Come si è evoluto il nostro cervello per sviluppare caratteristiche quali la flessibilità cognitiva, la capacità d'innovazione e imitazione? Uno dei maggiori scienziati cognitivi a livello internazionale, sfruttando le più innovative ricerche nell'ambito della genetica, dell'antropologia, dell'anatomia comparata e delle neuroscienze, traccia una linea argomentativa che critica gli assunti fondamentali di autori come Fodor, Chomsky e Hauser su mente, linguaggio e morale. Lieberman offre, quindi, un paradigma alternativo che, poggiando sui principi dell'evoluzione darwiniana, vede nelle caratteristiche dell'organismo umano e nelle interazioni con l'ambiente le basi del linguaggio e della variabilità culturale.
Lilian Kallir è una brillante pianista che predilige Mozart: una sera, allorché deve affrontare il Concerto n. 21 (quello col famoso Andante), la partitura diventa di colpo un intrico di segni incomprensibili; è l'esordio di una neuropatologia che le impedirà, se non di scrivere, di leggere alcunché e altererà la sua percezione sino a farle confondere un violino con un banjo o un rasoio con una penna. Sue Barry è riuscita a diventare neurobiologa nonostante una menomazione invalidante: una forma di "strabismo" che inibisce la visione "stereoscopica", sicché gli occhi sono attivi uno per volta, in alternanza, senza mai potersi coordinare; per lei, la profondità e la terza dimensione sono categorie puramente immaginarie. Sono solo due dei casi raccontati e analizzati nel nuovo libro di Oliver Sacks: storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza ritorno. Eppure Sacks mostra ancora una volta come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una capacità impensabile di conservare o ridisegnare l'Io e il Sé. Ma per il lettore la vera sorpresa consisterà nel vedere tali dinamiche confermate dall'esperienza personale dello stesso Sacks. Scrutandosi con freddezza clinica, ma senza il timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d'animo, il neurologo-scienziato parla infatti sia della sua prosopagnosia (l'incapacità di riconoscere i volti), sia dell'odissea legata a un melanoma maligno nella regione dell'occhio sinistro.
"Questo manuale di autovalutazione è stato pensato per affiancare la lettura del DSM-5 e non per sostituirla. L'ultima edizione del DSM introduce una serie di nuove diagnosi, pur mantenendone molte già note, e nuovi approcci alla diagnosi. Il nostro obiettivo nel preparare questo manuale è stato quello di sfidare il lettore, speriamo in maniera costruttiva, a imparare le nuove diagnosi, a capire i cambiamenti rispetto al DSM-IV e ad apprendere i nuovi approcci diagnostici. Alcune domande potranno sembrare ovvie o semplici e altre, invece, piuttosto difficili. Durante la lettura di questo manuale, lasciatevi guidare verso i singoli capitoli del DSM-5, dove potrete apprendere nuove informazioni o trovare conferma delle vostre conoscenze nei campi di vostra competenza. I collaboratori si sono assunti un compito impegnativo: scrivere un libro su un libro che era ancora in fase di scrittura. Alla preparazione di questo manuale ha partecipato un gruppo di clinici e di educatori che hanno accettato il compito di studiare il DSM-5 allo scopo di aiutare gli altri a farlo da sé. Questo manuale non contiene opinioni o giudizi sulle diagnosi. I collaboratori hanno gentilmente donato i proventi ricavati da questo libro a una fondazione di beneficenza." (Philip R. Muskiri)
Da sempre, il primo e principale compito dei genitori è stato proteggere i propri figli dai pericoli del mondo esterno. Per aiutarli a sentirsi presto più sicuri, in questo libro si presentano alcuni principi fondamentali che possono metterli in grado di affrontare eventi che suscitano timori.
Un'introduzione sintetica e accessibile, e allo stesso tempo scientificamente rigorosa, ai fondamenti della psicologia sociale. Il modello didattico adottato da questo manuale risulta estremamente coinvolgente, ricco di spunti di riflessione sugli scenari problematici che riguardano la vita di ogni giorno, e capace quindi di appassionare gli studenti e tutti coloro che si accostano per la prima volta allo studio di questa disciplina. Il codice di registrazione presente sulla copertina del libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma web-based che integra e monitora l'attività individuale di studio: risorse multimediali fruibili autonomamente o per assegnazione del docente, esercitazioni e test, registrazione puntuale dei risultati e della loro progressione, gruppi di studio e aule virtuali animate da strumenti per l'apprendimento collaborativo (chat, forum, wiki, blog).
Di genitorialità omosessuale si parla tantissimo, ma se ne parla molto spesso attraverso prospettive discorsive inquinate in partenza, da cui si fanno discendere o derivare concezioni che rinforzano o confermano visioni distorte. Se la genitorialità è una dimensione che implica il rimando a precise competenze, che in linea generale ineriscono la dimensione della cura, secondo quali criteri è possibile pensare che le persone omosessuali possano non avere o non abbiano tale competenza? Perché a livello sociale e culturale sembra persistere e resistere una visione di omogenitorialità come contesto disadattivo e deviante per la crescita dei bambini e delle bambine? Lo scopo di questo volume è quello di inaugurare nuovi saperi che diano adito ripercorrendo simbolicamente un noto paradigma foucaultiano - a nuove forme di potere. Un potere che non è quello negativo legato all'esercizio della forza, al predominio, al controllo, alla coercizione, ma potere positivo della relazione, dell'incontro, dell'apertura e dell'ampliamento degli orizzonti di senso; dell'integrazione dei diversi punti di vista attraverso cui si può guardare alla complessità del reale; potere come abbattimento di chiusure comunicative, confronto dialettico e costruttivo, condivisione di vissuti ed esperienze, destrutturazione del pregiudizio, della discriminazione, della stigmatizzazione, dell'esclusione.
Jacques Lacan è stato innanzitutto uno psicoanalista che ha dedicato la sua vita all'ascolto della sofferenza sintomatica dei pazienti e al rinnovamento della teoria e della clinica della psicoanalisi. Il suo impegno è stato costante e capace di frutti originalissimi per più di mezzo secolo. In questo libro viene offerto un ritratto articolato della clinica psicoanalitica seguendo i diversi tornanti che caratterizzano l'insegnamento di Lacan e la sua ripresa della lezione freudiana: la clinica delle psicosi (paranoia, schizofrenia, melanconia), quella delle nevrosi (isteria e nevrosi ossessiva), quella della perversione e la sua concezione della cura analitica. In un tempo in cui il rigore del ragionamento clinico sembra destinato a essere sostituito da classificazioni diagnostiche anonime e la pratica della cura da un'operazione disciplinare di normalizzazione, questo libro ricorda, con Lacan, che l'analisi è uno spazio radicale di libertà dove il soggetto può incontrare le impronte del proprio destino singolare. Massimo Recalcati conclude con questo secondo volume l'opera monografica dedicata al suo maestro.
Perché abbiamo con i nostri figli gli stessi comportamenti che da bambini ci hanno fatto soffrire? Come liberarci dai vincoli del passato che continuano a condizionarci nel presente? In questa edizione aggiornata del classico "Errori da non ripetere", Daniel Siegel, psichiatra infantile di fama internazionale, e Mary Hartzell, educatrice e psicologa, evidenziano quanto le esperienze infantili influenzino il modo di essere genitori. Si tratta, per i genitori, di non ripetere modelli di interazione inadeguati, non compatibili con le relazioni di cura e amore immaginate per i propri figli. Basandosi sugli studi più recenti nel campo della neurobiologia interpersonale, gli autori mostrano come le prime interazioni del bambino con le figure di riferimento abbiano un impatto diretto sulla struttura e sul funzionamento del cervello. Un attaccamento sicuro nei confronti di un adulto in grado di rispondere alle richieste primarie del bambino è di fondamentale importanza per il suo sviluppo cognitivo ed emotivo. Unendo la competenza di Daniel Siegel come studioso della mente e l'esperienza di Mary Hartzell come educatrice, questo libro aiuta a costruire con i propri figli relazioni fondate su sicurezza e amore.
Questo autorevole manuale esplora la natura e l'eziologia delle più comuni forme di psicopatologia. Vengono descritti i sintomi, le caratteristiche cliniche, il decorso, l'epidemiologia, le comorbilità e i fattori di rischio associati a ciascun disturbo. Dove necessario, sono evidenziati i cambiamenti introdotti dal DSM-5. Ciascun capitolo mette in evidenza come i dati empirici possano indirizzare l'assessment, la formulazione del caso e la terapia. Gli autori illustrano con particolare attenzione gli approcci evidence-based al trattamento e descrivono le tecniche che i clinici possono utilizzare per massimizzare la loro efficacia. Il capitolo conclusivo contiene dieci raccomandazioni cliniche trasversali alle classi diagnostiche.
Comunicare senza parole raccoglie significativi contributi sul lavoro con bambini e adolescenti che non parlano, non mangiano, non camminano. Bambini e adolescenti che non riescono a partecipare alla vita, che si sono rifugiati in un mondo lontano, difficile da raggiungere, un mondo che li allontana dalla quotidianità e al tempo stesso li protegge da ciò che fa paura. Invasi da figure genitoriali minacciate, morenti, qualcosa si è spezzato dentro di loro: il ponte emotivo che li collega alla realtà. Fra i molti apprezzamenti che si possono fare su questo libro vi sono il vivo interesse, la vasta comprensione e la capacità comunicativa che coinvolgono i lettori, professionisti e non, immergendoli in una esperienza profonda di quelle drammatiche condizioni di osservare, sentire, pensare, curare bambini o giovani con grave patologia psichica. Jeanne Magagna, con il suo ruolo di "pioniera" e "guida" nel lavoro individuale e di gruppo, e insieme a lei i molti collaboratori negli estesi contributi clinici, dimostrano l'indispensabilità di una partecipazione continuativa dei familiari dei pazienti.
Approfondire la conoscenza d! sé e il rapporto con gli altri, osservare se stessi e le proprie reazioni di fronte alle situazioni della vita, elaborare le difficoltà e realizzare nuovi stili di comportamento. Questo volume suggerisce percorsi di crescita personale nel contesto del Counselling della Gestalt, il cui obiettivo è rendere le persone capaci di recuperare l'equilibrio perduto, utilizzando al massimo le potenzialità creative. Alla base della relazione counsellor-cliente vi sono l'autenticità e la spontaneità, qualità che si trasmettono per contagio nel contatto diretto.
Gli aspetti teorici vengono accompagnati da vere e proprie attività da svolgere da soli o in gruppo, finalizzate ad aiutare le persone a vivere e rappresentare il proprio sentire per acquisire maggiore consapevolezza, premessa indispensabile per il superamento di ogni nevrosi.
Margherita Biavati, psicologa, psicoterapeuta e counsellor, è direttrice dell'Istituto Gestalt Bologna e socio formatore e primo presidente.
Lorenza non ha nessuna intenzione di comprare le merendine al figlio Matteo. Lui urla, strepita e si butta a terra scalciando. Che cosa fare: accontentarlo, ignorarlo a gridare più forte di lui? Qualunque soluzione sembra sbagliata, soprattutto perché la mamma non capisce che cosa ha scatenato questa reazione esagerata. Le sfuriate dei bambini sono un problema sempre più diffuso, che lascia spesso i genitori in preda ai sensi di colpa, disorientati e impotenti. Tante sono le possibili cause - un'educazione troppo severa a permissiva, eventi traumatici, cambiamenti improvvisi, stress, tensioni famigliari, modelli comportamentali contraddittori - e tante le manifestazioni, che cambiano anche in base alla fascia di età, dall'irritabilità ai dispetti, dagli sbalzi d'umore ai disturbi del sonno. Mai reprimere d'autorità, spiega Francesca Broccoli, psicologa e psicoterapeuta: la rabbia è un'emozione fondamentale per lo sviluppo emotivo e sociale dei più piccoli, che sono i primi a spaventarsi per quel grumo di malessere - un mostro che li invade - e devono riuscire a comunicarlo. Ma nel modo giusto. Partendo dai casi reali incontrati nella sua esperienza e nei suoi corsi, Francesca Broccoli mostra come interpretare i segnali dei bambini e capire le ragioni del loro disagio, dà suggerimenti pratici sulla risposta più opportuna e ci guida nel dialogo con i nostri figli, per spiegare, in un linguaggio accessibile anche a loro, a capire, conoscere e gestire la rabbia.