Questo nuovo libro di Ricardo Peter, che prosegue la riflessione dedicata alla terapia dell'imperfezione, presenta una lettura inedita dei Vangeli. Sia pure senza perseguire intenti direttamente esegetici e teologici, come l'autore preci sa in conclusione del lavoro, egli delinea qui una prospettiva capace di riportare la nostra ricezione del messaggio evangelico nella luce della misericordia e dell'accettazione d i si. Per altro verso e nel contempo, peter dischiude la via ad una consapevolezza antropologica che coglie nell'angosc ia di non essere dio e nel rigetto della finitezza, le tendenze piu`forti a negare la nostra umanita, a viverla come una maledizione da occultare anziche assumerla pienamente. La proosta dell'autore e` quella di accedere alla coscienza del limite, di partire dall'accettazione della nostra f initezza o anche, per dirla con nietzsche, dalla fedelta alla terra e alle sue feconde imperfezioni. Ma non e`un discorso di pura esaltazione del limite. Questo libr o e`una provocazione a mettersi in cammino liberandosi da quei tiranni interiori, da quei comandi piu`o meno inconsci per cui ci sentiamo obbligati a nascondere oppure a superare ogni limite nel nostro essere.
La risposta della logoterapia
Opera aconfessionale unica nel suo genere, ben accolta dagli esperti che l'hanno considerata il primo tentativo ben riuscito sull'argomento. E' il primo di tre volumi (A-E) con 600 illustr. In B/N, 32 tavole a colori... A fronte del grande sviluppo dell'interesse e degli studi s pecialistici sul medioevo, grazie al rinnovamento dei metodi in tutte le discipline interessate, citta nuova offre ad un grande pubblico uno strumento di studio e di consultazione generale, un'opera scientific a e completa per adeguare le informazioni su dieci secoli della nostra storia alle ricerche piu`avanzate. Il dizi onario prende in esame la storia dell'europa occidentale e orientale, di tutte le regioni che si estendono dall'island a all'asia centrale; la stori a dei popoli, delle nazioni e delle religioni; tutti gli aspetti della civilta medioevale anche meno conosciuti, lo sviluppo delle citta, le istituzioni politiche e religiose, la scienza, la tecnologia. L'opera in 3 volumi: i volume a-e usci ta prevista 28 aprile i i volume: f-o uscita prevista settembre 98 iii volume p-z uscita prevista dicembre 98
E' il II volume dell'opera in 3 volumi: dizionario enciclopedico del Medioevo. Piano dell'opera: I volume: A-E (uscito in libreria a maggio '98); II volume: F-0 (uscito in libreria novembre '98); III volume: P-Z e indici. Gli ultimi trent'anni hanno v isto un rapido moltiplicarsi di studi sul medioevo, grazie al rinnovamento dei metodi, dei modelli storiografici e degli approcci che riguardano tutte le discipline interessate a quasi dieci secoli della nostra storia. A fronte di qu esto grande sviluppo il primo dizionario enciclopedico del medioevo rappresenta una sintesi di tutte le attuali conoscenze sul medioevo. In tr e volumi, e`il frutto della collaborazione di citta nuova (roma), cerf (parigi) e clarke (cambridge), sotto la direzione di andri vauchez e con la collaborazione di piu`di 600 autori provenienti da universita europee. L'edizione ita liana e`diretta da claudio leonardi. Volumi rilegati con sovraccoperta per c omplessive 3.200 voci, 2000 pagine, 600 illustrazioni abibliografia aggiornata per ogni voce ampio indice t ematico
Un’opera fondamentale del fondatore della logoterapia, in una edizione e traduzione rinnovata. Una interpretazione memorabile del soffrire umano.
Dalla quarta di copertina:
L'opera di Viktor Frankl affronta in maniera affascinante e profondamente umana il tema della libertà in stretto collegamento con la realtà tragica, ma pur sempre intimamente vissuta, della sofferenza. Una sofferenza autentica, però, è sempre "per amore di" qualcuno. Ed ecco il passaggio, dopo l'esame critico di varie scuole psicologiche e sociologiche, a Dio come interlocutore silenzioso ma presente, muto ma attivo, dell'uomo che, non fermandosi al contingente, al limitato, al condizionato, si proietta fondamentalmente al di là di se stesso, con un atteggiamento "autotrascendente" che gli consente di superare il facile rischio dell'antropocentrismo narcisistico e infantile.