Artusi racconta le peripezie della sua celebre opera nell'introduzione, che intitolò "Storia di un libro", partendo dal severo giudizio del professor Trevisan che sentenziò: "Questo è un libro che avrà poco esito". Offeso, il vecchio (e ricco) Pellegrino rifiuta l'edizione e stampa a proprie spese "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" nel 1891: la prima edizione è di 1000 copie. Fino al 1931 vengono stampate 32 edizioni, tanto che il manuale dell'Artusi, con "I promessi sposi," era uno dei libri più letti dagli italiani. E assieme al "Pinocchio" di Collodi e al "Cuore" di De Amicis, rimane uno dei capisaldi della cultura italiana ottocentesca.
L'arte - sosteneva Leopardi - accresce la vitalità dell'uomo. E in Mario Luzi, che ringraziamo per il viatico donato a questa nostra iniziativa, riecheggia lo stesso pensiero quando dice: "La poesia aggiunge vita alla vita. Una vita al quadrato".
Bastano queste premesse e promesse di felicità, di vitalità, ad innamorarci della poesia, a sentirne - direi - la necessità in tempi duri e cupi come quelli che viviamo. In quanto alla mia modesta esperienza personale, posso dire di aver spesso trovato nella poesia elementi di consolazione, di chiarificazione e di stupore, perché i veri poeti ci stupiscono sempre un po'. I poeti realizzano il piccolo miracolo laico invocato da Dostoevskij: d'accordo, sappiamo che due più due fa quattro, ma quanto più bello sarebbe se almeno una volta facesse cinque.
Da tutto questo risulta evidente - io spero - il senso niente affatto professorale, anzi, tutto privato, che mi ha deciso a realizzare questa antologia, e lo stesso dicasi dei criteri seguiti nella scelta dei testi e dei collaboratori. Infatti, salva la personalità e libertà stilistica di ciascuno, credo che si sia imparentati fra noi da alcune convinzioni comuni che sintetizzo.
Primo: se un'opera è scritta in versi un motivo c'è e va rispettato. Secondo: in ogni testo di un vero poeta si celebra la conciliazione tra Apollo e Dioniso, razionale e irrazionale. Quindi la passione va accompagnata dalla tecnica. Quanto all'annoso ed uggioso quesito se la poesia sia o no recitabile, io non scorderò mai il senso di gioiosa libertà che emanava dalle recite di alcuni grandi dicitori che ho ascoltato, e non scorderò mai i tanti poeti con cui mi sono alternato nella dizione pubblica dei loro versi, da Pasolini a Evtusenko, da Rafael Alberti a Pablo Neruda.
Ma iniziamo senz'altro ad ascoltare le voci della poesia. Ad avviare il tutto, un motivo musicale di un maestro che ha molto lavorato sui rapporti tra musica e poesia, il maestro Nicola Piovani.
Vittorio Gassman
La relazione tra madre e figlia, nodo della biografia delle donne e centro tematico della letteratura femminile, è anche il modello utopico cui si ispira molta critica femminista, rifiutando la distanza da cui muove la tradizione patriarcale. Le autrici di questo volume esplorano la relazione tra madre e figlia nei testi e nella vita di alcune scrittrici al centro del canone femminista. Raccontano rapporti intensi e conflittuali, che si intrecciano alla loro stessa storia di donne e critiche letterarie.
Con il Progetto Mosè è stata proposta un'operazione profonda, articolata e complessa, all'altezza di un bene - la rappresentazione michelangiolesca di Mosè - che ha in sé forme e contenuti di eccezionale portata storica, sociale e simbolica. Questo libro non solo rappresenta la cronoca di un'operazione di grande respiro, ma una concreta riflessione su quello che è oggi il rapporto fra opera d'arte e pubblico, e dunque sulle possibilità di intervento nel campo della comunicazione artistica.
La scultura nei cimiteri europei non è una disciplina minore. Anzi, per due secoli vi hanno lavorato i migliori artisti, sicché non si può scrivere la storia della grande scultura contemporanea senza mettere al centro questi musei a cielo aperto, caposaldi del nostro patrimonio culturale. Ma solo negli ultimi anni si è affermata questa consapevolezza. Il volume presenta la più completa e aggiornata rassegna degli studi di storia delle arti plastiche in corso nel continente.
Dopo il primo libro sull'organizzazione e il metodo di lavoro che hanno permesso l'elaborazione del progetto di restauro della torre Ghirlandina a Modena, questo secondo volume presenta i risultati delle prime fasi del restauro effettuato e raccoglie nuovi interessanti studi eseguiti durante lo svolgimento dei lavori nel periodo 2009/2010. Lo studio dell'apparato scultoreo (visualizzabile qui attraverso un corposo apparato fotografico), la definizione delle fasi costruttive e le recenti analisi dinamiche sulla stabilità della torre, fino al piano di manutenzione, sono il completamento dell'importante lavoro conoscitivo effettuato durante i lavori.