«Toccare un po' Dio nello spirito è una grande felicità, ma comprenderlo è del tutto impossibile». A questo denominatore Agostino riconduce quella che può essere considerata l'eredità della sua vita e del suo pensiero, assorbiti e concentrati in un Dio inafferrabile e incomprensibile. Contro ogni concezione materialistica, egli insiste su questa verità: l'uomo singolo o il mondo intero nella sua estensione non possono abbracciare Dio, che è ovunque e non è afferrabile dal pensiero umano.Autore di un'opera fondamentale della cultura dell'Occidente - le Confessioni - Agostino è stato determinante per la teologia e la filosofia sia sul piano del contenuto che del metodo. La mistica medievale vive del suo patrimonio, della sua ardente ricerca di Dio e del suo «cuore inquieto».
Il volume presenta, in un quadro d'insieme, i modelli ecclesiologici elaborati da Agostino d'Ippona e i simboli ai quali egli più organicamente ricorre per definire la Chiesa: quattro modelli e quattro simboli. I modelli che egli propone in successione sono: la Chiesa cattolica «autorità credibile», la Chiesa «comunione», la Chiesa - saeculum - città di Dio, la Chiesa - croce. I simboli: la bellezza, il monastero, la colomba, Pietro l'apostolo.
La trattazione si sviluppa con un continuo ricorso a testi di Agostino, cosicché la lettura del volume diventa una traversata del pensiero e degli scritti del grande vescovo dottore, con il loro fascino, i loro accostamenti inaspettati e suggestivi, le loro allusioni e le loro sintesi folgoranti, spesso racchiuse in singoli vocaboli pregnanti e densi di significato.
Si tratta di un saggio di teologia patristica, con felici ricadute sulla contemporaneità e sulla pastorale.
Sommario
I. INTRODUZIONE. 1. Premessa all'ecclesiologia di S. Agostino. 2. Eredità e nuovi schemi. II. MODELLI ECCLESIOLOGICI. 3. La Chiesa cattolica «autorità credibile». 4. La Chiesa «comunione». 5. Chiesa-saeculum-città di Dio. 6. Chiesa-croce. III. SIMBOLI ECCLESIOLOGICI. 7. La bellezza: la Chiesa via pulchritudinis. 8. Il monastero: Chiesa e vita monastica. 9. La colomba. 10. Pietro l'apostolo. IV. PER UNA CATECHESI DELLA CHIESA. 11. Una catechesi congiunta. 12. Conclusione: la Chiesa di Agostino. Indicazioni bibliografiche. Indice biblico. Indice dei nomi. Indice delle cose notevoli.
Autore
VITTORINO GROSSI è uno dei più accreditati conoscitori di Agostino d'Ippona, dell'età di Agostino e dell'agostinismo. È docente all'Augustinianum di Roma, ove è stato anche preside. La sua vastissima bibliografia è disseminata lungo le note del volume.
«Ricercare, costruire la pace e assicurare alla Chiesa le condizioni per svolgere la propria azione nella libertà e nella pace: fu questa la sua azione paziente e faticosa; per questo si spese con piena fiducia, sapendo che la pace anzitutto e soprattutto è dono di Dio, da implorare con fede ed orante perseveranza». E ancora: «L'azione pastorale e diplomatica del card. Casaroli, che coincide in gran parte con la cosiddetta Ostpolitik della Chiesa, si muove in effetti fra questi due poli: il bene della Chiesa, "essere ambasciatore di Cristo", e la ricerca del dialogo possibile, "per tutto riconciliare"». Con queste due espressioni efficacemente sintetiche, il Segretario di stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ricorda l'opera diplomatica di Agostino Casaroli durante un importante convegno (Città del Vaticano 10.6.2008) coordinato dal card. Achille Silvestrini. Il simposio ha riguardato l'opera del card. Casaroli, nell'arco di una lunga e privilegiata collaborazione con i cinque pontefici del secondo Novecento (da Pio XII a Giovanni Paolo II), centrandone tre aspetti essenziali: il disegno e lo spirito dell'Ostpolitik vaticana; lo sviluppo della costruzione dell'Europa; un primo bilancio storiografico.
Il volume oltre a riprenderne gli atti approfondisce, attraverso uno speciale contributo del card. König, pubblicato postumo, la relazione tra il dialogo ecumenico con le Chiese ortodosse e l'Ostpolitik.
Sommario
Introduzione (G. Brunelli). Le beatitudini di un cardinale (A. Sodano). L'Ostpolitik di Agostino Casaroli (T. Bertone). Agostino Casaroli tessitore delle relazioni tra i popoli. La Polonia (W. Bartoszewski). L'Europa dell'est (J.-B. Raimond). Verso l'Europa a piccoli passi (J.-L. Tauran). La sollecitudine per le Chiese (A. Silvestrini). Ostpolitik: un bilancio storiografico (A. Giovagnoli). Appendice 1. Telegrammi di saluto (Benedetto XVI, S. Dziwisz, G. Napolitano, M. Gorbachev). Appendice 2. Il dialogo ecumenico e l'Ostpolitik (F. König).
Note sul curatore
Il cardinale Achille Silvestrini (Brisighella [RA] 1923) è prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali. È entrato nel servizio diplomatico nella Sezione per gli Affari ecclesiastici straordinari della Segreteria di Stato nel 1953. Dal 1958 al 1969 è stato tra i collaboratori dei segretari di Stato D. Tardini e A.G. Cicognani. Nel 1971 ha accompagnato l'Arcivescovo Casaroli nella visita a Mosca per depositarvi lo strumento di adesione della Santa Sede al Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari. Nel 1972 è stato delegato-aggiunto alle consultazioni di Helsinki in preparazione della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, partecipando poi a tutte le fasi successive della Conferenza. Ha guidato le delegazioni della Santa Sede alla Conferenza dell'ONU sull'uso pacifico dell'energia nucleare (Ginevra 1971) e alla Conferenza sull'attuazione del trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari (Ginevra l975). Nel 1979 è stato nominato segretario del Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa e promosso all'episcopato. Nella nuova responsabilità ha guidato la delegazione della Santa Sede per la revisione del Concordato lateranense e condotto le trattative con le autorità italiane fino alla firma dell'Accordo (18.2.1984). Innumerevoli sono state le missioni diplomatiche da lui compiute da nel corso di quegli anni. Dal 24.5.1991 al 25.11.2000 è stato prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
«Ritornare a Trento non è certo per noi guardare nostalgicamente al passato, a quel passato, aggrappandoci a tradizionalismi sterili. Per noi studiosi trentini significa piuttosto mantenere vivo un mandato che la storia ci ha affidato, quello di tornare sui luoghi, le persone, le idee tridentine che sono state determinanti per lo sviluppo della storia e della teologia, non per una sterile riproposizione, ma per una conoscenza e un'indagine più approfondita che permettano di comprenderne la genesi, l'evoluzione, entrare nell'elaborazione del pensiero per sfuggire alle semplificazioni e ritrovarne le piste più feconde per continuare a fare teologia oggi. Guardare indietro, ritornare, non è necessariamente rimpiangere o riproporre alla stessa maniera; può essere anche (ed è il nostro intento) ripercorrere le strade che hanno fatto sì che in un determinato tempo e in un determinato luogo sorgessero quelle domande e quelle risposte che hanno portato la storia religiosa - e non solo -, la storia europea - e non solo - in una certa direzione, fino all'oggi». Il volume presenta gli Atti del convegno dello Studio Teologico Accademico Trentino Ritornare a Trento. Tracce agostiniane sulle strade del Concilio Tridentino, Trento, 2-3 marzo 2015.
Numero doppio Luglio e Agosto.
Periodico religioso mensile in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata. Contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione.
Descrizione dell'opera
Paolo VI ha guidato la Chiesa «in un'ora di vivacità e di travaglio», accompagnandola nel percorso di conclusione del concilio Vaticano II, aprendola ai rapporti ecumenici, riconciliandola con il mondo contemporaneo, sostenendola nell'ora della prova dei regimi dell'est europeo. Egli ha inoltre inaugurato un nuovo corso per il ruolo internazionale della Santa Sede, con una forte esposizione sui temi della pace, della giustizia e dello sviluppo e con la partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa. In parallelo, nella Chiesa ha istituito il Sinodo dei vescovi, una «chiara, ma non unica testimonianza» del «grande rispetto per gli altri e le loro opinioni e per l'apporto che la loro saggezza e la loro esperienza potevano offrire».
Sono questi i tratti salienti delle commosse rievocazioni di Paolo VI pronunciate, in due diverse circostanze, dal cardinale Agostino Casaroli, che fu stretto collaboratore di papa Montini.
Sommario
Introduzione. Paolo VI e il dialogo. Un ricordo di Papa Montini.
Note sull'autore
AGOSTINO CASAROLI (1914-1998) è stato segretario di Stato vaticano dal 1979 al 1990. Ordinato arcivescovo da Paolo VI nel 1967 e cardinale da Giovanni Paolo II nel 1979, è stato il protagonista della cosiddetta Ostpolitik della Chiesa, la cauta apertura verso i Paesi dell'Europa orientale. Nel 1975 partecipò alla fase conclusiva della Conferenza di Helsinki e nel 1984 siglò con l'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi l'accordo di revisione del Concordato tra Stato italiano e Santa Sede.
Descrizione dell'opera
Il ricorso all'occultismo, all'esoterismo e a forme di superstizione come lo spiritismo sono divenute una consuetudine per molte persone. Così come la crescente diffusione di teorie che poco o nulla hanno a che fare con la tradizione cristiana.
La Chiesa non ha mai smesso di condannare ogni forma di spiritismo poiché la pratica di evocare le anime dei defunti o il tentativo di entrare in contatto con entità di spiriti superiori può costituire un'autentica minaccia all'equilibrio mentale e alla vita morale e spirituale.
Il libro, seguendo gli insegnamenti della Scrittura, del Magistero della Chiesa e della tradizione cattolica, affronta il tema della vita dopo la morte in riferimento alla temporanea condizione dell'esistenza umana, nella quale lo spirito si trova «disincarnato» o «separato» dal corpo in attesa della risurrezione della carne nel giorno del giudizio finale.
L'autore spiega qual è il modo «giusto» per rimanere in comunione con le anime dei defunti, traendone giovamento, dal momento che «l'unione dei viatori con i fratelli morti nella pace di Cristo non viene interrotta, viene anzi consolidata dalla comunicazione dei beni spirituali» (LG 49).
Sommario
Introduzione. I. Un po' di chiarezza. II. È possibile comunicare con i morti? III. Le anime sante del purgatorio. IV. Lo scapolare della Madonna del Carmine. V. Questioni controverse.
Note sull'autore
AGOSTINO TOMMASELLI (Roma 1974) è un laico impegnato in ambito cattolico. Si occupa da tempo delle tematiche riguardanti la liberazione dai «mali di natura malefica», contribuendo, con i suoi scritti, a mettere in guardia dai pericoli delle pratiche occulte. Presso EDB ha pubblicato Spiriti maligni. Chi è il diavolo, qual è il suo potere, come si combatte (2011).
Rivista
"Gli spiriti maligni non sono una fantasia: esistono e hanno il potere di influire sulle proprie vittime, sia sul piano spirituale che su quello fisico e psichico. Fatture, incantesimi, magie, malocchi, maledizioni, riti satanici, sedute spiritiche, evocazioni di defunti sono alcuni dei canali privilegiati attraverso i quali il Maligno cerca di insinuarsi nella vita delle persone. E molti sono i frutti di quest'opera nefasta. Il volume informa sulla demonologia, ma è anche un manuale di autodifesa. Il suo scopo non è suscitare inutili paure, ma aiutare a rivestirsi dell'armatura di Dio, utilizzando le 'armi' che la Chiesa mette da sempre a disposizione: le Scritture, la Tradizione, la dottrina del magistero e le indicazioni dei più eminenti esorcisti." "In quest'epoca di generale incredulità, [...] penso che questo libro possa offrire un prezioso aiuto ai lettori, sia per l'informazione, sia per il comportamento [...] e che queste pagine faranno del bene a quanti le leggeranno." (dalla presentazione di don G. Amorth).
Descrizione dell'opera
Dai primi anni '90 don Cantoni inizia a lasciare i testi delle proprie omelie domenicali in chiesa, per rispondere a una precisa richiesta della gente: sono tante le persone, credenti e non, attirate dalle sue parole. Sin dagli anni '70, in un clima culturale favorevole ai fermenti del concilio, egli aveva posto la Parola di Dio a fondamento del progetto pastorale: la costruzione della comunità.
«Quella di don Agostino Cantoni è una predicazione che muove all'impegno per il cambiamento della realtà, a tradurre in opera il Regno di Dio che predilige gli ultimi. Un fatto concreto nella sua comunità è la scelta preferenziale degli handy».
Il testo raccoglie i suoi commenti ai vangeli, distribuiti nei tre anni liturgici. Sono pagine appassionate, ricche di interiorità e di profezia.
Sommario
Introduzione. Prefazione. La vita di don Agostino Cantoni. Le opere di don Agostino Cantoni. Tempo di Avvento. Tempo di Natale. Tempo di Quaresima. Settimana santa. Tempo di Pasqua. Tempo ordinario. Solennità e feste. (Anno A. Anno B. Anno C). Ascoli Piceno, 22 Novembre 2003. Natale del Signore 2007. Dopo Natale 2007.
Note sull'autore
AGOSTINO CANTONI (1925-2008), sacerdote dal 1948, consegue nel 1949 il dottorato in teologia allo Studio teologico del seminario di Crema, ove insegna fino al 1992. Consegue poi il dottorato in filosofia e la libera docenza in storia della filosofia moderna e contemporanea. Nel 1954 è assistente diocesano della FUCI e dal 1962 al 1972 insegna religione al Liceo classico "A. Racchetti" di Crema. Dal 1970 è parroco in Crema, dove traduce in gesti concreti la scelta preferenziale per gli ultimi, in particolare poveri, disabili e immigrati. Nel 1980 si reca per la prima volta in Guatemala; a questo seguiranno altri viaggi missionari. Nel 1982 viene fondato il Gruppo Handicap San Giacomo, di cui don Agostino rimane presidente per tutta la vita; membro della Fraternità sacerdotale "Jesus Caritas", collabora alla rivista omonima e a Servitium. Tra i suoi scritti filosofici e teologici: Michele Federico Sciacca. Trascendenza Teistica e Filosofia Cristiana, SEI, Torino 1960; Il problema Teilhard de Chardin, scienza-filosofia-teologia (n. 9), Editrice Marzorati, Milano 1969; Pierre Teilhard de Chardin. Saggi di Antropogenesi (n. 20), Editrice Benucci, Perugia 1994; Gabriel Madinier. Realismo della Significanza, (n. 12), Editrice Benucci, Perugia 1979; inoltre ha pubblicato: Aneddoti di casa nostra, Arti grafiche cremasche, Crema 2001; Il bruco e la farfalla ovvero la speranza, Arti grafiche cremasche, Crema 2002; Preghiamo il Vangelo, Tipografia Trezzi, Crema 2005; La pastorale è un'arte: lettura dei segni dei tempi, Tipografia Trezzi, Crema 2005; I Vangeli della Speranza, Tipografia Trezzi, Crema 2006.
Descrizione di "MESSA E PREGHIERA QUOTIDIANA. LUGLIO-AGOSTO 2017"
Messa e preghiera quotidiana è uno strumento per il cammino di fede e si offre come la sacca del pellegrino, lo zaino dell'alpinista e del semplice studente, oppure come un sacchetto di semi che si possono spargere sul campo della vita quotidiana a proprio piacimento - più o meno abbondantemente - nella certezza segreta che ogni seme lasciato cadere "germoglia e cresce; come egli stesso non lo sa" (MC 4,27).