La «passione» di El Alamein non è fatta di alcun compiacimento guerresco, non si alimenta del mito politico della ricerca di un primato o di una egemonia. Ha piuttosto qualcosa che unifica identità, senso del dovere e pietas cristiana: un sentimento dignitoso e doloroso della guerra e della sconfitta che si tiene lontano dal disfattismo ma non cede mai alla tentazione dell'eroismo. Di scienza militare, di tattica, di manovre, nel diario c'è molto poco. C'è piuttosto la guerra nella sua immediatezza, nel suo concitato manifestarsi, nel groviglio delle confusioni che comporta la stessa intensità della battaglia.
L'idea di uno spazio europeo con un'identità propria fa parte ormai del discorso quotidiano, nella misura in cui procede e diventa tangibile l'integrazione economica e politica del continente. Ma l'idea di Europa ha una vita più che millenaria, e l'Europa ha gradatamente tracciato i propri confini e definito la propria identità differenziandosi da quanto le stava intorno. Il volume di Mikkeli da un lato ripercorre dunque questa storia; dall'altro ricapitola quegli aspetti che maggiormente hanno contribuito a foggiare l'identità europea: la contrapposizione con i barbari e il rapporto con l'altro d'oltreoceano, l'incerto confine orientale, la Mitteleuropa, infine gli aspetti culturali, politici, religiosi.
Nel 1942 le forze dell'Asse nazifascista erano vittoriose ovunque; nel 1944 divenne evidente che un esito della guerra favorevole agli Alleati era solo questione di tempo. Cosa rese possibili questo rovesciamento di equilibri? In questo libro Overy analizza i grandi settori in cui gli Alleati seppero volgere a proprio favore le sorti del conflitto: la guerra sul mare, le grandi battaglie del fronte orientale, la guerra aerea, lo sbarco in Normandia. Ma risalendo a monte, Overy mostra dove ebbe origine la superiorità militare alleata: nella maggiore capacità di riconvertire alla guerra il sistema economico, nella superiorità tecnologica, nella maggiore efficienza della dirigenza militare, e infine nella mobilitazione morale delle popolazioni.
Il quadro più completo e aggiornato della politica e delle strutture organizzative del nazismo al potere, dalla travolgente vittoria del 1933 al catastrofico crollo del 1945. Un'interpretazione originale e nuova che ha suscitato dibattiti fra gli storici e ha fatto di questo libro una lettura irrinunciabile per chiunque voglia conoscere il regime hitleriano. Norbert Frei (Francoforte, 1955), già collaboratore dell'Istituto di Storia contemporanea di Monaco, Kennedy Fellow presso la Harvard University (Cambridge, Massachusetts) e Fellow nel Wissenschaftskolleg di Berlino, insegna Storia moderna e contemporanea nella Ruhr-Universität Bochum. Le sue opere sono state pubblicate in molte lingue.
Una prosa lieve e arguta fatta di descrizioni minute e deliziose ci accompagna a vagabondare dall'alba al tramonto in una immaginaria città del Due-Trecento: una finestra sulla vita medievale.
Indice del volume: Classico e romantico; La realtà e la coscienza; L'Ottocento in Italia, in Germania, in Inghilterra; Il Modernismo; L'arte come espressione; L'epoca del funzionalismo; La crisi dell'arte come 'scienza europea'; L'arte fino al Duemila; La globalizzazione dell'arte. Alla fine del volume si trova una mappa dei movimenti artistici contemporanei nel Sistema dell'arte e un indice degli artisti, dei movimenti e dei termini.
Indice del volume: Le origini; La civiltà greca; L'arte greca; L'arte antica in Italia; L'arte romana; I primi secoli del Cristianesimo; L'arte romanica; L'arte gotica. Alla fine di ogni sezione si trovano le letture critiche che approfondiscono alcuni temi, più un dizionarietto dei termini e delle tecniche e un indice degli artisti.
Indice del volume: Il Cinquecento; Il Seicento; Il Settecento; Il Neo-classicismo; Dal Romanticismo al Futurismo. Alla fine di ogni sezione si trovano le letture critiche che approfondiscono alcuni temi più un dizionarietto dei termini e delle tecniche e un indice degli artisti.
La Repubblica turca si costituisce dopo la prima guerra mondiale e la dissoluzione dell'Impero ottomano. Dopo la seconda guerra mondiale, con la guerra fredda e la contrapposizione Est-Ovest, la Turchia diviene elemento fondamentale nel sistema della sicurezza della NATO sia nei confronti dell'Asia sovietica che nei confronti dell'instabilità politica del Medio Oriente. Con la fine del sistema bipolare si apre per il Paese una nuova fase politica per l'ingresso nell'Unione Europea che provoca però alcune tensioni interne collegate al cosiddetto fondamentalismo islamico e impone alcune scelte, come la soluzione del problema curdo e la tutela dei diritti umani. L'ingresso della Turchia nell'UE è previsto per il 2002.
Robert Harris, autore di thriller, racconta l'incredibile vicenda di un episodio paradossale ed eclatante: l'acquisto a un prezzo esorbitante dei sessanta volumi dei presunti diari di Hitler. Una storia che ha per protagonisti il falsario, i giornalisti, i collezionisti di cimeli nazisti e lo stesso Führer, misterioso, enigmatico, inquietante.