
Il testo sostiene l'esistenza dell'energia del cosiddetto Punto Zero. Nuove scoperte scientifiche, infatti, dimostrano che l'essere umano non è solo il prodotto di una reazione chimica, ma che esiste una forza centrale, nell'universo, che organizza e governa i nostri corpi e tutta l'Esistenza. L'uomo, perciò, non è altro che un punto di energia in un campo infinitamente più vasto, con cui è in totale connessione, che è il motore centrale del nostro essere e della nostra consapevolezza. Si tratta di una scoperta in grado di sconvolgere la struttura economica mondiale, quindi anche gli studi scientifici di Newton, Darwin e Descartes che avevano teorizzato un uomo meccanico inserito in un universo altrettanto meccanico di cui semplicemente subirebbe le leggi. Il Campo del Punto Zero, quindi, è un oceano di vibrazioni microscopiche che, in tutto l'universo, riempiono lo spazio esistente tra tutto ciò che è costituito di materia e che prima era ritenuto vuoto. È la vera base del nostro universo, un mare di energia pulsante in cui ogni elemento (quindi anche l'uomo) è connesso con qualsiasi altro attraverso una fitta ragnatela invisibile.
Ancora alla soglia degli anni quaranta Claude Shannon usava intelligence per parlare di informazione, un termine che avrebbe cominciato davvero a diffondersi solo qualche anno più tardi, con la sua "Teoria matematica delle comunicazioni", insieme a una parolina, bit, destinata a diventare una delle più pervasive dell'ultimo mezzo secolo. Amata e vituperata, quella parolina segna un punto di passaggio fondamentale: quando l'informazione diventa una grandezza quantificabile e misurabile. Difficile valutarne davvero l'importanza, ma James Gleick ci prova, raccogliendo i fili sparsi di una storia che parte da lontano, dai poemi omerici e dall'invenzione della scrittura e dell'alfabeto, passando per la lessicografia e i dizionari, i codici crittografici e le moderne tecnologie della comunicazione. E lungo la strada si incontrano figure chiave, talora insospettate: i compilatori di antichi dizionari o i curatori dell'Oxford English Dictionary; l'inventore del primo calcolatore, Charles Babbage; la sua musa, Ada Byron, figlia dell'illustre poeta; e una serie di altre personalità fondamentali come Samuel Morse con il suo codice telegrafico, il matematico Alan Turing, il creatore della teoria dell'informazione Claude Shannon o il fondatore della cibernetica Norbert Wiener. Conclude con la vera e propria epoca dell'informazione, il mondo contemporaneo dove tutti sono, volenti o nolenti, esperti di bit e byte. Sotto un diluvio di segni e segnali, notizie e immagini, blog e tweet.
L'agricoltura è storia sociale condivisa e al tempo stesso storia specifica, localmente connotata in modi significativi. Le differenze agroalimentari hanno avuto sicuramente effetti importanti sulla storia delle vicende umane, condizionando la qualità della vita individuale e collettiva. A partire dagli elementi che caratterizzano il mondo agricolo - terreno fertile, acqua, biodiversità, imprenditoria agraria - si propone qui al lettore un viaggio nell'evoluzione della scienza di coltivare le piante, dal primo manuale di agronomia sumerico ai moderni testi di agroecologia. Incontreremo personaggi importanti come Jethro Tuli, pioniere dell'agricoltura moderna, da cui prese il nome il celebre gruppo rock, e Nazareno Strampelli, l'agronomo che, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, riuscì a raddoppiare la produzione di grano in Italia. Senza trascurare momenti di svolta come la domesticazione della patata in epoca preincaica e gli "orti di guerra" sorti durante l'assedio di Leningrado. Racconti affascinanti, che riassumono gli snodi principali di cento secoli di storia agroalimentare, utili per affrontare future questioni legate alla produzione di alimenti, alla cura del territorio, all'impiego sostenibile delle risorse.
"I segreti della vita sono ormai tutti noti. Restano da chiarire molti dettagli, non certo facili, ma in fondo dettagli. Non mi sembra che questo possa veramente interessarla." La considerazione di Jacques Monod, rivolta a un giovane Piattelli Palmarini ancora indeciso sulla direzione da dare ai suoi studi, è rivelatrice della visione che gli scienziati avevano della biologia e della genetica all'inizio degli anni Sessanta del Novecento. Serpeggiava, infatti, tra i giganti della scienza di quel periodo "una soddisfatta sensazione di fait accompli": tutto ciò che doveva essere scoperto era stato scoperto, gli obiettivi da raggiungere, raggiunti. L'"ottavo giorno della creazione", secondo la felice formula coniata da Horace Freeland Judson, volgeva al termine. Sarebbe però sbagliato credere che coloro che sono venuti dopo le straordinarie scoperte descritte nel classico libro dello storico della scienza americano - prima fra tutte la decifrazione del codice genetico - siano solo nani sulle spalle dei giganti. Lo dimostra ora Massimo Piattelli Palmarini con "Il nono giorno della creazione", un titolo che è al contempo un omaggio e una dichiarazione d'intenti quanto mai esplicita. Iscrivendosi nel solco tracciato dal suo predecessore, e muovendosi con l'abilità del divulgatore tra approfondimento specialistico e narrazione esplicativa, l'autore illustra i nuovi quadri concettuali che dominano il "nono giorno".
"Il libro delle foreste scolpite" è un viaggio nel tempo alla scoperta di sé scandagliando quei luoghi dove le conifere resistono alle avversità d'un ambiente estremo e d'una terra rocciosa, là dove il resto dei viventi ha smesso di sopravvivere. Lariceti, pinete e cembrete dispersi fra quota 1900 e 2200 lungo l'arco alpino, ma anche le cortecce contorte e scolpite dei pini loricati che abitano le creste del Massiccio del Pollino, fra Calabria e Basilicata. E, infine, i pini longevi o Bristlecone Pines sulle Montagne Bianche in California, fra quota 3000 e 3900 metri, gli esemplari più antichi del pianeta (oltre 5000 anni). Un viaggio in paesaggi lunari dove la vita cerca a suo modo la strada per l'eternità. Luoghi dove l'anima si riveste di radici, di sogni, d'immaginazione.
Oggi il manicomio non è più costituito da fasce, muri, sbarre, ma è diventato astratto, invisibile. Si è trasferito direttamente nella testa, nelle vie neurotrasmettitoriali che regolano i pensieri. Il vero manicomio, oggi, sono gli psicofarmaci. Stiamo oltretutto assistendo a una vera e propria mutazione antropologica: agli psichiatri, e alle case farmaceutiche, non bastano più i malati da curare, ma servono anche i sani. Lutto, tristezza, rabbia, timidezza, disattenzione, non sono stati d'animo fisiologici, ma patologie da curare con il farmaco adatto. Cipriano sottopone a una critica severa i principali dogmi della psichiatria "moderna": a cominciare dalla diagnosi, ovvero l'urgenza burocratica di considerare "malattia" qualunque disagio psichico, a cui segue l'immancabile prescrizione di un farmaco. E quando i farmaci non sono sufficienti, ritorna l'uso nascosto delle fasce e dell'elettrochoc. È questo il nuovo manicomio, meno appariscente, più discreto, in cui diagnosi e psicofarmaco dominano la scena.
Nel libro "La dieta del supermetabolismo", Haylie Pomroy ha spiegato come scatenare il metabolismo con un uso strategico del cibo. Ci sono situazioni però in cui l'infiammazione, le disfunzioni digestive e gli squilibri ormonali bloccano il dimagrimento. La dieta Turbo fornisce un nuovo strumento per interrompere le fasi di stallo. Con la precisione e la potenza di un raggio laser questa dieta si concentra su un periodo specifico e rimuove gli ostacoli facendo perdere 1,5 chili, 2,5 o 5 chili in pochi giorni. Tre programmi alimentari mirati messi a punto per risolvere tre problemi molto diffusi: Turbo-I contrasta l'infiammazione ed elimina tossine, grasso sottocutaneo e cellulite in soli 3 giorni. In 5, Turbo-D elimina i problemi digestivi e brucia il grasso addominale restituendo una pancia piatta e un girovita sottile. Con Turbo-0 in 10 giorni riequilibra il sistema ormonale facendo sparire gonfiori e rotondità eccessive in favore di una linea e curve perfette. Per ognuno dei tre programmi troverete: un piano alimentare completo di lista della spesa e menu giornalieri facili da seguire; semplici e gustose ricette; i Success Boosters, veri e propri alleati del dimagrimento: cibi, infusi, suggerimenti ed esercizi che potenzieranno la capacità di guarigione del vostro corpo; indicazioni per riconoscere i messaggi del vostro organismo e far divampare il metabolismo.
Il volume è dedicato all'opera e all'influenza di T. Berry Brazelton, uno dei più noti e autorevoli pediatri contemporanei, e riunisce i contributi di ricercatori e clinici rinomati, tra cui Daniel Stern, Ed Tronick, Stanley Greenspan, Allan Schore, Jerome Kagan, il cui lavoro è stato ispirato dalle idee fondanti di Brazelton nel campo dello sviluppo infantile. Facendo piazza pulita di un gran numero di teorie, luoghi comuni e polemiche sul tema dell'accudimento dei bambini, Brazelton ha descritto il tipo di educazione al quale ogni bambino ha diritto in ogni società e in ogni contesto sociale, unendo le conoscenze di più discipline, tra cui la pediatria, la psicologia dell'educazione e la psicologia dello sviluppo. Partendo dall'opera pionieristica di Brazelton, gli autori illustrano l'attività di ricerca ispirata al suo insegnamento e i principali risultati che riflettono o sviluppano il suo lavoro, dall'Infant Research fino agli studi contemporanei sulle neuroscienze del comportamento, mostrando l'impatto che questo lavoro ha avuto sulla pratica professionale e sulla società in genere.
Gli esami dicono che siamo quasi sani come pesci. Eppure ci sentiamo stanchi morti. Già dalla mattina, quando ci svegliamo distrutti e ingurgitiamo caffè per darci una scossa. Poi per tutto il giorno dobbiamo ricaricarci, magari con i dolci, che danno una sferzata di energia immediata ma effimera. Ben presto siamo di nuovo a terra, in un circolo vizioso che lascia stremati. Milioni di persone soffrono di stanchezza. Non è una malattia ma ci debilita come se lo fosse. Molte possono essere le cause, la tiroide, la ghiandola surrenale, un'overdose di zuccheri (nascosti in cibi insospettabili), un'alimentazione sbagliata. Ogni causa viene qui analizzata e spiegata in maniera semplice, corredata di strategie, trucchi e ricette per cambiare le nostre abitudini e fare davvero il pieno di energia.
Letizia Tomassone delinea il suo discorso sui cambiamenti climatici attraverso il confronto con le riflessioni sulla giustizia ambientale e il ruolo dell'essere umano nella natura, le teologie ecofemministe, con la loro analisi del rapporto tra discriminazione delle donne e disprezzo dell'ambiente, le pagine della Bibbia sul posto della natura nella creazione e nella salvezza, la teologia della creazione di Calvino e le posizioni del dibattito ecumenico internazionale.
Con la ricerca che sfocia in questo libro, ho voluto dare più sistematicità al senso di interconnessione con la natura e il pianeta e fornire qualche strumento di discussione in più alle comunità cristiane che cercano di praticare una fede che faccia la differenza nella sostenibilità sociale, sul piano della giustizia, dell'ambiente e delle relazioni tra uomini e donne.
Letizia Tomassone
Sebbene deplorato da eminenti storici di professione, l'uso dell'aggettivo "medievale" come sinonimo di "retrogrado", "superato" o "caratterizzato dalla superstizione e dall'ignoranza" è ancora corrente. Eppure - dimostra James Hannam - senza i traguardi raggiunti dagli studiosi medievali non ci sarebbe stato né un Galileo, né un Newton, né, più in generale, la scienza moderna. Di questa, La genesi della scienza rintraccia le radici proprio nel Medioevo, sfatando molti miti duri a morire: non è vero che i medievali pensavano che la Terra fosse piatta, né che bisognò attendere Colombo per "dimostrare" che fosse sferica; nessuno è finito al rogo per le sue opinioni scientifiche; Copernico non visse nel timore di subire persecuzioni, né alcun Papa ha mai scomunicato comete o provato a bandire la dissezione umana e il numero zero. Al contrario, risalgono al Medioevo tutta una serie di sorprendenti scoperte e invenzioni in ambito scientifico e tecnologico: sia gli occhiali che gli orologi meccanici, per esempio, sono comparsi nell'Europa del secolo XIII. Nella stessa area geografica, inoltre, idee e strumenti provenienti dall'Estremo Oriente come la bussola, la polvere da sparo e la stampa furono perfezionati e utilizzati in ambiti prima di allora e altrove impensabili. Consapevole di sfidare un luogo comune, l'autore spiega come la mentalità e le istituzioni germogliate dal cristianesimo abbiano favorito, piuttosto che ostacolato, molti progressi scientifici.
Un investigatore privato dell'Oregon che smaschera gli illeciti finanziari grazie alla legge di Benford; un tassista di Tucson ossessionato dai numeri primi che vince il Campionato del mondo di calcolo mentale; un giovane professore francese insignito della Medaglia Fields che in patria è celebre come una pop star; un "incomprensibile" gratta e vinci basato sui numeri negativi; una "setta segreta" di matematici che scrive libri sotto pseudonimo. Dall'autore de "Il meraviglioso mondo dei numeri", una storia non convenzionale della "regina delle scienze" che costringerà tutti noi a guardare la realtà in modo diverso.