
Da sempre misuriamo il mondo. Per conoscerlo ed esplorarlo, per viverci, per interagire con i nostri simili. L'umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro. Ci sono voluti però millenni perché due rivoluzioni, quella scientifica iniziata con Galileo e quella francese, avviassero il percorso per rendere il sistema di misura condiviso e non più basato su deperibili artefatti umani, ma su elementi invariabili e universali della natura. Un cammino poco noto che è però una delle principali conquiste scientifiche e sociali dell'era moderna. Oggi con solo sette unità di misura fondamentali - metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela - misuriamo e cerchiamo di comprendere la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell'universo. Queste unità fondamentali sono protagoniste di sette affascinanti racconti che, insieme ai grandi della scienza e a tanti inaspettati personaggi, conducono il lettore in un viaggio alla scoperta della fisica - da Galileo a Einstein, dalla meccanica di Newton alla quantistica - e di come la scienza aiuti a costruire un futuro sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Con un finale a sorpresa.
Il "cielo stellato sopra di noi" è stato da sempre fonte di curiosità, motivo di stupore e oggetto di osservazioni appassionate, anche in virtù delle suggestioni trascendenti che suscita la sua apparente eternità. Un cammino di conoscenza e di coscienza cominciato migliaia di anni fa e che negli ultimi quattro secoli ha conosciuto una crescente accelerazione grazie ai progressi della tecnologia e alla proliferazione di quei giganti sulle cui spalle siamo potuti salire per guardare sempre più lontano: pensatori e scienziati che per semplicità chiameremo geni. Con un linguaggio semplice e adeguato a lettori che non abbiano specifiche competenze scientifiche ma amino tenersi informati, il libro offre alcuni flash sull'avvincente percorso per aspera ad astra, soffermandosi su alcune delle tante pietre miliarie degli ormai innumerevoli geni che hanno concorso a posarle.
Siamo a metà del cammino, il traguardo è ancora lontano e il tempo sta per scadere. Dobbiamo agire subito, se vogliamo che il secolo verde - iniziato nel 1970 con il primo Earth Day e destinato a concludersi cento anni dopo, quando l'India, il paese più popoloso del mondo, dovrebbe azzerare le proprie emissioni di anidride carbonica - non si tramuti in un secolo grigio, o addirittura nero. Ci sono profonde conseguenze del ritorno della guerra nel cuore dell'Europa anche per le politiche energetiche. La transizione ecologica è resa più complicata per l'aprirsi di nuove contrapposizioni geopolitiche. Intanto, ci rendiamo conto degli effetti dei cambiamenti climatici in atto; con eventi estremi sempre più frequenti; siccità prolungate; scioglimento dei ghiacci; migrazioni; carenze produttive e aumenti dei prezzi dell'energia e dei prodotti agricoli, con crescita delle povertà. Eppure, mai come oggi abbiamo a portata di mano strumenti tanto potenti ed efficaci per invertire la rotta, a patto che alla volontà politica dei governanti si unisca il consenso delle opinioni pubbliche, specialmente quando le scelte da compiere si mostrano impopolari. Perché ciò accada, scrive Francesco Rutelli, dobbiamo porci un grande obiettivo: approfittare della necessità di una rivoluzione green per realizzare la più ambiziosa e articolata politica occupazionale dell'età contemporanea, «approdando alla creazione di nuovi e buoni posti di lavoro "verdi"». Gli enormi passi avanti della ricerca (associati alle trasformazioni tecnologiche in corso) sostenuti dalla vivida sensibilità delle nuove generazioni ai temi ecologici possono imprimere una svolta decisiva a un rinnovamento che è ancora possibile. Ma sbrighiamoci, il tempo sta davvero per finire.
Non possiamo più permetterci di pensare che la salvezza dell'uomo non sia anche la salvezza di tutte le altre specie viventi. Prima capiremo che l'unica soluzione possibile è salvarsi insieme, prima riusciremo a pensare a una strategia efficace. Cosa accomuna il triste destino delle ultime due femmine di rinoceronte bianco, Najin e Fatu, di Lonesome George, solitaria testuggine gigante, del lupo di Tasmania e dell'alca impenne? Sono tutti protagonisti di quella che possiamo definire la sesta estinzione di massa. Secondo le stime attuali, il 99,9% delle specie del nostro pianeta è già scomparso, ma se in passato erano stati immensi disastri naturali a causare le cosiddette «big five», le cinque precedenti grandi estinzioni, oggi nell'era dell'Antropocene, i responsabili dei cambiamenti nella biodiversità siamo noi, la «specie prepotente». Non c'è da girarci intorno, e Maurizio Casiraghi, appassionato zoologo, non lo fa. Con straordinaria capacità narrativa ci coinvolge in storie toccanti e rivelatorie, e ci richiama all'azione. Sta a noi cambiare atteggiamento verso il pianeta e i suoi condomini, e fare in modo che si possa continuare ad abitarlo. Perché il mondo senza panda non è solo meno bello, ma rischia di essere un luogo per noi sempre meno ospitale.
Questo sussidio, sullo stile della "Carta d'identità", ci aiuta, in modo semplice e sintetico, a conoscere il Creato: la nostra casa in cui viviamo e ci muoviamo. È anche uno strumento divulgativo per conoscere alcuni termini scientifici che riguardano il nostro pianeta Terra, affinché lo apprezziamo sempre di più e ci rendiamo conto di quanto siano importanti per noi la sua cura e il suo rispetto. Queste pagine quindi desiderano stimolarci a guardare intorno a noi e a farci cogliere dalla meraviglia e dallo stupore per la bellezza e per la perfezione che ci circondano; sono soprattutto un invito a scoprire la firma di Dio nella creazione per ringraziarlo e per lodarlo di questo grande dono.
Prona al volere dello spietato dominatore o grembo materno di cui l'essere umano non è che uno dei figli: qual è il vero volto della natura? E gli sconvolgimenti che stiamo vivendo rappresentano una seconda cacciata dal Paradiso o possono essere un'occasione per liberarci da ideologie e falsi miti che ci hanno condotti alla situazione attuale? Tra scienza e filosofia, Philipp Blom risale alle origini delle grandi narrazioni e creazioni artistiche che hanno modellato la nostra visione del mondo, mostrando come «ogni volta che distinguiamo tra cultura e natura, economia ed ecologia, ogni volta che la virtù sembra coincidere magicamente con il proprio tornaconto e i privilegi appaiono giustificabili è all'opera un pensiero di matrice teologica». Dalla convinzione che esistano gerarchie naturali sono scaturite infatti forme sempre nuove di sottomissione: dell'uomo sulla donna, di una nazione sulle altre, della cultura occidentale su immaginari e tradizioni differenti. Se gli illuministi hanno elevato il dominio a vocazione suprema del genere umano, tanto il capitalismo quanto il comunismo hanno dichiarato guerra alla natura, confondendo la sopraffazione con la ragion di Stato. Ripercorrendo gli snodi fondamentali che hanno segnato il nostro rapporto con il pianeta, Philipp Blom rimette in questione riti e rappresentazioni simboliche, dalle pitture rupestri ai dipinti di William Turner, dalle temerarie interpretazioni del volo di Icaro alle rivoluzionarie intuizioni di Alexander von Humboldt. In questa indagine universale sulle tracce di un'idea, l'invito ad andare oltre il catastrofismo e a usare l'immaginazione per «rendere il mondo nuovamente abitabile, anche in senso filosofico».
Una palla infuocata si è trasformata in milioni di anni in ciò che noi chiamiamo Terra: un agglomerato di rocce sufficientemente solido da ospitare i vasti oceani della nostra 'arancia blu' e grandi continenti in perpetuo movimento. Un ambiente dove la vita ha prosperato, e continua a farlo nonostante tutto e tutti. Eppure di questo spazio, su cui poggiamo i piedi tutti i giorni e che ci nutre, spesso sappiamo pochissimo. In questo libro, allora, ci muoveremo attraverso i luoghi dove è possibile comprendere la storia della Terra e i profondi legami che essa ha con la storia della vita: dalle tenui tracce della sua origine, più di tre miliardi di anni fa, fino alle prove della coevoluzione del pianeta con il mondo vivente. Andremo alla scoperta di alcuni dei suoi luoghi più incredibili, dalla fossa delle Marianne alla cima dell'Everest, passando per le miniere del Sudafrica e le scogliere coralline tropicali. Il nostro sarà anche un viaggio nel tempo, perché è impossibile raccontare la storia della Terra tralasciando le storie dei protagonisti della sua esplorazione, dalle prime intuizioni sulla sua forma fino alle recenti esplorazioni dei fondali oceanici. Una storia della Terra che propone un approccio globale alla comprensione del pianeta e della sua fisiologia, una dimensione culturale oggi più che mai necessaria.
Dobbiamo trovare la via per tornare a uno stile di vita non snaturato e imparare a ripristinare la buona salute affrontando le cause e non soltanto i sintomi dei nostri problemi.
Il Metodo Gerson ci rende capaci di ciò, sia che stiamo cercando di guarire da unadelle infinite malattie croniche degenerative, sia che vogliamo uscire da un genericostato di sotto-salute.
Grazie ai successi che si possono ottenere dalla sua applicazione, il Metodo Gerson - basato principalmente su una dieta di succhi di verdure, ricette vegetariane e rimedi fitoterapici - è oggi conosciuto e applicato da medici e terapeuti, ospedali e cliniche in molte parti del mondo.
Arricchito dalla presentazione di numerosi casi-testimonianza, il testo poggia su un’aggiornatissima bibliografia, che comprova la validità scientifica del Metodo e approfondisce temi di grande attualità come le interazioni di questa terapia con chemioterapia e radiazioni.
«Non lo so se l'idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un'avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri, che pullulano nell'universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po' più in là...?» (l'autore)
«Non sono né un pessimista né un ottimista, sono solo uno scienziato che prova a spiegare come funziona davvero il mondo». Su cosa si regge un sistema globale in cui per fare arrivare un pollo in tavola è necessaria una quantità di energia pari a mezza bottiglia di greggio? Tra i massimi esperti di scienze ambientali, Vaclav Smil descrive con straordinaria chiarezza i meccanismi complessi che permettono il nostro benessere e immagina, per noi, un futuro possibile. Il mondo in cui viviamo consuma 370 milioni di tonnellate di plastica l'anno, 150 milioni di ammoniaca, 1,8 miliardi di tonnellate di acciaio e 4,5 miliardi di tonnellate di cemento. Il lavoro ormai decennale di Vaclav Smil si fonda su una certezza incrollabile: per affrontare qualsiasi problema in maniera efficiente è necessario conoscere i fatti e partire dai dati. Accompagnati nell'esplorazione di principî e macrosistemi ci scopriremo di volta in volta sorpresi, indignati, fiduciosi. E, a lettura ultimata, certamente più informati e consapevoli.
All’interno del Movimento No Tav si è costituito un gruppo di cattolici che, unendo preghiera, riflessione e azione, ha deciso di dare concre-tezza a un'idea forte di ecologia integrale attraverso il confronto tra l’enciclica Laudato si’ e gli impatti sull’ambiente legati alla linea ferro-viaria Torino-Lione. Citando i documenti ufficiali e le parole dei politici, riferendo i dati riportati negli anni dai giornali, e attraverso un confronto continuo con il Magistero della Chiesa, ecologia, salute, economia e po-litica vengono ricondotte al centro del dibattito in una forma inedita e illuminante.
"Lo stato di degrado della nostra casa comune merita la stessa attenzione di altre sfide globali quali le gravi crisi sanitarie e i conflitti bellici. Vivere la vocazione di essere custodi dell'opera di Dio è parte essenziale di un'esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell'esperienza cristiana". Papa Francesco.
Questo libro è il frutto della riflessione del Gruppo Cattolici per la Vita della Valle che si è a lungo riunito per analizzare il progetto Tav Torino-Lione alla luce dell’enciclica Laudato si’. Questa riflessione parte proprio dal grave monito che papa Francesco lancia nel suo documento: "Le previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con disprezzo e ironia. Potremmo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizie. Il ritmo di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente ha superato la possibilità del pianeta, in maniera tale che lo stile di vita attuale, essendo insostenibile, può sfociare solamente in catastrofi, come di fatto sta già avvenendo periodicamente in diverse regioni" dalla Prefazione di Alex Zanotelli
Il volume, dal titolo volutamente provocatorio - Si può vivere senza scienza? - raccoglie i contributi più significativi elaborati nei lavori dell'area di ricerca Sefir e presentati in un convegno avente lo stesso titolo, con la partecipazione di varie decine di scienziati e ricercatori - italiani e internazionali - provenienti da campi disciplinari diversi quali le scienze naturali e umane, la filosofia e la teologia. A tali contributi sono stati aggiunti testi riguardanti alcune riflessioni tematiche frutto del dibattito instaurato nel convegno stesso. In un panorama culturale sempre più sensibile all'interdisciplinarità e alla relazione sinergica tra scienze naturali e teologia si offre al lettore questo testo nella convinzione di poter stimolare e arricchire la propria personale riflessione.