L'autore propone passi e figure della Bibbia, affinché i lettori, riconoscendovi un'analogia con i loro problemi, trovino la forza per cambiare e vivere una vita riuscita. Gli argomenti trattati nei cinque capitoli sono: vivere la quotidianità gestendo saggiamente il ritmo del tempo tra lavoro e tempo libero; imparare a essere in armonia con se stessi e gli altri; coltivare la propria spiritualità, aprendosi al silenzio e alla preghiera; trovare la forza per superare i momenti di sofferenza e difficoltà. Afferma l'autore: "I primi monaci avevano sviluppato il "metodo antirretico". Alle parole che fanno male contrapponevano sempre parole terapeutiche tratte dalla Bibbia. Così facendo avevano sperimentato che queste sono davvero parole che guariscono, ma sviluppano il loro potere terapeutico soltanto se le meditiamo di continuo e le pronunciamo consapevolmente nella nostra situazione concreta. Le parole della Bibbia non offrono soluzioni facili ai nostri problemi, ma racchiudono un'energia che trasforma". La parte finale offre anche una piccola raccolta di benedizioni e preghiere per varie occasioni.
La Bibbia è piena di storie meravigliose e sagge. Ma se manca la giusta chiave per comprenderla, semplicemente non si sa da dove iniziare a leggere... Ci si trova di fronte a dubbi e perplessità: «Mi piacerebbe molto leggere la Bibbia, ma appena comincio, la sento difficile Non vedo cosa potrebbe dire a me, oggi. Se parto dall'Antico Testamento, mi ritrovo di fronte a racconti di guerra. Qua e là balena qualche lampo di luce, ma proprio non ce la faccio a proseguire... Se invece prendo il Nuovo Testamento, ci sono così tante interpretazioni diverse, tra prediche, libri e internet, che non so a cosa credere». È proprio da queste perplessità molto comuni che padre Anselm Grün parte e prova a introdurre il lettore, ad allenarlo - come fosse un allenatore - all'uso e alla comprensione della Bibbia. Prova a rispondere alle tante domande, indicando alcuni modi per leggerla e comprenderla e offrendo suggerimenti per pregare con la Bibbia da soli o insieme.
Il contesto storico, archeologico, artistico, religioso e culturale della Bibbia sembra quanto di più conosciuto si possa immaginare, per il numero infinito di documenti e di reperti archeologici a nostra disposizione. Eppure non finisce mai di meravigliare e di sorprendere. Le grandi civiltà, contemporanee alla storia biblica, sono quelle raffinate degli assiri e dei babilonesi, le cui vestigia sono giunte fino a noi e che ci permettono di individuare punti di incontro, travasi culturali e artistici che lo scrittore sacro ha raccolto e elaborato, proprio a partire da testi letterari di questi popoli vicini a Israele. È proprio da questo ricchissimo contesto che parte il volume Il mondo della Bibbia; con immagini e parole tratte dalla Bibbia, ma anche dai grandi testi sacri delle culture contemporanee al tempo biblico, il lettore entra in contatto con la profondità e la ricchezza del testo e del contesto della Bibbia e ripercorre le tappe di una storia alla quale siamo debitori sia dal punto di vista culturale che da quello religioso. Il libro si articola in 11 capitoli che ripercorrono, in ordine cronologico e tramite opportune sintesi, la storia dell'uomo e della sua alleanza con Dio secondo il racconto biblico, dalla creazione dell'essere umano fino alla morte e risurrezione di Gesù. Un percorso affascinante proprio perché non è un percorso isolato, ma tiene conto del cammino umano di popoli e culture contemporanee a questa storia, che per il credente è storia di salvezza.
Remo Lupi con questo poster intende far conoscere, in modo semplice e schematico, la composizione della Bibbia. Lo schema, riportato nella pagina centrale del poster, raffigura un libro diviso in due parti che raccoglie nel suo interno altri libri, formando una biblioteca molto particolare. Lo schema grafico viene accompagnato dal vocabolario delle parole utili per lo studio della Bibbia e dai brevi tratti dell'insegnamento della Chiesa.
Per il Dio biblico e della tradizione rabbinica, la vita di "un solo uomo equivale all’intera opera della creazione" (Abot deRabbi Natan A 31,1). Dio è "il formatore di tutti, il creatore" (Abot 4,29). Perciò non solo Gesù e i vangeli, ma tutti i libri della Bibbia, aiutano a fare l’esperienza di Dio che educa e accompagna ogni vivente per realizzare il progetto-mistero (Rm 8,28-30; Rm 16,25-26) della propria esistenza, fino a quando "si compirà" (Ap 10,7).
Come e perché Dio crea ed educa l’umanità e il popolo eletto? Come si è formato Gesù, che dichiara ai discepoli di ogni tempo che "uno solo è il vostro Maestro, voi siete tutti fratelli"? (Mt 23,8) Quale novità comporta il suo arrivo, il suo annunziare il "vangelo di Dio", (Mc 1,14) e il suo agire educativo rispetto al mondo rabbinico?
Il presente testo, suddiviso in quattro parti – 1. Dio creatore e "formatore di tutti. 2. Sulle "orme" di Gesù, maestro ed educatore. 3. "Trasformazione" nello Spirito: l’ekklesia discepola e maestra. 4. Profilo dell’educatore e progetti educativi per/nel terzo millennio –, si pone come strumento utile nel processo educativo e nel cammino di una "nuova" evangelizzazione nella Chiesa italiana. Si propone di far scoprire il senso globale della vita personale e sociale e come crescere fino alla pienezza integrale. Emerge il profilo del formatore e della comunità educante nella prospettiva trinitaria dell’educazione, dove Gesù rivela il Padre come colui che "insegna" a "tutti i suoi figli" e dona lo Spirito come "guida alla verità tutta intera" inviando a fare suoi discepoli tutti i popoli del mondo.
Oggi, nell’educazione prevale la dimensione psicopedagogica, manca la Scrittura. Questo testo mette in dialogo Bibbia e scienze umane.
L’individuo è chiamato sempre a diventare persona in ambito comunitario (con dignità, diritti, doveri): attraverso una relazione "iotu" originante, sia nell’AT come nel NT.
La dimensione educativa dell’esperienza tra Gesù maestro e Pietro discepolo è alla base dell’evangelizzazione e formazione per il regno.
Destinatari
Animatori biblici e operatori pastorali e insegnanti (sacerdoti, religiosi e laici).
Autore
Michele Mazzeo, sacerdote cappuccino, è docente di Sacra Scrittura all’Università Antonianum (spiritualità del Nuovo Testamento), all’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro (fondazione biblica e normativa della teologia morale e prospettive bibliche in bioetica) e allo Studio Biblico Francescano di Gerusalemme (Apocalisse). Fra le sue opere ricordiamo: La spiritualità del Nuovo Testamento. Ascolto e sequela (Bologna 2011). Con Paoline ha pubblicato: La sequela di Cristo. Nel libro dell’Apocalisse (1997); Lettere di Pietro. Lettera di Giuda. Nuova versione, introduzione e commento (2002); Pietro. Roccia della Chiesa (2004); Vangelo e lettere di Giovanni. Introduzione, esegesi e teologia (2007).
Riflessioni frutto di una sistematica ricerca su un tema che ricorre spesso, sia nell'Antico come nel Nuovo Testamento: il lettore ha così l’opportunità di spaziare dall'ambito relativo alla casa di Dio che, con felice espressione, è chiamata «la dimora di Dio fra gli uomini», a quello relativo alle case degli uomini, nelle quali si intrecciano molteplici e contrastanti rapporti. Ogni brano è in modo sintetico commentato dall'autore e offerto come riflessione spirituale al lettore, attraverso analisi e suggestioni semplici, ma concrete. L’autore è un biblista.
Storie di personaggi dall'Antico e dal Nuovo Testamento, visti nella loro fragilità creaturale o morale, e la storia meravigliosa della relazione che Dio ha intessuto con loro, prototipo della relazione che Dio vuole stabilire oggi con noi. Dopo il testo scritturistico, una meditazione e stimoli per riflettere sulla fragilità umana, ma ancor più su quel Dio che sa accogliere e trasformare le debolezze delle sue vulnerabili creature. Utile per gli operatori pastorali. Ai testi saranno affiancate delle immagini artistiche con letture per conoscere l'autore e il dipinto, che potranno essere scaricate (con il codice QR del libro) da paoline.it, dove verrà costruita una pagina ad hoc.
Il volume è il secondo del progetto La Bibbia. Un percorso di liberazione. Esso contiene una presentazione sintetica della seconda e della terza parte del Primo Testamento, cioè dei libri sapienziali e profetici. L'opera è stata composta a partire dal presupposto che oggi molta gente, che pure vive una vita di fede, non è più in grado di affrontare il testo completo della Bibbia, con tutte le difficoltà che esso presenta sia in campo letterario sia in quello religioso. Il libro consiste essenzialmente in una selezione dei testi più significativi degli scritti profetici e sapienziali, tradotti in modo tale che, nella fedeltà al testo biblico, risultino facilmente comprensibili a ogni tipo di lettori. Ciascuno di essi è preceduto da una brevissima introduzione ed è seguito da un breve commento, che ne mette in luce l'idea centrale, e da un collegamento con il brano seguente. Ciò permette al lettore di collocare il singolo brano nel contesto di tutto il libro. Ogni libro biblico è preceduto da un'introduzione essenziale ed è seguito da una conclusione e da alcune riflessioni che aiutano ad attualizzare il messaggio di ciascun profeta. Testi biblici e commenti sono accompagnati da una serie di box laterali che forniscono informazioni complementari circa aspetti particolari, letterari e teologici. Le foto, che rispecchiano la vita quotidiana con i suoi problemi e difficoltà, sia nei paesi in via di sviluppo sia nel mondo occidentale ricco e consumista...
I "libri storici", che rappresentano la prima sezione della Bibbia cristiana, contengono la rielaborazione in chiave narrativa della memoria storica di un popolo che, dopo la dura prova dell'esilio babilonese, ricercava una sua identità etnica e religiosa nel rapporto con JHWH, il Dio alleato. Storiografia e racconto sono due modi di rapportarsi al reale, diversi e non omologabili: mentre la storia "ricostruisce" dei fatti nella loro vera o presunta oggettività, il racconto li "rielabora" simbolicamente, rilevandone così la perenne attualità nel tempo. La verità delle Scritture deve essere quindi intesa in senso dinamico, cioè come capacità di creare. I libri storici, densi di significati simbolici, non ci aiutano quindi a ricostruire in modo esatto un periodo storico, ma piuttosto a "guardare dietro ai fatti" per scoprire il senso che essi avevano per gli esuli rimpatriati e hanno per noi, nella nostra vita di oggi.