Delitto passionale od omicidio passionale sono termini con cui i mass-media raccontano la morte delle donne per mano della violenza maschile, quando a compiere il reato è un uomo che era vicino alla vittima: un fidanzato, un marito, un ex, un amante respinto. Queste definizioni dell'omicidio passionale contengono il riferimento non alla vittima, ma al movente, che viene così individuato nel binomio amore/violenza. Purtroppo ci si dimentica che più che al movente bisogna fare riferimento alla vittima, perché il primo dei diritti di ogni essere umano è il diritto alla vita. Scopo di questo studio è analizzare la dimensione patologica della passione, spiegando le motivazioni, la genesi e la dinamica di questi delitti.
Quella contro il cancro non è mai stata, né sarà mai, una guerra facile. L'avversario da combattere, l'"imperatore di tutti i mali", sembra avere risorse inesauribili. Appena crediamo di averlo sconfitto, rialza la testa, muta sembianza, rimescola le carte. Eppure tante battaglie sono già state vinte: oggi, grazie alla diagnosi precoce e alla prevenzione, parecchi tumori sono diventati curabili. Altri possono essere gestiti dal paziente come una malattia cronica. Non dobbiamo però abbassare la guardia. La vittoria è ancora lontana. Ma arriverà. Ne è convinto Virgilio Sacchini che, dopo essere stato assistente di Umberto Veronesi all'Istituto dei Tumori di Milano, dal 2000 fa parte dell'équipe di senologia del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Oltre che all'aspetto clinico e scientifico della malattia, Sacchini ha sempre guardato con attenzione anche ai risvolti umani di quello che Susan Sontag chiamava "il lato notturno della vita". Sa che ogni paziente rappresenta una storia a sé. Che, prima di tutto, è una persona. In "Andrà tutto bene" ripercorre le tante esperienze vissute nel corso della sua lunga esperienza di medico e di chirurgo. Incontri e biografie che non ha voluto dimenticare. C'è il soldato americano Frank che, pur di non ripiombare nell'inferno delle missioni di guerra in medio oriente, si ostina a credere di essersi ammalato di cancro. C'è Valery, che ripete di non volersi curare ma, forse, è soltanto il suo modo per chiedere aiuto. C'è la psicologa Paulette, che mette la sua malattia al centro di tutto e intraprende con entusiasmo il viaggio verso la guarigione. Sì, perché "nei momenti difficili" ci ricorda l'autore, "anche chi si ritiene debole può trovare risorse che nemmeno lui riteneva di possedere. Insomma, contrariamente a quanto Manzoni metteva in bocca al pavido don Abbondio, il coraggio uno 'se lo può dare'. Eccome". In questo libro Sacchini racconta anche molto di sé, le amicizie e i luoghi della sua infanzia, gli anni di studio e di formazione, l'avventura professionale in America, ma soprattutto ci illustra le ultime frontiere della ricerca sul cancro, le terapie più innovative, i farmaci più promettenti. "Andrà tutto bene" è il diario sincero e appassionato di un medico e di un uomo che fotografa con lucidità le contraddizioni e i conflitti del nostro tempo. E che ci aiuta a guardare al futuro, alle nostre fragilità e sofferenze con fiducia e coraggio. Solo così potremo vincere.
Tiziano Fratus è riuscito nella mirabile impresa di rendere la sua passione per gli alberi un vero e proprio - seppur bizzarro - lavoro. Ma cosa significa essere cercatore d'alberi? Cosa significa "parlare con gli alberi"? Secondo l'autore "ascoltare gli alberi vuol dire capire, vuol dire conoscere, vuol dire approfondire, vuol dire abbellirsi e arricchirsi, vuol dire espandere la capacità di sentirsi una creatura di Dio - o della natura - nel mezzo di un pianeta che vive e pulsa e respira, a ogni suo battito". Questa non è solo una guida per chi vuole allevare il suo cercatore di alberi interiore, ma anche - se non soprattutto - una fonte di ispirazione filosofica e contemplativa. Per chiunque ami ricavarsi del tempo per passeggiare in mezzo al verde o nell'alveo di una riserva naturale, piuttosto che nella Milano dell'Expo o della Roma immobilizzata dal traffico. Un libro per imparare e riflettere: un viaggio nella natura, sempre e necessariamente con il naso all'insù, oggi arricchito da nuovi testi e quarantotto spettacolari fotografie.
I sei brevi romanzi in cui perdersi in questo libro sono quelli di Marie Curie (1867-1934), Lise Meitner (1878-1968), Emmy Noether (1882-1935), Rosalind Franklin (1920-1958), Hedy Lamarr (1914-2000) e Mileva Mari? (1875-1948). Per molti saranno nomi sconosciuti, eppure queste sei donne sono state delle pioniere. Sono nate tutte nell'arco di cinquant'anni e hanno operato negli anni cruciali e ruggenti del Novecento, che sono stati anni di guerre terribili, ma anche di avanzamenti scientifici epocali. C'è la chimica polacca che non poteva frequentare l'università, la fisica ebrea che era odiata dai nazisti, la matematica tedesca che nessuno amava, la cristallografa inglese alla quale scipparono le scoperte, la diva hollywoodiana che fu anche ingegnere militare e la teorica serba che fu messa in ombra dal marito. Le sei eroine raccontate da Gabriella Greison non sono certo le sole donne della scienza, ma sono quelle che forse hanno aperto la strada alle altre, con la loro volontà, la loro abilità, il talento e la protervia, in un mondo apertamente ostile, fatto di soli uomini. Sono quelle che hanno dato alla scienza e a tutti noi i risultati eclatanti delle loro ricerche e insieme la consapevolezza che era possibile - era necessario - dare accesso alle donne all'impresa scientifica. Non averlo fatto per così tanto tempo è un delitto che è stato pagato a caro prezzo dalla società umana. Sono sei storie magnifiche. Non sempre sono storie allegre e non sempre sono a lieto fine, perché sono racconti veri, di successi e di fallimenti. Ma è grazie a queste icone della scienza novecentesca e al loro esempio che abbiamo avuto poi altre donne, che hanno fatto un po' meno fatica a farsi largo e ci hanno regalato i frutti del loro sapere e della loro immaginazione. Dietro di loro sempre più donne si appassionano alla scienza, e un domani, in numero sempre maggiore, saranno libere di regalarci il frutto delle loro brillanti intelligenze.
Protagonista di romanzi, film, fumetti, lo scienziato pazzo - archetipo nato con la scienza moderna e, dunque, vecchio di secoli - in fondo non è altro che la caricatura di uno scienziato "normale". Motivati dal desiderio di conoscere, infatti, gli scienziati hanno spesso condotto esperimenti pericolosi, ridicoli, addirittura macabri, che ai nostri occhi possono apparire folli: cadaveri pietrificati, teste trapiantate, elettroshock e lobotomie cerebrali, ingestione di droghe e lavaggio del cervello. Il libro presenta una carrellata di questi personaggi e dei loro esperimenti incredibili... ma veri!
Raccontando la storia e le storie del Premio Nobel, le singolari vicende, controversie e i conflitti legati al più prestigioso premio scientifico del mondo, i loro riflessi e intrecci con la società, la politica e la cultura, Massimiano Bucchi riflette sull'immagine pubblica della scienza e sui suoi cambiamenti dal primo Novecento a oggi. Un percorso originale e avvincente per comprendere il ruolo sociale della scienza, attraverso le storie e i personaggi che hanno segnato il suo premio più famoso. Dall'appassionante e tormentata vicenda del Nobel a Einstein, ai «fantasmi» dei Nobel clamorosamente mancati; dalle assegnazioni più discusse alle scoperte premiate in seguito rivelatesi errate; dai premi Nobel che sono divenuti celebrità a quelli quasi completamente dimenticati. Il volume si basa su una ricca documentazione, frutto di oltre dieci anni di ricerche presso la Fondazione Nobel e l'Accademia Reale delle Scienze di Svezia, dove è custodito l'Archivio storico delle proposte e decisioni sui premi Nobel.
L'esperienza estetica del paesaggio costituisce uno dei tratti costitutivi della sensibilità contemporanea. Partendo dai concetti di natura, ambiente, territorio, il libro mette in relazione il paesaggio con gli ambienti foggiati dall'uomo, come i giardini e le città; ripercorre poi l'emergere del sentimento del paesaggio nei vedutisti e nella letteratura di viaggio. Affronta quindi la peculiarità dell'esperienza estetica del paesaggio, in cui entrano in gioco le categorie estetiche della meraviglia, del pittoresco, del sublime, della grazia e della bellezza. Da ultimo è tracciata un'originale morfologia delle bellezze naturali, con una particolare attenzione per quegli aspetti del paesaggio che più sono stati associati all'emozione estetica: il colore dell'acqua e del cielo, la terra e la roccia, il fuoco e le eruzioni dei vulcani, le rovine, le montagne.
Questo libro è il resoconto di un viaggio cosmico dalla Terra alla Luna e oltre, tra i pianeti e i satelliti del Sistema Solare. A guidare la navicella è Piergiorgio Odifreddi, che ha arruolato come membri del suo equipaggio Plutarco, il grande storico e filosofo antico, Keplero, uno dei fondatori dell'astronomia moderna, e Huygens, il maggiore scienziato vissuto nel mezzo secolo che separò Keplero e Galileo da Newton. Nel corso della sua missione Odifreddi traduce tre loro brevi capolavori, sorprendentemente legati l'uno all'altro, ne sottolinea le mirabili anticipazioni e gli intriganti errori, e non si lascia sfuggire l'occasione per spaziare dalla mitologia alla fantascienza, dalla letteratura al cinema, e dalle primordiali idee della fisica antica alle sofisticate fotografie dell'astronomia moderna. Leggendo il volto della Luna di Plutarco scopriamo quanto i Greci sapessero di meccanica e di ottica. Questa vasta conoscenza permise loro non solo di spiegare correttamente le eclissi e le maree, ma anche di affrontare scientificamente una serie di fantasiose problematiche umanistiche a proposito della Luna, dalla presenza dei mari all'esistenza dei Seleniti, partendo dalla domanda: perché la Luna ci appare come un volto umano? Un millennio e mezzo dopo Keplero fu stimolato dalla lettura del Volto della Luna e ne trasse l'ispirazione per il proprio Sogno, che Borges considerò l'atto di nascita della fantascienza moderna. Nel suo racconto si pose un'altra stimolante domanda: come apparirebbe la Terra vista dalla Luna? E le diede la risposta corretta, oggi confermata dagli astronauti, ma largamente ignorata dal pubblico. Mezzo secolo dopo Huygens prese a sua volta spunto dal Sogno, e nell'Osservatore cosmico si pose una domanda ancora più ambiziosa di quella di Keplero: come si vedrebbe il cielo dagli altri pianeti e satelliti del Sistema Solare? In particolare, da Saturno, del quale egli stesso aveva congetturato gli anelli, e da Titano, che aveva egli stesso scoperto? Leggere questo libro significa dunque intraprendere un viaggio nel tempo storico e nello spazio cosmico insieme a Plutarco, Keplero e Huygens. Per secoli essi si sono limitati a conversare a distanza, ma ora Odifreddi li riunisce in una stessa navicella, e li mette a confronto in un'opera che coniuga l'umanesimo e la classicità con la scienza e la modernità.
In questo libro il professor Lanzetta spiega che alcuni alimenti si comportano come farmaci, capaci di contrastare e prevenire l'artrosi in modo naturale. Il volume propone 100 alimenti da includere nella dieta quotidiana per la salute delle nostre articolazioni, illustrando nel dettaglio le proprietà benefiche e antinfiammatorie di ciascuno, da quelli più comuni come cereali integrali, legumi, broccoli, frutti rossi, peperoncino, ai supercibi come miso, tofu, edamame, umeboshi, semi di Chia, zenzero. Con 40 ricette fotografate, che offrono spunti e suggerimenti per combinare i 100 alimenti antiartrosi in un numero infinito di varietà, a seconda del gusto personale.
Gli alberi più antichi delle nostre città hanno uno strano destino: li sfioriamo, li guardiamo ogni giorno, ma difficilmente i nostri occhi vanno oltre. Eppure sono le creature più longeve della Terra: quando nasciamo sono già lì e con buona probabilità ci sopravviveranno. Testimoni muti delle epoche, assistono apparentemente impassibili ai cambiamenti ambientali e allo scorrere delle nostre vite. Alcuni di loro hanno fisionomie e storie eccezionali, sono individui unici e riconoscibili. Tiziano Fratus, appassionato e scrupoloso cercatore di alberi, col piglio rigoroso del naturalista e il suo inconfondibile afflato poetico, ci offre un viaggio inedito attraverso le città d'Italia in cui è possibile incontrare questi immensi eremiti secolari e ci invita a guardarli con attenzione, ad ascoltarli. Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari sono solo alcune delle tappe di questo itinerario che attraverso apposite mappe e un ricco apparato di immagini mostra il lato più ancestrale dei luoghi che pensiamo di conoscere meglio, in cui le storie dei giganti arborei si intrecciano a quelle degli umani.
Nel 1993, quando arrivò negli Stati Uniti, Alessio Fasano, giovane gastroenterologo pediatrico, era convinto di poter sviluppare un vaccino per il colera. I casi della vita, invece, lo portarono a percorrere un'altra strada: quella della celiachia e dei disturbi legati al glutine. Grazie al suo impegno e al suo instancabile lavoro di ricerca, con il suo team nel giro di pochi anni è stato in grado di aprire nuovi scenari per la diagnosi e il trattamento dei disturbi legati al glutine. In particolare per la celiachia, malattia autoimmune della quale fino agli anni '90 si sapeva assai poco: sembrava colpire una percentuale minima della popolazione e soprattutto pareva presente solo in alcune parti del mondo. La diagnosi, poi, richiedeva tempi lunghissimi, sempre ammesso che si arrivasse a una valutazione certa. Al professor Fasano si deve la fondazione del Center for Celiac Research, presso il Massachusetts General Hospital for Children, istituto che ha scritto e sta tuttora scrivendo la storia della celiachia e della sensibilità al glutine. È lì che con un gruppo di ricercatori appassionati e ostinati è riuscito a cambiare il modo in cui il mondo guarda a questa malattia, oggi riconosciuta come autoimmune, l'unica di cui si conosca il fattore scatenante. Passione e dedizione sono le prime caratteristiche di un buon medico, ma anche disponibilità ad ascoltare i pazienti e a seguirli nel percorso che li porta inevitabilmente a stravolgere la loro vita e le loro abitudini. E a gioire con loro quando tornano alla salute, perché il celiaco, ed è questa un'altra buona notizia, può condurre una vita del tutto normale. Questo libro nasce dal rapporto diretto del professor Fasano con i suoi pazienti, dei quali ha raccolto i dubbi, ascoltato le necessità, alleviato le urgenze e dato risposte alla domanda fondamentale: che cosa posso mangiare? Così "Senza glutine" offre consigli su come comportarsi per essere certi di fare le cose giuste per evitare insidiose contaminazioni alimentari, a scuola, al lavoro, al supermercato, in giro per il mondo, nella cucina di casa... E regala anche gustose ricette, tutte rigorosamente glutenfree - alcune provenienti dalla terra d'origine dell'autore, il Sud Italia -, capaci di non far rimpiangere gli alimenti del «prima».
«Siamo stati noi a generare l'epidemia di Coronavirus. Potrebbe essere iniziata da un pipistrello in una grotta, ma è stata l'attività umana a scatenarla.» (David Quammen, «The New York Times»). «Non vengono da un altro pianeta e non nascono dal nulla. I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che oggi colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all'altro fare un salto di specie - uno spillover in gergo tecnico - e colpire anche gli esseri umani ... Il libro è unico nel suo genere: un po' saggio sulla storia della medicina e un po' reportage, è stato scritto in sei anni di lavoro durante i quali Quammen ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate città cinesi. L'autore ha intervistato testimoni, medici e sopravvissuti, ha investigato e raccontato con stile quasi da poliziesco la corsa alla comprensione dei meccanismi delle malattie. E tra le pagine più avventurose, che tengono il lettore con il fiato sospeso come quelle di un romanzo noir, è riuscito a cogliere la preoccupante peculiarità di queste malattie.» («Le Scienze»)