
Dal primo festino, nel 1625, ad oggi sono passati trecentottant'anni e Palermo è sempre puntuale all'appuntamento con la sua Santa Patrona. Ma è una santa che si festeggia o la città rende omaggio a se stessa, o ai potenti che l'hanno calpestata, illusa e disillusa, dai tempi del viceré a oggi? Uno scritto a metà strada tra pamphlet e saggio storico, con sapide digressioni sulle pesti reali o immaginarie raccontate da scrittori famosi, da Boccaccia a Manzoni, da Defoe a Camus, e una ricostruzione del culto di Santa Rosalia, dal poema di Petru Fudduni alle recenti spettacolarizzazioni.Nel XVII secolo Santa Rosalia spodestò le sante patrone di Palermo e ora all'alba del terzo millennio, al suo fianco è riapparso San Benedetto il Moro. Ma per liberarsi delle pesti del nostro tempo basteranno le intercessioni dei patroni celestiali e le deleghe ai miracolatori terreni?
Un'analisi e una riflessione sull'evoluzione storica delle concezioni politiche e sul costituzionalismo del medioevo cristiano.
Il volume si propone come un approfondimento sulla nascita e la fine dell'Ordine dei Templari, alla luce di recenti scoperte documentali nell'Archivio segreto vaticano.
Se davvero l'Europa in formazione ha bisogno di un'anima, è necessario che qualcuno la generi e la infonda: e forse questi tentativi di analisi e di pubblicazione possono contribuire, insieme a iniziative simili di questo segno, a dare vita a un'Europa della speranza più che della memoria e della nostalgia.