Sulla scia della globalizzazione, le forme di espressione della cultura e gli stili di vita circolano in un iperdominio di saperi e pratiche dove non esiste più alcuna reale differenza tra Proprio ed Estraneo, vicino e lontano, familiare ed esotico. Contenuti culturali eterogenei vengono accostati gli uni agli altri come accade nel fusion food. La cultura, "nell'epoca della sua riproducibilità globale", non ha più vincoli, freni, limiti: diventa ipercultura. Oggi siamo ormai tutti turisti iperculturali, anche all'interno della nostra "propria" cultura, a cui di fatto nessuno appartiene più davvero. Tuttavia, nota Han, se da un lato questo fenomeno determina un venir meno di orizzonti univoci di senso, dall'altro è possibile leggervi una tendenza verso l'emancipazione e l'ampliamento della libertà individuale. Dal momento che l'ipercultura non si impone come cultura unitaria e monocroma, ma anzi accresce il piano delle possibilità e permette a ciascuno di costruire la propria identità a partire da modelli e pratiche esistenziali eterogenei, essa può anche favorire nuove pratiche di libertà. Ma allora, si chiede il filosofo analizzando le forme della cultura nella contemporaneità, "bisognerebbe forse piangere la perdita dell'aura, del luogo, dell'origine, di questo auratico qui e ora? O mediante tale perdita si annuncia un nuovo qui e ora senz'aura dotato di un proprio splendore, di un esser qui iperculturale che collima con l'essere ovunque?"
Franco Battiato è stato un artista unico nel suo genere. Capace di rendere popolari teorie complicate e concetti filosofici di diversa provenienza, ha portato il grande pubblico a canticchiare sulle spiagge le teorie di Gurdjieff, diventando il primo artista in Italia a vendere un milione di copie con l'album La voce del padrone. Innumerevoli i suoi successi, da Centro di gravità permanente a Bandiera bianca, da Voglio vederti danzare a Prospettiva Nevski, passando per Gli uccelli, Segnali di vita, E ti vengo a cercare, La stagione dell'amore, L'ombra della luce, fino ad arrivare alla canzone d'amore più bella di sempre, La cura. Nel campo musicale Battiato ha composto di tutto: pop, rock, classica, opera e non ha mai smesso di sperimentare. La sua incontenibile curiosità, però, l'ha portato a frequentare anche i linguaggi del cinema e della pittura. Roberto Tardito ripercorre la vita e la parabola artistica del cantautore siciliano, raccontando gli interessi e le passioni, la sterminata produzione e l'attività concertistica di quello che non è stato un semplice «prodotto» discografico, ma un autore postmoderno, profondamente autentico nella sua continua tensione verso l'alto e verso l'altrove. Postfazione di p. Guidalberto Bormolini.
La guerra delle tasse dura da trent'anni e ha effetti devastanti sulla società. A vincerla sono i privilegiati ma anche tutti quelli che sono riusciti a ottenere, da una classe politica in ostaggio delle lobby, eccezioni particolaristiche che hanno reso il fisco un castello di piccoli e grandi privilegi. Questo conflitto, iniziato con Ronald Reagan e Margaret Thatcher, si è diffuso in tutto il mondo al grido di 'affamare la bestia', ovvero tagliare le tasse e i conti dello Stato. Il risultato è che si sono cancellate le tasse di successione, le imposte sugli immobili e i tributi legati alle rendite finanziarie e si sono diffusi a macchia d'olio i paradisi fiscali. In Italia, ma anche nel resto d'Europa, i sistemi fiscali sono diventati sempre più sfavorevoli al lavoro mentre gli sgravi per le imprese sono cresciuti esponenzialmente. Nel nostro Paese le tendenze globali si sono innestate in un contesto di evasione di massa tollerata. In tutti questi anni nessun governo è riuscito a invertire la rotta, nemmeno quello guidato da Mario Draghi che pure avrebbe potuto sfruttare un'occasione storica. Le flat tax del nuovo governo di destra rischiano di essere una vera e propria bomba H sugli equilibri sociali.
Gadda e Montale sono stati certamente due dei maggiori scrittori e poeti del Novecento italiano. Ma quale fu il loro atteggiamento nei confronti del fascismo? Come attraversarono il Ventennio? Quali compromessi furono costretti ad accettare? Da un lato, Gadda aveva coraggiosamente combattuto su tutti i fronti della Grande guerra, spinto da una forte passione nazionalpatriottica, e si era riconosciuto nel movimento fascista, provvidenziale difesa ai rischi della rivoluzione bolscevica. Dall'altro, Montale seguì un percorso meno lineare, dapprima condividendo i miti del combattentismo e le lusinghe del fascismo, ma allontanandosene già nel 1923, come testimoniano alcuni scambi epistolari. Con l'addentrarsi negli anni Venti entrambi vennero esprimendo un orientamento convergente, oscillante tra una sostanziale indifferenza per il fascismo e l'antifascismo. Ma gli anni Trenta, con la guerra d'Etiopia e il terribile biennio 1938-1939, li posero di fronte a scoscesi aut aut che portarono entrambi ai duri giudizi sul regime e gli italiani. Da qui le parole di fuoco di Gadda e di Montale contro un regime guidato da un 'eredo-alcoolico' e una società nella quale 'più nessuno è incolpevole'. Un libro che affascinerà il lettore per le sorprendenti scoperte, frutto di un lungo lavoro d'archivio e dello studio di una imponente bibliografia.
Il 4 novembre 1854, mentre infuriava la guerra di Crimea, una giovane donna inglese di nome Florence Nightingale, di estrazione liberale, irrequieta e sognatrice, mise piede nella caserma Selimiye a Scutari (Istanbul), una struttura convertita in ospedale per esigenze belliche. A causa di gravi inefficienze organizzative e della mancanza di assistenza infermieristica sul campo, migliaia di soldati stavano perdendo la vita. Florence Nightingale, convinta che l'azione umana potesse e dovesse cambiare anche le prassi e i preconcetti più radicati, non poteva accettare a cuor leggero simili negligenze. Fu così che, tra ratti e sudiciume, ostacoli legati al genere e una salute cagionevole a complicare il tutto, questa donna coraggiosa avviò una vera e propria rivoluzione. Accettando l'incarico di sovrintendente del personale femminile negli ospedali inglesi in Oriente, era diventata la prima donna inquadrata nelle forze armate di Sua Maestà britannica, la regina Vittoria. Iniziò così un percorso destinato a cambiare non solo la sua vita, ma quelle di generazioni di donne e di uomini che avrebbero beneficiato da quel momento di un'assistenza ospedaliera davvero degna di questo nome. Ed è una storia che giunge fino a noi.
Dante è l'uomo su cui, per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che su qualunque altro uomo di quell'epoca, e che ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un giovane uomo innamorato o cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia.
Bruto è il nome della libertà, accomuna i due uomini che armarono la propria mano l'uno contro Tarquinio il Superbo, l'altro contro Cesare. Nel primo caso, Lucio Giunio Bruto caccia il tiranno e diventa il fondatore della libertà, nel secondo caso, Marco Giunio Bruto si fa congiurato nel tentativo, disperato, di fermare la storia e riportare indietro le lancette del tempo. Per i Romani, Lucio Giunio Bruto era il padre della patria per eccellenza, l'uomo cui si doveva la cacciata dell'ultimo re, Tarquinio il Superbo. La sua vita era stata avventurosa: aveva visto padre e fratello uccisi dal tiranno e aveva dovuto fingersi sciocco per sfuggire all'orgia di sangue scatenata dal re, poi aveva guidato la rivolta che avrebbe posto fine alla monarchia ed era diventato il primo console della neonata repubblica. Nei secoli successivi, venne ricordato come il fondatore della libertà romana: un'icona rispettata ma tutto sommato inerte. Eppure, le cose stavano per cambiare: quando al suo quasi omonimo Marco Giunio Bruto fu proposto di aderire alla congiura che stava maturando negli ambienti ostili a Cesare, proclamatosi nel frattempo dittatore a vita, fu proprio l'ombra del remoto antenato a rivelarsi decisiva per le scelte del futuro cesaricida. Per la seconda volta, Bruto imprimeva così alle vicende di Roma una svolta che ne avrebbe cambiato per sempre il corso. Questo libro racconta la storia in due tempi della lotta alla tirannide a Roma.
Un itinerario nella cultura medievale, attraverso luoghi oggi tanto distanti quanto allora vicini al punto da rendere comune il dialogo tra un arabo di Córdoba e un monaco di Bamberga. L'Europa nel Medioevo era un mondo aperto, varcato e attraversato da migliaia di uomini in movimento, assieme alle loro idee. Prelati e monaci percorrevano distanze anche molto lunghe da un monastero o un'abbazia all'altra per visitare comunità o impiantarne di nuove. Penitenti e pellegrini intraprendevano lunghi viaggi allo scopo di visitare i sepolcri dei martiri o le vestigia di Cristo, per non parlare di quelle forme particolari di pellegrinaggio che furono le crociate o le ben note migrazioni di popoli. Senza scordare i mercanti, che via mare e via terra, oltre alle loro merci, trasportavano idee, immagini, racconti, forme artistiche, invenzioni a loro volta acquisite ed ereditate - in Siria come in Egitto, in Africa come in Spagna e in Sicilia - dal millenario patrimonio della tradizione orientale ed ellenistico-romana.
Le monete, quasi più degli uomini, si sono sempre spostate liberamente in tutta Europa: l'ampiezza della loro diffusione ci parla dell'intensità dei loro scambi. Fino all'invenzione della stampa nessuno strumento ha fatto circolare informazioni, progetti, scelte religiose o notizie di cronaca con la velocità e la capacità di penetrazione delle monete. Quasi ogni passaggio della storia dell'Europa può essere raccontato, e compreso, attraverso le vicende delle monete che l'hanno accompagnata: la nascita dell'impero romano sotto Ottaviano, gli splendori del Rinascimento italiano e il siglo de oro spagnolo, la meteora napoleonica. L'itinerario si snoda attraverso i luoghi di conio di dieci monete famose - dal sesterzio, al fiorino, dallo zecchino al tallero per citarne alcune - ciascuna legata a una svolta significativa nel cammino compiuto dal Vecchio Continente, fino a giungere all'ultimo passaggio: la decisione di affidare a una moneta unica la funzione trainante nel progetto europeo.
«Nel regime dell'informazione essere liberi non significa agire, ma cliccare, mettere like e postare». La digitalizzazione sta da tempo interessando anche la sfera politica e gli sconvolgimenti che produce nel processo democratico e nelle nostre vite sono massicci, epocali. Storditi dalla frenesia della comunicazione a ciclo continuo, ci ritroviamo impotenti di fronte a un sistema che trasforma l'essere umano in una miniera di dati da estrarre. Il nostro modo di pensare e intervenire nel mondo, il nostro rapporto con la verità stanno inesorabilmente cambiando. Siamo apparentemente liberi, ma incapaci di discutere. Immersi nell'infocrazia, nella quale libertà e sorveglianza coincidono, assistiamo al tramonto dell'epoca della verità. Con la forza che l'ha reso celebre, il filosofo tedesco che sta riscrivendo la mappa concettuale del nostro tempo traccia un ritratto argomentato ma implacabile dell'èra in cui viviamo. Perché capire davvero ciò che sta accadendo è l'unico modo di resistere.
Questo manuale TFA sostegno 2023 Insegnante di sostegno nella scuola secondaria di I e II grado si rivolge a coloro che intendono sostenere le prove per l’accesso ai Corsi di specializzazione per le attività di sostegno nella scuola secondaria e offre un'ampia ed esaustiva trattazione di tutti gli argomenti oggetto delle prove selettive e un'ampia gamma di test.
Il testo, allo scopo di offrire uno strumento sempre più utile per affrontare le prove, tratta approfonditamente le materie previste dal programma (come apprendimento e metodologie didattiche, intelligenza emotiva e pensiero creativo) e riporta argomenti e teorie che sono stati oggetto delle prove delle precedenti selezioni; è inoltre aggiornata alle Linee guida sulla gestione dei Disturbi e Linee guida per la redazione della certificazione di disabilità 2022.
La parte esercitativa, inoltre, è costruita in modo da rendere quanto più realistica la simulazione delle prove d’esame che ricordiamo sono diverse perché predisposte dalle singole Università.
Nella trattazione teorica, inoltre, vengono affrontati tutti gli aspetti che concorrono a delineare il profilo del docente specializzato per le attività di sostegno, con rimandi puntuali alla pratica didattica orientata all’inclusione.
Il manuale TFA sostegno si compone di quattro parti:
Parte I, L’autonomia scolastica e l'offerta formativa, in cui sono trattati i principi costituzionali e le riforme della scuola, l'autonomia scolastica, i documenti europei in materia educativa, la normativa concernente l'integrazione e l’inclusione;
Parte II, Competenze psico-pedagogiche e didattiche, centrata sulla psicologia dello sviluppo e in particolare dell’adolescenza, l'intelligenza, la creatività, il pensiero divergente, la pedagogia e l'apprendimento, la relazione educativa, i media e le tecnologie applicate alla didattica;
Parte III, Conoscenza dei bisogni educativi speciali e delle disabilità, dove vengono affrontati i BES, nell'ambito dei quali particolare approfondimento è riservato ai disturbi specifici di apprendimento e alla disabilità, le più diffuse psicopatologie dell'età evolutiva, la pedagogia speciale, le strategie didattiche e la valutazione degli alunni;
Parte IV, Strumenti esercitativi, divisa in tre sezioni: la prima propone test a risposta multipla che ricalcano gli argomenti oggetto delle preselezioni ufficiali, la seconda è dedicata ai quesiti a risposta aperta generalmente oggetto della prova scritta e la terza presenta esempi di test ufficiali somministrati nelle ultime sessioni d’esame.
Ulteriori materiali di approfondimento sono accessibili mediante il QR code inserito nel testo libro. Tra le espansioni on line anche il software con migliaia di quiz, anche delle precedenti prove preselettive ufficiali strutturato in modo da potersi esercitare sia sui singoli argomenti che in infinite simulazioni.
Libro di Quiz Concorso SNA 2023: Con bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2022, n. 103, è stato indetto un concorso pubblico, per esami, per l'ammissione di 352 allievi al corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale nella Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) e per il successivo reclutamento di 294 Dirigenti nelle amministrazioni statali, anche a ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici.
Gli esami consistono in una prova preselettiva, tre prove scritte e una orale.
Questo testo, Concorso SNA (Scuola Nazionale dell’Amministrazione) – 352 Allievi Dirigenti
Quiz commentati, è diretto principalmente alla preparazione della prova preselettiva, ma rappresenta anche un utile strumento in vista delle successive prove d’esame.
Il libro, seguendo il programma del bando, contiene quesiti commentati di:
Diritto costituzionale, Diritto dell’Unione europea, Diritto amministrativo, Economia politica, Politica economica, Economia delle amministrazioni pubbliche, Management pubblico e innovazione digitale, Analisi delle politiche pubbliche;
Lingua inglese;
Ragionamento verbale e logico astratto. Per introdurre a questa disciplina coloro che non l'hanno mai studiata, sono state predisposte apposite videolezioni disponibili online.
Il testo presenta anche una parte dedicata ai test situazionali, nella quale, oltre a un'utile introduzione a questa particolare tipologia di quesiti e a numerosi modelli esplicativi su come affrontarli in sede d'esame, vengono analizzati casi che riproducono simulazioni di situazioni di lavoro e che richiedono l'esercizio del ruolo dirigenziale in un contesto organizzativo.