La bioetica non è una disciplina di settore, ma la forma in cui la filosofia morale rivive e trionfa nelle società contemporanee: a partire dai dilemmi quotidiani sollevati dalla medicina e dalla tecnica, essa impone a tutti, e non solo all'esperto, di ripensare il significato di esperienze umane universali come la nascita, la morte e la malattia.
Gli scorci dalle finestre delle innumerevoli case abitate negli anni - scorci che suscitano ricordi ed emozioni, cui si associano storie, percorsi e incontri nell'arco di quasi un secolo attraverso tutti i continenti - sono il filo conduttore del film di una vita, quella di Aldo Comba.
I profeti di ogni tempo non guardano solo al futuro, ma raccontano ciò che deve essere ricordato, sostenuto e fatto in un dato momento. Così, i profeti forniscono un orientamento soprattutto per il presente. In questo senso, la teologia di Jürgen Moltmann è sempre stata una teologia profetica. Un discorso su Dio radicato nel presente e orientato all'azione per un fu-turo migliore: una teologia politica della speranza. La catastrofe causata dalla pandemia somiglia un po' alla valle oscura del Salmo 23. Dio non ci evita la valle della morte, ma ci accompagna nelle nostre paure, cammina con noi nell'oscurità, senza risparmiarci l'attraversamento di questa valle oscura. Dio soffre assieme a noi per le nostre paure, e tuttavia conosce la strada giusta per noi. Per questa ragione non temo alcuna sventura, perché la sua lealtà, nella mia sventura, mi accompagna. «È vicino e difficile da comprendere Dio», scrisse Hölderlin: Dio è più vicino a noi di quanto ci sia dato comprendere, e proprio per questo è così difficile da definire. Eppure, possiamo confidare nella sua vicinanza. La fiducia in Dio porta fiducia in se stessi, quando è sincera. Tutte le previsioni scientifiche sono diventate incerte, la certezza del futuro del mondo moderno è stata infranta, ora è tempo di sperare.
Unendo un'accurata lettura dei testi biblici alla ricerca del loro senso teologico, in queste pagine Daniel Marguerat intende riflettere sul senso del pregare e su questioni di fondo quali: Perché pregare? Quale Dio preghiamo? In che modo siamo esauditi?
Nell'era in cui l'unica regola è non avere regole, il sesso, da proibito al di fuori dal legame legalizzato contrattualmente (o sacramentalizzato per cattolici e ortodossi), è diventato merce-documento-informazione che primeggia nelle classifiche del giro d'affari internazionale della rete, ed è è sfruttato come richiamo in modo più o meno esplicito in un'infinità di altre merci e servizi. La prima parte del volume, curata da Gordon Cappelletty,- analizza la situazione di crisi e di trauma rispetto alle relazioni umane per mostrarne le potenzialità positive di trasformazione. La seconda parte, di Romano Màdera, tocca le nuove forme di relazioni amorose inquadrate nel passaggio storico del caos socio-economico, per poi interrogarsi sull'interpretazione psicoanalitica e sulle possibili risposte offerte dalla simbolica dell'ebraismo e del cristianesimo. Il sesso non è l'amore, ma l'amore implica spesso la sessualità, e allora si sa che gli incontri a fini sessuali, o i tentativi di incontro, o il sesso virtuale, si sono moltiplicati esponenzialmente, come testimoniano i siti che coprono ogni tipo di domanda potenziale. Se poi si facesse un gran calderone incrociando tutte le varietà possibili del termine «sesso», allora, oltre alla conferma che il consumo pornografico e l'offerta di prostituzione fanno girare più denaro in internet di qualsiasi altra offerta, vedremmo con chiarezza che sesso e amore sono due dimensioni dell'esperienza ben distinte e, spesso, molto distanti l'una dall'altra. E fin qui, in realtà, il caos è soltanto apparente: il circo universale degli affari è molto efficace nell'ordinare ogni attività al fine di accrescere i suoi volumi. Ma nel mondo degli amori - basta guardare alla frequenza delle rotture, alla biografia sentimentale delle persone, all'oceano di scontento e di dolore che le accompagna - sembra che la maggiore libertà si accompagni a una confusione nel sentire, a decisioni sempre sull'orlo della revoca, a un affievolirsi snervante di ogni capacità di mantenere e di costruire.
Nel "Lutherjahrbuch" 2017 Oswald Bayer, autore recentemente tradotto anche dalla Claudiana, ha indicato l'ontologia come uno dei principali temi da studiare negli anni a venire. Lo studio delle basi fondamentali infatti promette una comprensione migliore della teologia tutta del Riformatore, la rivalutazione di Lutero nel campo della filosofia, nuovi stimoli per il dialogo ecumenico e un contributo alla visione del mondo contemporaneo. La presente monografia vuole informare sullo stato della discussione internazionale e dare un proprio contributo, ponendosi soprattutto la domanda di come Lutero concepisca la presenza di Dio nel mondo, quindi l'incontro di realtà terrena e realtà divina, e, non per ultimo, la costituzione dell'individuo all'interno di questo sistema teologico. Il volume offre inoltre, a cura di F. Buzzi, la traduzione con testo originale a fronte della prima predica natalizia conservata del Lutero giovane e di due serie di tesi del Lutero maturo, Verbum caro factum est e De divinitate et humanitate Christi, di fondamentale importanza non solo per il nostro tema.
Facendo riferimento anche alle proprie esperienze oniriche, Comolli esplora le narra-zioni dei sogni e delle ore notturne presenti nella Bibbia: vi troverà quelle parole che la sera ci aiutano a chiudere sereni gli occhi, e a riaprirli di nuovo sereni al mattino. Sono passi biblici che ci dischiudono un mondo nuovo: la meraviglia inattesa del sonno pa-cificato e luminoso. «Esiste una sapienza biblica del buon dormire, una via biblica del coricarsi in pace, disponendosi a ricevere sogni di vita. Insegnamento tanto più prezioso in un'epoca come la nostra, in cui facilmente si dorme troppo poco e anche male, spesso agitati dall'ansia, spesso acquietati soltanto da un sonnifero potente. Mentre nelle Scritture troviamo parole che la sera ci aiutano a chiudere sereni gli occhi, per riaprirli di nuovo sereni al mattino. Occorrerebbe allora andarle a cercare con attenta calma, sia nell'Antico Testamento, sia nel Nuovo Testamento. E forse ne vale davvero la pena. Perché una volta disposte finalmente l'una accanto all'altra, tali parole ci dischiuderanno un mondo nuovo: la meraviglia inattesa del sonno pacificato e luminoso, dei sogni così rigeneranti e speranzosi e consolanti, da farci supporre che siano stati inviati a noi dallo Spirito stesso del Signore». (Giampiero Comolli)
Giampiero Comolli ci invita a scoprire il testo forse più oscuro e inquietante delle Scritture con approccio narrativo e a tratti autobiografico, spiegandoci in che modo si possa «meditare con l'Apocalisse» e raccontandoci come questo libro sorprendente offra in realtà aperture nuove e rasserenanti per noi tutti, credenti e non credenti, oltre che per la nostra epoca. «Malgrado la pa-radisiaca visione finale della Gerusalemme celeste, l'Apocalisse di Giovanni viene spesso intesa come un'opera fosca e disturbante, un testo biblico su cui si ha poca voglia di soffermarsi. Eppu-re questa straordinaria "Rivelazione di Gesù" apre in noi, versetto dopo versetto, inaspettati oriz-zonti di fiducia e gioia, di beatitudine persino... Ce ne accorgiamo nel momento in cui assumia-mo un atteggiamento più disponibile e aperto, un ascolto attento e meditativo, cui ci invita lo stesso Giovanni. Diventa allora possibile intraprendere un cammino di meditazione prendendo a guida proprio l'Apocalisse: oltre al crollo del mondo, Giovanni descrive infatti la prospettiva del suo magnifico rinnovamento, illuminando la nostra vita e inondandola di una speranza piena».
In questo saggio di etica politica che attinge a filosofia e teologia, a psicologia e letteratura, Angelo Cassano riflette su quei valori fondanti della cultura democratica – cura, gentilezza, libertà, pluralismo – che sono la bussola della vita sociale, politica ed economica e che ci consentono di relazionarci con l’altro da noi creando legami di fiducia, rispetto e solidarietà per una società e un futuro di speranza, non di paura.
«Questo libro vuole essere a un tempo un viaggio nel cuore dell’essenzialità e una parola di speranza. Solo i valori fondanti della cultura democratica – cura, gentilezza, libertà, pluralismo, educazione – hanno la forza di illuminare il nostro cammino di singoli e di comunità, contrastando le paure e ricucendo le ferite del nostro tempo. Ci dicono chi siamo e dove andiamo: nella vita privata e in quella pubblica, la visione di noi stessi e del mondo, insieme ai nostri comportamenti, svelano se il nostro approccio relazionale è di natura democratica o totalitaria. Solo dove prevalgono valori di cura, e non di indifferenza, di servizio, e non di potere, di con-cittadinanza, e non di esclusione, è possibile costruire una società aperta, responsabile e ospitale».
Angelo Cassano
La progressiva trasformazione della chiesa romana in impero assoluto
La perdita di importanti caratteristiche dell'epoca post-apostolica
I falsi e i documenti inventati e contraffatti che hanno condizionato il diritto e la storia della chiesa d'occidente
L'eccezionale crescita di potere del pontefice romano – ultimo monarca assoluto d'Europa – è uno degli eventi più straordinari della storia delle istituzioni occidentali.
Ma in che modo, e per quale ragione, il papa ha conquistato il potere assoluto nella chiesa d'Occidente? Con quali metodi, da semplice vescovo, a volte perseguitato dal potere imperiale, è diventato sovrano del mondo cristiano, talvolta persino in ambito politico?
A che cosa ha poi dovuto rinunciare la chiesa d'Occidente ai fini di tale trasformazione? E quelle rinunce – si pensi ad esempio alla perdita dell'autonomia dei vari episcopati, della collegialità delle decisioni e della preminenza dei Sinodi – sono conformi all'eredità di Gesù?
Ricorrendo alle fonti più accreditate, l'autore ripercorre alcuni momenti-chiave della storia che ha portato il papato ai livelli di potere del tardo Medioevo, livelli del resto non lontani, almeno sul piano spirituale, dagli attuali.
Un ritratto - affettuoso e pieno di humour - della grande Elisabetta, sovrana regnante che rifiutò di diventare regina consorte, massimo monarca inglese di ogni tempo. Ereditato un paese sull'orlo della guerra civile e di religione, Elisabetta regnò per quasi mezzo secolo facendo la differenza: pacificò e fece della debole Inghilterra cattolica una potente nazione protestante - la cui chiesa è oggi la terza tra quelle cristiane -, con il primo governo parlamentare dell'era moderna nonché una marina, una City e una lingua destinate a conquistare il mondo. Di questa madre del mondo moderno, scomunicata da Pio V, papa Sisto V disse: "Guardate come governa! È solo una donna, solo la signora di mezza isola eppure si fa temere da tutti".
Come si coniuga la promessa di una vita in pienezza espressa da Gesù nel Vangelo di Giovanni - "sono venuto perché abbiate vita in abbondanza" - con la sofferenza della croce? La risposta di François Vouga e Letizia Tomassone è in questo dialogo a distanza tra due percorsi a tratti paralleli e a tratti divergenti. In un itinerario storico, la teologa Tomassone ripercorre la nascita di una perniciosa interpretazione sacrificale della morte di Gesù che implica l'idea della sottomissione alla violenza come necessaria alla salvezza. Con una lucida analisi esegetica, lo studioso Vouga mostra invece come, lungi dal supportare tale interpretazione, il Nuovo Testamento ponga al centro la gratuità del dono di sé e della salvezza, ovvero la fiducia nel Dio della vita.