L'attività costruttiva è uno degli aspetti più impressionanti dell'Europa medievale e viene affrontato considerando i fatti storico-artistici, nell'ampio orizzonte degli eventi culturali, economici e politici. Il volume, a partire da un saggio introduttivo di Dieter Kimpel (che traccia le linee-guida del fenomeno e ne individua i temi di fondo) si svolge con dodici casi esemplari di altrettanti edifici civili e religiosi: Montecassino, San Marco a Venezia, il Duomo di Spira, Santiago de Compostela, il Duomo di Modena, Narbona, Lichfield, Strasburgo, il "castrum novum" angioino a Napoli, San Vito a Praga, il Duomo di Milano, il Municipio di Gand.
Nell'affabilità e cultura dei salotti milanesi, nlla bellezza delle donne fiorentine e nella libertà delle venziane, negli intrighi concistoriali e nella sfacciata simonia della corte di Roma, nel "termometro" di San Gennaro e nella miseria dei "lazzaroni", Montesquieu, che visita l'Italia tra l'agosto 1728 e il luglio 1729, scruta con curiosità puntigliosa la vita e la morte degli Stati italiani del Settecento, ancorati alle proprie civiltà in declino.
Benché in passato i rapporti tra storici e scienziati non siano sempre stati idilliaci, oggi lo scambio tra le due aree si è fatto sempre più intenso e proficuo: la pratica della ricerca storica è così influenzata da concetti, modelli e metodi propri delle discipline sociali, così come queste ultime si sono aperte all'approccio storico. L'autore è stato uno dei protagonisti di questa convergenza. Ora in questo nuovo volume, che testimonia del cammino percorso in questa direzione, Burke allarga la sua visuale al contributo dell'intero campo delle scienze sociali.
Il libro inizia la narrazione storica partendo dal 235 d.C., con l'incoronazione di Massimino il Trace, ragguaglia brevemente sui circa cinquant'anni di anarchia che chiudono il terzo secolo e si concentra sul periodo che va dal regno di Diocleziano (285-305) alla morte di sant'Agostino (430). Il libro risulta dunque dedicato in sostanza al quarto secolo: un periodo di profondi cambiamenti, con l'adozione ufficiale della regola cristiana, lo spostamento della sede imperiale a Bisanzio, il declino del potere di governo e della forza militare a fronte dei barbari. Ampio spazio l'autrice dedica alla cultura e a figure come Ammiano Marcellino e sant'Agostino.