Il volume ripercorre l'itinerario di elaborazione dell'Ordo Lectionum Missae a partire dal periodo antepreparatorio e preparatorio del Concilio Vaticano II, passando attraverso il dibattito conciliare relativo alla redazione dei numeri di Sacrosanctum Concilium riguardanti la proclamazione della Parola di Dio nella celebrazione eucaristica. Cuore di questo studio è il materiale inedito che attesta tutto il lavoro compiuto dal Coetus XI incaricato per l'elaborazione dell'OLM.
Maurizio Barba presbitero della diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca (Le) ha conseguito il titolo di Dottore in Sacra Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico in Roma, dove è docente. Dopo una lunga esperienza nel Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, svolge la funzione di aiutante di studio nel Dicastero per la Dottrina della Fede ed è Segretario Aggiunto della Commissione Teologica Internazionale. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra le quali: La riforma conciliare dell'Ordo Missae.
Il percorso storico-redazionale dei riti d'ingresso, di offertorio e di comunione. Nuova edizione, totalmente rivista, ampiamente integrata e diffusamente aggiornata, CLV-Edizioni Liturgiche, Roma 2008; I Messale Romano: tradizione e progresso nella terza edizione tipica, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004; L'Institutio Generalis del Missale Romanum. Analisi storico-redazionale dei riti d'ingresso, di offertorio e di comunione, Liberia Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2005; Institutio Generalis Missalis Romani. Textus-Synopsis-Variationes, Liberia Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2006; "Missale Romanum". Processi evolutivi nella terza edizione emendata del 2008, Edizioni Vivere in, Monopoli (Ba) 2015; Il Messale Romano. Suiluppi dopo la terza edizione emendata, Edizioni Vivere in, Monopoli (Ba) 2023.
Elena Massimi, Figlia di Maria Ausiliatrice, è diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia (Roma) ed ha conseguito il Dottorato in Sacra Teologia spec. Liturgico Pastorale presso l'Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina (Padova), dove insegna. È docente di liturgia e sacramentaria anche presso 'Università Pontificia Salesiana (Roma). Attualmente è Presidente dell' Associazione Professori di Liturgia e Codirettore di Rivista Liturgica. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, per il CLV: Teologia classica e modernità in Cipriano Vagaggini. Percorso tra scritti editi e inediti (2013), Cantare la Messa. Guida pratica per la scelta dei canti (2019); e curato i seguenti volumi: Liturgia delle Ore. Una riforma incompiuta (2016), Donne e uomini: il servizio nella liturgia (2019), Liturgia e giovani (2019).
Quando Sacrosanctum Concilium aprì la porta all'uso delle lingue non poteva prevedere l'enorme lavoro di traduzione che tale decisione avrebbe comportato. A poco poco, l'esperienza della Chiesa stessa ha rivelato il percorso da seguire in questo processo con i pericoli da evitare e i criteri da seguire. Tutto questo si vede scorrendo i vari documenti pubblicati per far luce e guidare questo
processo. Uno di questi criteri, maturato nel nuovo iter ecclesiale dal Concilio Vaticano II a oggi, è il concetto di fideliter, cioè la necessità di tradurre fedelmente.
Ma che cosa significa? E come si applica il criterio di fedeltà ai testi liturgici? E importante capire l'importanza del tradurre fedelmente i testi liturgici, perché anche le traduzioni sono lex orandi e, quindi, lex credendi della Chiesa. Apprezzo lo sforzo compiuto in questo studio e quindi mi congratulo sinceramente con il suo autore, che dimostra di conoscere bene l'argomento. E invito il lettore a seguire queste pagine con mente aperta, spirito critico e desiderio di imparare. Spero che, alla fine, possa concludere che non tutti i traduttori sono, per natura, traditori.
e il quadro completato di quanto e`stato fatto per preparare e attuare la riforma liturgica descritto da colui che e`stato il principale direttore e animatore dell impresa.-x0d- n.e. Ampliata e arricchita di note per una lettura analitica
E' il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e della Liturgia delle Ore per tutto l'anno 2025 in lingua latina
In questo volume, frutto di un lavoro di ricerca dottorale, la riscoperta dell'azione per la teologia liturgico sacramentale viene motivata e approfondita con un'indagine ad ampio respiro. Lo studio a tutto campo di Sebastiano Bertin onora e completa l'auspicio di Guardini e getta ulteriori semi per proseguire sulla stessa strada. Si tratta appunto di portare l'individuo e le assemblee a compiere l'azione con padronanza e stile, sulla scia della migliore tradizione ecclesiale e secondo il genio e le attitudini degli uomini e delle culture de nostro tempo, e altresì a riconoscere nell'azione il luogo dell'appuntamento tra la povertà dell'uomo e l'infinita abbondanza della grazia di Dio. Dalla Presentazione di Loris Della Pietra
È il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e del­la Liturgia delle Ore per tutto l’anno 2024 in lingua latina.
È per tutte le sacrestie e per tutti coloro che seguono la liturgia ufficiale quotidianamente.
Perciò si dirige non soltanto ai sa­cer­doti ma anche alle suore e a tutti quei laici che seguono più da vicino la vita della Chiesa.
Lo studio presenta il valore simbolico del Cuore di Cristo attraverso una disamina attenta, rigorosa e completa di tutti i formulari di Messe con i quali dal 1668 ad oggi il popolo di Dio ha celebrato l'amore e la misericordia incarnati in Gesù. L'indagine non si limita alla recensione delle fonti liturgiche, ma ne ricerca i rimandi biblici e patristici, le mette a confronto con la riflessione spirituale, teologica e con i vari pronunciamenti magisteriali. La parte conclusiva, infine, si propone di studiare, a partire dall'analisi delle varie Messe, l'intimo rapporto che sussiste tra la lex orandi e la lex credendi, presentando in maniera sistematica alcuni elementi della teologia del Cuore di Cristo desunti dalle Celebrazioni liturgiche ed evidenziando la loro ricchezza spirituale e fecondità pastorale.
Calendario, in lingua latina, per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore per l’anno liturgico 2021-2022.
È per tutte le sacrestie e per tutti coloro che seguono la liturgia ufficiale quotidianamente.
Perciò si dirige non soltanto ai sacerdoti ma anche alle suore e a tutti quei laici che seguono più da vicino la vita della Chiesa.
Dal 28 al 31 agosto 2023, a Chiavari, si è svolta la 73ª Settimana Liturgica Nazionale dal tema: "E' bello per noi essere qui". Bellezza e verità del celebrare cristiano. Con la lettera apostolica Desiderio desideravi del 29 giugno 2022, papa Francesco ci ha invitati a riscoprire ogni giorno la bellezza della verità della celebrazione cristiana, (DD 21), in quanto la liturgia celebra e attualizza, nell'oggi sacramentale, le "mirabilia Dei", celebra la bellezza dell' Amore di Dio in tutti i misteri di Cristo che hanno il loro centro nel mistero pasquale.
Liturgia e bellezza sono un binomio inscindibile dal quale non si può prescindere.
La bellezza della liturgia si realizza nella sua verità perché garantisce la possibilità dell'incontro autentico con Cristo e la cura simbolico-rituale costituisce la norma per custodire una realtà più alta cui giungere.
Lo studio teologico-liturgico della Messa crismale mette in evidenza che il vero cuore di questa celebrazione è l’unzione di Cristo; da essa, attraverso i sacramenti, derivano le due unzioni che costruiscono il corpo della Chiesa, quali modi di partecipazione all’unico sacer- dozio di Cristo (cfr. LG, 10). Si può dire quindi che la cristologia definisce l’ecclesiologia: se- condo la prima Lettera di Pietro coloro che si avvicinano a Cristo e accettano l’offerta della salvezza vengono trasformati in pietre vive per l’edificazione di un edificio spirituale (cfr. 1Pt 2,5ss); tale edificio ha per scopo il sacer- dozio santo, cioè l’offerta di sacrifici graditi a Dio mediante Cristo. È la tematica soteriologi- ca del riportare il mondo al Padre, compito af- fidato a tutti i fedeli: essi costituiscono una co- munità sacerdotale, che realizza quanto pre- conizzato in Es 19,6: «Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa». Per questo i fedeli, in forza dei sacramenti dell’ini- ziazione cristiana sono costituiti sacerdoti, re, profeti e martiri.
E' il calendario ufficiale che ordina le celebrazioni liturgiche della Messa e della Liturgia delle Ore per tutto l'anno 2025, in italiano
Lo studio di Ciarocchi appare propriamente attraversato dall'idea di actuosa participatio, in quella visione di Chiesa ministeriale a così fortemente voluta dal Concilio Vaticano II. Questo sguardo approfondito al rapporto di liturgia, musica, canto e mistagogia rende la trattazione utile, spingendo alla lettura di altre pubblicazioni, rammentando sempre che il fine della musica liturgica è "gloria Dei et salus animarum" (Pietro Sorci, Prefazione). Valerio Ciarocchi affronta il tema del rapporto tra musica e liturgia, producendo un lavoro ampio e completo, ricco di spunti di approfondimento e di riflessione per studiosi e cultori della liturgica musicologia. Nella sua completezza offre allo studioso una già fondata base di partenza per necessari e opportuni nuovi spunti di riflessione e di ricerca per il settore liturgico-musicale (Giuseppe Liberto, Postfazione).