Quando si è buone madri? E quando buone figlie? E se non si è per niente madri, si può essere buone donne? Le storie parallele di Dacia Maraini e Silvia Vegetti Finzi, l'una portata via dall'Italia e ultra protetta dalla madre mentre è in corso nel Paese la dittatura fascista, l'altra invece abbandonata dalla mamma e dal papà in fuga dallo stesso regime. E i racconti di Anna Salvo, le cui pazienti sul lettino continuano a mettere al primo posto il loro rapporto con la madre. Il libro raccoglie il dibattito che si è svolto sul tema nel corso di una manifestazione intitolata "I dialoghi di Trani", organizzata dall'Associazione Maria del Porto e dai Presidi del libro.
L’autore analizza l’area del sentimento e le sue trasformazioni in prospettive diverse (fiducia, speranza, verità, libertà, volontà, giustizia, amore), guidando il lettore all’interno di quella "scatola nera" che a livello inconsapevole finisce per essere determinante dell’essere e dell’agire umani.
Note sull'autore
Rocco Quaglia insegna psicologia dello sviluppo e psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Torino. Ha pubblicato I sogni della Bibbia: un’interpretazione psicodinamica, Borla, Roma 2003.
Con stile scorrevole Pierre Daco introduce il lettore alla psicanalisi. Correggendo molte notizie inesatte, l'autore non vuole fornire con questo libro una facile formula per guarire un tipo particolare di malattia, perché guarire la nevrosi, l'angoscia, i sensi di colpa o altre malattie psichiche non è compito facile e non può essere fatto dal malato da solo. Soltanto un buon analista può aiutare l'individuo a scendere nel profondo si sé per ricercare le cause della sua malattia e riacquistare così la serenità. Attraverso centinaia di esempi di sedute analitiche, di colloqui tra paziente e medico, questo libro ci fa capire che la sofferenza psichica è miseria e tortura e ci guida nell'affascinante mondo della 'psicologia del profondo'.
I principali modelli psicoanalitici sul delirio e le memorie cliniche tratte dal lavoro nella stanza d'analisi. Oggi le analisi di soggetti deliranti sono relativamente frequenti e pongono notevoli problemi in relazione all'uso della tecnica classica", al modo di stare in seduta, all'uso di linguaggi da recepire e utilizzare nel corso dell'analisi. Questo libro raccoglie il frutto dell'esperienza di numerose sedute cliniche con pazienti affetti da delirio. "
I testi di psicologia dello sviluppo si fermano di norma all'adolescenza, ma sempre più si impone l'idea che questa trattazione sia monca e che lo sviluppo sia un processo esteso all'intero arco di vita. Le diverse fasi della crescita o "compiti di sviluppo" sono qui considerati come "sfide" cui l'individuo può rispondere in modo positivo o negativo. I capitoli centrali trattano in questa chiave le sfide tipiche della fanciullezza, dell'adolescenza, della maturità e della vecchiaia. Sono così discussi una serie di passaggi critici come la socializzazione, la "tempesta" adolescenziale, la crisi di mezza età, la menopausa, l'accettazione dell'invecchiamento.
Distacchi da persone, ma anche da oggetti, da luoghi, da situazioni. Tendiamo tutti a legarci troppo alle persone e alle cose, a sviluppare un senso di possesso che poi, quando perdiamo l'oggetto amato, ci fa soffrire. Gianna Schelotto affronta il tema della «difficoltà del distacco», spesso dovuta alla nostra insicurezza, al bisogno di ancorare la nostra identità a un contorno di elementi che in fondo non ci appartengono. Non a caso, tra le prime cause di nevrosi e di stress ci sono divorzio, licenziamento e trasloco. Analizzando alcuni casi clinici di suoi pazienti, la Schelotto spiega le ragioni che stanno alla base della sofferenza da distacco, e ci insegna a superarla.
Fino a qualche tempo fa il termine autorità era spesso percepito come sinonimo di autoritarismo, collegato com’era a concetti e vissuti di repressione e censura. A partire dalla realtà familiare ormai questa visione sembra essere superata in favore del recupero di una sana autorevolezza, categoria profondamente umana e quindi ancora più necessaria allo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino. L’autrice, con l’aiuto di molti di esempi tratti dalla vita di tutti i giorni, fa comprendere come e perché le regole aiutino il bambino a crescere più sicuro e come siano altrettanto necessari l’ascolto, il dialogo e la compagnia dei genitori.
Un bambino insicuro, sfiduciato è quello che ogni genitore non si augurerebbe mai. Ma come fare con un figlio così? Come rafforzare le sue certezze? Riuscirà a cambiare a sviluppare quelle risorse di fiducia che ogni neonato porta con sé alla nascita? A queste domande il libro risponde secondo lo stile concreto e accessibile a tutti di questa collana: descrive chiaramente le problematiche prese in esame e dà preziose “dritte” ai genitori, chiamati a essere sostegno amorevole alla crescita dei propri figli.