"Ancora" è l'inizio scelto per il titolo di questo libro, scritto senza accento su "a", né forzatura di voce su "o". Così è lasciato aperto il modo di lettura possibile perché entrambe le scelte sono volute, messe insieme, a somiglianza del ritornello storico "et...et", tante volte richiamato nelle pubblicazioni dell'Autore sul Concilio Ecumenico Vaticano II. In effetti esso è un' àncora della barca altresì di Pietro, il Nocchiero, nel gran mare del mondo e del tempo, del lockdown cioè che caratterizza questo anno del Signore, ma anche della pandemia. L'altro aspetto, dell'ancòra, rivela che quasi si può dire, del Magno Sinodo, "numquam satis", per cui pur con una bibliografia vertiginosa, c'è spazio per far entrare il tempo attuale nello sviluppo della ricerca che continua, anche se si rivela in rapporti ancora contrastanti.
In un discorso ormai divenuto famoso, del 22 dicembre 2005, Benedetto XVI ha visto nell'interpretazione del Concilio ecumenico Vaticano II e nella lotta tra due ermeneutiche contrapposte - quella "della discontinuità e della rottura" e quella "della riforma, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato" - uno dei principali problemi del nostro tempo. Secondo l'ermeneutica della rottura - che ha goduto spesso "della simpatia dei mass-media, e anche di una parte della teologia moderna" con il Concilio ha avuto inizio una nuova Chiesa, relegando quella del passato tra i rottami della storia. In realtà quello che il Concilio ha inteso fare è una riforma, in cui il passato continua ad essere rispettato ed amato, e l'immutabile deposito della fede, cioè il Vangelo, viene riproposto in modo rinnovato, purificato, ed arricchito nella sua comprensione e formulazione. Pietro Cantoni affronta questo argomento con il distacco e l'oggettività di una teologia che vuole essere fedele alla Parola di Dio, al Magistero della Chiesa e alla metafisica classica.
L'Addendum al volume Il "Diario" Conciliare di monsignor Pericle Felici descrive la materia che costituisce il "diario". La sua uscita è stata resa possibile dalla donazione dei documenti originali di Felici fatta a favore della Segreteria di Stato di Città del Vaticano da parte dei familiari più stretti del Carbone i quali, dopo la sua morte, li avevano presi in custodia.
In occasione del 50mo anniversario del Concilio Vaticano II, l'arcivescovo Marchetto raccoglie la bibliografia di questo evento, fornendo la sua nalisi critica e il suo contributo scientifico a sostegno del Magistero pontificio. Sono qui proposte le recensioni e le note critiche, scritte da Mons. Marchetto dal 2004 a oggi, tutte dedicate al Concilio e alla sua corretta ermeneutica, in vista della sua giusta comprensione. L'opera risulta un utile strumento per comprendere uno degli eventi più importanti della Chiesa Cattolica.
Questo volume raccoglie i contributi di 26 autori di fama internazionale, che hanno collaborato per approfondire al meglio l'insegnamento del Concilio Vaticano II sul rapporto tra primato pontificio ed episcopato. Il Concilio stesso diventa un tema del volume, infatti la maggior parte degli articoli qui raccolti trattano un aspetto della teologia del Concilio, rimandando ad altre tematiche ed esperienze ad esso collegate ed illustrando il carattere ecclesiale dell'ermeneutica conciliare. Questo lavoro desidera onorare la carriera di Mons. Agostino Marchetto, che lungo il suo percorso a servizio della Santa Sede, nella sua prospettiva di canonista, storico e vescovo, ha dato un enorme contributo alla ricerca storica e al discorso teologico sul tema del rapporto tra primato pontificio ed episcopato e sull'ermeneutica del Concilio Vaticano II.