Questo incredibile esordio narrativo abbatte a spallate i confini tra i generi letterari: è al contempo una favola politica sull'assurdità della guerra, un'opera sarcastica di fantascienza sui pro e i contro dell'Apocalisse, un thriller imbottito di cospirazioni, guerrieri ninja e cani cannibali, un horror alla Lovecraft sul nostro futuro mica tanto remoto.
La trama in soldoni: le Bombe Svuotanti hanno cancellato intere zone della realtà dalla faccia della terra. Un soldato senza nome e il suo eroico amicone Gonzo Lubitsch devono affrontare l'inimmaginabile minaccia che viene dall'esterno della Zona Abitabile: un assortimento da incubo di mutanti e mutazioni. Non contenti di avere fra le mani il destino dell'umanità, i due finiscono per trovarsi coinvolti in un triangolo amoroso potenzialmente catastrofico. Accompagnati da una ciurma di guerrieri male assortita e rotta a ogni esperienza, i nostri eroi riusciranno a salvare questo caoticissimo mondo postapocalittico?
E soprattutto: ne vale la pena??? Salutata dalla stampa internazionale come un'opera esilarante e profonda, erede di Comma 22 e del miglior Kurt Vonnegut, questa avventurosa odissea comica in 3D dotata di effetti sonori speciali, rappresenta l'irruzione sulla scena letteraria mondiale di un autore pieno di un talento tanto esuberante quanto irresistibile.
È il 1327. Il giorno di Ognissanti quattro bambini si allontanano di nascosto dal priorato di Kingsbridge e assistono per caso nella foresta all'omicidio di due uomini. Da allora le vite di questi ragazzi saranno indissolubilmente legate tra loro e, una volta adulti, conosceranno amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Ma su ciascuno resterà l'ombra di quell'inspiegabile delitto di cui furono testimoni in quel fatidico giorno della loro infanzia. Ken Follett ritorna al Medioevo ambientando "Mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà tanto le arti quanto le scienze - in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca.
L'umanità si è sempre lasciata incantare dai racconti che annunciavano la sua totale distruzione: gli ultimi giorni, il tempo della fine, l'estinzione della vita sul pianeta. Oggi, la fantasia di una fine violenta e collettiva risorge nei movimenti apocalittici, perché la scienza e la cultura della ragione non sono ancora riuscite a trovare una mitologia che possa competere con il fascino della fine. Ma se la credenza apocalittica è una funzione della fede, allora l'antidoto non è tanto la ragione quanto l'impulso umano alla curiosità. Perché il mandato della nostra maturità è agire con saggezza, scegliendo tra salvezza e autodistruzione. Da un maestro della letteratura contemporanea, una riflessione provocatoria e sorprendente sui modi di guardare alla nostra esistenza collettiva.
È il 1327. Il giorno dopo Halloween quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta all'omicidio di due uomini. Una volta adulti, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta. Vivranno momenti di prosperità e carestia, malattia e guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la peste. Ma su ciascuno di loro resterà l'ombra di quell'inspiegabile omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia. Seguito ideale de "I pilastri della terra" Follett ritorna al Medioevo ambientando "Mondo senza fine" due secoli dopo la costruzione della cattedrale gotica di Kingsbridge, sullo sfondo di un lento ma inesorabile mutamento - che rivoluzionerà le arti quanto le scienze in cui ci si lascia alle spalle il buio e si cominciano a intravedere i primi bagliori di una nuova epoca.
Scritto nel 1907 questo romanzo profetico racconta l'ascesa del grande filantropo Giuliano Felsemburgh, democratico e rassicurante, fautore della pace mondiale, che realizza un mondo ideale con l'avvento di un nuovo umanitarismo che stempera le differenze fra le religioni e predica la tolleranza universale. Tutto viene accettato fuorché la Chiesa Cattolica, che - sempre in nome della tolleranza - viene straziata fin quasi alla sua completa eliminazione. Comunicazioni istantanee in tutto il mondo, trasporti aerei e sotterranei, luce solare artificiale, un parlamento europeo, attentati con kamikaze, il crollo della Russia, la crisi delle vocazioni, l'apostasia di preti e vescovi, la persecuzione e la solitudine del Papa: tutti elementi che oggi fanno parte della nostra storia e della nostra quotidianità e che in questo romanzo sono stati descritti con impressionante realismo. Il Padrone del mondo racconta il venir meno della fede cristiana non a causa di una persecuzione pubblica ma attraverso la subdola religione umanitaria del relativismo. La speranza è riposta nell'Unico che rimane fedele per sempre e nel Suo glorioso ritorno.
Robert Hugh Benson, con Il padrone del mondo (1907), ci porta in una realtà nella quale l’uomo ha raggiunto gli estremi confini del progresso materiale e intellettuale, dove tutto è meccanizzato e programmato per un unico grande progetto: il trionfo dell’Umanitarismo. L’eliminazione della guerra, l’abolizione dei rumori, la legalizzazione dell’eutanasia, l’adozione di cibi artificiali, l’uso dell’esperanto sono solo alcune tra le caratteristiche che fanno da naturale corollario al nuovo tipo di convivenza civile.
In questo paesaggio si muovono, con estrema ponderatezza, i personaggi di Benson, ricchi di umanità e descritti in modo sapiente: Oliviero Brand, il politico, teorico del nuovo sistema che vede l’uomo unico dio e signore delle cose; Mabel, la deliziosa compagna di Oliviero, che sceglie la dolce morte offerta dalle case dell’eutanasia e che, nel momento estremo, quando l’ultimo soffio di vita fugge dal suo corpo provato dal lungo conflitto esistenziale, vede, capisce e prova, netta la sensazione del misterioso Altro. Giuliano Felsemburgh, l’uomo che costituisce la sintesi più sconcertante dei sentimenti e delle aspirazioni che l’Umanitarismo suscita, l’uomo che contende a Dio il dominio del mondo; Percy Franklin, un prete, combattuto internamente dall’intensa lotta in cui la fede vacilla per poi riconfermarsi più viva e vera.
Cinque famiglie legate l'una all'altra il cui destino si compie durante la metà del ventesimo secolo, in un mondo funestato dalle dittature e dalla guerra. Berlino nel 1933 è in subbuglio. L'undicenne Carla von Ulrich, figlia di Lady Maud Fitzherbert, cerca con tutte le forze di comprendere le tensioni che stanno lacerando la sua famiglia, nei giorni in cui Hitler inizia l'inesorabile ascesa al potere. In questi tempi tumultuosi fanno la loro comparsa sulla scena Ethel Leckwith, la formidabile amica di Lady Maud ed ex membro del parlamento inglese, e suo figlio Lloyd, che presto sperimenterà sulla propria pelle la brutalità nazista. Lloyd entra in contatto con un gruppo di tedeschi decisi a opporsi a Hitler, ma avranno davvero il coraggio di tradire il loro paese? A Berlino Carla s'innamora perdutamente di Werner Franck, erede di una ricca famiglia, anche lui con un suo segreto. Ma il destino lì metterà a dura prova, così come le vite e le speranze di tanti altri verranno annientate dalla più grande e crudele guerra nella storia dell'umanità, che si scatenerà con violenza da Londra a Berlino, dalla Spagna a Mosca, da Pearl Harbor a Hiroshima, dalle residenze private alla polvere e al sangue delle battaglie che hanno segnato l'intero secolo. "L'inverno del mondo", secondo romanzo della trilogia "The Century", prende le mosse da dove si era chiuso il primo libro, ritrovando i personaggi de "La caduta dei giganti", ma soprattutto i loro figli.
Recensione
Scritto nel 1907 – e da allora il più venduto best-seller di christian-fiction della storia – questo romanzo profetico racconta l'ascesa del grande filantropo Giuliano Felsemburgh, democratico e rassicurante, fautore della pace mondiale, che realizza un mondo ideale con l’avvento di un nuovo umanitarismo che stempera le differenze fra le religioni e predica la tolleranza universale. Tutto viene accettato fuorché la Chiesa Cattolica, che – sempre in nome della tolleranza – viene straziata fin quasi alla sua completa eliminazione. Comunicazioni istantanee in tutto il mondo, trasporti aerei e sotterranei, luce solare artificiale, un parlamento europeo, attentati con kamikaze, il crollo della Russia, la crisi delle vocazioni, l’apostasia di preti e vescovi, la persecuzione e la solitudine del Papa: tutti elementi che oggi fanno parte della nostra storia e della nostra quotidianità e che in questo romanzo sono stati descritti con impressionante realismo. Il Padrone del mondo racconta il venir meno della fede cristiana non a causa di una persecuzione pubblica ma attraverso la subdola religione umanitaria del relativismo. La speranza è riposta nell’Unico che rimane fedele per sempre e nel Suo glorioso ritorno.
Nota breve
Best-seller sempre verde da 100 anni e oggi più che mai attuale: la profezia di un mondo perfetto ma senza Dio in cui trionfa l'uomo tecnologico e umanitario ma anticristico.
L'Autore
ROBERT HUGH BENSON (Wellington College, 1871 – Salford, 1914) figlio dell’Arcivescovo di Canterbury, ordinato sacerdote nella Chiesa Anglicana nel 1895, nel 1901 entra nei Resurrezionisti, comunità anglicana di impostazione benedettina. Nel 1903 scrive e pubblica il suo primo libro The Light Invisible. Ma in quell’anno avviene un altro fatto fondamentale: ormai completamente convinto che la Chiesa di Cristo debba essere unita sotto un’unica autorità, in una continuità di dottrina e tradizione, si converte al Cattolicesimo. Di questa scelta egli stesso illustrerà i motivi in Confessioni di un convertito. Nel 1904 riceve l’ordinazione sacerdotale. Con By What Authority? inaugura una lunga serie di romanzi storici in cui racconta i secoli delle persecuzioni anticattoliche in Inghilterra. Nel 1907 scrive quella che rimane probabilmente la sua opera più popolare, Il Padrone del mondo, dimostrando grande genialità anche nel filone fantascientifico, proseguito quattro anni dopo con L’Alba di tutto (Fede & Cultura, 2010), romanzo speculare in cui si immagina lo scenario opposto: un mondo ideale e utopico dominato dalla cristianità. Conduce una vita intensa dividendosi tra la sua missione di sacerdote e di apprezzato predicatore, i frequenti viaggi tra Roma e l’Inghilterra, e una feconda carriera di scrittore (nell’arco di una quindicina d’anni scrive diciassette romanzi, una dozzina tra saggi e testi di spiritualità, più alcuni lavori teatrali, libri per bambini e poemi). Si spegne a quarantatré anni a causa di una polmonite, morendo nello stesso modo in cui è vissuto: padrone di sé, sereno e impaziente di passare ad una nuova avventura.
Lo scienziato Robert Kerans fa parte di una squadra di ricercatori diretta dal colonnello Riggs che ha l'incarico di perlustrare quel che resta di intere città sommerse dalle acque in seguito a una catastrofe naturale di dimensioni straordinarie. Una sessantina di anni prima delle tempeste solari hanno causato un surriscaldamento globale che a sua volta ha prodotto lo scioglimento dei ghiacci polari e quindi un innalzamento delle acque a livello planetario. Ora, con temperature roventi, tropicali anche ai poli, e in mezzo a lagune malsane, ci si trova di fronte a metropoli irriconoscibili, precipitate come sono in un'atmosfera primordiale, e ai sopravvissuti di una civiltà scomparsa, psicopatici, malnutriti, contaminati dalle radiazioni.
Cosa accade a una famiglia cui capiti la disgrazia di avere un figlio problematico, la Lessing ce lo ha già raccontato in "Il quinto figlio". Ma cosa succede, una volta adulti, a questi figli? Ben Lovatt è diventato grande. Troppo. Le sue dimensioni spaventano tutti. Ha appena raggiunto la maggiore età e nessuno è più costretto ad occuparsi di lui. Così Ben è alla mercé di chi incontra, talvolta si tratta di persone gentili, più spesso di profittatori. E si trova a viaggiare verso il Sud della Francia, poi verso il Brasile, coinvolto prima in un traffico di droga e infine in affari molto più loschi e pericolosi.
Un testo che con lucida ragionevolezza e disarmante ironia getta luce sulla condizione moderna dell'uomo e della società, riguardo a cui si chiama sempre in causa la parola crisi, il più delle volte con dimessa rassegnazione. Cento anni fa Chesterton considerava i disastri portati dalla disuguaglianza economica, dalla separazione delle famiglie, dalla rovina del sistema educativo, dalla violazione delle libertà fondamentali, in nome dell'idolatria dello Stato e di quella del profitto. Sono le piccole cose ordinarie le grandi aspirazioni dell'uomo ad esser messe in pericolo: l'uomo comune non chiede altro che un matrimonio d'amore, una piccola casa, professare in pace la propria religione, diventare nonno, godere del rispetto e della stima dei suoi simili e morire di morte naturale. Chesterton sfida il mondo a compiere un passo indietro: non quello di un uomo impaurito che si sottrae alla battaglia, ma quello dell'uomo tutto intero che per buttarsi nell'avventura della vita non ricorre a ricette ideologiche e utopiche sul progresso, ma sta ancorato con saldezza e con audacia alle realtà originarie che sono alle sue spalle.
Luglio 1945. I tre uomini più potenti del mondo Truman, Churchill e Stalin, a capo di USA, Gran Bretagna e Russia, siedono al tavolo delle trattative alla fine della seconda guerra mondiale, a Potsdam. In quell'occasione, il presidente americano informa Stalin che gli Stati Uniti sono pronti a usare un'arma devastante: la bomba atomica. Ma il leader sovietico non sembra troppo sorpreso da questo tragico annuncio. Anche l'URSS sta preparando le sue testate nucleari, grazie all'opera di uno scienziato sfuggito alle persecuzioni naziste e rifugiatosi in Gran Bretagna: il dottor Klaus Fuchs. In possesso di informazioni di vitale importanza per americani e inglesi, il famoso progetto Manhattan per lo sviluppo della bomba atomica, Fuchs decide invece di affidare ogni dato in suo possesso al KGB. E il suo lavoro di spionaggio, oltre alle sue indiscusse conoscenze tecniche, cambieranno per sempre il mondo: da quel momento, infatti, due grandi blocchi si fronteggeranno per quasi cinquant'anni. È la scintilla della guerra fredda, combattuta su un piano totalmente diverso da quello del conflitto appena conclusosi: non avviene più sui campi di battaglia, ma a colpi di codici cifrati, agenti segreti, spionaggio e controspionaggio.