
La sera del 31 ottobre 1926 a Bologna, nel pieno delle celebrazioni della rivoluzione fascista, venne sparato a Mussolini. Un ragazzo, identificato come l'attentatore, viene massacrato: è Anteo Zamboni, terzogenito sedicenne di un tipografo già anarchico e ora fascista e amico del leader del fascismo bolognese Leandro Arpinati. L'attentato fa scattare la reazione dei fascisti da strada e fornisce l'esca per la promulgazione delle leggi eccezionali che sanciscono l'instaurazione della dittatura. Ma Anteo è un tirannicida, una pedina di un gioco più grande di lui, o addirittura la vittima casuale di una violenza di piazza? Il volume racconta le molte e contradditorie facce di questo ennesimo mistero italiano.
"L'India è erede di una delle più antiche civiltà del mondo. Nessuna singola storia potrebbe coprire tutti i quattro millenni dell'affollato passato dell'India nella sua complessa unicità. In questo libro ho solo tentato di mettere in luce l'essenza delle qualità durevoli dell'India, tracciando le linee portanti dei suoi contributi alla storia moderna del nostro mondo, scoprendo le radici dei tragici conflitti religiosi e regionali e della povertà tenace che continua ad affliggere i suoi figli". (Dalla prefazione dell'autore).
L'Europa ha inventato lo stato moderno, ma a tutt'oggi manca uno studio che metta in luce i fondamenti storici comuni dello stato moderno sulla base di una storia comparata dei paesi d'Europa. Il risultato dello studio di Reinhard è un'antropolgia storica della politica europea, una grande ricostruzione che fa dialogare la storia istituzionale con la storia economica, sociale e culturale.
Qual'e la percezione del tempo da parte degli uomini? Cosa pensavano dello scorrere delle giornate e degli anni nei tempi passati? Un saggio stimolante tra filosofia e storia delle culture e delle scienze.
La storia documentata di un falso che rappresenta l'episodio culminante di una lunga storia di rielaborazioni prodotte nella seconda metà dell'Ottocento dalla subcultura dell'antisemitismo russo. Oltre al testo dei Protocolli, il volume presenta una raccolta completa di documenti dell'epoca molti dei quali inediti in italiano che permettono di ricollocare i Protocolli nel variegato mondo dell'antisemitismo russo, forse l'unico ancora oggi realmente vitale.
Il volume si propone di documentare aspetti finora trascurati della storia della repubblica sociale italiana. L'uso critico della fotografia, trattata con lo stesso scrupolo filologico delle altre fonti storiche, introduce a dimensioni taciute e occultate della realtà di quella drammatica fase della storia nazionale. Il 'corpus' fotografica dell'opera, corredato da brevi introduzioni e didascalie, è organizzato in cinque parti a partire dalle condizioni di identificazione delle immagini, ovvero dal punto di vista che esprimono. Si passa dall'immagine ufficiale che volle dare di sé la Repubblica sociale alla documentazione tedesca per finire con le tracce della Rsi che rimasero dopo la sconfitta.
Uno dei temi centrali per la comprensione e lo studio del mondo medioevale è quello dell’eredità e della sopravvivenza di Roma antica tra il IX e il XIII secolo. Si tratta di una questione complessa, dalle molteplici sfaccettature, che solleva alcuni interrogativi rilevanti. Come si integrano lo spazio memoriale e le tradizioni della capitale del paganesimo negli ideali e nelle strutture dell’età cristiana per eccellenza? Quale immagine ne è trasmessa ai secoli di mezzo e quali aspetti e realtà ne sono recepiti, dimenticati o volutamente respinti e obliterati? Queste e altre simili domande hanno guidato le riflessioni condotte da medievisti di fama internazionale nel corso della XIV Settimana di studio, tenutasi al Passo della Mendola (Trento) nell’agosto 1998, i cui Atti sono qui pubblicati. Le diverse relazioni muovono dalla rappresentazione ideologica dell’impero e del potere alla sfera del diritto, dalla agiografia alla liturgia, dalla politica alla profezia, attraverso l’elaborazione teologico-filosofica, l’arte, la poesia, la storiografia e le testimonianze cartografiche. Esse mettono in luce le linee di un percorso difforme, non suscettibile di risposte univoche e chiavi d’accesso universali, che si attua con passo diseguale e talora inverso, in ordine ai differenti ambiti. E tuttavia Roma – non importa se per il tramite di successive metamorfosi, nelle quali la città degli apostoli si accompagna o si sovrappone a quella dei Cesari – si conferma, anche per questi secoli, presenza viva, sempre rinnovantesi, e luogo cardinale dell’immaginario collettivo.
Le «Settimane» del Passo della Mendola, che si sono susseguite con cadenza triennale dal 1959, rappresentano per i medievisti uno dei grandi appuntamenti di rilevanza internazionale. Le «Settimane» hanno contribuito in ma-niera decisiva allo studio delle strutture e degli ideali della societas christiana dei secoli XI e XII, talora aprendo nuovi ambiti di ricerca storiografica. I volumi dei relativi Atti, arricchiti dall’apparato degli indici dei nomi propri, delle fondazioni ecclesiastiche, dei manoscritti e delle cose notevoli, costituiscono uno strumento indispensabile per lo studio di un aspetto assai significativo della civiltà medioevale. Tra le Miscellanee del Centro di studi medioevali sono disponibili presso Vita e Pensiero: «Militia Christi» e crociata nei secoli XI-XIII (1992); Chiesa e mondo feudale nei secoli X-XII (1995); Cieli e terre nei secoli XI-XII. Orizzonti, percezioni, rapporti (1998).
La nazione è una comunità tenuta insieme da vincoli di sangue, o l'appartenenza a essa è mediata da legami culturali? Già agli inizi dell'Ottocento, all'idea di nazione come luogo di esercizio dei diritti universali di cittadinanza - consolidatasi attraverso l'esperienza della Rivoluzione Francese - comincia a contrapporsi la nazione concepita come collettività riservata ai membri di un'unica stirpe. Nasce così quel populismo etnico che darà vita all'ideologia "del sangue e della terra", con le sue conseguenze estreme di odio razziale. Il libro ricostruisce lo sviluppo di queste concezioni, i loro rapporti con il succedersi delle vicende storiche e delle realtà socioeconomiche.