"Il 7 dicembre del 1990, il papa Giovanni Paolo II, oggi santo, ricorrendo il 25° anniversario del decreto conciliare Ad gentes, pubblicava la Redemptoris missio. Sono passati più di 30 anni da allora e la Chiesa Cattolica ha attraversato il secondo millennio dalla nascita di Cristo confrontandosi con vicende ecclesiali e mondiali che davvero hanno segnato e ancora stanno segnando e trasformando i nostri modi di agire, relazionarci, pensare ed essere. Questi cambiamenti riguardano tutti, come uomini e donne, e come discepoli e discepole di quel Gesù di Nazaret che ha segnato la storia del mondo intrecciandosi con altre storie umane, culturali e religiose" (dall'Introduzione di Luca Pandolfi). Dopo il saggio teologico di Stephen Bevans, quasi una lectio magistralis introduttiva all'intero volume, si incontrano gli otto contributi, che partendo da una fondazione biblica, attraversano la riflessione teologica e si aprono alle questioni relative all'evangelizzazione, alla catechesi missionaria, alla spiritualità incarnata e contestualizzata e al dialogo con altre culture e religioni. Autori: Bevans Stephen, Ciriello Caterina, Longhitano Tiziana, Lupo Angela Maria, Mboshu Kongo Rita, Mobeen Shahid, Placida Flavio, Tedeschi Francesco, Valero Cárdenas Yolanda
La presenza della famiglia comboniana nel mondo.
La riconciliazione tra uomini e popoli come augurio per costruire un mondo nuovo, il mondo delle beatitudini.
«Il Mese Missionario Straordinario sia occasione di grazia intensa e feconda per promuovere iniziative e intensificare in modo particolare la preghiera – anima di ogni missione –, l’annuncio del Vangelo, la riflessione biblica e teologica sulla missione, le opere di carità cristiana e le azioni concrete di collaborazione e di solidarietà tra le Chiese, così che si risvegli e mai ci venga sottratto l’entusiasmo missionario».
(Papa Francesco)
Il 30 novembre 2019 ricorrerà il centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum Illud, con la quale Benedetto XV desiderava dare nuovo slancio alla responsabilità missionaria di annunciare il Vangelo. In occasione di questo importante anniversario, Papa Francesco ha indetto per tutta la Chiesa un Mese Missionario Straordinario, affidando l’animazione di questo evento alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e alle Pontificie Opere Missionarie.
Grazie ad un’ampia consultazione presso le Chiese locali, è stata realizzata questa Guida per preparare e vivere il Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019. Si tratta di un sussidio realizzato con i contributi provenienti da cristiani di tutto il mondo e rivolto ai cristiani di tutto il mondo. I testi qui presentati serviranno a ispirare la creatività delle Chiese locali e dei loro cristiani nell’affrontare le sfide inerenti all’evangelizzazione a partire dalla missio ad gentes e dal proprio contesto.
Le parti di cui si compone questa Guida corrispondono alle dimensioni spirituali indicate dal Santo Padre Papa Francesco nell’indire questo Mese Missionario Straordinario: l’incontro personale con Gesù Cristo vivo nella Chiesa, la testimonianza di santi e martiri della missione, la formazione catechetica alla missione e la carità missionaria.
Il documento, approvato dai vescovi austriaci nel corso della loro assemblea generale dal 19 al 22 marzo 2012 a Tainach, è pensato come un "direttorio per la catechesi" su come condurre un'evangelizzazione "nuova" nell'Austria di oggi (un paese dalla profonda tradizione cattolica, ma con segnali di progressiva secolarizzazione, un trauma da perdita di credibilità dell'istituzione ecclesiale dopo i casi di violenza perpetrati da personale ecclesiastico su minori, istanze di riforma interna portate avanti anche in forme quasi "insurrezionali" come l'Appello alla disobbedienza dei parroci). Si concentra su un annuncio della fede di tipo esperienziale e vuole accompagnare l'Anno della fede proclamato da Benedetto XVI a partire dall'11 ottobre 2012, mese nel quale si è celebrato anche il Sinodo sulla nuova evangelizzazione. Nella conclusione un'eco delle recenti vicende ecclesiali: "Vogliamo apprezzarci, rafforzarci e incoraggiarci a vicenda. (...) I conflitti, che non potremo mai superare del tutto, non ci devono scoraggiare. I problemi di comunicazione e collaborazione non ci devono dividere".
Un gruppo di volontariato impegnato in un'opera di sostegno ai Paesi in via di sviluppo si fa interlocutore, di volta in volta, di diversi missionari dislocati in varie aree geografiche.
La vita missionaria è sempre stata messa in discussione dall'incontro/scontro con altre culture. In passato prevaleva l'atteggiamento dell'avvicinarsi per convertire ed evangelizzare; oggi cresce il desiderio di conoscere per dialogare e camminare insieme.
Questo libro racconta l'esperienza di un missionario comboniano, p. Ettore Frisotti, scomparso prematuramente a 45 anni di età, nel 1998. Durante i 15 anni vissuti a Salvador-Bahia, nel nordest brasiliano, stabilì un rapporto molto stretto con la cultura locale, specialmente con il mondo religioso di origine africana, sopravvissuto alla schiavitù e conservato in centinaia di piccoli centri di culto sparsi un po' ovunque ma vivo principalmente nel cuore della gente.
Un percorso, il suo, fatto in punta di piedi, fuori da molti schemi classici di vita e presenza missionaria e per questo solitario, difficile, controcorrente, sofferto; comunque una storia vissuta, diversa, stimolante.
Il libro vuole essere prima di tutto un atto di giustizia verso un grande missionario che ha cercato di aprire strade nuove. Poi un contributo e forse anche una provocazione per chi riflette la missione oggi; una storia in più per scuotere un mondo che invece tende a chiudersi all'altro, come se fosse sempre un problema, un pericolo e un nemico da cui difendersi.
Finalmente rivela aspetti sconosciuti e affascinanti di un universo religioso diverso dal nostro che è già tra noi, se non ancora nei centri di culto, certamente nell'anima di molti immigrati che hanno scelto di vivere nel nostro paese.
Rivista semestrale di teologia e antropologia della missione, n. 2/2007.