I grandi cambiamenti storici globali - demografici, economico-sociali, culturali - che l'umanità sta vivendo aprono scenari nuovi e inediti che sfidano la pastorale della Chiesa cattolica: in particolare per quel che riguarda i vissuti familiari, la sessualità, la questione di genere (in riferimento alle donne e agli omosessuali). L'autore, da tempo impegnato nella pastorale familiare, propone l'assunzione di scelte innovative coraggiose - in fedeltà al Vangelo, al Concilio Vaticano II e al magistero di papa Francesco che portino, in modo sereno e fecondo, ad una nuova "era cristiana". Le dispute sinodali sono lette, in positivo, come il travaglio di un parto, che condurrà alla nascita di un modo nuovo di essere Chiesa.
Educare, ed educare alla fede, è una responsabilità, un compito arduo ed entusiasmante, un dono e una gioia.
La famiglia - prima ancora degli educatori, della comunità cristiana e delle associazioni - esercita un ruolo prezioso e insostituibile, poiché educa e testimonia, offrendo ai piccoli la possibilità di assaporare il gusto dell'infinito, che non può mancare per la loro formazione di persone complete, equilibrate negli affetti e nelle relazioni, intellettualmente aperte.
SOMMARIO
Introduzione La fede nasce in famiglia - La pedagogia di Dio, primo educatore - Orientare al bene - L'educazione religiosa per la persona e per il bene comune - L'educazione religiosa nelle dinamiche della crescita - Ieri e oggi - Scuola e comunità cristiana, risorse per l'educazione religiosa - La famiglia, luogo vitale di educazione religiosa - Conclusioni Educare come responsabilità, dono e gioia - Bibliografia essenziale
Mentre il "popolo dei social network" cresce a ritmi esponenziali e i nuovi media occupano ogni angolo della vita quotidiana, i piccoli cybernauti si trovano a dover affrontare una navigazione che apre molte domande. Internet è uno strumento positivo o una incontrollabile fonte di rischio per i minori? Come aiutare i bambini e i ragazzi a navigare in modo sicuro? in che modo i genitori possono trasformarsi nei "nocchieri" di una navigazione a rischio tsunami? Le risposte a queste domande in un libro che vuole fare il punto della situazione attuale in modo semplice e sintetico, anche attraverso la voce di esperti e autorità del mondo informatico.
Miela Fagiolo D'Attila, giornalista e scrittrice, è responsabile per le politiche della Comunicazione dell'Associazione Italiana Genitori nel campo della tutela dei minori nei media. Membro del Comitato Consultivo per la sicurezza in internet, è redattore della rivista "popoli e Missione".
Una guida di viaggio, perché l'educazione dei figli è un viaggio avventuroso, per genitori che vogliano essere responsabili ma soprattutto ricchi di fiducia nel proprio compito. La relazione genitori-figli, dai primi anni all'adolescenza, è certamente una fatica reciproca, ma - questo è il messaggio delle autrici - è un'esperienza che vale la pena vivere. Nessuno dei nodi problematici e dei passaggi critici di tale dinamica viene escluso da queste pagine, occasione di riflessione per genitori e offerta di strumenti pratici per formatori.
L'amore tra un uomo e una donna cresce e si sviluppa insieme con i due soggetti coinvolti: può esso essere orientato sotto il segno della progettualità? Il volume indaga le tappe evolutive che segnano il divenire dell'amore coniugale alla luce di un progetto educativo.
Il testo parte dall'analisi del tema della "cura", concetto riconducibile all'ordine simbolico materno e pratica diversa a seconda dei contesti umani, per esaminare poi il "desiderio di essere riconosciuto" come bisogno intrinseco di ogni individuo (principalmente sperimentato all'interno dell'ambito familiare). Lo studio, di conseguenza, stimola il discorso pedagogico e i professionisti dell'educazione a prestare particolare attenzione alle modalità di cura, un sapere di cui sono portatrici anche le famiglie straniere, le quali presentano spesso differenti modalità di relazione con l'altro.
Ancora oggi l'organismo cardine della società resta la famiglia, luogo in cui si costruisce il primo ambito di educazione dei figli ed in cui anche la persona adulta trova corresponsione alla esigenze psicoaffettive. Il volume vede protagonisti sia genitori che figli nelle dinamiche dell'educazione ed ha lo scopo di aiutare a scoprire e mantenere (anche dopo eventuali disunioni) quello "spirito di famiglia" che nasce con il progetto sponsale e che cresce fino a che l'attenzione dei genitori a sé stessi non diventa allo stesso tempo anche cura dei figli, delle loro esigenze e delle loro attese, in un congiungimento di progetto e di obiettivi.
Mentre i sondaggi continuano ad indicare la famiglia come punto di riferimento degli italiani, essa muta rapidamente e profondamente le sue caratteristiche. Rosy Bindi risponde a domande fondamentali per la comprensione delle nuove sfaccettature di questa istituzione della società dando vita ad un percorso di riflessione sul significato di diventare, essere e restare famiglia oggi nel nostro Paese.
Tenendo conto di sperimentazioni, sviluppi e limiti nel settore dell'educazione culturale, il volume propone di ripartire dalla famiglia "luogo naturale primo e privilegiato dell'educazione delle persone, del loro sviluppo e del loro inserimento nella società" (UNESCO 1995) - quale fulcro di un cambiamento positivo per i singoli soggetti e per la collettività.