Cosa si nasconde dietro gli annunci erotici online, nelle strade di periferia o negli appartamenti delle escort in centro città? Cosa rischia chi compra sesso? Cosa si può fare contro la tratta di esseri umani? Quali sono i diritti dei sex worker? Perché la Germania considera la prostituzione un servizio, e la Svezia la punisce come una delle forme più vergognose di violenza contro le donne? Controverse questioni di policy ma anche di intimità spesso ancora tabù, e sullo sfondo i temi della libertà di scelta, della sessualità, del lavoro, del potere.
Il Rapporto 2010 Caritas Italiana - Fondazione "E. Zancan" guarda alla povertà delle famiglie in Italia e in Europa, ai volti attuali della povertà, a come si è modificata, alle emergenze e urgenze, mentre continua la crisi. La famiglia è la chiave di lettura: quanto sono impoverite le famiglie e come, malgrado le difficoltà, sono proprio le famiglie che contribuiscono ad arginarla e contrastarla. Le proposte nascono da alcune domande. Come viene affrontata la condizione delle famiglie povere dalle istituzioni e dal mondo delle Caritas? Ci sono soluzioni? Come si stanno muovendo le regioni? Quale quadro emerge dai Centri di ascolto? L'analisi guarda all'Europa, come spazio comune di iniziativa e confronto, per individuare elementi positivi e innovativi, in grado di qualificare le risposte nelle politiche sociali. Il Rapporto è diviso in due parti. La prima parte, curata dalla Fondazione Zancan, considera le dimensioni territoriali della povertà, le capacità di risposta delle regioni, guardando ad alcuni stati europei. Propone una lettura della povertà familiare, delle politiche per contrastarla, degli strumenti di solidarietà per lottare in modo più efficace, in un quadro istituzionale di decentramento delle responsabilità, delle risorse, dallo stato alle regioni e agli enti locali. La seconda parte, curata da Caritas Italiana, approfondisce il legame tra comunità ecclesiale e povertà. Sono analizzate le conseguenze della crisi economica sulle famiglie, i dati sugli utenti dei Centri di ascolto. Le analisi sono integrate con proposte di riflessione teologica-pastorale, di accompagnamento e animazione territoriale. Sono descritte anche numerose azioni di Caritas nazionali, programmate per la campagna "Zero Poverty", promossa per il 2010 da Caritas Europa.
La Caritas Italiana è l'organismo pastorale della Chiesa italiana che opera dal 1971 per promuovere la testimonianza della carità e l'amore preferenziale per gli ultimi. Ciò si traduce in iniziative di educazione alla solidarietà, alla mondialità, all'interculturalità e alla pace; azioni di ricerca, sensibilizzazione e stimolo delle istituzioni e, se necessario, denuncia delle ingiustizie; interventi concreti di solidarietà locale o internazionale in situazioni di emergenza o sottosviluppo. La Fondazione "Emanuela Zancan" è una onlus di ricerca scientifica di rilevante interesse sociale. In questa veste realizza dal 1964 studi, ricerche e sperimentazioni nell'ambito delle politiche sociali, sanitarie, educative, dei sistemi di welfare e dei servizi alla persona. Svolge le sue attività grazie al contributo di molti studiosi ed esperti italiani e stranieri. Collabora con enti statali, regioni, province, aziende sanitarie, comuni, università, centri di studio italiani e internazionali e con soggetti privati operanti nell'area dei servizi alle persone.
Come si caratterizzano le nuove situazioni di guerra nel mondo? Che cosa sono le emergenze umanitarie complesse? Stanno per manifestarsi nuovi conflitti ambientali? In che modo i cambiamenti climatici influiranno sull'insorgere di nuove situazioni di conflitto? Qual è il grado di conoscenza collettiva su tali fenomeni? L'intervento internazionale è adeguato alla crescente complessità dei conflitti e dei disastri ambientali? La ricerca presentata in questo volume, promossa da Caritas Italiana, "Famiglia Cristiana" e "II Regno", tenta di fornire delle risposte a tali interrogativi. Nella prima parte, di taglio teorico, vengono presentate informazioni e statistiche aggiornate su guerre, disastri ambientali e emergenze umanitarie complesse. Nella seconda parte si presentano i risultati di una specifica ricerca sul campo, in riferimento a cinque casi-studio: le guerre in Sudan, Colombia e Pakistan; lo Tsunami e l'uragano Katrina. La ricerca si è occupata di diversi aspetti: i costi economici delle guerre e dei disastri ambientali; la presenza e le modalità con cui tali eventi sono rappresentati dai media; il grado di conoscenza e di consapevolezza degli italiani su tali situazioni. La terza e ultima parte si sofferma invece sugli aspetti propositivi e tenta di delineare alcuni possibili "percorsi di uscita", con particolare attenzione alla dimensione ecclesiale e alle modalità di intervento umanitario che tengono conto della crescente complessità delle crisi internazionali.
Il settimo rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia si apre con una domanda a cui non è facile dare risposta: "Rassegnarsi alla povertà?". Potrebbe sembrare scontato che non si deve, che non è possibile rassegnarsi. Perché allora ci troviamo annualmente di fronte a una situazione di stallo, di incapacità di affrontare il problema, di stabilizzazione e, per certi aspetti, di allargamento dell'esclusione sociale? Se la risposta fosse negativa i risultati si vedrebbero, anzi ogni anno potremmo registrare con soddisfazione quante persone e famiglie escono dalla morsa che le attanaglia. Purtroppo non è così. Gli sforzi messi in campo sono insufficienti e inadeguati. Scontiamo una storica carenza di politiche organiche contro la povertà, malgrado la sperimentazione di alcune misure per contrastarla. Ed è per questi motivi che il Rapporto 2007 prende atto di questa situazione e si fa carico di proporre un disegno di piano nazionale di lotta alla povertà nato da esperienze e proposte che Caritas Italiana e Fondazione Zancan hanno maturato e condiviso. Il volume ci accompagna in un percorso che parte dai tentativi di ridurre la povertà che hanno caratterizzato il secondo Novecento; si misura poi con le risorse oggi disponibili, per capire che misura potrebbero essere investite in un piano di lotta alla povertà; entra nel merito delle strategie per renderlo attuabile. Sono infine documentate le dimensioni del fenomeno, i profili di esclusione, le esperienze di persone e famiglie uscite dalla povertà.
Dopo i fatti di Parigi, le periferie sono improvvisamente tornate al centro dell'attenzione della pubblica opinione. Non si tratta di un fenomeno superficiale: al di là della cronaca, molti dei quartieri delle nostre città stanno rapidamente cambiando volto, sotto la pressione della globalizzazione. Questo volume presenta i risultati di una ricerca, durata due anni, in 10 quartieri di altrettante città italiane - Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania, Palermo - con l'intento di cogliere non solo i problemi ma anche le risorse presenti. Per far questo, i ricercatori hanno attraversato a piedi le strade, sono entrati nelle case e si sono calati nella vita quotidiana di chi troppo spesso si sente abbandonato. Ne esce un quadro inedito e ricco, che tiene insieme l'esperienza umana di chi abita nei quartieri sensibili e le trasformazioni strutturali che stanno cambiando le nostre città. Su questa base è così possibile ripensare le modalità di intervento che devono essere rivolte a contrastare le spirali di abbandono che il nostro tempo tende a generare.
Questo Rapporto si suddivide in tre sezioni: un'introduzione in cui si analizzano i recenti sviluppi della legislazione sociale e le variazioni introdotte dalla modifica del titolo V della Costituzione nel sistema delle responsabilità dei servizi sociali. La seconda sezione si sofferma su alcune situazioni di fragilità e vulnerabilità sociale dei bambini in tenera età e delle loro famiglie, con particolare riguardo ad alcune situazioni specifiche di disagio (minori stranieri, l'inserimento scolastico, le nuove famiglie "multiple", i minori in situazioni di disabilità, ecc.). La terza ed ultima sezione presenta i risultati di un'ampia rilevazione nazionale sugli utenti dei Centri di Ascolto della Caritas. Sono riportati nel testo vari dati statistici sull'utenza e uno studio qualitativo sui percorsi e le biografie di povertà.
Esperienza spontanea, facilmente realizzabile, ma con a monte una decisione personale complessa, il volontariato è un fenomeno promosso dalle autorità religiose e civili, che di fatto occupa uno spazio crescente nella tutela dei soggetti deboli, e che può arrivare dove l'ufficialità delle istituzioni non è presente. Il volume esplora la complessità, la ricchezza, ma anche i limiti di questa straordinaria esperienza che è insieme individuale e sociale; fa capire com'è fatto il variegato mondo delle associazioni volontarie, come sono strutturate, come operano, e quale funzione sociale assolvano.
Quando si parla di immigrazione, la suggestione di opposte retoriche estremiste prevale spesso sull'analisi dei dati di realtà. Questo volume, primo di una serie curata dall'Istituto Cattaneo, rende disponibili i risultati di indagini empiriche su tale fenomeno. Dopo una rassegna critica della ricerca sulle migrazioni a livello internazionale, viene presentato uno studio sistematico, basato su dati mai utilizzati in precedenza, delle sanatorie e dei loro effetti. Segue una serie di ricerche, svolte in diverse aree del paese, che affrontano temi cruciali come le caratteristiche dell'immigrazione irregolare, l'insediamento dell'Islam, il ruolo delle politiche locali, gli atteggiamenti politici nei confronti degli stranieri.