Sono passati alcuni anni da quando questo libro è uscito nelle librerie. In questo tempo, l'autore ha continuato a lavorare sui temi che troverete in queste pagine, rielaborando e aggiornando il materiale a sua disposizione. Visto il grande successo della sua originale tecnica espositiva, John Medina ha infine deciso di dare alle stampe questa seconda edizione, riveduta in ogni sua parte e dotata di un capitolo completamente nuovo, dedicato alla musica e alle sue enormi potenzialità cognitive. Un regalo gradito, che aggiunge ulteriore fascino a una narrazione accattivante, informativa e incredibilmente coinvolgente. Un cervello voluminoso come il nostro è un organo molto esigente: pur costituendo appena il 2 per cento della massa corporea, divora il 20 per cento dell'energia disponibile. Sappiamo molte cose, sul nostro cervello, ma è ancora troppo poco. Come funziona? Di che cosa ha bisogno per funzionare al meglio? Perché è in grado di imparare così bene? Perché è così incline a dimenticare selettivamente? John Medina per anni ha svolto ricerche sulle misteriose connessioni tra geni e comportamento. La ricerca in questo campo - dentro il più sofisticato sistema di trasferimento di informazioni a noi noto (cioè il nostro cervello) - corrisponde all'attraversamento di uno dei più affascinanti territori intellettuali che si conoscano.
"Se il futuro è legato alle energie rinnovabili, è in questa direzione che deve puntare la ricerca. Purtroppo quello che manca è un Piano di ricerca nazionale, mentre i quattro decenni trascorsi hanno messo in evidenza una carenza fondamentale del nostro Paese: un distacco abissale fra le tecnologie energetiche da installare nei territori e la popolazione che le deve accettare. Questa situazione ha riguardato ogni tipo di impianti e qualsiasi tipo di intervento, dal ponte di Messina ai trafori alpini. Si tratta del famoso 'effetto NIMBY', acronimo inglese di 'Not in My Back Yard', letteralmente 'non nel mio cortile', che indica un atteggiamento di protesta e di rifiuto contro le opere di interesse pubblico che si teme abbiano un impatto negativo sull'ambiente. Ma per evitare o ridimensionare simili rischi che impediscono la realizzazione di ogni tipo di opera, l'unica terapia possibile è l'informazione adeguata, costante e approfondita. La paura dei cittadini può essere trasformata in coscienza civica capace di accettare gli interventi soltanto avviando un rapporto diretto con la popolazione fondato sulla correttezza dei problemi e delle soluzioni adottate per il benessere comune della nazione. Solo la conoscenza può abbattere il muro NIMBY". (Giovanni Caprara)
Questo lavoro, presentato per il conseguimento del Dottorato in Filosofia, comincia con l'analisi dell'accidente quantità, nella ricerca dei suoi aspetti essenziali ed accidentali, e si conclude con una lettura metafisica del campo potenziale gravitazionale presente nella Relatività Generale di Einstein.
Nel 1940, Simone Weil scrive al fratello André, una delle menti più geniali della matematica novecentesca, per chiedergli di spiegarle l'argomento e l'importanza delle sue ricerche. André risponde in una lunga e densa lettera, qui per la prima volta in traduzione italiana, dove tenta di ricostruire in maniera accessibile la storia della matematica connessa al tema delle sue ricerche. Scrivendo da studioso, protagonista di primo piano di questa stessa storia, Weil non segue un ordine puramente cronologico, ma l'intreccio che lega in tempi diversi le più importanti svolte concettuali che hanno segnato l'evolversi delle conoscenze matematiche. Dalla lettura delle intense considerazioni di André, rivolte alla sorella amata per quanto incompresa, si osservano in controluce alcuni tratti essenziali del rapporto con Simone, che aiutano a capire meglio la genesi e il senso del percorso intellettuale ed esistenziale dei ' due fratelli. Nel secondo testo, che presenta la traduzione inedita di un testo del 1960, Weil riprende, sviluppandole ulteriormente, alcune riflessioni già presenti nella lettera, cercando di dare una risposta articolata, per quanto non definitiva, alla domanda sull'essenza della matematica.
Ettore Majorana è stato un fisico profetico per la sua epoca. Alcuni dei suoi lavori sulle particelle elementari, sulle forze nucleari e sull'antimateria sono stati compresi solo negli anni Sessanta. Altri restano ancora da decifrare. Un genio che aveva "doni che era il solo al mondo a possedere", secondo le parole di Fermi. Ma doni del genere - si sa - hanno i loro contrappesi: Majorana non sapeva vivere fra gli uomini e all'età di trentun anni decise di sparire. Una notte di marzo del 1938, s'imbarcò su un postale che collegava Napoli con Palermo e si volatilizzò. Il suo corpo non è stato mai ritrovato. Ammaliato da questa figura misteriosa, Etienne Klein si è messo sulle tracce del fisico siciliano e ce ne racconta la vicenda in questo libro intenso e personale, che si legge come un romanzo.
Scritto come un dialogo tra l'autore e un interlocutore immaginario, il libro di Laurent Cohen esamina con un linguaggio scorrevole e diretto alcune tra le tematiche più attuali nel campo delle neuroscienze. Articolato in sei parti suddivise in brevi capitoli, il testo non richiede una lettura consequenziale, ma lascia al lettore piena libertà di muoversi tra i molteplici argomenti affrontati. Il funzionamento della memoria e le sue disfunzioni, lo sviluppo cognitivo infantile, l'empatia, la percezione visiva e le illusioni ottiche, il multitasking e le patologie neurologiche sono i temi che permettono a Cohen di offrire un quadro complessivo della vita del cervello. Privo di tecnicismi e rivolto anche a un pubblico non specialista, il saggio è arricchito da numerosi riferimenti alla storia delle neuroscienze e agli esperimenti su cui si fondano le più recenti e affascinanti teorie neurologiche.
Molte le novità di questa seconda edizione: i criteri diagnostici del DSM-5, la trattazione della psichiatria della donna, della psicopatologia in rapporto col cinema, del ruolo della psichiatria nella medicina moderna, della revisione dei disturbi dell'età evolutiva, della riabilitazione psichiatrica come professione emergente.
In una notte del 1996 Svante Pääbo riuscì a decifrare le prime sequenze di DNA provenienti dai frammenti d'osso di un uomo di Neanderthal. Lui e i suoi collaboratori quasi non ci credevano, erano diventati i protagonisti di un evento eccezionale: nessuno prima di loro aveva mai estratto e analizzato il DNA di una specie umana estinta. Gli sviluppi di quei primi sorprendenti risultati diedero il via a un percorso di ricerca che culminò nel 2010 con il sequenziamento del genoma dell'uomo di Neanderthal. In questo libro Pääbo racconta in prima persona gli eventi, le vicissitudini, i fallimenti e i trionfi di trent'anni di ricerca, e soprattutto la nascita di una nuova disciplina scientifica: la paleogenetica. Basandosi su indizi genetici e fossili, lo scienziato ricostruisce le origini degli esseri umani moderni e il loro rapporto con i cugini di Neanderthal. Descrive l'aspro dibattito intorno alla natura della relazione tra le due specie, chiarendo perché una di esse si estinse. Le sue scoperte non solo ridisegnano il nostro albero genealogico, ma rimodellano i fondamenti della storia umana, identificando le origini biologiche dell'antenato diretto di ognuno di noi. Una storia avvincente che ha per protagonista un esploratore straordinario, impegnato in una ricerca scientifica tra le più avanzate. Un libro che dà alcune risposte a una delle domande fondamentali della nostra esistenza: chi siamo?
Lo sapevate che le migliori esperienze europee nei servizi della raccolta differenziata sono italiane? Lo sapevate che sono tutte gestite da società e consorzi pubblici? E che un'Italia che a fatica raggiunge il 40% di raccolta differenziata brillano esperienze di gestioni oculate, di servizi di eccellenza, con livelli di differenziata elevatissimi, bilanci in utile e tariffe eque? Due protagonisti dell'Associazione Comuni Virtuosi ci mostrano, anzi dimostrano - dati ed esperienze alla mano - che davvero i rifiuti sono una risorsa. E che la gestione pubblica, non dovendo portare a casa utili per gli azionisti, è la più idonea. Non soltanto per i rifiuti, ma per l'acqua e gli altri servizi. Privato è meglio? Andate a verificare e scoprirete l'esatto contrario.
Tutto ha inizio con Galileo, secondo il quale "l'universo è scritto in lingua matematica". Una rivoluzione. Tre secoli dopo, nel 1960, il premio Nobel Eugene Wigner fa un ulteriore passo avanti, interrogandosi sull'"irragionevole efficacia della matematica": se la matematica è lo studio formale di concetti puramente astratti, indipendenti dal pensiero umano, com'è possibile che sia tanto accurata - addirittura perfetta -nel descrivere il mondo reale, che è fatto di oggetti materiali? È qui che entrano in scena Max Tegmark e questo libro. Se l'ipotesi di una realtà esterna a noi è vera, allora la "teoria del tutto" - la descrizione completa della realtà - deve essere indipendente dal nostro pensiero (visto che noi della realtà facciamo parte), e l'unica cosa completamente svincolata dal pensiero umano è, appunto, la matematica. Dunque, per Tegmark il mondo reale coincide con la matematica, non è solo descritto dalla matematica, ma è matematica. Con questa idea travolgente, discussa da tempo tra gli specialisti e ora finalmente fissata sulle pagine di questo libro per tutti, Max Tegmark ci conduce attraverso il passato, il presente e il futuro, dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo. Attraverso la fisica, l'astronomia e la matematica ci introduce con una prosa lucida e originale alla sua teoria del "multiverso definitivo". Se ha ragione, da qualche parte, in un altro universo, deve esistere per forza un doppione di noi, in tutto identico a noi, ma che non ha fatto quel terribile sbaglio.
Questa storia inizia tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento nelle vaste praterie d'America, dove un indiano sioux provò a opporre la forza della visione all'oppressione del suo popolo e del suo ambiente. Inizia nell'Emilia Romagna degli anni Settanta, dove un gruppo di giovani decise di inventarsi il proprio lavoro, e imparò così ad amare le api grazie a un eclettico professore di disegno. Inizia sulle colline marchigiane, dove Gino Girolomoni consacrò l'intera esistenza al ripopolamento delle campagne e all'affermazione del biologico come inno alla vita. Inizia ovunque qualcuno decida di abbandonare la strada più semplice per aprirsi a nuove opportunità, perché questa storia, raccontata da Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero, non è solo una storia, ma mille storie diverse che non smettono mai di iniziare, cambiare, rinnovarsi. Storie che parlano di terre e contadini, panificatori e cuochi, rivoluzioni e fatica, lotte e sconfitte. E ancora ulivi millenari da abbracciare, alveari da scoprire, piantagioni di canna da zucchero da proteggere e terre confiscate alla mafia da restituire alla collettività. Storie, dunque, che parlano di cibo: un cibo bello, buono e vero come ogni cibo dovrebbe essere. Un cibo che racchiude in sé i semi di mille rivoluzioni, perché si fa messaggero dei racconti dei territori che abitiamo e degli uomini che li coltivano, e soprattutto perché è ancora in grado di nutrire davvero.
Le riflessioni e le azioni dei grandi pensatori hanno dato origine a storie eccezionali, e qui ne troverete cento tra le più significative. Ciascuna storia ha al centro un oscuro enigma che si è trasformato in una scoperta capace di cambiare il modo in cui vediamo il mondo. Nessuna conoscenza si presenta già nella sua forma definitiva; sono necessari vari contributi per comporre i pezzi del rompicapo e avvicinarsi sempre di più alla verità. In questo libro si racconta la storia della fisica, il campo di ricerca che indaga sulle basi stesse della natura e senza il quale le altre scienze sarebbero prive di fondamento. La nostra storia illustra come i più grandi fisici hanno svelato la natura dell'universo. Galileo scoprì i principi del pendolo osservando una lampada che dondolava in una chiesa, Isaac Newton comprese come la forza che mantiene in orbita la Luna sia la stessa che fa cadere le mele dagli alberi, Julius von Mayer intuì la legge dell'energia mentre soccorreva un marinaio ferito, Richard Feynman capì il comportamento delle particelle subatomiche guardando un piatto messo in rotazione da uno studente... Questi e molti altri fisici hanno cambiato il nostro modo di vedere l'universo. Che cosa scopriremo ancora? Al volume è allegato un poster di 12 pagine con una cronologia della fisica inserita in un contesto storico comparato.