Nel volume sono raccolti, e presentati per la prima volta al pubblico italiano, i discorsi e gli scritti politici di Ketteler (1811-1877). Esponente di spicco del cattolicesimo, Ketteler sfidò lo Stato tedesco sul terreno delle libertà fondamentali e della sussidiarietà. Seppe spiegare le ragioni del cristianesimo nel clima ideologico di lotta accesa fra il socialismo e il liberalismo e particolarmente incisiva fu la sua iniziativa a difesa della classe operaia e delle sue legittime rivendicazioni.
L'opera "Diversity management, genere e generazioni per una sostenibilità resiliente" affronta il tema del diversity management, quale insieme di approcci teorici, pratiche e policy finalizzate alla valorizzazione delle diversità nel lavoro: il focus è sul "genere" e sull'"età". Aspetti che appaiono centrali, a seguito dei cambiamenti sociali e demografici attuali, per quanti si occupano di risorse umane e di formazione. Il volume si avvale del contributo di diversi autori, docenti universitari, manager e formatori, di diversi contesti organizzativi e associativi (da Prioritalia, Loccioni, Quadrifor, all'Enel, EY, Avio Aero, Aidp e altri). L'impegno per l'affermazione del punto di vista femminile, rappresentato dal mito di Antigone, e la trasmissione di significati e valori da una generazione all'altra, rappresentato dalla metafora di Telemaco-figlio, stanno sullo sfondo per dare spessore a una poliedrica narrazione, orientata sia a esplorare l'attuale posizionamento nel dibattito scientifico e pubblico del tema, sia a prospettarne l'evoluzione in chiave di sostenibilità. Si propone un Manifesto di Impegni: una scelta che, nella fase ricostruttiva dopo la pandemia, è intesa a tracciare le mappe per un domani sostenibile e resiliente. Il volume contiene scritti di G. Alessandrini, P. Benevene, I. Buonomo, G. Cutillo, M.C. De Blasis, C. Finzi, A. Gargiulo Labriola, M.G. Giorgetti, S. Liuti, M. Mallen, V.M. Marcone, L. Moschini, P. Navarra, C. Palazzetti, M.P. Palermi, E. Pedretti, P. Richini, C. Tiburtini, D. Trotti.
L'integrazione di bambini stranieri nelle nostre scuole costituisce da più di un decennio un tema costante di discussione e di ridefinizione delle possibili strategie di intervento didattico e di mediazione culturale. I contributi raccolti in questo volume tentano di raccogliere le trame e dare voce ai traumi di memorie interrotte, di storie afone, di racconti mancati, discontinui, disarmonici, sillabati dai bambini reali e nominabili osservati, giorno dopo giorno, in quei luoghi del mondo infantile di cui la scuole diventa teatro. L'attraversamento antropologico di questi luoghi esemplari ha reso possibile la sfida dell'incontro, dilatandone le evidenze e aprendo scenari inconsueti per tutti quegli educatori e quegli insegnanti ancora sensibili alla qualità pedagogica dell'ascolto e disponibili a misurare i propri saperi con quelli della "voce narrante" di un maestro senegalese.
Mentre alcuni auspicano un “ritorno alla natura” per prendere le distanze da un mondo artificiale, altri considerano la natura come un ambito da dominare con la tecnica e altri ancora negano che si possa parlare di natura delle cose o dell’uomo, perché tutto sarebbe culturale e pertanto modificabile o relativo. Per molti, poi, la libertà individuale si contrappone alla natura, che appare come un limite da valicare. Il dibattito sul rapporto tra natura, cultura e libertà ha cruciali implicazioni in etica, in sociologia e in politica, oltre a chiamare in causa l’idea stessa di persona umana. Nel presente volume M. Borghesi, J. Burggraf, P. Donati, A. Malo, P. Sabuy Sabangu, S. Semplici e F. Viola riflettono sui problemi che emergono da questo dibattito e offrono valide risposte agli interrogativi che emergono dalla crisi del modello multiculturale e dalla conseguenze della globalizzazione. 1
Chi sono i giovani adulti oggi? Quali le difficoltà, i bisogni, i desideri e le speranze che motivano la loro richiesta di aiuto? Quali percorsi terapeutici possono favorire il loro passaggio alla vita adulta? A partire da queste domande, "Identità fluide" presenta alcune esperienze e riflessioni cliniche. Attraverso la ricerca, il saggio mette in luce come l'esperienza di gruppo, luogo tramite, ponte tra individuo e società, può accompagnare i giovani adulti nella scoperta e nell'espressione delle loro aspirazioni esistenziali, facilitando la messa a fuoco di un progetto che guarda verso il futuro.
Questo volume si propone di offrire un’analisi del pensiero di Bauman, dalla fase della postmodernità alla teorizzazione della società liquida. Bauman è comparabile solo a Max Weber per l’originalità e l’impatto sociale del suo lavoro: l’uno apre il discorso sulla modernità agli inizi del Novecento, con la fondamentale analisi delle religioni e del loro impatto socio-economico, mentre l’altro chiuda il secolo, col tentativo di salvaguardare quanto di sostenibile resti ancora del “tempo nuovo”, benché in una condizione liquefatta.
Carlo Bordoni, sociologo e giornalista, scrive per il Corriere della Sera e la Lettura. Ha insegnato nelle Università di Firenze, Napoli, Pisa e all’Accademia di Belle Arti di Carrara, di cui è stato direttore dal 1990 al 2003
L'empatia è genericamente definita come l'insieme delle capacità che ci consente di condividere, comprendere e anticipare l'esperienza emotiva, le intenzioni, i desideri e le credenze dell'altro. Il presente volume ha l'obiettivo di riunire, in un'opera unica, i contributi di auteroveli ricercatori e clinici che si occupano dello studio dei processi empatici nelle persone con esiti di grave lesione cerebrale acquisita (GCA). L'intento dell'opera è fornire al lettore una conoscenza approfondita e aggiornata sugli aspetti teorici, diagnostici, terapeutici e metodologici di maggiore livello.
Il volume prende le mosse dal programma d'esame incluso nel bando del Concorso a Cattedra 2016, trattando le problematiche, descritte distintamente per la scuola dell'infanzia, primaria e scuola secondaria di I e di II grado, relative alle discipline messe a concorso. Esso, mediante interventi di noti esperti, delinea un percorso tendenzialmente sistematico delle competenze disciplinari e metodologico-didattiche richieste ai docenti, sviluppando l'argomentazione in proiezione verticale, quasi sempre dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di II grado.
Il volume, pubblicato nell'imminenza dello svolgimento del concorso a cattedre, prende le mosse del programma d'esame incluso nel bando, trattando in particolare le problematiche descritte nelle "Avvertenze generali". Esso, mediante interventi di noti esperti delle molteplici questioni considerate, delinea un percorso tendenzialmente sistematico delle competenze culturali, pedagogiche e metodologico-didattiche dalle quali i docenti delle scuole di ogni ordine e grado non possono attualmente prescindere.
Il volume presenta i caratteri salienti della ricerca empirico-sperimentale sul piano teorico-pratico e su quello metodologico-procedurale per gli studenti e per gli insegnanti. La padronanza del metodo è fondamentale per cogliere i problemi relativi all'educazione e per mettere a punto proposte scientificamente fondate per affrontare i problemi della scuola e dell'università.
Per imparare a conoscersi gli uomini devono comunicare, e per comunicare essi devono imparare a pensare. L'atto del pensare si è spostato sempre più sul versante delle contaminazioni: culturali, linguistiche, di identità, educative. In uno scenario con questi contorni prende corpo il confronto serrato tra identità diverse, culture e mezzi di comunicazione, che condiziona profondamente i sistemi educativi esistenti, nei confronti dei quali si avanzano richieste per nuove direzioni di senso.