
Nel corso del 1793 l'abate Luigi Lanzi visitò le regioni dell'Italia settentrionale alla ricerca di notizie artistiche utili per la nuova edizione della sua "Storia pittorica" che, edita nel 1795-96, amplierà, introducendo nuove scuole, i precedenti fortunati volumi dedicati solamente all'Italia "inferiore". Durante tali esplorazioni ebbe come fedeli compagni di viaggio e preziosi strumenti di lavoro alcuni quaderni, ora conservati alla biblioteca degli Uffizi, nei quali raccolse le informazioni che emergevano dalle minuziose ricognizioni. Di queste fa parte il "Taccuino lombardo", dedicato non solo alla Lombardia, ma anche a parte dell'Emilia e del Veneto. Si tratta di un documento di grande importanza, che permette di far luce sull'opera del Lanzi e, al contempo, costituisce un'essenziale fonte per la conoscenza dell'arte lombarda, presentando un lucido e attento esame della produzione figurativa di quella "scuola", di cui sono ricordati tutti i principali centri artistici.
"Capo verde è un posto estremo, ritroso alle facili morbidezze del paesaggio, del clima o dell'esistenza... si combatte con una natura che non offre alcuna risorsa, se non il mare e questa bellezza elementare e aspra che si disegna con una scatola da sei di pastelli." L'esperienza che gli autori di questa collana trasmettono al lettore è la gioia di scoprire il mondo e di raccontarlo senza pose letterarie: è come sentire parlare un amico di ritorno da un luogo che prima o poi vorremmo visitare, o semplicemente sognare.
"E' la ricapitolazione di gesti già compiuti che ti fa sentire bene, ed è qui che ogni viaggio comincia. E stai bene quando, ovunque tu sia, i tuoi gesti ti appartengono così profondamente da non curarti della tua ridicola condizione di viaggiatore ignorante e perduto..." L'esperienza che gli autori di questa collana trasmettono al lettore è la gioia di scoprire il mondo e di raccontarlo senza pose letterarie: è come sentire parlare un amico di ritorno da un luogo che prima o poi vorremmo visitare, o semplicemente sognare.
"Il tramonto, ormai, è vicino. E' già piovuto, quindi la notte si preannuncia tranquilla... tanto che mi viene voglia di navigarla questa notte..." L'esperienza che gli autori di questa collana trasmettono al lettore è la gioia di scoprire il mondo e di raccontarlo senza pose letterarie: è come sentire parlare un amico di ritorno da un luogo che prima o poi vorremmo visitare, o semplicemente sognare.