Nel 1979, quando Sergio Staino ha pubblicato la sua prima striscia su Linus, Bobo è entrato nelle case degli italiani e gli italiani sono entrati a casa sua. Per non uscirne più, anzi per farsi coinvolgere sempre più intimamente, anno dopo anno, nelle sue vicende di coppia e di famiglia. La coppia si è aperta e richiusa e riaperta, la famiglia allargata - dopo Ilaria è arrivato Michele, oltre a Molotov ed Erna, membri del nucleo famigliare a tutti gli effetti - mentre sullo sfondo cambiavano l'Italia e il mondo, il modo di fare e parlare di politica, la cultura di massa e il costume. Ma Bobo e Bibi hanno resistito e resistono a qualsiasi tempesta, con la forza dell'amore, dell'ironia e - diciamolo - della reciproca sopportazione. Il loro patto, quello che li rende così resistenti e irresistibili, è basato sullo stesso tenero disincanto condito di umorismo che ben conoscono tantissime coppie. Più che per i pregi ci si ama e si ride per i difetti, e non c'è problema in grado di mettere in crisi una coppia e una famiglia dove non ci si prende mai completamente sul serio. Come racconta questo libro, che sia davanti ai piatti da lavare, al supermercato, nello studio del medico o in vacanza, la miglior cura per la coppia inizia con una risata.
Vincitore del Premio Satira Forte dei Marmi, miglior blog italiano dal 2009, Spinoza.it è ormai il punto di riferimento della satira in rete. Ogni giorno la community coordinata da Stefano Andreoli e Alessandro Bonino offre a centinaia di migliaia di lettori un controcanto satirico alle notizie di cronaca, politica e attualità, conquistando un numero sempre crescente di fan con il suo stile scorretto e irriverente, che ha dato vita a innumerevoli tentativi d'imitazione. Dopo "Spinoza. Un libro serissimo", il collettivo satirico più saccheggiato del web torna a raccontarci il mondo con una nuova raccolta. 2.500 battute (in gran parte mai pubblicate sul sito) più velenose che mai in cui oltre seicento autori, con dissacrante verve, fanno deflagrare la realtà: un'ironia che non si ferma davanti a nulla, travolgendo convenzioni e barriere. Una risata che vi disseppellirà.
La vita è bella, ma senza una serie di gigantesche idiozie potrebbe essere nettamente migliore. Tosco si è reso conto che questo è un mondo farcito da numerose follie che rendono difficili le cose semplici. Ma la vera particolarità di Tosco sta nella sua capacità di andare oltre queste follie, immaginandone di nuove, sempre più surreali e iperboliche, incastrandole una sull'altra in elenchi irresistibilmente comici. Per esempio il caffè. Cosa c'è di più facile che entrare in un bar, chiedere un caffè, berlo e andarsene? E invece no: oggi il caffè è diventato un espresso in tazza grande, macchiato freddo, decaffeinato in vetro, con zucchero di canna, con dolcificante, con un goccio di latte a parte, con panna, tiepido in tazza fredda, caldo in tazza tiepida, d'orzo con zucchero di prugna in tazza di marmo, caffè di cicoria con due mani di zucchero a velo bevuto a canna, caffè lungo macchiato caldo in tazza tiepida... E allora perché non un caffè scaldato solo leggermente col phon? Oppure tirato al volo insieme al piattino al cliente che ha fretta? "Le zanzare sono tutte puttane" è una raccolta di sfoghi contro una serie di assurdità che tutti noi subiamo nella vita di ogni giorno e che a volte, inconsapevolmente, infliggiamo a chi ci sta vicino.
Luciano De Crescenzo, in più di trenta anni e trenta libri, ha raccontato il volto meno consueto e più umano dei filosofi e dei miti greci: e così Socrate, Platone, Ettore e Venere sono diventati amici con cui fare una passeggiata e prendere un caffè. In questo libro il filosofo partenopeo più amato nel mondo ci rivela con la stessa ironia e sapiente leggerezza le vite dei santi, togliendoli dall’aura dei santini per farli sentire un po’ più simili, e vicini, a noi. San Gennaro (e il vero significato del suo miracolo), sant’Agostino (“il mio preferito, perché ha inventato il Purgatorio, il pressappoco del Paradiso”), san Tommaso (“non ebbe molte donne, anzi nessuna. Io spero però che in Paradiso lo si possa ricompensare”). L’elenco dei santi è lungo, quello delle sante un po’ meno “perché a parte mia madre non mi sono mai piaciute troppo”. Con una conclusione assolutoria: “Ebbene, chiedo scusa ai lettori, ma a forza di leggere la vita dei santi, mi sono convinto che anch’io potrei avere qualche piccola speranza. A parte un migliaio di masturbazioni da ragazzo, sempre peraltro seguite da un paternostro, non vedo proprio di cosa mi si potrebbe incolpare”.Compralo su LibreriaColetti.it
Da Esopo a La Fontaine, da secoli le fiabe di animali sono uno degli strumenti usati dai grandi scrittori per ritrarre le fauna più bizzarra e stupefacente che ci sia: quella umana... Tutto il colorito e inesauribile universo dei molti vizi e delle (pochissime) virtù umane è stato rappresentato alla perfezione da storie come quelle della cicala e della formica, o della volpe e dell’uva. E allora chi meglio di David Sedaris, l’umorista principe negli Usa e in Europa, poteva mettere alla berlina i mille comportamenti miserabili, assurdi o puramente stupidi che fanno parte del desolante (e irresistibile) panorama delle relazioni personali di oggi? Diete, ossessioni, fobie, amicizie che si rompono, rapporti familiari pieni di problemi e guai: un quadro gioiosamente sconfortante. Come tutti i migliori umoristi Sedaris è un profondo conoscitore dell’animo umano e i suoi racconti non si limitano ad essere una sulfurea condanna delle nostre molteplici follie ma diventano una spassosa discesa alla scoperta degli inferi che ciascuno di noi porta dentro di sé. Corredata dalle fantastiche illustrazioni di Ian Falconer, questa raccolta di storie è un piccolo capolavoro nel suo genere.
Secondo voi "kibbutz" è un'espressione usata dalle contadine di Alberobello quando sentono bussare alla porta del trullo? "Venerea" si dice di donna bellissima e diafana? "Prostata" di persona sdraiata a terra, a faccia in giù, in atto di adorazione? "Kandinsky" è un dolce nazionale ungherese? E, passando al latino, Memento mori significa "il mio mento sembra quello di un negro"? Brevi manu "tenere le mani all'altezza delle ascelle"? Deus ex machina "perdio, che macchina!"? Allora avete bisogno di questo Prontuario comico della lingua italiana, un saggio tanto divertente quanto impietoso, scritto da una delle più grandi voci umoristiche della nostra storia. Villaggio ci fa ridere e riflettere sull'italiano scritto e quello parlato, la neolingua degli SMS e dei computer, i congiuntivi degli accademici e il linguaggio degli intellettuali di sinistra. Così l'inventore di Fantozzi torna a fustigare, esaltare, fotografare l'italiano medio. Inteso, stavolta, come lingua.
Che ci fa Dante Alighieri a "Zelig"? Fa molto ridere, grazie alla brillante parodia messa in scena da Maurizio Lastrico. Con recitazione gassmaniana, il dantista di "Zelig" ha incantato il pubblico della trasmissione con i suoi divertentissimi monologhi che somigliano, come linguaggio e come metrica, alla “Divina commedia”. Un gioco vecchio come il mondo, quello di parodiare i sacri testi della letteratura italiana, ma che il comico genovese ha portato a livelli eccezionali. Eccolo quindi narrare con strepitosi endecasillabi l'infratto con la fidanzata ("Nel pieno di una notte tarda e afosa / io e la dama mia sulla vettura / giungemmo in camporella in zona ascosa") o la ricerca di un parcheggio sotto casa ("concentrico girar per quasi un'ora / nemmanco scruto posto a pagamento / e già su scroto mio fa muschio e flora") e altre disavventure contemporanee. Un libro comico, che si legge con grande piacere, particolarmente adatto per chi ha il palato fine.
Italian Beauty è un libro-spettacolo che provoca, fa ridere, fa pensare. La storia di un «piccolo principe» post-moderno, alla ricerca di una identità nella confusa (e bugiarda) società attuale, alle prese con politici, pubblicitari, macchine che hanno nomi di donne e donne ridotte a macchine, catastrofi naturali e negazioni delle stesse...
«... da oggi io posso ridere e piangere davvero, ... posso giocare con un cane randagio, scrivere una poesia sui muri, sentire la fame che mi prende fin dentro al cervello e gioire ... per un bagno caldo... La solitudine no, quella l’ho già provata quando ero un bravo cittadino modello».
Destinatari
Un libro per tutti.
L’autore
Attore, autore e cabarettista, Leonardo Manera è una delle voci più originali della comicità italiana.Volto notissimo della televisione, da anni nel cast di Zelig, protagonista della sitcom Belli dentro, si rivela in questo libro (che è anche il suo attuale spettacolo) autore di grande talento.
Argomenti di vendita
Un personaggio televisivo noto e amato dal grande pubblico: l’autore fa parte del cast di Zelig dove presenterà il libro. In contemporanea all'uscita del libro ci sarà un tour teatrale omonimo che l’autore porta in giro per l’Italia, con un testo divertentissimo, ricco di gag e battute, ma allo stesso tempo profondo.
"Per noi la Jolanda è un oggetto d'uso. Ci basta che funzioni bene e fine. Per i maschi, invece, il Walter è come l'automobile: uno status symbol. Allora ecco che inventano la pomata che lo fa risvegliare di colpo: da spinacio a zucchina in un nanosecondo. E per te maschio che soffri di caduta libera, che hai il walter che fa bungee-jumping, c'è la calamita che te lo tira su come il ponte levatoio dei castelli. Senti anche il rumore: sradadadadan... E poi c'avete sfrantecato con 'sta storia del vostro lato femminile. Non ne possiamo più di vedere uomini che si depilano, tutti Ponzi Depilati. I maschi di oggi son tutti senza peli come pesche noci. Certo, anche noi donne abbiamo i nostri sporchi trucchi. Tipo il Virginity Soap, un sapone che serve a ricostruire la verginità. Se prima della insaponata la vostra Jolanda era una autostrada a quattro corsie, dopo diventa una mulattiera. Se prima era una saccoccia da grembiule, dopo diventa un'asola. Se prima era una nave scuola, dopo diventa una gondola." Parlare di Walter e Jolanda è un modo per parlare del mondo. Luciana Littizzetto lo ha capito. Nelle sue pagine i nostri organi genitali diventano qualcosa di superiore, quasi metafisico: lo yin e lo yan, i due assi cartesiani dell'universo. E come per magia la comicità si allarga e diventa satira.
Teocoli è l’unico dei grandi comici che abbia trasformato in arte comica ogni aspetto della propria vita e questa è la prima autobiografi a tutta scritta come un grande spettacolo di varietà, fatto di aneddoti e sketch. Istrione per eccellenza, Teocoli iniza la sua carriera negli anni ’60 come cantante nel gruppo I Quelli, poi diventati PFM; membro del Clan di Adriano Celentano; tra i protagonisti del musical Hair (con Renato Zero e Loredana Bertè); cabarettista al Derby Club di Milano e in tanta tv dagli anni ’70 a oggi: da Antenna 3, in coppia con Massimo Boldi, ai programmi cult come “Drive in” ed “Emilio”, fi no a “Mai dire gol” con una serie di strepitosi personaggi e imitazioni: dal memorabile Caccamo a Cesare Maldini, Adriano Galliani, Ray Charles e Celentano. Dall’arrivo a Milano di Teocoli bambino, nel ’45, è una raffica di aneddoti esilaranti che attraversano i Sixties, la stagione dei playboy e la Saint-Tropez di Brigitte Bardot (memorabile la sua partita a dadi con la diva che lo apostrofa “sfi gatò”). Dopo il periodo vissuto sulla costa Brava, a casa niente meno che di Salvador Dalí, insidiato da Gala, novantenne musa del surrealismo, seguirà il ritorno in Italia e la leggendaria stagione del Derby con Gaber, Jannacci, Andreasi, Abatantuono, in una sorprendente Milano nera le cui notti sono dominate dalle bande di Turatello e di Vallanzasca.
Un distillato dei migliori sketch teatrali degli anni d'oro del principe Antonio De Curtis, rivisti e reinterpretati per il grande pubblico televisivo: questo è TuttoTotò, il lavoro che impegnò gli ultimi mesi di vita dell'eclettico, inarrestabile mattatore della risata. La serie, andò in onda sulla Rai con cadenza settimanale a partire dal 6 luglio 1967 e riscosse un successo senza precedenti, con circa 15 milioni di spettatori a puntata. Accompagna il cofanetto il libro "Parli come badi", che ferma sulla pagina le altrimenti inafferrabili gag di Totò.
Dopo la consacrazione che nel 2009 gli ha tributato la città di Milano con l’importante mostra tenutasi a Palazzo Reale, Giorgio Forattini, il re dei vignettisti italiani, torna in libreria armato del suo proverbiale coraggio, del suo irrinunciabile amore per la verità e della sua inconfondibile tendenza allo sberleffo. Come ogni anno, ecco i fatti e misfatti della politica italiana – e i personaggi più popolari che hanno fatto parlare di sé – visti attraverso la matita di un disegnatore sublime e di un osservatore intelligente e arguto. E se l’unico modo per capire davvero il Belpaese fosse quello di riderci sopra?