Descrizione delle calamità che Dio scatenerà realmente sulla terra alla fine dei tempi o narrazione metaforica volta a dare speranza e consolazione a coloro che vivono una vita di sofferenza? Secondo Bart Ehrman, l'Apocalisse di Giovanni non è né l'una né l'altra. E forse non riflette pienamente neanche il messaggio di Gesù, tanto da rischiare di non essere nemmeno inclusa nel Nuovo Testamento. Ciò nonostante, in un'epoca come la nostra, segnata da fame, migrazioni di massa, epidemie, guerre e riscaldamento globale, e da un atteggiamento fatalistico e d'impotenza rispetto alle crisi che siamo chiamati a fronteggiare, può valere la pena tornare a riflettere sui temi e sulle suggestioni che questo testo straordinario continua a suscitare.
P. Wilson ci introduce alla comprensione della rivelazione di Dio da parte di Gesù. Una rivelazione comprensibile solo alla luce della comprensione dell'identità e della natura di Cristo. Tale rivelazione non avviene nel vuoto, ma nel contesto delle azioni e delle parole di Gesù come evento e parole visibili e udibili. Così, i sette "Io sono" di Gesù non sono solo enunciati, ma rivelano; l'identità, la persona, la missione e la relazione di Gesù con il Padre. P. Wilson afferma che è essenziale conoscere la persona e l'identità di Gesù. Cristo, che non è un semplice simbolo di luce ma la luce personificata e incarnata. Gesù stesso è il miglior rivelatore della propria identità, sebbene il Gesù giovanneo sia anche il supremo rivelatore del Padre. Noi, proprio come i discepoli del tempo di Gesù, dobbiamo imparare a camminare alla luce del Signore, anche quando Egli non è fisicamente presente come il Gesù della Storia. Egli è sempre presente come Signore e Cristo della nostra fede.
Lo scopo del vasto e competente lavoro del botanico e cultore biblico, il danese Hans Arne Jensen, è introdurre il lettore nell'affascinante mondo delle piante nella Bibbia. In particolare, gli appassionati di botanica, archeologia o storia potranno trovare argomenti di interesse in questa pubblicazione, poiché si fa riferimento sia al ricco utilizzo di piante nella Bibbia sia all'uso di piante nelle coeve circostanti culture, grazie ai ritrovamenti archeologici in Israele e zone limitrofe. La descrizione delle piante e del loro impiego è affiancata da preziose illustrazioni, alcune contemporanee al testo biblico. Viene quindi data una descrizione del contesto in cui la specie, o un suo prodotto, viene citata nella Bibbia. Lo scopo è quello di includere tutti i riferimenti relativi possibili, in modo tale da fornire armonia alle piante bibliche.
Il contesto storico, archeologico, artistico, religioso e culturale della Bibbia sembra quanto di più conosciuto si possa immaginare, per il numero infinito di documenti e di reperti archeologici a nostra disposizione. Eppure non finisce mai di meravigliare e di sorprendere. Le grandi civiltà, contemporanee alla storia biblica, sono quelle raffinate degli assiri e dei babilonesi, le cui vestigia sono giunte fino a noi e che ci permettono di individuare punti di incontro, travasi culturali e artistici che lo scrittore sacro ha raccolto e elaborato, proprio a partire da testi letterari di questi popoli vicini a Israele. È proprio da questo ricchissimo contesto che parte il volume Il mondo della Bibbia; con immagini e parole tratte dalla Bibbia, ma anche dai grandi testi sacri delle culture contemporanee al tempo biblico, il lettore entra in contatto con la profondità e la ricchezza del testo e del contesto della Bibbia e ripercorre le tappe di una storia alla quale siamo debitori sia dal punto di vista culturale che da quello religioso. Il libro si articola in 11 capitoli che ripercorrono, in ordine cronologico e tramite opportune sintesi, la storia dell'uomo e della sua alleanza con Dio secondo il racconto biblico, dalla creazione dell'essere umano fino alla morte e risurrezione di Gesù. Un percorso affascinante proprio perché non è un percorso isolato, ma tiene conto del cammino umano di popoli e culture contemporanee a questa storia, che per il credente è storia di salvezza.
Il Nuovo Testamento dà per scontato che i suoi lettori siano al corrente dell'ambiente geografico e umano in cui si muove Gesù. Ma non sempre è così. Usanze sociali e religiose, il clima e la geografia condizionano i fatti e il comportamento dei contemporanei di Gesù. Questo studio ci consente di "vedere" lo sfondo della storia di Gesù e di comprendere meglio la sua persona e il suo insegnamento.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Fra le civiltà antiche, quella egizia sembra essere quella che più ha esplorato e maggiormente sviluppato il concetto di "passaggio da una vita terrestre a una vita dopo la morte". Nel dossier della rivista si scopre anche come i mesopotamici e i greco-romani si siano appropriati dell'idea, prima di presentare quello che, con Gesù nel Nuovo Testamento, appare come il rinnovamento di un annuncio di risurrezione. Infine, visitando il cimitero di Père-Lachaise (uno dei più celebri e visitati del mondo) con la guida di un esperto, si scoprirà quello che dicono della vita dopo la morte coloro che ci hanno preceduto... Completano il numero le consuete rubriche di "Studi Biblici" e "Bibbia e cultura".
Il bacino del Mediterraneo è stato la culla delle tre maggiori religioni monoteiste - ebraismo, cristianesimo e islam - tutte emerse dal medesimo contesto vicino orientale. Il dossier tratta lo sviluppo e l'emergere di queste religioni, le dinamiche di interazione, la "concorrenza" tra il cristianesimo e gli dei pagani orientali, i quali avevano assunto nel mondo greco romano una nuova connotazione salvifica e misterica.
Facendo riferimento anche alle proprie esperienze oniriche, Comolli esplora le narra-zioni dei sogni e delle ore notturne presenti nella Bibbia: vi troverà quelle parole che la sera ci aiutano a chiudere sereni gli occhi, e a riaprirli di nuovo sereni al mattino. Sono passi biblici che ci dischiudono un mondo nuovo: la meraviglia inattesa del sonno pa-cificato e luminoso. «Esiste una sapienza biblica del buon dormire, una via biblica del coricarsi in pace, disponendosi a ricevere sogni di vita. Insegnamento tanto più prezioso in un'epoca come la nostra, in cui facilmente si dorme troppo poco e anche male, spesso agitati dall'ansia, spesso acquietati soltanto da un sonnifero potente. Mentre nelle Scritture troviamo parole che la sera ci aiutano a chiudere sereni gli occhi, per riaprirli di nuovo sereni al mattino. Occorrerebbe allora andarle a cercare con attenta calma, sia nell'Antico Testamento, sia nel Nuovo Testamento. E forse ne vale davvero la pena. Perché una volta disposte finalmente l'una accanto all'altra, tali parole ci dischiuderanno un mondo nuovo: la meraviglia inattesa del sonno pacificato e luminoso, dei sogni così rigeneranti e speranzosi e consolanti, da farci supporre che siano stati inviati a noi dallo Spirito stesso del Signore». (Giampiero Comolli)
Questa introduzione di John Pilch alla civiltà e alla cultura dell'Antico e del Nuovo Testamento in ogni sua manifestazione si propone come utile e agevole strumento di lavoro sia per insegnanti, parroci, animatori di gruppi biblici, sia per lettori comuni. Intento dell'opera è di consentire al lettore della Bibbia di colmare il divario che separa la mentalità odierna, in particolare occidentale, da quella dei tempi antichi attorno al bacino del Mediterraneo. In uno stile del tutto accessibile e di piacevole lettura, John Pilch guida con mano sicura attraverso i vari ambiti costitutivi della civiltà antica quali si riflettono nei testi biblici. Dal cosmo alla terra, dalle persone alla famiglia, dalla lingua al vissuto umano, da Dio agli svaghi e ai giochi, è tutto un mondo che prende vita nelle pagine di un autore che in quest'opera mette a frutto la sua profonda ed estesa conoscenza della ricerca biblica dell'ultimo cinquantennio, e insieme fornisce prospettive ine dite e argomentate, quanto talvolta sorprendenti, sui testi biblici e le civiltà che vi stanno dietro.