«Se chiedo il bollito non voglio il piatto che richiama concetti di carni bollite, ma un carrello dei bolliti». Tullio Gregory, filosofo, ma anche grande gourmet, tuona così contro la cucina creativa in nome della grande tradizione gastronomica italiana, di cui resta poca traccia nella cultura d'oggi. Si deve, al contrario, ritrovare il senso di una civiltà della cucina, perché a tavola - come diceva lui - c'è «davvero quella verità intera, piacevole, morbida e profumata che possiamo non solo contemplare ma anche gustare». Attraverso racconti su alcuni alimenti e consigli di lettura, decaloghi del perfetto gastronomo e indicazioni di cottura, questo libro traccia il percorso della 'civiltà del gusto' e del piacere della tavola. Solo in questo modo sarà possibile riconquistare il patrimonio di tradizioni enogastronomiche che è parte integrante della nostra storia e recuperare la gioia del convito, momento fondamentale del vivere civile.
Osterie d'Italia 2021 racconta anche quest'anno il meglio della cucina di territorio e di tradizione: saranno tanti i nuovi ingressi tra le pagine della guida, perché il mondo delle osterie ha dimostrato di potersi adattare e di sapersi rinnovare anche in un momento tutt'altro che semplice. L'edizione 2021 sarà ricca di novità: accanto alle informazioni che da sempre si trovano in guida troverete anche piatti simbolo di ciascun locale, per sapere subito cosa non perdere. Una nuovissima integrazione online, gratuita e riservata a chi acquisterà la versione cartacea, accompagnerà l'uscita in libreria: qui i dati che pensiamo siano passibili di cambiamento nel corso dell'anno (si pensi ad esempio al numero di coperti, alla presenza di nuovi dehors, agli orari) saranno costantemente aggiornati. per offrire un servizio sempre più puntuale a chi ci dà fiducia e per sostenere un meraviglioso patrimonio italiano che non possiamo perdere. Scoprite l'italia con Osterie d'Italia!
La nuova Guida I Vini d'Italia 2016, da sempre punto di riferimento autorevole e completo, racconta con estrema competenza e rigore l'infinità veneta vinicola del nostro paese. I vini prodotti in Italia sono decine di migliaia, diversi per territorio d'origine, vitigni di provenienza, tecniche di vinificazione. I nostri esperti visitano centinaia di cantine in giro per l'Italia, degustano migliaia di vini e recensiscono solamente i più meritevoli, segnalando quelli miglior rapporto qualità/prezzo. La Guida rende perciò l'affollato panorama di etichette italiane facilmente leggibile. In questa edizione 2016 troverete quindi rappresentata l'elite del panorama vinicolo nazionale. Uno strumento indispensabile per chi, in bottiglia, cerca sempre il meglio.
I Vini d'Italia dell'Espresso: dalla parte del lettore, tutta la verità, con severità.
Tutte le ricette di questo libro nasconoda un’esperienza unica nel panorama italiano, quella del Refettorio Ambrosiano di Milano, realizzato da Caritas Ambrosiana durante Expo 2015.
Un luogo “bello e buono”, dove ogni giorno si cucinano per i poveri le eccedenze di cibo della grande distribuzione, di mense e aziende alimentari, seguendo le ricette insegnate dai grandi chef che si sono alternati ai fornelli del Refettorio nei sei mesi di Expo.
Il libro unisce dunque tre finalità: insegna ricette buone e semplici per non buttare via niente; sostiene l’impegno di solidarietà della Caritas; alimenta una cultura contro lo spreco e contro l’esclusione sociale.
Per realizzare questa pubblicazione è stato fondamentale l’apporto dello chef Massimo Bottura, che ha ideato il Refettorio Ambrosiano con Davide Rampello e Caritas Ambrosiana, e dei suoi colleghi che hanno donato le ricette raccontate nella seconda parte del libro.
Gli chef che hanno collaborato: MASSIMO BOTTURA chef e proprietario dell’Osteria Francescana a Modena; ANDREA APREA chef del ristorante Vun al Park Hyatt di Milano; EMILIO BARBIERI chef del ristorante Strada facendo di Modena; MATTEO BARONETTO chef del ristorante Del Cambio di Torino; GIOVANNI CUOCCI chef e proprietario dell’osteria La Lanterna di Diogenea Solara di Bomporto (Modena); GIORGIO DAMINI chef della Macelleria Damini&affini di Arzignano (Vicenza); RINO DUCA chef dell’osteria Il grano di pepe di Ravarino (Modena); ROBERTO PETZA chef del ristorante S’Apposentu di Siddi, in Sardegna; NICOLA PORTINARI chef del ristorante La Peca di Lonigo (Vicenza); LUCIANO TONA direttore didattico di Alma, Scuola Internazionale di Cucina della Reggia di Colorno (Parma).
I piatti preferiti dal maestro Giacomo Puccini. Il libro propone una scelta di ricette elaborate in base ai gusti di Giacomo Puccini, gusti e preferenze che si ritrovano nella varia corrispondenza da lui tenuta nel corso dell'intera vita.
Artusi racconta le peripezie della sua celebre opera nell'introduzione, che intitolò "Storia di un libro", partendo dal severo giudizio del professor Trevisan che sentenziò: "Questo è un libro che avrà poco esito". Offeso, il vecchio (e ricco) Pellegrino rifiuta l'edizione e stampa a proprie spese "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" nel 1891: la prima edizione è di 1000 copie. Fino al 1931 vengono stampate 32 edizioni, tanto che il manuale dell'Artusi, con "I promessi sposi," era uno dei libri più letti dagli italiani. E assieme al "Pinocchio" di Collodi e al "Cuore" di De Amicis, rimane uno dei capisaldi della cultura italiana ottocentesca.
Slow Food da trent'anni difende la cucina di tradizione e il cibo buono, pulito e giusto. Le Osterie d'Italia sono un approdo sicuro per assaggiare i piatti di territorio più autentici. La guida vi racconta 1.700 locali, tra conferme e novità: il meglio della cultura gastronomica italiana.
Una guida con 2.268 indirizzi dove mangiare e bere: ristoranti, trattorie, pizzerie, etnici, wine bar, birrerie, bistrot, vegetariani, griglierie. Ristoranti, trattorie, wine bar, birrerie e locali etnici sono contraddistinti rispettivamente dai simboli della forchetta, del gambero, della bottiglia, del boccali e del mappamondo, che possono essere assegnati da un minimo di uno a un massimo di tre, a seconda del grado d'eccellenza. I ristoranti sono contraddistinti inoltre da un punteggio espresso in centesimi. I voti prendono in esame cucina, cantina e servizio. I punti a disposizione sono così ripartiti:sessanta per la cucina, venti per la cantina, venti per il servizio. In alcuni casi si aggiunge un bonus, una sorta di indice di piacevolezza il cui valore arriva fino a tre punti.
Perché "A tavola nel convento del santo"? Perché è lì che ci porta il manoscritto n. 9, compilato da un umile e quasi ignoto cuoco al servizio della comunità. Poco sappiamo di lui: proveniente da un piccolo borgo del Trentino, con qualche difficoltà di scrittura, egli annota nel suo quaderno cibi e vivande che prepara a pranzo e cena per i frati del convento, e per le altre numerose persone spesso ospiti presso la comunità francescana di Padova. Il cuoco tuttavia non scrive solo di gastronomia, ma anche di eventi e personaggi che attirano la sua attenzione, lasciando così testimonianze di grande interesse per la storia sociale e religiosa di quegli anni, i primi decenni dell'Ottocento. Riguardo alla descrizione dei menu quotidiani si può dire che il documento è fino ad oggi l'unico riguardante la storia della cucina padovana del periodo. Il manoscritto ci consegna dunque una cucina fortemente legata al territorio e ai prodotti stagionali, spesso provenienti da proprietà del convento; abbonda il riso, usato quotidianamente insieme alla pasta per le minestre, mentre pesci, uova, formaggi e verdure sono consumati nei giorni di magro. Non mancano eventi più o meno lieti: celebrazioni legate al culto del Santo, presenza di celebri predicatori, ma anche la paura dell'incipiente epidemia di colera, o i danni che la città subisce per temporali e grandinate eccezionali. Il tutto descritto con garbo e umiltà, e ravvivato da velate "riflessioni" personali che danno al testo gradevole vivacità.
Il libro è uno scrigno prezioso di consigli, definizioni, suggerimenti per tutti quelli che amano la cucina. Un libro per coloro che amano la cucina e desiderano perfezionare tecniche già conosciute, o per chi non ne sa ancora molto ma intende imparare, o chi è curioso di sapere da dove vengono i cibi che mangia, oppure chi desidera conoscere la storia delle ricette più famose e condivise, o, anche, per chi ambisce imparare a scegliere i cibi migliori, ovvero per ci rimpiange i vecchi sapori di un tempo ottenuti con ingredienti genuini... Insomma, un libro per tutti!
Tre libri tratti dalla popolare trasmissione diRai Uno"La prova del cuoco. Tre raccolte di ricette originali per arricchire di nuove idee la nostra tavola. Sono piatti gustosi, semplici e veloci da realizzare, ma nello stesso tempo nuovi ed economici, che permettono di preparare ogni giorno un pasto diverso e completo, impiegando non più di 20 minuti e spendendo solo 10 euro.