
Dopo la scomparsa della figura, dell'immagine, del quadro stesso, nell'arte sono ormai le forme e gli oggetti della vita a occupare la scena: graffiti, happening, performance, installazioni, arte del corpo e del paesaggio, sino all'irruzione del video e del digitale. Com'è cambiata la nozione di storia dell'arte? Qual è l'origine storica delle tendenze così estreme dell'arte attuale? Quali nuovi criteri di valutazione si sono andati imponendo? Queste sono le domande cui Denys Riout risponde, ampliando il più possibile l'orizzonte degli eventi e suggerendo di conseguenza l'impossibilità di una risposta univoca, offrendo al lettore tutti gli elementi di un quadro artistico e culturale assai complesso.
Uno sguardo sulla storia recente della Repubblica popolare cinese, che negli ultimi vent'anni è stata la gigantesca incubatrice dei sogni e degli incubi imprenditoriali dell'Occidente, sull'idea e sulla pratica del suo sviluppo in questo primo mezzo secolo di socialismo (1949-99). L'idea da cui si parte è che sviluppo e conflitti sociali costituiscono due facce della stessa medaglia: in tutte le sue fasi, la questione centrale del potere nella Cina socialista non è stata tanto la dicotomia tra Stato e mercato quanto piuttosto il modo in cui gli interessi sociali, economici e politici sono stati accomodati nelle strategie dello Stato, dei suoi attori, delle sue élite e dei suoi cittadini.
Per tutti gli europei le guerre del Ventesimo secolo hanno rappresentato un'esperienza che ha lasciato un segno indelebile. Quali sono state le reazioni di questi uomini posti quotidianamente di fronte alla morte di massa? Come è stata elaborata l'insostenibile realtà della guerra? In che termini l'esperienza bellica ha mutato la mentalità comune? Un libro di storia, che piuttosto che ricostruire avvenimenti, date e fatti si occupa delle idee, dei miti, delle credenze che spingono gli uomini alle azioni che fanno la storia.
Con la sua ricca documentazione e le sue analisi che combinano costantemente i fattori religioso-culturali e quelli politico-sociali, la ricerca di Dimitri Gutas costituisce uno strumento indispensabile per conoscere l'epoca nella quale l'Islam si aprì alla filosofia e alla scienza greca e per valutare la grande portata storica di questo evento.