1974. È un'estate torrida, di tradimenti e morti, Watergate e Vietnam. Un'estate di tormento e violenza. Poi, un mattino, New York si ferma incantata per osservare la passeggiata nel vuoto di un funambolo. Lieve e misterioso nel suo gioco di equilibrio, l'uomo ricama un sogno di purezza e speranza percorrendo una corda tesa a 110 metri dal suolo, fra le Torri Gemelle. Sotto di lui, in strada, la città trattiene il respiro e dimentica per un attimo le sue tragedie. Inizia così la storia poetica e convulsa di una manciata di newyorchesi - un monaco di strada che porta la sua missione fra le prostitute nel Bronx; una di loro, giovane e bellissima, che divide il marciapiede con la madre; un'artista corrosa dal rimorso ma decisa a ripulire la propria vita; madri in lutto e una nonna che non vuole arrendersi - le cui vite si sfiorano e si scontrano come biglie, sotto i grattacieli e nei sobborghi di una città dolente e umana. Una città che tiene ben nascosta la propria anima, sospesa come un equilibrista sul filo sottile tra il bene e il male. Un grande romanzo americano, crocevia di voci e destini che sanno aprire la porta alla speranza in un mondo abitato dal dolore.
Lara è esile, pallida, lo sguardo sfuggente di chi non si lascia addomesticare. Elena è forte, sorridente, due occhi nocciola che trasmettono calore. Una l'opposto dell'altra, ma sono inseparabili. Quando il padre ha abbandonato lei e sua mamma, Lara non ce l'avrebbe mai fatta senza Elena. Da quel giorno in cui, a scuola, si è schierata dalla sua parte contro tutti i compagni, sono inseparabili. E, anni dopo, quando Lara si trasferisce da Roma a Londra per inseguire l'amore e la carriera di pittrice, sono ancora le stesse amiche di sempre. Elena è lì, pronta a difenderla e a credere in lei. Ma qualcosa si mette fra loro due. Non se lo sarebbe mai immaginata, Lara, di trovarsi davanti a una scelta che cambierà le carte in tavola: fino a che punto è disposta a sacrificare la felicità della sua migliore amica per raggiungere la propria? Basta una sola decisione per cambiare irrimediabilmente la nostra vita e quella di chi amiamo. I sentimenti che ci trascinano con tutta la loro forza fanno paura. Ma, a volte, per scoprire davvero chi siamo, dobbiamo rinunciare anche a ciò che non avremmo mai voluto perdere.
«Per comprendere nella loro complessità le trasformazioni e le contraddizioni che segnano i primi vent'anni del XXI secolo abbiamo scelto di sovrapporre geografia, infografica e analisi dei dati sui grandi temi con i quali Stati nazionali, popoli, aziende globali, movimenti, leader politici e singoli cittadini devono misurarsi per trovare una rotta e orientarsi in questo oceano in serrato divenire». Da sempre il nostro mondo è percorso da mutamenti e metamorfosi, tanto sul piano geopolitico quanto sul fronte economico e sociale. Mai però la velocità e la frequenza di tali trasformazioni ha raggiunto l'intensità di cui siamo testimoni dall'inizio del secondo millennio. Nasce da questa consapevolezza, e dall'urgenza di tratteggiare con chiarezza e approfondire le grandi tendenze in atto, l'idea di questo libro: uno strumento antico, quello delle mappe, unito alla più avanzata cartografia e alla ricerca sui dati per offrire al lettore la descrizione del mondo che cambia. Individuando otto linee della trasformazione in corso - dai conflitti veri e propri a quelli latenti, dall'emergenza climatica alla ferita delle discriminazioni razziali, dalle diseguaglianze sociali al vento populista-sovranista, passando per il fenomeno migratorio, l'urgenza della parità di genere e l'emergenza sanitaria legata all'esplodere delle epidemie - Maurizio Molinari descrive il mutamento e ne anticipa le conseguenze profonde. E lo fa con l'acutezza dell'osservatore esperto e la lucidità del giornalista, mettendo a punto uno strumento prezioso per chiunque voglia esplorare, come un pioniere che traccia la sua rotta, l'orizzonte che sta prendendo forma. Che vuole essere compreso per poter essere governato, e in cui ognuno di noi ha il dovere di fare la propria parte.
Viola ha trentotto anni e, dopo un matrimonio lampo, vive sola con suo figlio Orlando, un bambino acuto e bigotto. Opinionista di successo nei salotti tv più popolari del Paese, Viola si è ritagliata il ruolo di femminista rampante e severa fustigatrice di usi e costumi maschili. Il pubblico femminile la ama per la sua apparente spietatezza, gli uomini la temono, ma quello che fan e detrattori non sanno è che Viola recita una parte che non le appartiene: la sua vita sentimentale è una disastrosa sequela di tentativi falliti che nascondono l'incapacità di dimenticare l'ex, Giorgio, in corsa per diventare il candidato sindaco della città. Tra cene con uomini improbabili, chiacchiere disincantate con le amiche, telefonate rabbiose dell'ex marito e dialoghi col figlio moralista, Viola cercherà la propria strada, provando a tenere insieme, con fatica, la sua vita da single, quella di madre e quella di celebrità televisiva. Il tutto sembra reggere, finché sentimenti e politica non si intrecciano inaspettatamente e una scoperta traumatica non le fa commettere un errore imperdonabile.
Nella piccola e bizzarra scuola Muhammadiyah di Belitung, un'isola dell'arcipelago indonesiano, è sempre mancato di tutto: pezzi di tetto, gessetti, il bagno, compassi, matite, cartine e perfino i soldi per pagare i maestri. Ma i bambini no, non sono mai mancati. Fino alla mattina del primo giorno di scuola in cui Bu Mus, la nuova insegnante appena quindicenne, si trova a fare i conti con un decreto governativo che fissa a dieci allievi il limite minimo per la sopravvivenza della (pericolante) struttura. E i ragazzini radunati davanti all'ingresso? Sono solo nove. Pak Harfan, il preside, ha già abbandonato ogni speranza quando all'orizzonte compare il faccione sorridente di Harun, un ragazzo lento a imparare ma veloce a conquistare l'amicizia di tutti. Comincia così l'avventura dei Laskar Pelangi, i guerrieri dell'arcobaleno, piccoli grandi sognatori pieni di speranza nel futuro. C'è Mahar, l'artista della classe, e Lintang, il piccolo genio con il pallino dei numeri e della geometria, A Kiong con la testa a barattolo, Trapani, irriducibile mammone, e Sahara, che non sa dire bugie. Attorno a loro, una natura magica e selvaggia, piena di pericoli e di meraviglie. Tra disavventure e piccoli trionfi, coccodrilli sacri e mucche vagabonde, maestre bambine e saggi sciamani, insieme alla voglia di crescere sbocciano anche i primi, timidi amori.
Marx il profeta, lo "scienziato", il filosofo della prassi: che cosa resta, in questo primo scorcio di terzo millennio, del pensatore forse più discusso, temuto e influente degli ultimi centocinquant'anni? Con questa raccolta di articoli e studi, redatti nell'arco di quasi sessant'anni ma rielaborati per l'occasione, il principale storico marxista si pone alla testa di una tendenza che da qualche tempo, dopo l'eclissi degli anni Ottanta e Novanta, sta riportando a una rilettura radicale dell'autore del Capitale. Perfino i detrattori - soprattutto all'indomani della crisi finanziaria - hanno dovuto riconoscere la forza e la lucidità del suo pensiero. Non più imbalsamato da opposte ideologie, Marx può essere considerato per quello che è sempre stato: un grande pensatore, uno stilista esemplare, un pioniere. Con l'autorevolezza di un maestro della storiografia, Hobsbawm ricostruisce l'ambivalente epopea del marxismo, dai moti del 1848 alla caduta del muro di Berlino, dal Gramsci dei Quaderni, oggetto di un caloroso tributo, al crollo dell'Urss. Sedici saggi che indagano la genesi di opere fondamentali, dal Manifesto del partito comunista al Capitale, passando per gli ermetici Grundrisse; ne studiano, dati alla mano, la circolazione e la diffusione; interrogano la fortuna e le metamorfosi del pensiero marxista in alcuni momenti chiave, come l'Inghilterra tardo-vittoriana, l'Europa fascista, la Guerra fredda, il 1989, ponendo il problema di una scomoda eredità.
1895 Guglielmo Marconi effettua la prima trasmissione radio – In Francia scoppia l’affare Dreyfus – Paul Gauguin si trasferisce nelle Isole Marchesi – A Venezia si svolge la prima Biennale – Viene pubblicato dall’editore Galli di Milano, dopo oltre dieci anni di gestazione, piccolo mondo antico,“finito di trascrivere l’11 agosto alla 15,45” – Alfred Nobel detta il suo testamento, con il quale istituisce un premio – King Camp Gillette inventa il rasoio di sicurezza – I fratelli Lumière presentano in pubblico la prima proiezione cinematografica
Piccolo mondo antico è il romanzo dell’inquietudine. Non solo l’inquietudine politica degli anni risorgimentali, tra le delusioni del 1848 e la riscossa del 1859, ma anche l’inquietudine morale e religiosa di una nazione travagliata, disorientata da un processo di unificazione tanto tardivo quanto repentino. Così i protagonisti del racconto, Franco e Luisa, sono gli interpreti straordinariamente moderni di questa lotta d’anime: le loro vicende hanno avvinto subito migliaia di lettori, facendo del romanzo il primo grande bestseller italiano, e ancora oggi scavano nei conflitti morali di una nazione tutt’altro che pacificata.
SOFFIAVA SUL LAGO UNA BREVA FREDDA, INFURIATA DI VOLER CACCIAR LE NUBI GRIGIE, PESANTI SUI COCUZZOLI SCURI DELLE MONTAGNE.
Infatti, quando i Pasotti, scendendo da Albogasio Superiore, arrivarono a Casarico, non pioveva ancora. Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all’opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche. Ma giù a ponente, in fondo al lago, si vedeva un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della breva; e dietro al cupo monte di Caprino usciva il primo fumo di pioggia. Pasotti, in soprabito nero di cerimonia, col cappello a staio in testa e la grossa mazza di bambù in mano, camminava nervoso per la riva, guardava di qua, guardava di là, si fermava a picchiar forte la mazza a terra, chiamando quell’asino di barcaiuolo che non compariva.
Guardare il mondo con gli occhi di Leonardo. I misteri della natura, dell'acqua e della terra, delle piante e del corpo umano. Le scoperte sorprendenti e le suggestive visioni di un uomo straordinario svelate in un viaggio eccezionale tra arte e scienza. Età di lettura: da 10 anni.
Dentro la follia del mondo
L’uomo ha fatto dire persino al Signore Iddio
che è tempo di uccidere. Da non credente
sono sicuro che nessun Dio mai ha pronunciato
una simile sentenza.
Vittorino Andreoli
Vittorino Andreoli, da sempre attento studioso della follia e dei suoi meccanismi, offre in queste pagine un’indagine sugli aspetti sovrapersonali dello squilibrio: quelle forme che si incarnano nella struttura sociale, influendo sul pensare e l’agire comuni. I saggi presentati indagano i momenti in cui la malattia si è addentrata nella Storia, portando a passaggi cruciali e terribili del nostro passato. Il progetto della soluzione finale hitleriana; il naufragio della rivoluzione sovietica, che ha prodotto una delle più crudeli dittature di sempre; la deriva di illegalità durante tangentopoli; le devastazioni della guerra irachena. Al contempo questi scritti restituiscono l’importanza di un’etica propria dell’agire, del comportamento singolo dentro una comunità, che è profondamente iscritto in ognuno di noi: il piacere del fare il bene per il bene, in antitesi della pulsione all’orrore e al malvagio. Andreoli ripropone qui, completamente rivisti e aggiornati, i quattro volumi – Colpa e vergogna (1994), Elogio della normalità (2002), La follia del mondo (2003) e Si fa presto a dire pace (2004) – che rappresentano il suo fondamentale contributo alla comprensione sociologica della pazzia.
Mille anni di storia. Un territorio esteso a tutto il mondo conosciuto. Una macchina bellica imbattibile. Una cultura affascinante ed eroica. Che cosa ha reso i romani i fondatori del più grande impero d'occidente? Come erano costituiti il senato e le legioni? Come si svolgevano le lotte tra i gladiatori? Scopri le ragioni del successo e della decadenza degli antichi romani in tappe accuratamente ricostruite. Un libro ricco di illustrazioni e documenti, per restituirti tutto il fascino delle gesta del popolo più coraggioso di tutti i tempi. Età di lettura: da 10 anni.
1787: l'Australia è un continente inesplorato, appena scoperto dal capitano Cook, e disabitato. Gli inglesi decidono di colonizzarlo inviando elementi indesiderati - galeotti, reietti, le loro guardie - che giungono con la prima flotta a Botany Bay nel 1788. Fra i deportati c'è anche Richard Morgan, armaiolo inglese, incastrato dai suoi nemici con una macchinazione astuta e crudele. Ma "dall'altra parte del mondo" il coraggio, l'onestà e l'ingegno possono ancora cambiare la vita di un uomo.
Lo storico Robert Conquest ha definito il XX secolo quello delle "idee assassine": mai, come in quegli anni vicini e al tempo stesso apparentemente remoti, nel nome di ideologie totalitarie furono sterminate milioni di persone. Fascismo, comunismo e nazismo cercarono (ognuno a suo modo) di creare un "uomo nuovo", un uomo che cancellasse e odiasse ogni eredità culturale del passato per costruire un mondo radicalmente diverso e che fosse riservato ai ceti più retrivi e conservatori (fascismo), ai proletari di tutto il mondo (comunismo), agli eletti della Razza Superiore (nazismo). Enzo Biagi, in questo libro, fa parlare i protagonisti di quella lunga e assurda follia.