
Nel giugno 2015 papa Francesco ha pubblicato l'enciclica dal titolo emblematico "Laudato si'" che rievoca la preghiera del Poverello di Assisi. Essa è un invito diretto alla cura della casa comune dove si richiama con urgenza "ogni persona che vive su questo pianeta" ad avviare un dialogo e iniziare a trasformare i cuori e le comunità per fermare il riscaldamento del pianeta e combattere la crisi climatica. L'impegno per la "Laudato si'" è una campagna internazionale del Movimento cattolico mondiale per il clima (GCCM) volta a incoraggiare la comunità cattolica ad agire in tale direzione.
La storia della scienza ricorda due anni memorabili: il 1666, durante il quale l'attività scientifica di Isaac Newton pose le fondamenta della rivoluzione fisica e matematica del XVII secolo, e il 1905, anno in cui Albert Einstein tracciò un nuovo orizzonte che avrebbe trasformato radicalmente le prospettive scientifiche del XX secolo. Nel 1905 il geniale scienziato scrisse cinque articoli riguardanti la teoria della relatività ristretta, la teoria corpuscolare della luce, il moto browniano e una nuova determinazione delle dimensioni molecolari. Da allora in poi, la fisica non sarebbe mai più stata la stessa! Einstein mandò in frantumi molte convinzioni scientifiche radicate e si impose come il massimo fisico teorico del suo tempo. Ognuno di questi cinque articoli è presentato qui in versione integrale, con un'introduzione in cui John Stachel, uno dei più autorevoli studiosi di Einstein, ne traccia lo sviluppo all'interno del panorama scientifico dell'epoca e ne evidenzia l'importanza storica. Il volume ha una prefazione di Roger Penrose e una premessa di Silvio Bergia.
Il demonio può attaccare ferocemente l’immaginazione umana.
Mentre l’immaginazione illuminata dalla fede ed innestata all’intelligenza può formare dei “geni”, all’opposto l’immaginazione umana innestata con il demonio può trasformare la persona in un serial killer, come osserviamo nella psichiatria criminale.
Simone Morabito è uno dei più noti medici chirurghi viventi per la sua scoperta del cosiddetto medico elettronico (sistema brevettato per porre diagnosi cliniche con l’ausilio del computer). Laureato in medicina e chirurgia con 110/110 e lode accademica a 24 anni nel 1960, è specialista in psichiatria, neurologia, psicoterapia e pediatria e ricercatore presso le Università degli Studi di Stato nella Clinica delle Malattie Nervose e Mentali. Ha ottenuto l’ottimo servizio come ricercatore neuropsichiatra (titolo accademico di Stato). Per la sua scoperta di un package elettronico per la diagnosi clinica in medicina e chirurgia, l’Istituto delle Scienze di Parigi ha inoltrato un dossier scientifico per l’assegnazione del premio Nobel.
Usando un linguaggio semplice e rigoroso, Marcello Ticca sfata i falsi miti che influenzano negativamente le nostre scelte a tavola e che demonizzano piaceri innocenti come un buon pane fragrante, magari di farina bianca, o un piatto di spaghetti a cena.
Un libro prezioso e di piacevole lettura anche per chi pensa di non essere stato influenzato dalle mode alimentari più recenti.
Elisabetta Moro, “Il Mattino”
Solo un ricercatore che ha dedicato la sua vita a studiare gli alimenti, gli effetti di questi sull’organismo e le diete corrette per perdere peso poteva raccogliere tutti i luoghi comuni sull’alimentazione. Un libro che rivoluziona l’argomento, evidenze scientifiche alla mano, e ci accompagna senza imposizioni, obblighi o divieti.
Carla Massi, “Il Messaggero”
A fine lettura vivremo più serenamente il rapporto con quel che mettiamo nel piatto.
Marino Niola, “Il Venerdì di Repubblica”
Siamo sicuri che mangiare la pasta di sera faccia ingrassare, che la cioccolata provochi l’acne e l’ananas e il pompelmo aiutino a dimagrire? Siamo prigionieri di tanti luoghi comuni sul cibo... da sfatare per riappropriarci di uno stile alimentare più equilibrato e consapevole.
“L’ombra di Einstein” di Seth Fletcher narra della scoperta che ha entusiasmato i media di tutto il mondo, dimostrando che il grande fisico tedesco aveva sempre avuto ragione.
Il 10 aprile scorso - alle 15:00 ora italiana - Sheperd S. Doeleman, detto Shep, ha mostrato al mondo la prima immagine di un buco nero. L’evento è stato seguito in diretta internazionale, destando meraviglia e diventando in breve tempo uno dei post più virali di sempre nei social media. Per arrivare a ottenere quell’immagine, per quanto sfocata e, per alcuni, deludente, un gruppo di decine di scienziati ha tuttavia lavorato quasi quindici anni. Seth Fletcher ha seguito il lavoro di questo gruppo di visionari dall’interno condividendo insieme a loro le delusioni per gli insuccessi incontrati lungo il cammino e, soprattutto, la gioia infinita del risultato finale. Perché dentro a quell’immagine sfocata, già diventata un’icona nell’immaginario collettivo, si coglie forse un vero e proprio miracolo della scienza contemporanea. I buchi neri, oggetti teorici risultati dai calcoli matematici di Einstein, fino a ieri erano una possibilità, ma non una certezza. Dal 10 aprile sappiamo che esistono davvero: li abbiamo letteralmente visti.
Questo libro è la storia di questa scoperta epocale, la storia di come una teoria di cento anni fa – quella della relatività di Einstein – possa ancora dare frutti, meravigliosi e inaspettati, dalla profondità del cosmo. Con una prosa in presa diretta, Seth Fletcher ci racconta in "L'ombra di Einstein" tutta l’emozione di questa scoperta, giorno per giorno, nel suo compiersi, e ci regala la gioia di vivere in prima persona uno dei momenti più eccitanti della scienza dell'ultimo secolo.
Il libro di Giovanni Lo Presti, l'ultimo di una lunga serie dedicata al tema dell'evoluzionismo, ha il pregio di affrontare questioni complesse con un linguaggio sì scientifico ma alla portata di un pubblico più ampio. Qual è stato il processo che ha portato alla comparsa della prima cellula con capacità di autoriprodursi? Perché le fondamentali acquisizioni della genetica di oggi mettono in crisi le ormai datate intuizioni di Darwin?
Un tempo si tracciavano le migrazioni degli animali seguendo le loro tracce lasciate sulla Terra; oggi satelliti, droni, trappole fotografiche, reti cellulari, app e accelerometri ci permettono di guardare il mondo come non è mai stato fatto prima. Grazie a ricerche pioneristiche nel monitoraggio degli animali e nella raccolta dei dati, il geografo James Cheshire e le infografiche di Oliver Uberti raccontano le storie dei comportamenti degli animali selvatici. Conducendo il lettore lungo i viaggi percorsi in tutto il mondo da foche, squali, elefanti, calabroni, gufi, tartarughe e molti altri, «L'atlante della vita selvaggia» racconta come le capinere rilevano le tempeste in arrivo usando le vibrazioni sonore, perché le cicogne preferiscono le discariche al foraggio e segue i pitoni che corrono attraverso le Everglades, il lupo solitario che attraversa le Alpi e le megattere che visitano le montagne sottomarine. Un libro illustrato che utilizza la tecnologia, la scienza dei dati e la grafica per condurci a una comprensione più ampia dell'affascinante regno animale.
Un libro che vuole investigare il rapporto tra paziente e neuropsicologo. È un viaggio attraverso il labirinto a nido d'ape formato dalle stanze di un grande ospedale di Londra, dove ogni stanza contiene due persone, il paziente e il medico. La connessione tra i due è mai possibile, o meglio dove inizia il confine tra le due personalità? Prima di andare a vivere in una remota zona dell'India, A.K. Benjamin, pseudonimo del dottor Andrew Mitchell, ha esercitato come neuropsicologo per oltre dieci anni in un rinomato ospedale di Londra: questo è il suo libro di memorie, un percorso fratturato, triste, giocoso, brillante e conflittuale. Ma è anche il libro che vuole mettere in crisi il concetto stesso di autorità del medico.
Il racconto della scoperta, alla Royal Society di Londra, della lettera originale di Galileo all'allievo Benedetto Castelli su cui si basa la condanna del copernicanesimo da parte della Chiesa. La lettera, che si credeva perduta, rappresenta uno snodo nella nascita della cultura moderna: per la prima volta Galileo, nel difendere la teoria eliocentrica, rivendica la necessità di distinguere l'ambito della scienza da quello della Sacra Scrittura. Con la trascrizione del manoscritto, dove si possono vedere le correzioni apportate da Galileo alla lettera quando fu avvertito di essere stato denunciato alle autorità ecclesiastiche.
Uno degli aspetti meno conosciuti dell’ebraismo è la sua vocazione a ispirare all’umanità il senso del rispetto per la Creazione: diciassette secoli di persecuzioni, di roghi che bruciarono assieme ebrei, alchimisti e streghe, hanno spinto la cultura ebraica a rendere sempre meno visibile il suo profondo legame con la Natura. Tuttavia, se si sa dove cercare, ci si accorge che i testi sacri dell’ebraismo traboccano di rimandi agli animali, alla saggezza che rappresentano e al trattamento compassionevole e pieno di gratitudine cui hanno diritto. Scopriremo insieme all’autrice questo tesoro di nozioni e suggestioni, ma ci spingeremo anche oltre: grazie a una ricca aneddotica, osserveremo come sia possibile anche per noi leggere nelle relazioni quotidiane con i nostri animali una vasta gamma di insegnamenti, di messaggi e di intuizioni che ci apriranno gli occhi verso un sapere superiore.
Le neuroscienze stanno oggi offrendo nuove prospettive di ricerca in un campo fino ad ora ritenuto di competenza esclusiva delle religioni. Questo saggio affronta l’analisi dell’esperienza spirituale, vissuta e studiata in contesti diversi, in tono semplice e divulgativo, e spiega il funzionamento delle tecnologie e degli strumenti utilizzati nella ricerca. Nel rapporto tra spiritualità e strutture cerebrali, tra preghiera e neuroteologia, si aprono nuovi orizzonti di indagine scientifica in sintonia con le riflessioni del gesuita Teilhard de Chardin, che già nel primo Novecento immaginava una convergenza di religione e scienza.
Antico sogno dell'uomo, nel dopoguerra la conquista della Luna divenne un obiettivo di interesse strategico e propagandistico per ciascuno dei due blocchi di qua e di là dalla Cortina di ferro: ultimo gradino d'una scalata allo spazio poggiata sull'esperienza degli scienziati nazisti e motivata dalle nuove esigenze militari. Grazie al genio di Sergej Korolëv i sovietici vinsero tutte le tappe di un'eroica epopea, ma sul traguardo dovettero arrendersi alla sorte e alla maggiore potenza degli americani.