«In tanti mi chiedono quale sia il segreto nascosto dietro la figura di mio figlio Carlo, che in pochi anni ha saputo conquistare l'amicizia e l'affetto di una moltitudine di persone che nella preghiera chiedono la sua intercessione. Perché un semplice ragazzino, morto a quindici anni, è invocato in tutto il mondo? Perché la Chiesa lo ha proclamato beato? Quale, insomma, il "mistero di luce" che lo accompagna? Tanti hanno voluto raccontare Carlo, ma non è semplice riuscire a cogliere l'individualità di una persona se non si è entrati in relazione diretta con lui. Se è vero che "l'essenziale è invisibile agli occhi e non si vede bene che con il cuore", come madre di Carlo ho voluto provare a scrivere un libro con il cuore, per aiutare i suoi tanti devoti a conoscerlo e ad amarlo. Un fortissimo e innato senso religioso portava mio figlio ad aprirsi agli altri, in particolare agli ultimi, ai poveri e ai deboli. Carlo ha vissuto sempre proteso verso Dio. Diceva che "la conversione è un processo di sottrazione: meno io per lasciare spazio a Dio". Come un faro in una notte buia, ha squarciato e illuminato le tenebre che mi tenevano prigioniera e mi ha indicato un cammino in chiave di eternità. L'Infinito era la sua meta, non il finito. Gesù era il centro della sua vita. Sono questi i tesori che provo qui a svelare, i tesori di Carlo, il suo segreto.»
Per capire la Chiesa di oggi e la Chiesa di domani. Per orientarsi tra alleati, oppositori e guardinghi spettatori del Pontificato di papa Francesco. Perché un atlante geopolitico del cattolicesimo? Perché cambia il mondo e cambia la Chiesa cattolica, com'è evidente fin dalla sera del 13 marzo 2013, quando dalla Loggia centrale della Basilica vaticana Francesco, il neoeletto papa argentino, faceva capire che era il momento di spiegare le vele e andare al largo. Il nuovo papa è stato eletto per ridare slancio a una Chiesa che a giudizio del Collegio cardinalizio che si riunì nelle congregazioni del pre-conclave, appariva stanca e ripiegata su se stessa. Bisognava uscire dalla ridotta vaticana, aprire gli ospedali da campo, salpare anche senza sapere quale sarebbe stata la meta. Cosa è successo allora in questi anni? Con coraggio e acume Matteo Matzuzzi, vaticanista de "il Foglio", ci consegna una fotografia, utile e necessaria, di tutto ciò che è accaduto, accade e sta per accadere dentro la Chiesa: lo stato della riforma di papa Francesco, le tensioni nelle Chiese nazionali, le minacce di scisma e le questioni fondamentali all'ordine del giorno, dagli abusi alle finanze; il Sinodo, evento religioso ma non solo, che sarà il luogo della contesa tra chi vuole accelerare con entusiasmo, e chi teme un sisma incontrollabile. E infine, i movimenti ecclesiali, da "motore" di evangelizzazione ai tempi di Giovanni Paolo II a problema serissimo nel pontificato di Francesco. Perché, dietro all'incenso e al vangelo c'è tanta, tanta politica.
È lungo l'elenco delle contraddizioni che emergono da questa grande inchiesta sul Movimento dei Focolari, una realtà ecclesiale per molti aspetti sconosciuta, nonostante conti due milioni di aderenti in tutto il mondo. Fondato nel 1943 da Chiara Lubich, una figura controversa ma avviata verso la canonizzazione, il Movimento è attivo oggi, a livello internazionale, negli ambiti della formazione, della cultura e della politica - con scuole, gruppi editoriali, istituti di ricerca - e soprattutto opera in campo economico con le attività delle cittadelle, veri centri produttivi, e attraverso migliaia di cooperative e imprese collegate alla rete dell'Economia di Comunione. Un'organizzazione laicale potente, che ha validi sostegni nella Chiesa. Ma che, da qualche anno, è oggetto di severe contestazioni: un folto gruppo di ex appartenenti, in Italia e in altri Paesi, denuncia fenomeni di manipolazione psicologica, sfruttamento del lavoro, censure. Ferruccio Pinotti, che ha studiato a lungo le derive integraliste delle associazioni cattoliche internazionali, ha raccolto in questo libro una documentazione sul mondo dei Focolari e una serie di interviste esclusive di testimoni, ex focolarini, teologi ed esperti: il risultato è un reportage arricchito da un dossier inedito, che dà voce a drammatiche esperienze esistenziali e osserva dall'interno l'ambiente del Movimento, facendone emergere le problematiche e illuminandone i punti oscuri.
«Ama il prossimo tuo come te stesso»: è il comandamento evangelico forse più difficile da rispettare, oggi, in un Paese incattivito, dove i rapporti e la comunicazione sono dominati dall'aggressività, le porte delle case sono chiuse agli estranei, le donne e gli immigrati sono vittime frequenti di violenze verbali e fisiche. Dove l'inimicizia e le fratture si propagano anche all'interno della comunità dei credenti. Come uomo di Chiesa, Matteo Zuppi ritiene urgente affrontare la questione dell'odio, un sentimento che ci disumanizza e ci condanna alla solitudine. Tanto più se lo percepiamo come forza capace di proteggerci dalle minacce e ripagarci delle ingiustizie subite. Tessendo una riflessione in dialogo con scrittori, filosofi e teologi, attingendo a vicende storiche ed esperienze personali, il cardinale di Bologna si interroga sulle paure che alimentano l'ostilità e l'intolleranza. E indaga le conseguenze dell'individualismo sfrenato che induce le persone a idolatrare il benessere personale e le rende impermeabili alla sofferenza altrui, ma anche più fragili e incapaci di pensarsi in relazione agli altri. L'odio ha una capacità distruttiva spaventosa: non lo si può giustificare né tollerare. Bisogna rigettarlo. L'antidoto a questo veleno è l'amore. Non solo per i cristiani. Anche per i non credenti e i fedeli di altre religioni, l'unica risposta possibile è la fraternità. L'invito di Matteo Zuppi è una sfida: a ritrovare l'autentica solidarietà, intesa come forte partecipazione alla vita degli altri; a guardare al pluralismo religioso come un'opportunità per ritrovare le ragioni della propria fede; a promuovere l'accoglienza che difende e crea la vita; ad aprirsi all'amore, forza creativa capace di cose grandi, che costituisce la dimensione più autentica di ogni essere umano.
Da sacerdote a cardinale, terzo uomo più potente del Vaticano, fino al carcere per abusi su minori: ascesa e caduta di un principe della Chiesa. Quando il giovane sacerdote George Pell venne trasferito nella parrocchia di St Alipius nel 1973, quell'angolo di Ballarat era uno dei posti più pericolosi dell'Australia per dei minori. Tutti i quattro religiosi che si occupavano della scuola elementare annessa alla canonica abusavano dei bambini. Pell non si accorse mai di niente, e per vent'anni non sarebbero stati denunciati. Ballarat, tribale e gagliarda, dove preti e suore padroneggiavano, è la città natale di Pell, e il luogo da cui ha mosso i primi passi sulla strada che lo avrebbe portato alle più alte cariche della Chiesa, prima vescovo poi cardinale infine prefetto della Segreteria per l'economia presso la Santa Sede a Roma, chiamato da papa Francesco. Ma oggi è il primo porporato in carcere per pedofilia. E su di lui grava anche il pesante sospetto di lunghi decenni di omertà su moltissimi casi di abuso commessi da sacerdoti australiani. David Marr traccia il ritratto di un uomo impastato di fede, ambizione, lealtà alla Chiesa, sete di potere e oscuri desideri, che ha ignorato i segnali di un mondo in subbuglio, confidando nell'impunità dell'abito. E ricostruisce, crepa dopo crepa, come l'impenetrabile fortezza che Pell aveva contribuito a ergere intorno alla Chiesa australiana si sia lentamente sgretolata.
Nella sinagoga di Cafarnao, la folla chiede a Gesù: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Gesù risponde: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato». La riflessione di Carlo Maria Martini prende l'avvio da qui, dalla domanda che rappresenta la questione fondamentale per ogni cristiano, e dalla risposta racchiusa nel vangelo di Giovanni, ripercorso in queste pagine. Due sono le radici della salvezza, nel quarto vangelo: credere e amare. Perché la vita cristiana ha le sue fondamenta non in una dottrina, ma in una persona: Gesù Cristo. Prendere una posizione chiara di fronte al Verbo fatto carne: questo, nella lettura del testo di Giovanni proposta da Martini, è affrontare «il caso serio della fede» nella sua nudità e semplicità. Siamo capaci di credere andando oltre i segni tangibili, affidandoci a lui e alla sua parola? Siamo pronti ad accogliere un Dio umile, pieno di tenerezza, che si esprime nella fragilità della carne, un Dio crocifisso? Con il caratteristico rigore, ma senza nascondere l'inquietudine, i turbamenti e la stanchezza che rendono faticoso il cammino anche agli uomini di fede, il religioso che ha aperto il dialogo con i non credenti interroga il testo sacro alla ricerca del sentiero che conduce al credere autentico e maturo. Una meditazione di grande attualità che invita a mettersi all'ascolto della Parola, ad aprire il cuore, a esercitare quell'affidarsi a Dio che è il bene più grande e liberante dell'uomo.
Le persecuzioni sono quotidiane: discriminazioni nei luoghi di lavoro e studio, riduzione in schiavitù, sfruttamento sessuale, prelievo coatto di organi, prigionia e torture, sparizioni, furti di bambini, condanne a morte, pulizia etnica e massacri. Se in Medio Oriente o in alcuni paesi africani, come la Nigeria, cattolici e protestanti sono entrati nel mirino degli islamisti, in molte aree dell'Asia sono bersaglio dell'estremismo indù e buddista. Anche in America Latina i fedeli sono oggetto di minacce e violenza, mentre sacerdoti e operatori pastorali cadono sotto i colpi della criminalità organizzata e del narcotraffico. Questo reportage racconta quale sia la condizione di chi in ogni angolo del mondo viene discriminato, ostracizzato, vessato o ucciso per la sola ragione di pregare il Dio di Gesù Cristo, ma narra anche della resistenza nelle catacombe del terzo millennio, dei ragazzi che usano internet e i vecchi cellulari per comunicare senza farsi intercettare, degli "007 della fede", che attraversano illegalmente confini o si camuffano da turisti, studenti fuori sede, uomini d'affari, per mantenere i contatti e finanziare le comunità cristiane più isolate. Un'inchiesta durata oltre tre anni, che ha visto Nello Scavo viaggiare in incognito nei territori caldi - dalla Macedonia alla Grecia, fino alla Siria, dall'Asia all'Africa, fino al Sudamerica -, raccogliendo testimonianze sulle torture, i soprusi, i rapimenti a scopo intimidatorio. Papa Francesco ha sottolineato che i cristiani sono perseguitati "con il silenzio vergognoso di tanti". Questo libro alza il velo e si chiede: la religione è sempre l'unico movente delle persecuzioni o è piuttosto un pretesto per bieche operazioni di potere?
"Non si può restare indifferenti davanti all'assassinio di milioni di esseri umani. Come il male che compie Hitler è frutto di scelte e azioni umane, anche l'agire per il bene è frutto di scelte e azioni umane". Così scriveva Dietrich Bonhoeffer, in prigione, nelle ore più oscure del XX secolo, arrestato per aver partecipato a un complotto contro il Führer. Le conclusioni a cui Bonhoeffer era giunto, nei giorni precedenti la sua condanna a morte, scaturivano da un lungo percorso filosofico-religioso compiuto negli anni e testimoniato dagli scritti che vengono presentati in questa scelta antologica. Si tratta di appunti, esegesi, meditazioni, omelie, frammenti poetici, che attraversano circa un ventennio (dal 1925 al 1945) e che testimoniano come il problema del male - inteso come forza oscura insita nella Creazione e nell'essere umano - sia stato il fulcro intorno a cui si sviluppò la ricerca intellettuale del teologo tedesco. Paradossalmente, il male è fragile, può essere combattuto. Per Bonhoeffer il male si "sfarina", rivelando la sua debolezza, solo se con un atto di volontà, personale e collettivo, ci si oppone al caos, all'incoerenza, alla schiavitù dell'io, alla paura, per trasformare il mondo in un luogo giusto. L'avanzare del bene e l'arretrare del male si rendono possibili solo con un'assunzione di responsabilità davanti agli uomini. E, per chi crede, anche davanti a Dio.
"Era potente, carismatico, intoccabile. Nessuno poteva immaginare che quel prete segaligno, dallo sguardo un po' stralunato, si sarebbe trasformato in un diablo". La vaticanista e giornalista d'inchiesta Franca Giansoldati comincia con queste parole il racconto della sua indagine sul "caso Maciel": uno degli scandali che più hanno gravato sul pontificato di Benedetto XVI e che ancora preoccupano papa Francesco. Il sacerdote messicano, fondatore della congregazione maschile dei Legionari di Cristo, con oltre 2.000 religiosi e migliaia di adepti, venne sospeso dalle sue funzioni nel 2006 per essersi macchiato di menzogne e reati gravissimi: già sacerdote, si era sposato con due donne, mentendo sulla propria identità, e aveva avuto dei figli; venne poi accusato di abuso sessuale da decine di seminaristi e minorenni; infine, dopo inchieste della magistratura messicana e italiana, fu incriminato per aver raccolto denaro finalizzato a foraggiare un vero e proprio impero di potere e interessi, a cui si sarebbero intrecciate attività illegali legate alla droga e allo sfruttamento della prostituzione. Morto nel 2008, rifiutando gli ultimi conforti religiosi, Maciel ha continuato a far parlare di sé per un fiume di testimonianze e documenti che provano come fosse riuscito a penetrare in Vaticano, ingannando persino Giovanni Paolo II, che del "Legionario" si era sempre fidato. Un personaggio dal fascino inquietante, che in questo identikit viene messo a nudo per la prima volta.
Per suor Marie-Paul Ross è tempo che nella Chiesa si parli di eros, riconoscendolo come dono di Dio e alzando quel velo di omertà che nell'ambito ecclesiale favorisce da secoli il perpetrarsi di devianze e infelicità. Contro il parere dei suoi superiori, dei vescovi e persino del mondo accademico, suor Marie è riuscita a conseguire un dottorato in sessuologia clinica, grazie anche a una speciale licenza ricevuta da Giovanni Paolo II. Oggi si batte per demolire il tabù per cui i religiosi non dovrebbero occuparsi di certi temi. Le sue idee su coppia, contraccezione, aborto, omosessualità, celibato sono in dissonanza con i canoni della gerarchia. Solo il consenso ricevuto nelle conferenze che tiene in tutto il mondo e la gratitudine di tanti pazienti, che hanno potuto beneficiare del centro di terapia sessuale che dirige, l'hanno convinta a non demordere nella battaglia. Ai tanti che la incontrano è solita ripetere: "In materia di sessualità ed eros c'è una chiusura patologica che impedisce alla Chiesa di crescere". In questo libro riassume con piglio deciso la sua filosofia, le sue teorie rivoluzionarie e i risultati di oltre vent'anni di ricerche sul campo. Con la collaborazione di Claire Baldewyns e Sébastien Délézir.
Massoneria e Chiesa. Massoneria e finanza. Massoneria e Vatileaks. Massoneria e dittatura argentina. Massoneria e gesuiti. Massoneria e papa Francesco. I legami, il più delle volte occulti e segreti, tra Chiesa e massoneria sono tribolati e controversi, ma pur tra alterne vicende, sempre solidi. Ciò che da più parti si suggerisce e ventila è che dietro ai più recenti e rivoluzionari avvenimenti vaticani a partire dalle dimissioni di papa Benedetto XVI, ci sia la mano delle logge. E nei corridoi dei Sacri Palazzi si mormora che persino l'elezione del nuovo papa sia opera loro. Dopo un papato di chiusura come, quello di Ratzinger, è probabile che siano molti tra gli affiliati a sperare di rinverdire grazie al gesuita Bergoglio le antiche simpatie tra Compagnia di Gesù e massoni. Basata su documenti scottanti - su tutti uno scambio epistolare inedito tra la Santa Sede e i vertici della massoneria - su interviste esclusive a personaggi chiave, come Licio Gelli, e su scrupolose ricostruzioni, un'inchiesta sugli intrecci molto stretti tra Chiesa, massoneria, politica, mafia, finanza. Un'indagine rigorosa che rende imperiosa una domanda: riuscirà il nuovo papa, lambito da sospetti sui contatti (o almeno rumorosi silenzi) con la dittatura argentina, a sua volta fortemente massonica, a rinnovare davvero un'istituzione sulle soglie dell'anarchia?