi dall'essere, come la si dipinge troppo spesso, un'istituzione che fa poco per combattere la pedofilia nel suo interno, negli ultimi anni la Chiesa offre un modello efficiente ed efficace che altri potrebbero seguire.