"Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato". Tale è il presupposto di queste "brevi lezioni", che ci guidano, con ammirevole trasparenza, attraverso alcune tappe inevitabili della rivoluzione che ha scosso la fisica nel secolo XX e la scuote tuttora: a partire dalla teoria della relatività generale di Einstein e della meccanica quantistica fino alle questioni aperte sulla architettura del cosmo, sulle particelle elementari, sulla gravità quantistica, sulla natura del tempo e della mente.
Ogni lettore reagirà in modo diverso alle scene che David Quammen racconta seguendo da vicino i cacciatori di virus cui questo libro è dedicato, quindi entrerà con uno spirito diverso nelle grotte della Malesia sulle cui pareti vivono migliaia di pipistrelli, o nel folto della foresta pluviale del Congo, alla ricerca di rarissimi, e apparentemente inoffensivi, gorilla. Ma quando scoprirà che ciascuno di quegli animali, come i maiali, le zanzare o gli scimpanzé che si incontrano in altre pagine, può essere il vettore della prossima pandemia - di Nipah, Ebola, sars, o di virus dormienti e ancora solo in parte conosciuti, che un piccolo spillover può trasmettere all'uomo -, ogni lettore risponderà allo stesso modo: non riuscirà più a dormire, o almeno non prima di avere letto il racconto di Quammen fino all'ultima riga. E a quel punto, forse, deciderà di ricominciarlo daccapo, sperando di capire se a provocare il prossimo Big One - la prossima grande epidemia - sarà davvero Ebola, o un'altra entità ancora innominata.
Dopo aver conquistato un largo pubblico con lo stile e la grande capacità comunicativa del suo "Cosa rende felice il tuo cervello (e perché devi fare il contrario)", David DiSalvo ci propone in questo nuovo lavoro un'analisi attenta di come funziona il pensiero e ci fornisce trenta ricette pratiche per vivere meglio. Anche questa volta, infatti, l'autore si basa sulla sua intuizione originale, il science-help, ovvero quell'insieme di nozioni solidamente acquisite dalla ricerca scientifica, sulla base delle quali è effettivamente possibile migliorare se stessi. Non è più tempo di ricette di self-help prive di fondamento, ammonisce DiSalvo, né di guru dal curriculum equivoco: le neuroscienze sono in grado al giorno d'oggi di spiegare davvero come funziona il cervello, e sulla base di quelle conoscenze possiamo agire per migliorarci e, in definitiva, per vivere meglio. Usando esempi tratti dalla vita di ogni giorno, in ogni ambito possibile, dalle relazioni sociali alla carriera, dalla salute fisica allo sviluppo personale, DiSalvo dimostra come l'enorme capacità adattativa del cervello sia il fattore cruciale sul quale si può fare leva; un potente strumento che possiamo tenere sotto controllo per dare una svolta alle nostre vite. Ormai sappiamo che la mente agisce attraverso continui cicli di feedback, generati da un cervello che si è evoluto nel corso di milioni e milioni di anni.
«Dal 16 ottobre al 31 maggio la matematica si mette in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma con Numeri: tutto quello che conta, da zero a infinito. Organizzata da Palaexpo, Comune di Roma e Codice, è la più grande esposizione che l’Italia abbia dedicato al mondo dei numeri.
“Siamo animali matematici: abbiamo strutture neuronali predisposte a contare e queste ci danno un senso dei numeri che è universale”, ci spiega il matematico Claudio Bartocci, docente all’Università di Genova, curatore della mostra e autore, insieme a Luigi Civalleri, del catalogo (Codice Edizioni, pp. 220, euro 23).
“Siamo però anche animali culturali, e perciò decliniamo il senso dei numeri secondo il nostro ambiente. I Munduruku dell’Amazzonia, per esempio, non hanno parole per indicare i numeri superiori a 5, mentre gli africani Yoruba contano in base a 20: la mostra illustra con laboratori interattivi tutti questi modi di contare, diversi dal nostro”.
Moltissimi gli oggetti esposti: “C’è la tavoletta d’argilla babilonese YBC 7289, della collezione di Yale, dove compare per la prima volta qualcosa di straordinario per la sua complessità: un’approssimazione della radice quadrata di due. O un quipu originale del 1400, ossia il curioso strumento a cordicelle che gli Inca usavano per calcolare e registrare numeri”.
Si contava in modi ingegnosi già dall’antichità: i romani avevano un sistema che permetteva di arrivare fino a 10mila usando le dita. E in fondo anche l’etimologia di digitale, sinonimo oggi di “mondo incorporeo”, è legata a una cosa molto concreta come le dita della mano».
Questo studio, per la prima volta tradotto in italiano, intende ricostruire il contributo di Baden Powell (1796-1860) ai dibattiti sulla metodologia della scienza, sulla teologia naturale e sulla questione della specie, nel contesto della cultura anglicana - e non solo - dei primi decenni dell'Ottocento. Un pensatore dimenticato dalla storiografia sull'Inghilterra vittoriana, la cui carriera rispecchia le trasformazioni culturali delle élite inglesi dell'epoca: dalla prima giovinezza trascorsa negli ambienti ultra-conservatori della High Church, agli studi all'Oriel College di Oxford, fino alla frequentazione dell'intellighenzia londinese degli anni Quaranta. Nei diversi ambienti culturali e politici, Powell si pone alla costante ricerca di una conciliazione tra la fede anglicana e la modernità teologica, scientifica e filosofica, nella convinzione che solo tale coraggioso compromesso avrebbe consentito di reggere la pressione politica e culturale della nuova classe urbana mercantile, industriale e professionale. In questo sforzo rientra la sua battaglia per una teologia naturale in grado di spiegare la successione delle forme di vita nel corso delle ere geologiche, condotta ben prima della pubblica-zione dell'Origine delle specie (1859). Se gran parte della storiografia darwiniana ha cercato di ricostruire il tempo di Darwin attraverso le sue opere, studiare Powell significa prendere in esame un testimone del suo tempo, mettendo in luce il clima culturale...
Cosa possono avere in comune Galileo Galilei, l'emblema della scienza moderna, e Harry Potter, il maghetto uscito dalla penna di J. K. Rowling? Provate a scoprirlo in questo viaggio ai confini tra scienza, magia e fantasia, dove incontrerete anche Newton lettore appassionato di Nicolas Flamel e Leopardi attento studioso di materie scientifiche, Kant alle prese con la questione dell'esistenza degli spiriti e Frankenstein affascinato dai segreti dell'alchimia e della chimica. Tutto questo insieme a molti altri racconti, tra ippogrifi e pietre filosofali, visionari e profeti, analisi scientifiche e ricerche storiche. Con una riflessione sul modo in cui dovremmo insegnare, trasmettere e divulgare la cultura scientifica e i valori della scienza moderna.
Prima di tutto, questa è la storia di una passione totalizzante; poi, è la storia di una disciplina in cui si uniscono amore, sfida, rischio, resistenza, tecnica e avventura. L'alpinismo - lo dice il nome - è nato e cresciuto sulle Alpi, dove si sono sperimentati per due secoli i materiali, le visioni e le tecniche della scalata. Sono state le Alpi il laboratorio mondiale della vertigine, il posto in cui crescevano i maestri e maturavano le idee poi esportate in Himalaya e sulle grandi montagne del pianeta. Nessun'altra catena montuosa ha prodotto tanta ricchezza di talenti, di progetti, di imprese, e non solo perché tutto è cominciato sul Monte Bianco nel 1786 ma soprattutto perché le Alpi sono diventate un crocevia internazionale di scuole e stili a confronto, generando una successione straordinaria di sogni, tentativi e conquiste. I 12 capitoli di questo libro ripercorrono i 12 gradi di difficoltà delle vie di arrampicata e il superamento dei grandi 'problemi' - dal Cervino alla parete nord dell'Eiger, fino alle grandi libere in Marmolada. Racconta questa storia di sfide e di tenacia Enrico Camanni e alterna la sua voce a quella dei numerosi protagonisti - da Petrarca a Quintino Sella, da Whymper a Preuss, da Comici a Messner, fino a 'Manolo', Steck e Destivelle - che hanno legato il proprio nome e spesso il proprio destino ai giganti di roccia e ghiaccio.
Robert Oppenheimer è tra le figure più geniali e controverse del XX secolo. Come direttore del Laboratorio di Los Alamos, supervisione l'operazione, riuscita, per battere i nazisti nella corsa allo sviluppo della prima bomba atomica, una svolta destinata ad avere eterne conseguenze sul genere umano e a rendere Oppenheimer il padre della bomba atomica. Ma con il suo operato Oppenheimer si mise anche in rotta di collisione con il senatore Joseph McCarthy e i suoi cacciatori di streghe. In questo libro Ray Monk, autore delle biografie di Ludwig Wittgenstein e di Bertrand Russell, scava più profondamente di qualsiasi altro biografo per risolvere l'enigma delle motivazioni di Oppenheimer e della sua complessa personalità. Figlio di ebrei emigrati in Germania, Oppenheimer fu un uomo di eccezionale intelletto, guidato dall'ambizione di superare il suo stato di outsider e di penetrare nel cuore della vita politica e sociale. Da giovane scienziato, il suo talento e la sua grinta gli consentirono di entrare in una comunità composta dai grandi nomi della fisica del ventesimo secolo - uomini come Niels Bohr, Max Born, Paul Dirac e Albert Einstein - e di giocare un ruolo fondamentale nei laboratori e nelle aule dove il mondo stava per essere cambiato per sempre. Ma quella di Oppenheimer non è stata solo una storia di integrazione, successo scientifico e fama mondiale. Le implicazioni delle scoperte di Los Alamos gravarono pesantemente sulla sua personalità fragile e complicata...
L'universo è governato da leggi deterministiche? Qual è il ruolo del tempo? Ilya Prigogine e Isabelle Stengers presentano l'emergere di una nuova scienza che non si limita più all'analisi riduttiva di situazioni semplificate, ma si propone di affrontare lo studio del mondo reale in tutta la sua complessità: una nuova scienza che si fonda su concetti nuovi come quelli di strutture dissipative, di instabilità dei sistemi dinamici, di sensibilità alle condizioni iniziali, di distribuzioni di probabilità, nel tentativo di restituire al tempo tutta la sua sostanza. Quella che gli autori ci indicano in questo libro è una stretta via tra un mondo deterministico governato da leggi ferree e un mondo assurdo in preda all'arbitrio del caso, dove le leggi della fisica assumono un senso nuovo. E in questa nuova visione del mondo c'è posto per la creatività della natura e dell'uomo.
L'acqua aiuta a dimagrire? Nuovi studi internazionali dimostrano che bere acqua prima dei pasti aiuta a dimagrire e a mantenere nel tempo il peso raggiunto. E non solo perché con la pancia piena d'acqua non abbiamo nessuna voglia di mangiare, o almeno non solo per questo. Il fatto è che bevendo attiviamo una serie di meccanismi metabolici che ci aiutano realmente a perder peso. Se nella nostra dieta quotidiana introduciamo tra i 6 e gli 8 bicchieri di acqua e abbiniamo un'attività fisica costante otterremo dei risultati visibili e duraturi nel tempo. Questo libro vi spiega come fare, e perché un gesto semplice come "bere un bicchier d'acqua" riesce dove molte diete alla moda non riescono. Nicola Sorrentino, tra i più autorevoli e noti dietologi italiani, in queste pagine propone un programma alimentare dettagliato di trenta giorni con tante ricette invitanti e facili da eseguire, abbinando a ogni piatto l'acqua giusta, perché le acque non sono tutte uguali. Il cibo e l'acqua sono le armi più potenti per prevenire e combattere sovrappeso e malattie. Qui trovate tabelle, ricette e tanti consigli validi per tornare in linea e stare in forma.
In un mondo globalizzato in costante mutamento, più facile da percorrere ma anche più caotico e difficile da controllare, i concetti di salute e malattia stanno cambiando: non più semplici processi biologici ma fenomeni complessi che investono la sfera ambientale, sociale, economica, politica e culturale. Oggi il cambiamento climatico, i flussi migratori, la crisi economica e l'industrializzazione della produzione alimentare sono fenomeni fondamentali per comprendere lo stato di benessere (o malessere) delle popolazioni. Vineis traccia un quadro completo degli aspetti che compongono la salute globale, e propone una tesi forte sul piano politico: in un panorama cosi mobile e articolato, la salute a livello mondiale potrebbe andare incontro a un deterioramento simile a quanto sta avvenendo in economia.
Il dottor Boukaram indaga da anni il legame tra il cancro e il vissuto psichico ed emotivo della persona. I dati sono inconfutabili: la vera causa della malattia è ancora sconosciuta. La predisposizione genetica e fattori di rischio certi (cattive abitudini, inquinamento ambientale, infiammazioni croniche.) a volte sono sufficienti per causare il cancro, ma non è una regola assoluta. Un terzo elemento basilare è in gioco: le emozioni. Nuove e sofisticate metodologie scientifiche sembrano oggi darne prova, inducendo a un cambiamento dei paradigmi oncologici attuali. Basandosi sui risultati di ricerche condotte in ambiti della scienza molto vitali - l'epigenetica, la fisica quantistica, la neurologia - questo libro ci incoraggia a cambiare il modo in cui si affronta questa malattia. Da un lato, indaga come i pensieri, le credenze, le emozioni e il contesto relazionale di ciascuno contribuiscano all'insorgenza del cancro; dall'altro, spiega come uno stato di benessere emotivo potenzi i trattamenti medici, rendendoci consapevoli del potere dei meccanismi naturali di guarigione del nostro corpo. Con un linguaggio facile e comprensibile da chiunque, identifica e illustra i molti modi da adottare per stimolare tali meccanismi, indispensabili non solo per prevenire o tenere a bada la malattia, ma per vivere una vita complessivamente sana, senza promettere soluzioni miracolose e negare la necessità delle terapie oncologiche riconosciute.