
Milioni di parole sono state pronunciate e scritte su quel giorno, ma sempre da una stessa prospettiva: dall'esterno. Jim Dwyer e Kevin Flynn hanno cambiato completamente il punto d'osservazione: il loro racconto è l'eco delle voci dall'interno. Un lavoro di ricostruzione straordinario, che si basa su centinaia di interviste, su migliaia di testimoninanze orali e su un numero infinito di telefonate, di e-mail, di comunicazioni radio. È un immenso 'ponte di voci' che, per la prima volta, permette di penetrare in un labirinto di fuoco, fiamme, polvere, fumo, minuto per minuto, da ogni piano di due grattacieli in cui era rimasto qualcuno che poteva sperare.
Fondatore della Secessione Viennese, protagonista della pittura della Vienna imperiale agli inizi del Novecento, nell'epoca cioè in cui L'Austria fu definita "il laboratorio dell'Apocalisse", Gustav Klimt (1862-1918) è stato uno dei maestri dell'arte europea del ventesimo secolo. Il volume riunisce organicamente le sue lettere più significative, molte delle quali ritrovate solo di recente. Delinea così un suggestivo ritratto psicologico dell'artista: prima turbato dalla relazione clandestina con Alma Mahler, allora minorenne; poi legato a Marie Zimmermann (una modella da cui ebbe due figli) e alla stilista Emilie Flöge, la donna che frequentò tutta la vita, con cui intrattenne un carteggio fittissimo e inspiegabilmente distaccato.
Gli ultimi soldati del Re d'Italia sono quelli che nel 1944 e '45, inquadrati nell'esercito regolare, hanno combattuto insieme con gli «Alleati» contro i tedeschi, senza odio. A distanza di cinquant'anni Corti, con la straordinaria forza evocativa della sua scrittura, offre questo altissimo romanzo che illumina la verità della storia (pp. 320, IV ed.).
L'Italia delle cento città e dei mille campanili è anche l'Italia delle cento cucine e delle mille ricette. La grande varietà delle tradizioni alimentari, specchio di un'esperienza storica dominata a lungo dal particolarismo e dalla divisione politica, è il carattere che maggiormente contraddistingue la gastronomia del nostro paese, rendendola straordinariamente ricca e attraente. Basta questo per concludere che una cucina italiana non esiste e non è mai esistita? È ciò che spesso si è portati a credere, ma la scommessa di questo libro è dimostrare il contrario, in base a considerazioni che tendono a rovesciare alcuni luoghi comuni e i più consueti modi di approccio alla storia della cucina.
"Napoli, in fondo, altro non è che la somma - non la sintesi - delle tante Napoli che ognuno intende rappresentare." La Repubblica partenopea del 1799, la Napoli borbonica e quella della belle époque sospesa tra café chantant e teatri, il rigore intellettuale di De Sanctis e Croce, le produzioni cinematografiche della Titanus, Totò, Eduardo De Filippo, gli artisti, i poeti, gli scrittori, i giornalisti, i filosofi. Ma anche le guerre, la povertà, le epidemie, le violenze, i misteri. Il comandante Achille Lauro e la politica del dopoguerra, la delinquenza, gli scugnizzi del vicolo, i bambini proletari e i ragazzi di Scampia. Napoli è universo in continuo divenire, in cui entrare con la guida di Generoso Picone, giornalista e critico letterario.
Studioso e docente universitario di storia del diritto italiano e di storia contemporanea, Carlo Ghisalberti analizza in questo volume l'evoluzione del rapporto tra istituzioni e cittadini nel corso della delicata fase della formazione dello Stato unitario italiano, le trasformazioni costituzionali risorgimentali e il modo in cui incisero sulla società civile dell'epoca.
In un arco temporale che va dalla fine dell'impero romano all'inizio del Duecento, vengono qui affrontati diversi aspetti della vita delle donne medievali - relazioni familiari, religiosità, diritti di proprietà, forme di potere - esaminando personaggi celebri, come Matilde di Canossa o Marozia, ma anche quelli meno noti o quelli per i quali l'unica "storia" a noi giunta è la volontà espressa in un atto notarile. Il libro cerca di capire come l'evoluzione politica, economica, sociale e religiosa dell'Italia medievale abbia influenzato il ruolo delle donne e come sia mutata nel tempo la loro immagine.
La questione di Gerusalemme origina in gran parte dalla mancata applicazione della risoluzione 181 dell'ONU (1947), che costituiva la città e i suoi Luoghi Santi in un corpus separatum sotto amministrazione internazionale. L'inestricabile legame tra gli aspetti religiosi e politici che la caratterizzano e la difficile situazione della regione rendono assai ardua la sua soluzione attraverso i tradizionali meccanismi del diritto internazionale. Non è certo un caso se, quando a metà del 2000 israeliani e palestinesi si sono riuniti a Camp David per cercare di comporre il loro secolare conflitto, siano state soprattutto le complesse problematiche di Gerusalemme a determinare il fallimento dei negoziati.